Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Oh, ah, si! sul fiume fuori rotta
Per la terza edizione Art Days Napoli Capania, negli spazi dell’opificio Puca, centro per l’arte contemporanea e nei territori lungo il fiume Volturno, di Castel Volturno e Cancello ed Arnone, sarà presentata la seconda ed ultima fase del progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
OH, AH, SI! SUL FIUME FUORI ROTTA
14______29 Ottobre|2023
“Che può fare l’arte di fronte al brutto spinto fino all’orrore e al crimine? Può la poesia, con il suo tentativo di attraversare il brutto per immaginarlo diverso, diventare una forma della politica non politica? Forse si.” (Giuseppe Montesano)
Per la terza edizione Art Days – Napoli Campania, il primo grande evento diffuso e collettivo per l’arte contemporanea nella regione, negli spazi dell’opificio Puca, centro per l’arte contemporanea e nei territori lungo il fiume Volturno, di Castel Volturno e Cancello ed Arnone, sarà presentata la seconda ed ultima fase del progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta. Iniziato nel 2021 da un’idea di Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso, ha coinvolto attivamente 21 artisti, 10 associazioni del territorio, 3 comuni e diverse istituzioni pubbliche.
Un viaggio esplorativo in un luogo fisico e non mentale, partendo dal mare e risalendo contro corrente il fiume Volturno, dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno, all’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone, rigorosamente a piedi e senza mai allontanarsi dall’impronta visiva dell’acqua.
Un modello sperimentale di arte pubblica e partecipata che ha generato, esplorazioni condivise, site- specific, sound walking, workshop di co-progettazione, performance, installazioni video, spettacoli teatrali. Il fiume Volturno come pretesto per vivere l’esperienza di un frammento del territorio, restituirgli un’identità sociale e culturale, attraverso l’incontro, la partecipazione, l’intersezione tra le diverse culture, di immigrati e abitanti storici.
Convinti della responsabilità etica prim’ancora che estetica dell’arte e del suo potere sociale, capace di innescare minime ma significative rivoluzioni, abbiamo scelto di annunciare, un mondo che sta cambiando, che non si nasconde davanti alle contraddizioni e ai drammi che stiamo vivendo, ma non per questo si pone un freno nel cercare nuovi equilibri di incontro, nuove soluzioni e anche nuovi fallimenti.
La nostra strategia creativa, la temporaneità, la sola che contenga i fermenti della sperimentazione e spalanchi il mondo delle possibilità alternative, si pone come ‘struttura performativa’, non finalizzata alla definizione di un assetto concluso, ma alla sperimentazione di pratiche ibride, interdisciplinari, aperte e inclusive. Abbiamo inteso la sperimentazione dei linguaggi diversi come un’opportunità e la reciprocità, basata sull’esperienza comune, come la sola possibilità per aprire possibili scenari alternativi.
Come nomadi, nelle zone di confine, ciascuno con il proprio ‘stare al mondo’ osserva, interagisce, condiziona dinamiche di trasformazione e sperimenta pratiche di condivisione indecise, aperte e in divenire. Il focus del nostro lavoro è la biodiversità urbana, intesa in senso ampio, come concentrazione di diversità di specie, diversità sociale, diversità culturale.
Il nostro è uno sguardo indiziario, che parte dalla lettura di frammenti come tracce di dinamiche più complesse; uno sguardo liminale, perché è stando fra le cose che esiste la possibilità di trasformarle trasformandosi.
Comune è la necessità di immaginare uno spazio pubblico, in quanto “bene comune”, in cui l’estetica dell’esperienza si combina con l’attivazione di un potenziale utopico; per dare forma a scenari che includano l’altro da sé, lo straniero, l’escluso, il diverso, scenari in divenire in cui sperimentare processi di co-evoluzione, co-esistenza. Intendiamo elaborare con urgenza una nozione di “città di tutti” come luogo della discontinuità, della eterogeneità, della frammentazione e della trasformazione ininterrotta.
Programma
14_____19 Ottobre
“𝕾𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖎𝖙𝖙𝖆’ 𝖊’ 𝖘𝖎𝖙𝖚𝖆𝖙𝖆 𝖘𝖚 𝖚𝖓’𝖆𝖑𝖙𝖚𝖗𝖆”
Workshop di desidumanzia con Šumma ālu
Opificio Puca e Castel Volturno
“𝕾𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖎𝖙𝖙𝖆’ 𝖊’ 𝖘𝖎𝖙𝖚𝖆𝖙𝖆 𝖘𝖚 𝖚𝖓’𝖆𝖑𝖙𝖚𝖗𝖆” è un’opera performativa che prende la forma di un “workshop” nomade che si svolge ad ogni luna nuova. Secondo i tarocchi di Marsiglia questa fase lunare trasforma e confonde i desideri. Il “workshop” è concepito come un atto di divinazione dei desideri dei partecipanti, letteralmente una “desidumanzia”: de(mancanza) sidus (stelle) manzia (divinazione).Durante il workshop, i partecipanti avranno l’opportunità di sviluppare una prassi speculativa attraverso la condivisione dei propri desideri e la riflessione su come essi possano materializzarsi nel presente, contribuendo a creare un’enciclopedia sugli usi e costumi delle umanǝ del futuro. L’intero percorso creativo è guidato dal concetto di “utopia concreta minoritaria”, intendendo l’utopia né direzionata verso un soggetto o oggetto, quindi una sua realizzazione, piuttosto come verbo, cioè intendendola come processo: io utopio, tu utopii.
Il workshop accoglierà un massimo di 10 partecipanti e sarà strutturato in due fasi, ognuna della durata di tre giorni. Durante la prima fase, che si svolgerà negli spazi dell’Opificio Puca, saranno organizzati incontri, giochi e attività per promuovere un’esperienza felice, collaborativa e intima tra i partecipanti. Durante questi momenti di confronto si sperimenterà l’esternalizzazione dei desideri e si discuterà su come si vorrebbe che qualcosa esistesse in futuro. Nella seconda fase, non saranno programmati tempi, luoghi o attività specifiche. Tutto sarà determinato dalle pratiche dei partecipanti, dai desideri individuali espressi, dalla città in cui ci si trova. Saranno infatti i partecipanti a guidare il percorso. Ciò consentirà la spontaneità del divenire minoritario del collettivo. Ciascun partecipante svilupperà una pratica personale basata sul proprio desiderio, da inserire nell’enciclopedia sugli usi e costumi delle umanǝ del futuro. Questo sarà l’inizio di un percorso intimo e collettivo, una linea di fuga verso nuove possibilità.
19 Ottobre|dalle ore 15:00 alle 19:00
Castel Volturno, Oasi dei Variconi e Destra Volturno
Lungo il sentiero delle baracche, walkscape e azioni partecipate
Partenza ore 15 dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno.
Dall’ Oasi dei Variconi di Castel Volturno, i partecipanti saranno traghettati con servizio nautico sulla destra Volturno, per proseguire a piedi lungo il sentiero delle baracche e condividere con gli artisti le azioni performative in programma.
Artisti coinvolti: Abbate Maria Giovanna, Miho Tanaka, Carlo Menale, Francesca Rao, Giovanna Russo, Gaetano Fabozzi.
Sarà messa in atto la fase performativa finale del Workshop di desidumanzia, tenutosi in Opificio Puca, dal collettivo di artisti Šumma ālu con i partecipanti.
20/21 Ottobre|dalle ore 17:00 alle 05:00
Rio Dei Mazzoni
Dal fiume Morto di Cancello ed Arnone, i partecipanti saranno traghettati con servizio nautico sulla riva opposta, per raggiungere a piedi, dopo il crepuscolo, l’Oasi di Caricchiano e condividere fino all’alba, con gli artisti, le azioni performative e la festa finale in programma.
ore 17:00 Partenza dall’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone e servizio navetta per il Fiume Morto
Dalle 18 alle 19. “Il crepuscolo di tutto” azione partecipata di Francesco Capasso.
Dalle 20 alle 05 del giorno dopo, festa finale del progetto.
Artisti coinvolti: Nicola D’Ambrosio, collettivo Šumma ālu, Murga Los Quijotes de la Fuente Viva, Patrizia Valerio, Giovanna Russo, Anna Sorrentino.
26_____29 Ottobre| h. 18|24
laboratorio aperto negli spazi dell’ OPIFICIO PUCA
26 Ottobre
h.19 Proiezione docufilm L’OASI DEL FUTURO di Ivan Forastiere
h. 21|24 DJSset con B2b Aras & manuel guida
27 Ottobre
H. 19 performance Šumma ālu
h. 18|24 DJ set
28 Ottobre
h. 21|24 Live music, Brigan con Liburia Trip
29 Ottobre
h. 21|24 Festa su M|arte
Dj Ciccio Star
Comunicazione e Visual: Federica Abbate, Francesca Dialmi, Martina Borriello, Maria Gallo.
Con il Patrocinio del: Comune di Sant' Arpino, Comune di Cancello ed Arnone, Comune di Castel Volturno.
Partners: Hldros, Il mio forno, BarTò, Ente Riserva Costa di Licola e Falciano, Farè experience, , Caseificio Agnena, Pizzeria Irene da Antonio, Falegnameria Della Valle, onlyone lounge bar, Siligroup.
OPIFICIO PUCA,Corso Atellano 51,Sant'Arpino,CE
Per info:opificiopuca.arte@gmail.com tel. 3806562677-333 7578511
Instagram @opificiopuca
Sito. https://ohahsi.wixsite.com/my-site
14______29 Ottobre|2023
“Che può fare l’arte di fronte al brutto spinto fino all’orrore e al crimine? Può la poesia, con il suo tentativo di attraversare il brutto per immaginarlo diverso, diventare una forma della politica non politica? Forse si.” (Giuseppe Montesano)
Per la terza edizione Art Days – Napoli Campania, il primo grande evento diffuso e collettivo per l’arte contemporanea nella regione, negli spazi dell’opificio Puca, centro per l’arte contemporanea e nei territori lungo il fiume Volturno, di Castel Volturno e Cancello ed Arnone, sarà presentata la seconda ed ultima fase del progetto OH, AH, SI! sul fiume fuori rotta. Iniziato nel 2021 da un’idea di Maria Giovanna Abbate e Francesco Capasso, ha coinvolto attivamente 21 artisti, 10 associazioni del territorio, 3 comuni e diverse istituzioni pubbliche.
Un viaggio esplorativo in un luogo fisico e non mentale, partendo dal mare e risalendo contro corrente il fiume Volturno, dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno, all’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone, rigorosamente a piedi e senza mai allontanarsi dall’impronta visiva dell’acqua.
Un modello sperimentale di arte pubblica e partecipata che ha generato, esplorazioni condivise, site- specific, sound walking, workshop di co-progettazione, performance, installazioni video, spettacoli teatrali. Il fiume Volturno come pretesto per vivere l’esperienza di un frammento del territorio, restituirgli un’identità sociale e culturale, attraverso l’incontro, la partecipazione, l’intersezione tra le diverse culture, di immigrati e abitanti storici.
Convinti della responsabilità etica prim’ancora che estetica dell’arte e del suo potere sociale, capace di innescare minime ma significative rivoluzioni, abbiamo scelto di annunciare, un mondo che sta cambiando, che non si nasconde davanti alle contraddizioni e ai drammi che stiamo vivendo, ma non per questo si pone un freno nel cercare nuovi equilibri di incontro, nuove soluzioni e anche nuovi fallimenti.
La nostra strategia creativa, la temporaneità, la sola che contenga i fermenti della sperimentazione e spalanchi il mondo delle possibilità alternative, si pone come ‘struttura performativa’, non finalizzata alla definizione di un assetto concluso, ma alla sperimentazione di pratiche ibride, interdisciplinari, aperte e inclusive. Abbiamo inteso la sperimentazione dei linguaggi diversi come un’opportunità e la reciprocità, basata sull’esperienza comune, come la sola possibilità per aprire possibili scenari alternativi.
Come nomadi, nelle zone di confine, ciascuno con il proprio ‘stare al mondo’ osserva, interagisce, condiziona dinamiche di trasformazione e sperimenta pratiche di condivisione indecise, aperte e in divenire. Il focus del nostro lavoro è la biodiversità urbana, intesa in senso ampio, come concentrazione di diversità di specie, diversità sociale, diversità culturale.
Il nostro è uno sguardo indiziario, che parte dalla lettura di frammenti come tracce di dinamiche più complesse; uno sguardo liminale, perché è stando fra le cose che esiste la possibilità di trasformarle trasformandosi.
Comune è la necessità di immaginare uno spazio pubblico, in quanto “bene comune”, in cui l’estetica dell’esperienza si combina con l’attivazione di un potenziale utopico; per dare forma a scenari che includano l’altro da sé, lo straniero, l’escluso, il diverso, scenari in divenire in cui sperimentare processi di co-evoluzione, co-esistenza. Intendiamo elaborare con urgenza una nozione di “città di tutti” come luogo della discontinuità, della eterogeneità, della frammentazione e della trasformazione ininterrotta.
Programma
14_____19 Ottobre
“𝕾𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖎𝖙𝖙𝖆’ 𝖊’ 𝖘𝖎𝖙𝖚𝖆𝖙𝖆 𝖘𝖚 𝖚𝖓’𝖆𝖑𝖙𝖚𝖗𝖆”
Workshop di desidumanzia con Šumma ālu
Opificio Puca e Castel Volturno
“𝕾𝖊 𝖚𝖓𝖆 𝖈𝖎𝖙𝖙𝖆’ 𝖊’ 𝖘𝖎𝖙𝖚𝖆𝖙𝖆 𝖘𝖚 𝖚𝖓’𝖆𝖑𝖙𝖚𝖗𝖆” è un’opera performativa che prende la forma di un “workshop” nomade che si svolge ad ogni luna nuova. Secondo i tarocchi di Marsiglia questa fase lunare trasforma e confonde i desideri. Il “workshop” è concepito come un atto di divinazione dei desideri dei partecipanti, letteralmente una “desidumanzia”: de(mancanza) sidus (stelle) manzia (divinazione).Durante il workshop, i partecipanti avranno l’opportunità di sviluppare una prassi speculativa attraverso la condivisione dei propri desideri e la riflessione su come essi possano materializzarsi nel presente, contribuendo a creare un’enciclopedia sugli usi e costumi delle umanǝ del futuro. L’intero percorso creativo è guidato dal concetto di “utopia concreta minoritaria”, intendendo l’utopia né direzionata verso un soggetto o oggetto, quindi una sua realizzazione, piuttosto come verbo, cioè intendendola come processo: io utopio, tu utopii.
Il workshop accoglierà un massimo di 10 partecipanti e sarà strutturato in due fasi, ognuna della durata di tre giorni. Durante la prima fase, che si svolgerà negli spazi dell’Opificio Puca, saranno organizzati incontri, giochi e attività per promuovere un’esperienza felice, collaborativa e intima tra i partecipanti. Durante questi momenti di confronto si sperimenterà l’esternalizzazione dei desideri e si discuterà su come si vorrebbe che qualcosa esistesse in futuro. Nella seconda fase, non saranno programmati tempi, luoghi o attività specifiche. Tutto sarà determinato dalle pratiche dei partecipanti, dai desideri individuali espressi, dalla città in cui ci si trova. Saranno infatti i partecipanti a guidare il percorso. Ciò consentirà la spontaneità del divenire minoritario del collettivo. Ciascun partecipante svilupperà una pratica personale basata sul proprio desiderio, da inserire nell’enciclopedia sugli usi e costumi delle umanǝ del futuro. Questo sarà l’inizio di un percorso intimo e collettivo, una linea di fuga verso nuove possibilità.
19 Ottobre|dalle ore 15:00 alle 19:00
Castel Volturno, Oasi dei Variconi e Destra Volturno
Lungo il sentiero delle baracche, walkscape e azioni partecipate
Partenza ore 15 dall’Oasi dei Variconi di Castel Volturno.
Dall’ Oasi dei Variconi di Castel Volturno, i partecipanti saranno traghettati con servizio nautico sulla destra Volturno, per proseguire a piedi lungo il sentiero delle baracche e condividere con gli artisti le azioni performative in programma.
Artisti coinvolti: Abbate Maria Giovanna, Miho Tanaka, Carlo Menale, Francesca Rao, Giovanna Russo, Gaetano Fabozzi.
Sarà messa in atto la fase performativa finale del Workshop di desidumanzia, tenutosi in Opificio Puca, dal collettivo di artisti Šumma ālu con i partecipanti.
20/21 Ottobre|dalle ore 17:00 alle 05:00
Rio Dei Mazzoni
Dal fiume Morto di Cancello ed Arnone, i partecipanti saranno traghettati con servizio nautico sulla riva opposta, per raggiungere a piedi, dopo il crepuscolo, l’Oasi di Caricchiano e condividere fino all’alba, con gli artisti, le azioni performative e la festa finale in programma.
ore 17:00 Partenza dall’Oasi di Caricchiano di Cancello ed Arnone e servizio navetta per il Fiume Morto
Dalle 18 alle 19. “Il crepuscolo di tutto” azione partecipata di Francesco Capasso.
Dalle 20 alle 05 del giorno dopo, festa finale del progetto.
Artisti coinvolti: Nicola D’Ambrosio, collettivo Šumma ālu, Murga Los Quijotes de la Fuente Viva, Patrizia Valerio, Giovanna Russo, Anna Sorrentino.
26_____29 Ottobre| h. 18|24
laboratorio aperto negli spazi dell’ OPIFICIO PUCA
26 Ottobre
h.19 Proiezione docufilm L’OASI DEL FUTURO di Ivan Forastiere
h. 21|24 DJSset con B2b Aras & manuel guida
27 Ottobre
H. 19 performance Šumma ālu
h. 18|24 DJ set
28 Ottobre
h. 21|24 Live music, Brigan con Liburia Trip
29 Ottobre
h. 21|24 Festa su M|arte
Dj Ciccio Star
Comunicazione e Visual: Federica Abbate, Francesca Dialmi, Martina Borriello, Maria Gallo.
Con il Patrocinio del: Comune di Sant' Arpino, Comune di Cancello ed Arnone, Comune di Castel Volturno.
Partners: Hldros, Il mio forno, BarTò, Ente Riserva Costa di Licola e Falciano, Farè experience, , Caseificio Agnena, Pizzeria Irene da Antonio, Falegnameria Della Valle, onlyone lounge bar, Siligroup.
OPIFICIO PUCA,Corso Atellano 51,Sant'Arpino,CE
Per info:opificiopuca.arte@gmail.com tel. 3806562677-333 7578511
Instagram @opificiopuca
Sito. https://ohahsi.wixsite.com/my-site
19
ottobre 2023
Oh, ah, si! sul fiume fuori rotta
Dal 19 al 29 ottobre 2023
arte contemporanea
Location
OPIFICIO PUCA
Sant'arpino, Corso Atellano, 61, (Caserta)
Sant'arpino, Corso Atellano, 61, (Caserta)
Orario di apertura
lungo il fiume
19 ottobre dalle 15.00 alle 19.00
20/21 ottobre dalle 17 alle 05.00
in Opificio Puca
dal 26 al 29 ottobre
dalle 18.00 alle 24
Vernissage
19 Ottobre 2023, 15-19
Sito web
Autore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Patrocini