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Ohibò la Matematica!
L’esposizione pone al centro le interrelazione fra arte e matematica, ordine e disordine, sia a livello mensurale sia simbolico. Sezione aurea, serie di Fibonacci, prospettiva, tassellazione, simmetria ecc.. strutturano e accompagnano poetiche novecentesche.
Comunicato stampa
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Sabato 5 marzo all’ I.I.S. “Cesaris” di Casalpusterlengo all’interno della nona edizione del ciclo “Cesaris per le Arti Visive” a cura di Amedeo Anelli, si aprirà la mostra Ohibò, la Matematica! : Edgardo Abbozzo, Luigi Bianchini, Francesco Borsotti, Enrico Castellani, Dadamaino, Giovanni d’Agostino, Franco De Bernardi, Fernanda Fedi, Gino Gini.
L’esposizione pone al centro le interrelazione fra arte e matematica, ordine e disordine, sia a livello mensurale sia simbolico. Sezione aurea, serie di Fibonacci, prospettiva, tassellazione, simmetria ecc.. strutturano e accompagnano poetiche novecentesche.
La mostra come l’intero ciclo “Cesaris in Quattro per le Arti” di questo anno, è dedicato alla memoria del Prof. Giuseppe Cucciati.
La mostra terminerà il 18 aprile 2011.
Edgardo Abbozzo è nato a Perugia il 25 febbraio 1937. Fra i maggiori artisti europei ad occuparsi del rapporto arte-alchimia, ha partecipato nel 1986 all’omonima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (XLII) nella sezione curata da Arturo Schwarz e ha esposto in personali e collettive nei maggiori centri d’Europa, d’America e del Giappone. Formatosi nel contatto e nell’amicizia con esponenti del mondo artistico romano, quali Roberto Melli e Corrado Cagli, e di quello perugino quali il futurista Gerardo Dottori e Dante Filippucci, negli anni ’50 Abbozzo ebbe amore per la lezione di Paul Klee, di Picasso, di Capogrossi, di Jackson Pollock e per il clima informale. Tutto ciò influenza la sua prima formazione, accanto alla curiosità per le tecniche artigianali e per la ceramica mai abbandonata. Nel ’62 assume a soli venticinque anni la direzione dell’Istituto d’Arte di Deruta, dirigerà poi l’Istituto d’Arte e il corso superiore di Disegno Industriale di Firenze, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, infine quella di Perugia. Dal 1976 al 1985 è anche Consigliere Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione. Sempre negli anni '60 Abbozzo entra in contatto con Martin Krampen e con esponenti della scuola di Ulm. Nello stesso periodo partecipa alla Triennale di Milano, espone a Buenos Aires e a Berlino ed entra in relazione con Lucio Fontana, Osvaldo Calò, Edgardo Mannucci, con critici come Carlo Giulio Argan, Italo Tomassoni, Nello Ponente, Giuseppe Gatt, Giancarlo Politi, presenze che suscitano la puntuale riflessione sulla propria posizione e sulle tensioni in atto. L’opera indaga in quegli anni la tematica delle forze elementari e totemiche e del segno. Nel '70 compaiono precise citazioni del patrimonio iconografico dell’alchimia e un fruttuoso dialogo con le tecniche industriali. Della metà di quegli anni sono i primi marmi e la collaborazione in campo didattico, fra gli altri, con Munari, Umbro Apollonio, Coppola e Fabro affiancati da Antonio Calderara e Getullio Alviani. Nel frattempo si fanno dominanti le ricerche sui temi della luce e dell’ombra, della temporalità, dell’allegoria, della prospettiva, della scrittura e del disegno di luce. Dalla fine degli anni '80, dopo i lavori sulle pietre monocrome, sono gli acquerelli a luce Wood, le Macchine e le Bilance, le sculture con i laser. Intanto si intensifica l’amicizia con Vittorio Fagone e si approfondisce l’indagine sul rapporto Arte e Scienza che gli permetterà il ritorno negli anni '90 ai temi della figura, della prospettiva, della geometria. Ma come scrive Giovanni Venturini nella sua "Scheda Biografica" stampata negli ultimi cataloghi di Abbozzo, è alla fine degli anni '80 «l'incontro con due figure di intellettuali quali Amedeo Anelli e Franco Federici, a favorire in Edgardo Abbozzo un ulteriore approfondimento e verifica della sua poetica. Da una parte Federici, psichiatra, teorico e professore presso l'Accademia di Perugia diTeoria della Percezione, gli permette di sviluppare un'attitudine ad un'arte fortemente legata alla profondità dell'essere, ad una qualità della percezione e dell'intuizione ove ogni impressione tende a farsi segno; dall'altra parte Amedeo Anelli facilita in Abbozzo l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra arte e poesia, filosofia e scienza, temi questi che hanno sempre intrigato Abbozzo, e che ora sembrano elevarsi ad un maggior grado di consapevolezza. Amedeo Anelli, poi, gli presenta alcuni poeti molto apprezzati, quali Daniela Marcheschi e Guido Oldani ; anch'essi incontreranno Abbozzo in svariate occasioni, mostrandogli stima e affetto». Negli anni '90 parallelamente elabora una intensa attività riflessiva che sfocia in una mirata produzione letteraria di Aforismi (pubblicati in «Kamen’» n. 0, n. 19, «Concertino», in cataloghi e altre riviste). Frequente l’attività espositiva e didattica che lo ha portato in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina. Numerose le pubblicazioni di cataloghi, libri d’arte e d’artista. Edgardo Abbozzo muore improvvisamente il 20 luglio 2004, a Perugia, in seguito ad aneurisma.
Luigi Bianchini nasce l’11 agosto 1957. Per anni lavora sul tema dell’immagine e della sua percezione.Al suo attivo ha numerose esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero e molteplici riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Si occupa anche di restauro pittorico e scultoreo. Esposizioni: -2010 collettiva,“Semina Verbi” 7^ edizione a cura di Amedeo Anelli, Centro culturale”Mons. Enrico O rsini” Casalpusterlengo, Lodi -2010 collettiva, “ Per quattro” a cura di Amedeo Anelli,con il patrocinio Ass. Cultura di Crema, CremArena, via Dante 45 -2010 collettiva, “Prima rassegna d’arte Sacra” Ex conventino patrocinio Ass. Cultura, Citta’ di Lodivecchio -2009 collettiva, “Festival Biblico Arte Sacra” a cura Di Amedeo Anelli,Casalpusterleng-2008 collettiva ,“Anniversari”, a cura dell’Associazione Monsignor Quartieri, San Cristoforo con il Patrocinio del Comune e Provincia di Lodi -2008 collettiva ,“Semina Verbi” 5^edizione a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo Lodi -2008 collettiva,“Fede Artigianato nella terra di Bassiano” Mostra d’arte artigianato artistico tra passato e contemporaneita’, Cappella gentilizia Villa Litta, Orio Litta (LO) in occasione dell’avvenimento è stato realizzato un filmato , in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e Ufficio Liturgico Diocesi di Lodi, con il Patrocinio di Ufficio Liturgico Nazionale, Diocesi di Lodi, Comune di Orio Litta Comune di Lodi, Banca Popolare di Lodi, il Cittadino. -2007 personale, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cesaris” a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo, Lodi-2007 collettiva, I Biennale d’Arte di Lodi a cura dell’Associazione “Mons. Quartieri” con il Patrocino di Provincia di Lodi Comune di Lodi, Sollecitudo, il Cittadino, Banca Popolare di Lodi-2007 collettiva, “ Semina Verbi” a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo, Lodi-2007 collettiva “Formazione dell’esposizione permanente di Natura Arte” a cura di Mario Quadraroli con sede presso Provincia di Lodi.-2005 collettiva, “Natura Arte” a cura di Mario Quadraroli, castello Morando Bolognini, Sant’Angelo Lodigiano, (LO)-2003, 2004 collettiva, “Odrado da Ponte” Rassegna di pittura, scultura e grafica, Patrocinio Comune di Lodi,Provincia di Lodi-2001 collettiva, ”Realta’ e Realismi” del Lodigiano 1970-2001, Fondazione Bipielle Orizzonti in occasione della manifestazone è stato stampato un catologo, comitato scientifico: Raffaele De Grada,Fernando De Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, via Polenghi Lombardo,Lodi-1999 mostra personale presso Palazzo Comunale di borghetto Lodigiano, (LO)con il patrocinio del Comune e la Biblioteca di Borghetto Lodigiano-1998 collettiva “Segni della memoria” II premio, premio artistico multidisciplinare a cura di Virgilio Patarini, con il Patrocinio dei Comuni di Binasco, Peschiera Borromeo, Sant’Angelo Lodigiano, Pieve Emanuele,Travedona Monate,Trenate -1998 personale presso ex convento Madre Cabrini, con il Patrocinio della Biblioteca e del Comune di Borghetto Lodigiano Lodi-1998 personale preso sala congressi Banca Popolare di Lodi, con il Patrocinio dei Lyons Club di Sant’Angelo Logiano-1998 collettiva Centro Culturale “Il Gelso” di Giovanni Bellinzoni, Lodi-1996 collettiva, “ 40 Artisti per Lodi e Provincia” mostra promossa ed organizzata da: Provincia di Lodi, Assessorato alla Cultura,Comune di Codogno,Assessorato alla Cultura, in occasione della manifestazione è stata stampato un catologo, consulenza scientifica: Rossana Bossaglia, Tino Gipponi. Cappella Soave Codogno-Lodi-1994-1996 collettiva presso Cassa rurale Artigiana di Inzago, organizzazione “La danza degli specchi”(MI)-1995 personale presso la Cassa Rurale Artigiana di Inzago, organizzazione “La danza degli specchi” (MI) -1995 personale al Parlamento Europeo, Palazzo d’Europa IPE 1, con il patrocinio della Sig.a Maria Luisa Cassanmagnago Cerretti MPE hon, Strasburgo, Franci-1993-1994 collettiva, Centro Culturale “ La danza degli specchi” Inzago (MI) -1992 personale Palazzo Reale di Crespano del Grappa, a cura de Centro Culturale G.A.V. Treviso -1993 collettiva,Centro Culturale “Ezio Vanoni” Lodi -1992 personale, Santa Maria della Pieta’, Cremona -1992 collettiva Centro Culturale G.A.V. Treviso -1992 personale Sala Cavalieri, Castello G.G. Bolognini con il Patrocinio Assessorato alla Cultura di Sant’Angelo Lodigiano (LO) -1990 collettiva,“Oldrado da Ponte” rassegna di pittura, grafica e scultura a cura dell’Associazione Mons. Luciano Quartieri con il Patrocinio della Provincia, e Comune di Lodi -1998 personale Chiesa dell’Angelo a cura di Mario Quadraroli, con il Patrocinio dell’Assessorato alla cultura di Lodi -1998 personale Sala Comunale di Graffignana,(LO) con il patrocinio Assessorato alla Cultura -1987 personale “Sala della Girona” , Sant’Angelo Lodigiano Lodi -1984 personale Centro d’Arte e Cultura “La Cittadella” , Rapallo, Genova -1983 personale Sala della Girona con il Patrocinio della ProLoco Sant’Angelo Lodigiano, Lodi -1977 personale presso la Biblioteca Comune di Lodivecchio, Lodi
Francesco Borsotti è nato a Casalpusterlengo nel 1949. Ha frequentato corsi d'arte alla St. Ives School of Painting Cornwall England. Ha conseguito i diplomi di disegno al Corso Artefici dell'Accademia di Belle Arti di Brera e quello di calcografia alla Scuola Superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco di Milano. Fra le mostre recenti: 2003 "Archeologia domestica" I.I.S. "Cesaris" Casalpusterlengo, "Segni e forme d'arte" Palazzo della Corgna a cura di Edgardo Abbozzo a Città della Pieve (PG); 2004 “Oldrado da Ponte” Lodi; 2005 “Amici per un amico. Omaggio ad Edgardo Abbozzo” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo. 2006 Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. 2008 Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio Litta. “Pietre e segni” , Il Viaggiatore, S. Angelo, 2008. Anniversari”, S. Cristoforo, Lodi 2008. “Per quattro”, Cremarena, Crema, “Elogio della nebbia” Caselle Landi, Chiesa del Viandante, Tavazzano, 2010. Ha partecipato a tutte le edizioni di “Semina Verbi” presso il Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo a cura di Amedeo Anelli dal 2004 al 2010. Nel 2011: “Syrinx II. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”.
Enrico Castellani nasce a Castelmassa di Rovigo nel 1930, è considerato una delle figure di maggior rilievo dell'arte europea della seconda metà del Novecento. Dopo studi di architettura svolti all'estero, alla fine degli anni Cinquanta è a Milano dove è esponente attivo della nuova scena artistica, in cui è determinante la presenza di Lucio Fontana. Nel 1959 abbandona una pittura nella quale sono presenti echi informali e gestuali per iniziare a definire delle superfici pittoriche nelle quali la tela dipinta in modo monocromo è soggetta a minime introflessioni ed estroflessioni ad opera di una serie di chiodi posti sul telaio sottostante. La luce diviene così elemento fondamentale del rivelare le tensioni, delle pause e dei ritmi di un rigoroso intreccio geometrico; le superfici, così modulate e prive di cornici, formalizzano un nuovo concetto spazialità, con porzioni esemplificative e in sé conchiuse, di un più vasto campo pittorico nel quale il pensiero contemporaneo, non privo di echi illuministi e dell’umanesimo, dà vita a sempre inedite e sensibili soluzioni pittoriche. Nel 1959 a Milano, con Piero Manzoni ed altri artisti, come Dadamaino e Vincenzo Agnetti, dà vita alla rivista 'Azimuth' e alla galleria omonima. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003. Nel 1965partecipa alla collettiva "The Resonsive Eye" al MoMA di New York e alla VIII Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1970 prende parte alla collettiva "Vitalità del negativo nell'arte italiana", a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1981 partecipa a "Identité Italien. L'art en Italie depuis 1959", a cura di Germano Celant al Centre Pompidou diParigi. Nel 1983 è a Palazzo Reale di Milano per la mostra “Arte Programmata e cinetica 1953-63”; nel 1994 è invitato alla mostra "The italian metamorhosis" al Salomon R. Guggenheim Museum di New York. Tra le mostre più recenti ricordiamo le personali nella Galleria Lia Rumma di Milano nel 1999 e quelle nella Galleria Fumagalli di Bergamo nel 1997 e nel 2001. Nel 2001 è invitato alle collettive "Materia/Niente", curata da Luca Massimo Barbero, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a "Belvedere italiano - Linee di tendenza nell'arte contemporanea 1945/2001", curata da Achille Bonito Oliva, al Centre for Contemporary Art di Varsavia. Un'importante mostra antologica curata da Germano Celant è stata allestita alla Fondazione Prada di Milano nel 2001 e a Kettle's Yard a Cambridge nel 2002, anno in cui presenta il suo lavoro anche nella Galleria di Franca Mancini a Pesaro e in quella di Greta Meert a Bruxelles. Nel 2004espone a Parigi nella Galerie di Meo e nel 2005 al Museo Pushkin delle Belle Arti, a Mosca, viene allestita una sua mostra curata da Bruno Corà. Nel 2006 espone alla Galleria Lia Rumma a Napoli e all’Auditorium a Roma. Nel 2009 una serie di lavori recenti accostati ad un grosso nucleo di opere storiche sono proposte da Haunch of Venison a New York in una mostra curata da Adachiara Zevi mentre nella sede di Londra della stessa galleria le opere di Castellani vengono esposte in dialogo con quelle di Dan Flavin Donald Judde Gunter Uecker. Il 13 ottobre 2010 Enrico Castellani riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Praemium Imperiale per la pittura, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale
Dadamaino. Nasce a Milano nel 1935. 1957 Conosce Piero Manzoni e tra loro nasce una profonda amicizia. Espone i primi lavori astratto-informali in mostre collettive. 1958 - Aderisce all'avanguardia milanese che ha come punto d'incontro il Bar Giamaica, in Brera. Nell' ambiente degli artisti è nota soltanto con il nome Dada (diminutivo di Eduarda). Realizza le prime opere intitolate Volumi: si tratta di tele con grandi fori ellittici in cui si avverte l'influenza di Lucio Fontana. Tiene la prima mostra personale presso la Galleria dei Bossi di Milano. 1959 - Si costituisce il gruppo milanese Azimuth, cui l' artista aderisce. Esso stabilisce stretti contatti con il Gruppo Zero in Germania, il gruppo Nul in Olanda e il gruppo Motus in Francia. Nello stesso anno partecipa ad un'esposizione collettiva nella galleria Azimut, usando il cognome Maino. Tiene una personale alla Galleria del Prisma, Milano. 1960 - Negli anni che seguono partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali (Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera). Inizia a lavorare con superfici di materiale sintetico, su cui pratica fori sempre più piccoli e numerosi. Nascono così i Volumi a moduli sfasati: si tratta di fogli di plastica che dopo essere stati fustellati regolarmente a mano vengono tesi sul telaio sovrapposti in più strati. 1961 - Viene invitata ad una mostra in Olanda e, per un errore di stampa, l'artista viene presentata con il nome scritto unito, Dadamaino. A partire dal 1963-1964 utilizzerà sempre questo nome d'arte. Realizza gli Oggetti ottico-dinamici, costituiti da placchette in alluminio fresato ognuna delle quali è suddivisa in nove segmenti quadrangolari; la dimensione minima della placchetta è 1 x 1 cm cui si aggiungono di volta in volta 0,5 cm fino a raggiungere una grandezza massima di 4,5x4,5 cm. Nonostante la loro staticità, questi oggetti sembrano muoversi e variare continuamente, suscitando l'impressione di un flusso dinamico. Tiene una personale allo Studio N, Padova, con testo introduttivo di Manzoni, ed è presente nella “Sezione sperimentale” del XII Premio Lissone. 1962 - Si svolge la prima esposizione personale in Germania, presso la Galerie Senatore di Stoccarda. Viene inaugurata la mostra “Nul” allo Stedelijk Museum di Amsterdam; fra gli artisti italiani sono presenti Castellani, Dadamaino, Dorazio, Fontana, Lo Savio, Manzoni. Nasce il movimento internazionale "Nuova Tendenza", al quale Dadamaino aderisce subito. Nei suoi lavori l'artista utilizza alluminio, plastica, plexiglas e altri materiali. Le sue opere costituiscono una serie di carattere programmatico: modello, struttura, sistema, sviluppo, progresso ed evoluzione attraverso le variazioni. 1964 - Viene invitata alla XIII Triennale di Milano e a “Nouvelle Tendance” al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. L’anno successivo è in “Nove Tendencije 3” a Zagabria. 1966 - Realizza la serie dei Componibili: si tratta di piccoli quadrati ritagliati che scorrono lungo un filo di nylon. Questi elementi possono essere spostati creando così combinazioni sempre nuove. Inizia la Ricerca del colore (1966-68), in cui analizza metodicamente e su base scientifica le infinite varianti cromatiche dello spettro solare. Si tratta di 100 tavole, ciscuna 20x20 cm, su cui sono dipinte bande sottilissime in modo da poter confrontare e porre in relazione fra loro tutte le combinazioni cromatiche. L'artista così afferma: "La ricerca del colore: poiché i rapporti cromatici si fondano principalmente sull'azione comune di intuito e gusto, ritenni utile condurre un'analisi esatta dei colori per verificare gli effettivi rapporti esistenti fra loro. A tale scopo ho utilizzato i sette colori dello spettro, ricercando il valore cromatico medio di ciascuno e aggiungendovi poi del bianco, del nero e del marrone. Dieci moltiplicato per dieci. Usando come fondo il colore fondamentale, ne derivavano, dalla gradazione cromatica massima a quella minima, 40 varianti visibili in media. Si ottenevano così 100 tavole dalle dimensioni di 20x20 cm contenenti in totale 4000 tonalità. Ogni tavola è divisa in due metà e in 40 segmenti cromatici, e di volta in volta accanto ai colori di fondo si colloca la variante da analizzare per poter leggere il valore cromatico di ciascuna tonalità". 1969 - Partecipa a importanti mostre come “Campo urbano” a Como e “Environnement lumino-cinétique sur la Place du Châtelet. 1970 - Comincia a dedicarsi al segno: sono tratti ripetuti con meticolosa precisione, che annunciano gli sviluppi successivi. Tiene una personale alla Galleria Diagramma, Milano. 1971 Tiene personali alla White Gallery di Lutry-Lausanne e alla Galleria Barozzi di Venezia. 1973 - Inizia la serie Superficie su superficie, ossia False prospettive: si tratta di lavori costruttivi policromi, realizzati a olio e costruiti secondo un identico schema. Tiene personali alla Galleria del Cavallino di Venezia, alla Ubu di Karlsruhe e al Centro Santelmo di Salò. 1975 - Avvia il ciclo L'inconscio razionale, dove i tratti sono distribuiti sulla superficie del dipinto con una regolarità non programmata. In tutte queste opere la superficie è monocroma, nera con segni bianchi o viceversa. "Arrivata ad un certo punto, dopo aver risolto il problema dei cromorilievi ridotti poi in rilievi monocromi e monomodulari (1974) mi sono chiesta se la formulazione geometrica e/o modulare non fosse un diaframma dietro cui ovviare la paura di avere coraggio. Tiene una personale al Salone Annunciata, Milano. 1976 - Nella seconda metà degli anni Settanta (1976-1979) realizza l’Alfabeto della mente: si tratta di segni grafici, o meglio di caratteri inventati, ciascuno dei quali è formato da vari segni di tipo alfabetico. Dadamaino li utilizza per scrivere una serie di "lettere" che consistono ogni volta nella ripetizione di un singolo segno. Tiene una personale alla Arte Struktura, Milano. 1977 - Tiene personali allo Studio Casati, Merate, alla Galleria Spriano, Omegna e al Salone Annunciata, Milano. 1978 - Inizia a lavorare all'opera I fatti della vita: in questo caso i segni presenti nell'Alfabeto della mente si ripetono costantemente e a intervalli regolari: segno-pausa-segno-pausa. Tiene una personale alla Galerie Walter Storms, Monaco. 1979 - Tiene personali alla Galleria La Polena, Genova, alla Galleria Martano, Torino e allo Studio Carlo Grossetti, Milano. 1980 - Il ciclo I fatti della vita viene esposto alla Biennale di Venezia in una sala personale; è costituito da 461 lavori su tela o su carta, scritti con i 12 segni ideati dall'artista. Tiene una personale alla Maggie Kress Gallery di Taos. Fino alla metà degli anni Ottanta lavora al ciclo Costellazioni, in cui riappare il colore in sostituzione del nero e del grigio. In tale opera i segni si concentrano per poi nuovamente disgregarsi, e il loro condensarsi ricorda le galassie e gli ammassi stellari. "Ad un certo punto ho pensato di fare un'unica grande opera... dal microcosmo a1 macrocosmo... un microcosmo che si pone innumerevoli domande sul senso della vita, della storia, se poi ha un senso; e se è un nonsenso, tentare di trovare un senso al nonsenso. Non ci offrono responsi questi fogli. Ma un conforto sì: sappiamo che in una di quelle carte, a una riga imprecisata, uno di quei segni parla anche di noi... parla della foglia di rosa e della foglia di alloro, delle nevi dello scorso anno. Perché non ci sarebbe l'infinito se non ci fosse il finito". Anche in un altro ciclo, intitolato Passo dopo passo, l'artista dipinge imnumerevoli segni su superfici di materiale diverso (carta, tela o plastica), attribuendo ad essi simboli ripetuti che alludono a un movimento costante. 1981 - Tiene personali all’Institut für Moderne Kunst di Norimberga, alla Galerie Walter Storms di Villingen e alla Plurima di Udine. 1982 - Tiene una personale al Museo Butti di Viggiù. 1983 - Il Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) di Milano le dedica un'ampia antologica. Tiene inoltre personali allo Studio Dossi, Bergamo e, con Castellani, alla Plurima di Udine. E’ presente in "Arte Programmata e Cinetica 1953/1963, l'Ultima Avanguardia", al Palazzo Reale di Milano. 1984 - Tiene una personale alla Galerie Beatrix Wilhelm di Leonberg. In questa occasione esce la prima monografia sul suo lavoro, di Flaminio Gualdoni. Un’altra personale è alla Plurima, Udine. E’ presente in “Azimuth e Azimut” al Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano. 1985 - Tiene personali allo Studio Grossetti, Milano, e al Centro Santelmo, Salò. E’ in “Arte italiana degli anni ‘60” al Castello di Rivoli. 1986 - Personale ai Musei Civici di Villa Mirabello, Varese. 1987 - Inizia il ciclo Il movimento delle cose, per il quale utilizza fogli di plastica trasparente (poliestere) su cui dipenge con una penna speciale e secondo un procedimento particolare. Perosnale alla Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda. 1988 - Personale allo Studio G7, Bologna, con Spagnulo. 1989 - Personale allo Studio Reggiani, Milano, con la serie Passo dopo passo. 1990 - Viene invitata alla Biennale di Venezia ed espone due lavori dal titolo Il movimento delle cose, di 1,22x18 metri ciascuno. Espone con Colombo alla Galerie Schoeller di Düsseldorf, e in personale allo Studio Dabbeni, Lugano. Esce la monografia Dadamaino di Elena Pontiggia. 1993 - Tiene personali alla Casa del Mantegna di Mantova e alla Stuftung für Konkrete Kunst di Reutlingen. 1994 - Personale allo Studio Dabbeni, Lugano. 1995 - Viene invitata alla mostra “Zero Italien. Azimuth/Azimut 1959/60 in Mailand. Und heute“ alla Villa Merkel, Galerie der Stadt, Esslingen. 1996 - Inizia la serie Sein und Zeit. Pur lavorando con le stesse modalità, l'artista non intelaia più le opere ma le appende a una distanza di 20 cm dalla parete in modo da esaltarne la trasparenza. Personale alla Stiftung für Konstruktive und Konkrete Kunst di Zurigo. 1997 - Personali allo Studio Dabbeni, Lugano, allo Studio Invernizzi, Milano e alla Borromini Arte Contemporanea, Ozzano Monferrato. E’ in “Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. 1998 - Personale all’Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone. 2000 - Ampia antologica al Museo di Bochum. 2003 - Mostra antologica al Museo Virgiliano, Virgilio. 2004 - Muore a Milano.
Giovanni d’Agostino è nato a Catania nel 1932. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Urbino, Firenze, Bologna e Milano. Ha cominciato a esporre nel 1956; ha tenuto personali nelle principali città italiane e straniere e ha partecipato a esposizioni nazionali e internazionali.Ha lavorato con vari poeti (Poetry International 77, Venezia; 78, 79 e 80, Amsterdam; “Di versi in versi”, Parma 1984, 1985; Milanopoesia, 1985). È morto nel 2000. Hanno scritto di lui fra gli altri con monografie: Enrico Crispolti, Giovanni d’Agostino, Roma, 1969; Renato Barilli, Giovanni d’Agostino, Ferrara, 1970; Toni Toniato, Giovanni d'Agostino, Milano, 1975;Giorgio Cortenova, Giovanni d’Agostino, Modena, 1976; Luciano Anceschi, Gino Baratta, Francesco Bartoli, Alberto Veca, Giovanni d’Agostino, Mantova, 1983; Pierre Restany, Giovanni d’Agostino, Milano, 1987; Walter Guadagnini, Giovanni d’Agostino, Ancona 1988.
Principali Mostre: 1955 Mostra Nazionale di Arti Figurative, Capo d’Orlando -1956 Personale Galleria Il Fondaco, Messina -1958Personale Galleria La Scaletta, Treviso; IV Mostra al Palazzo dei CCC, Treviso (premio dell’Ordine dei Professionisti) -1961 Personale Galleria Il Grigio, Roma, III Mostra Nazionale di Pittura, Campobasso (medaglia d’oro), XII Rassegna Nazionale delle Arti Figurative “Premio Avezzano”- 1962 Personale Sala Consiliare Comune di Ceccano, Personale Galleria Livio Rizzi, Rovigo, IV Mostra Nazionale di Pittura, Campobasso (premiato), I Mostra Biennale Nazionale del Disegno, Recoaro Terme, IV Premio Nazionale “Città di Anagni”, Mostra Nazionale “Città di Segni” (secondo premio) -1963 Personale Galleria Livio Rizzi, Rovigo, Premio Avezzano, Premio Comune di Manziana, Premio Anzio (segnalato) - 1964VI Maggio Artistico, Loggia dei Mercanti, Padova, Mostra d’Arte sulla Resistenza, Università Popolare, Padova, Biennale Nazionale del Disegno, Valdagno, “La Mostra dei Maestri”, Galleria Garofolo, Rovigo -1965 Personale Galleria Garofolo, Rovigo, Galleria Nettuno, Viareggio, Antifascismo e Resistenza, Roma, Collettiva d'autunno, Circolo Artistico, Trieste – 1966 Personale Galleria Garofolo, Rovigo,Personale Galleria 1 + 1, Padova, Personale Galleria Contarini, Venezia -1967 Personale Galleria 2000, Bologna, Personale Centro di Cultura Democratica, Cagliari, “Proposte Uno”, Galleria Arte Centro, Milano, “Nuove Immagini”, Galleria Eridano, Rovigo – 1968 Galleria 1 + 1, Padova, Galleria Minerva, Milano, Studio m 5, Milano, Galleria l’Agrifoglio, Milano, Galleria de’ Foscherari, Bologna – 1969 “Pittori italiani”, Musée di Nancy - 69/70“Prospettive Quattro”, Galleria Due Mondi, Roma; Galleria Poliantea, Terni; Accademia dei Concordi, Rovigo; Palazzo dei Diamanti, Ferrara; -1970 Personale Galleria Due Mondi, Roma, Personale Centro Attività Visive, Palazzo Diamanti, Ferrara.Personale Galleria Cortevecchia, Ferrara,“Arte e Critica”, Museo Civico, Modena
- 1971Personale Galleria de’ Foscherari, Bologna, “Giovani incisori”, I Rassegna nazionale R. Margheri, Il Bisonte, Firenze; Galleria Roda, Rovigo -1972 Personale Salone Annunciata, Milano, Centro Nuova Dimensione, Pescara (collaborazione con Corrado Costa),“I denti del drago”, Galleria L’Uomo e l’Arte, Milano, Opere grafiche inedite, Circolo Artistico, Bologna, IV Mostra di Primavera, Opere grafiche internazionali, Bologna, XXXVI Biennale Internazionale, Venezia, “Pollution”, Piazza Santo Stefano, Bologna – 1973 “Grafica oggi”, Museo di Kharkov, Personale Galleria di Porta Ticinese, Milano, Personale Galleria dei Bibliofili, Milano – 1975 Personale Galleria Bon à tirer, Milano, I Rassegna della grafica contemporanea, Comune di Forlì, “Gli artisti siciliani 1925/75: 50 anni di ricerche”, Comune di Capo d’Orlando, Personale Galleria Civica, Comune di Modena, Arte Fiera, Bologna (Galleria del Naviglio, Milano; Pari e Dispari, Reggio Emilia) -1977 Personale Galleria Bon à tirer, Milano, “La forma della scrittura”, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, Partecipazione al P 77, Saloni del Sale, Venezia -1978 Personale Galleria Nuovo Spazio 2, Venezia, Personale Galleria Il Salotto, Como, Partecipazione al P 78, Melkweg, Amsterdam, “Arte e Altro”, Salone Annunciata, Milano – 1979 Personale Libreria l’Ocapoesia, Roma, Partecipazione al P 79, Amsterdam e Utrecht – 1980 Personale Galerie Edition 999, Zurigo, “Buchobjekte”, Produzentengalerie, Monaco di Baviera, “Livres d’art et d’artistes”, Galerie NRA, Paris, “Racconto a quattro” (con Franco Beltrametti, Rita Degli Esposti e John/Gian): Galleria 2000, Bologna; Le Scimmie, Milano; Sala Polivalente, Ferrara; Galleria Bon à tirer, Milano -1981 Personale Galleria del Naviglio, Milano, Personale Galleria Multimedia, Brescia, Art 12’81 Basel (Galerie Howeg, Zurigo), “L’anello di Moebius”, Galleria Multimedia, Brescia -1982 Personale Galleria del Falconiere, Ancona
Galleria Multimedia, Brescia (azione con Steve Lacy), “Edizioni d’autore”, Galleria del Falconiere, Ancona (azione con Shin Aizawa) – 1983 Personale “Casa del Mantegna”, Mantova -1984 Personale Galleria d’Ars, Milano,“Incontro, Uno”, Galleria L’Angolo, Piacenza, “II fascino della carta”, Musei Civici, Reggio Emilia, “La Zuccapoesia”, Venezia (performance con Corrado Costa), “Ronky and Tonky”, Bologna (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian)“Flatland”, Galleria Il Salotto, Como; “Di versi in versi”, Festival internazionale, Parma (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian), Personale Galleria Il Gelso, Lodi,“L’oggetto inquieto”, Galleria Multimedia, Brescia, Art Expo, Brescia1985 Personale Galleria Il Salotto, Como, “Bianco” (performance con Franco Beltrametti), Nowall, Bologna; , Sala Polivalente, Sasso Marconi,“Poesiattiva”, Venezia (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian)
Partecipazione a Milanopoesia, Festival internazionale, “Oasi”, Bologna (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian), “Di versi in versi”, Festival internazionale, Parma (performance con Tom Raworth), Personale Galleria del Naviglio, Milano, “Noi leggevamo un giorno per diletto”, Comune di Ancona, “Arte e Natura”, Galleria Il Salotto, Como, Premio Campigna, Santa Sofia di Romagna e Forlì “D’Art Room”, Bologna, “La misura della notte”, Sala delle Colonne, Reggio Emilia, “Proposte per una collezione”, Galleria del Falconiere, Ancona, Personale Galleria Colonie Libere Italiane, Zurigo,“Cocktails”, Stamperia L’Angelo Ribelle, Reggio Emilia – 1987 “L'uomo pianta”, Galleria Il Salotto, Como, X Foire d’Art Actuel, Palais de Beaux-Arts, Bruxelles (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), Art 18’87, Basel (Galleria del Naviglio, Milano), “Ephémèrité”, Chapelle de la Salpêtrière, Paris, “Topothesía”, Comune di Castel San Pietro, Bologna, “Presenze di artisti contemporanei”, Galleria del Naviglio, Venezia, “Extra moenia”, XXVII Mostra Nazionale di Pittura, Capo d'Orlando, Messina 1988 “Segni astratti e pittura di luce”, Premio Internazionale Guglielmo Marconi, Bologna, Galleria Neon Bologna, “Cinque stagioni”, Comune di Quattro Castella (Reggio Emilia), “Il vino e le rose”, Pari e Dispari, Cavriago, Reggio Emilia, Personale Galleria del Falconiere, Ancona, Personale Biloba Studio, Bologna, “Ri-visitazione”, Galleria del Falconiere, Ancona, “Nuove acquisizioni”, Galleria d’Arte Moderna, Bologna -1989 “Dal nouveau réalisme ad oggi”, Torre Estense, Comune di Copparo, “Collages”, Galleria de’ Foscherari, Bologna, Art 20’89, Basel (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), Personale Galleria del Naviglio, Venezia, Personale Galleria L’Incontro, Imola, “Raccolta del disegno contemporaneo. Acquisizioni 89”, Galleria Civica, Modena, Art Cologne 23’89 (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), LX Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Gran Guardia, Verona-1990 II Biennale “La pietra svelata”, Chiesa di San Rocco, L’Aquila, “Paragrafi”, Castello, L’Aquila, “Un filo di Arianna”, Galleria del Falconiere, Ancona - 1991 Personale Galleria del Falconiere, Ancona, “Agravitazionale”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, “Agravitazionale”, Galleria l’Atrium, Biella - 1992 Personale Galleria Alphacentauri, Parma “G. d’Agostino, M. Mussio, G. Pompili”, Palazzo Ruini, Reggio Emilia, Personale Galleria L’Incontro, Imola, “Opere”, Palazzo Ruini, Reggio Emilia - 1993 Personale Dipartimento di Storia dell’Arte, Università di Venezia, “Città di Brera”, Milano, “L’arte contemporanea a Bologna”, I Biennale, Palazzo Re Enzo, Bologna, Premio Colomba, Galleria del Naviglio,Venezia, “Rami di d’Agostino, Mussio, Nagasawa”, Galleria del Falconiere, Ancona, “La Galleria in Galleria”, Circolo Artistico, Bologna - 1994 “Agravitazionale”, Sala delle Colonne, Musei Comunali, Rimini, Personale Galleria G7, Bologna - 1995 Personale Stamperia Squadro, Bologna, “20 anni di incontri”, Galleria L’Incontro, Imola - 1996 “Cartemonete”, Galleria Giulia, Roma, Arte Fiera, Bologna (Galleria Niccoli, Parma) - 1997 Brera a Biella, Acquisizioni del Museo di Bagheria, “Artefici. Trent’anni dell’Accademia di Belle Arti di Urbino”, Urbino - 1998 “40 monumenti per Corrado”, Pari & Dispari, Reggio Emilia, Progetti per il Parco dell’Abruzzo, L’Aquila - 1999 Galleria G7, Bologna, XXXIX Premio Suzzara, Tom Raworth e Giovanni d’Agostino, Sasso Marconi (Bologna)
Franco De Bernardi è nato a Codogno il 29 gennaio del 1941. La passione per la pittura è nata dalla frequentazione dello zio Carlo De Bernardi ritrattista e forte disegnatore. Fra le esposizioni degli anni Settanta, con un’attività nazionale, si ricordano le iniziative promosse a Codogno da Bellini che nella sua piccola galleria in Via Roma andava esponendo autori di livello, e sempre in città alla Pro Loco situata allora in via Garibaldi. Si possono poi citare mostre a S. Margherita Ligure, Piacenza, Cremona, ecc... Negli anni Ottanta partecipa alle esperienze del “Gelso” di Lodi di Giovanni Bellinzoni che per gli autori locali apriva prospettive di livello internazionale. Seguono fino alla fine degli anni Ottanta un’attività espositiva sempre più selezionata che lo porta ad esporre ad Urbino, Milano, Lodi, Como, ed in altre sedi. Nel proseguo degli anni l’autore preferisce un’ulteriore selezione, dato il progressivo deteriorarsi dei rapporti col sistema dell’arte e della gestione degli spazi espositivi, puntando più sul lavoro rigoroso e sulla produzione di cataloghi che ne documentino l’attività che disperdere energie in relazioni finalizzate a fare mostre. Fra le mostre recenti si citano le esposizioni al Brandale di Savona, Artecultura, Galleria Ucai a Brescia, alla Galleria Internazionale di Bergamo, alla Galleria S. Paolo di Bologna, Ex Ospedale Soave a Codogno, Centro Culturale S. Agostino di Crema, Galleria Fluxia Chiavari, a Palazzo della Corgna di Città della Pieve, alla sala dei Lanari di Perugia, I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo, Villa Biancardi-Vistarini Zorlesco, Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo, Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio Litta 2008.”Semina verbi” 2005/06/07/08/09/10. Biennale d’Arte, S. Cristoforo, Lodi 2007/2009; “Anniversari” stessa sede 2008. Nel 2008 con Gianfranco Tomassini “La forma della luce” Galleria Mandarini, Torgiano (PG). Nel 2009 personale “Percorsi nella luce” presso le salette superiori del Castello Belgioioso a S. Colombano al Lambro. “Per quattro”, Nel 2010: “Per Quattro”, Cremarena, Crema, “Elogio della nebbia” Caselle Landi, Chiesa del Viandante, Tavazzano, personale a Formigara . È presente nei maggiori centri di documentazione italiani e internazionali d’Arte. È inoltre presente nel volume di critica e teoria delle arti Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Editrice, Pistoia 1999 di Amedeo Anelli.
Fernanda Fedi è nata nel 1940, vive ed opera a Milano. Studi artistici nella città di origine ed a Bologna dove si laurea al DAMS. In seguito si perfeziona alla facoltà di Architettura di Milano in “Museologia e Museografia” e segue sempre a Milano corsi di Arte e Terapia. Attualmente insegna ai disabili manipolazione e creazione attraverso l’argilla (ass.Onlus G.Negri). Dopo una lunga ricerca nel campo strutturale (1968-1978) (Quadriennale di Roma, 1975) ed un periodo concettuale in cui domina l’idea di assenza 1979-1982, passa alla scrittura-segno, quale gesto della memoria/mente. La scrittura viene spesso associata alla musica, alla poesia, ed ultimamente all’arcaico, alla scrittura etrusca (The National Museum of Women in the Arts, Washington 1989 – Mostra antologica al Museo d’arte moderna di Gallarate1990- V Biennale Donna Palazzo dei Diamanti Ferrara 1992- “Milano La Permanente Milano 1995 – Museo attivo delle forme inconsapevoli Genova/Quarto 1995- Galleria Avida Dollars Milano 1992/1996- Galleria Vismara Milano 1996/1999/2005...). Si sviluppa nel contempo una attività espositiva nazionale e internazionale (Francia, Polonia, Portogallo, Egitto...). Dal 1980 si dedica anche al libro d’artista usando materiali diversi. Ricca la bibliografia di cui si ricordano almeno i volumi: “Intorno al segno” - On the Sign - Fernanda Fedi 1968-1988, Endas Ed.; Rossana Bossaglia, Fernanda Fedi - Mostra Antologica 1968-1990, Galleria Civica d’arte moderna di Gallarate; A.a.V.v., Fernanda Fedi, Criptogrammi e scritture etrusche, Testuale/Prometheus, 1996, Incontro di memorie. Sculture e dipinti, con un testo di Amedeo Anelli, Camelot 2002, L’ecriture est Morte. Réinventons notre écriture, Chapelle Saint-Baptiste Saint-Jeannet 2003; e i video “Fernanda Fedi. Intorno al segno” realizzato da Prandoni nel 1988; “Fernanda Fedi. Visita allo Studio” realizzato da R. Barletta e dello stesso “Fernanda Fedi due mostre: alla Galleria Vismara e alla Galleria Avida Dollars a Milano”. A partire dal 1996 ha affrontato con sempre maggior passione il tema della scrittura antica approfondendo studi sulla scrittura Minoica e Micenea ‘ Linear A’ e ‘Linear B’, nella convinzione sempre più sentita che l’incomunicabilità del segno e della scrittura sia la vera ‘fenomenologia’ della comunicazione. Indecifrabilità, incomunicabilità , emblematicità il ‘reale’ della vita : Mistero di cui il segno-scrittura ne è la testimonianza più alta. Nel 2006 è stata invitata come ‘guest of honour’ alla II.a Biennale del Libro d’Artista alla Biblioteca Alexandrina, Alessandria d’Egitto; ‘The Book as Art: Twenty Years of Artists’ Books from the National Museum Of Women in the Arts’ The National Museum of Women i n the Arts Washington; Mostra Personale alla Galleria Quadrige di Nizza e presentazionre del libro d’artista‘Sur Isis et Osiris’ con scritti di Plutarco edito dalla Diane Française; installazioni Sitart ‘quando l’arte allarga gli orizzonti’ casa di ringhiera Milano; Poesiaarte Milano Quintocortile; ‘L’uovo’ Società Umanitaria e Fiera di Milano in concomitanza con MIART; nel 2005 1.a Biennale d’Arte Genova; ‘ Uruburo-Cocteau ‘Archivio di Stato di Parma, Collezione Generazione Anni Quaranta Museo Bargellini Pieve di Cento..Ha partecipato inoltre in questo periodo a importanti rassegne nel settore della poesia visiva a livello internazionale e in’ Omaggio ad Edgardo Abbozzo’ (curatore A.Anelli)
Gino Gini Gli inizi dell’attività dell’artista (1970-75) si collocano in un’area di lavoro della Nuova Figurazione con implicazioni di ordine surrealista. Nel 1972 entra nel Collettivo Lavoro Uno, con cui effettua interventi artistici nell’ambiente e partecipa nel 1976 alla XXXVI Biennale di Venezia nel settore “Arte e Ambiente” curato da E. Crispolti. Gli anni 1976-1980 sono quelli di “The Mythical Image”, il lavoro subisce un radicale cambiamento con un avvicinamento all’area concettuale e l’uso della parola e successivamente della scrittura. Il tema centrale è la rilettura delle immagini più famose dell’arte con materiali non normali (foto, riporti, tele emulsionate, xerox). Tra il 1976/77 nascono i primi libri d’artista. Nel 1978 “The Mythical Image” viene affrontato in ambito Mail-art. Nei primi anni ’80 e fino al 1989 inizia il ciclo “Viaggio in Italia”. Si intensifica il rapporto tra immagine e parola, la scrittura prende forma di chiosa, tassello pittorico descrittivo, la parola conserva il suo carattere concettuale di orientamento/depistamento, le immagini sono frammenti pittorici di cielo, terra, arte, fotogrammi e altro, si arricchisce l’aspetto progettuale con una struttura organizzativa degli elementi quasi di carattere architettonico con frecce, riquadri, registri, scansioni. Nel 1983 viene fondato il Laboratorio 66-Archivio Libri d’Artista diretto dallo stesso Gino Gini che curerà mostre ed iniziative in Italia e all’estero. Dal 1989 al 1996 “Prove e ipotesi di volo”. È il percorso di questi ultimi anni in cui si progettano e ipotizzano eventi di volo in settori di cielo con implicazioni più complesse di ordine pittorico e scritturale. Numerosissime le rassegne sui Libri d’Artista e la presenza in mostre di tendenza Verbo/Visuale. Fra le recenti esposizioni con i Libri d’Artista luogo privilegiato della ricerca dell’artista (libri in monocopia, libri fisarmonica, libri xerox) Mainz (Germania), Lisbona (Portogallo) Chamalieres (Francia) Alessandria d’Egitto. I lavori recenti (1997-98) si inseriscono nel ciclo “Volo Barocco” con accadimenti di volo all’interno di ovali e forme care al barocco corredati da citazioni manieristiche e ironiche, sempre all’interno del rapporto tra parola e immagine. Negli Anni Duemila si sviluppano cicli operativi che indagano ‘ Il Volo di Icaro’,‘L’Araba Fenice’, ‘Atlante’ e ultimamente ‘Alfabeto’. Sono da citare mostre di tendenza verbo/visuale con esposizioni personali a Nizza (2001-2003) e Milano (2004) oltre a rassegne quali ‘Parole in vista’ Catanissetta (2001); ‘Carte Preziose’ Montepulciano (2003); ‘Quale Segno’ Gallarate (2003); ‘Generazione Anni Trenta’ Museo Bargellini Pieve di Cento/Bologna (2003) ‘Segni e forme d’arte’ Città della Pieve(2003) ,‘Segni-Segnali-Scritture’ con F. Fedi a Milano(2004),‘Ia e IIa Biennale del Libro d’Artista’, Biblioteca Alexandrina, Alessandria d’Egitto (2004-2006),‘Immagini-Parole-Scritture’ Cerlongo/Mantova (2004),, ‘Nuove Scritture’ Spazio Boccioni Milano (2005), IV Biennale ArtistBooks Budapest (2006). Il suo lavoro di Poesia Visiva , Mail Art e Libri d’artista è inserito in numerose ricerche universitarie e Tesi di laurea.
Il Laboratorio 66 Archivio Internazionale Libri d’artista viene fondato dall’artista Gino Gini la cui direzione viene condivisa a partire dal 1987 da Fernanda Fedi con il proposito di formare un organismo stabile che si adoperi per la raccolta, la conoscenza del Libro d’artista contemporaneo. Con questo spirito in venti anni di attività sono pervenute oltre 600 opere di oltre 400 artisti internazionali. Dal 1987 L’Archivio diventa operativo anche sul piano espositivo in Italia e all’estero. Entrambi gli artisti Gino Gini e Fernanda Fedi sono presenti nel volume di Amedeo Anelli, Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Pistoia 1999, che ha curato numerose mostre.
L’esposizione pone al centro le interrelazione fra arte e matematica, ordine e disordine, sia a livello mensurale sia simbolico. Sezione aurea, serie di Fibonacci, prospettiva, tassellazione, simmetria ecc.. strutturano e accompagnano poetiche novecentesche.
La mostra come l’intero ciclo “Cesaris in Quattro per le Arti” di questo anno, è dedicato alla memoria del Prof. Giuseppe Cucciati.
La mostra terminerà il 18 aprile 2011.
Edgardo Abbozzo è nato a Perugia il 25 febbraio 1937. Fra i maggiori artisti europei ad occuparsi del rapporto arte-alchimia, ha partecipato nel 1986 all’omonima Biennale Internazionale d’Arte di Venezia (XLII) nella sezione curata da Arturo Schwarz e ha esposto in personali e collettive nei maggiori centri d’Europa, d’America e del Giappone. Formatosi nel contatto e nell’amicizia con esponenti del mondo artistico romano, quali Roberto Melli e Corrado Cagli, e di quello perugino quali il futurista Gerardo Dottori e Dante Filippucci, negli anni ’50 Abbozzo ebbe amore per la lezione di Paul Klee, di Picasso, di Capogrossi, di Jackson Pollock e per il clima informale. Tutto ciò influenza la sua prima formazione, accanto alla curiosità per le tecniche artigianali e per la ceramica mai abbandonata. Nel ’62 assume a soli venticinque anni la direzione dell’Istituto d’Arte di Deruta, dirigerà poi l’Istituto d’Arte e il corso superiore di Disegno Industriale di Firenze, quindi l’Accademia di Belle Arti di Carrara, infine quella di Perugia. Dal 1976 al 1985 è anche Consigliere Nazionale al Ministero della Pubblica Istruzione. Sempre negli anni '60 Abbozzo entra in contatto con Martin Krampen e con esponenti della scuola di Ulm. Nello stesso periodo partecipa alla Triennale di Milano, espone a Buenos Aires e a Berlino ed entra in relazione con Lucio Fontana, Osvaldo Calò, Edgardo Mannucci, con critici come Carlo Giulio Argan, Italo Tomassoni, Nello Ponente, Giuseppe Gatt, Giancarlo Politi, presenze che suscitano la puntuale riflessione sulla propria posizione e sulle tensioni in atto. L’opera indaga in quegli anni la tematica delle forze elementari e totemiche e del segno. Nel '70 compaiono precise citazioni del patrimonio iconografico dell’alchimia e un fruttuoso dialogo con le tecniche industriali. Della metà di quegli anni sono i primi marmi e la collaborazione in campo didattico, fra gli altri, con Munari, Umbro Apollonio, Coppola e Fabro affiancati da Antonio Calderara e Getullio Alviani. Nel frattempo si fanno dominanti le ricerche sui temi della luce e dell’ombra, della temporalità, dell’allegoria, della prospettiva, della scrittura e del disegno di luce. Dalla fine degli anni '80, dopo i lavori sulle pietre monocrome, sono gli acquerelli a luce Wood, le Macchine e le Bilance, le sculture con i laser. Intanto si intensifica l’amicizia con Vittorio Fagone e si approfondisce l’indagine sul rapporto Arte e Scienza che gli permetterà il ritorno negli anni '90 ai temi della figura, della prospettiva, della geometria. Ma come scrive Giovanni Venturini nella sua "Scheda Biografica" stampata negli ultimi cataloghi di Abbozzo, è alla fine degli anni '80 «l'incontro con due figure di intellettuali quali Amedeo Anelli e Franco Federici, a favorire in Edgardo Abbozzo un ulteriore approfondimento e verifica della sua poetica. Da una parte Federici, psichiatra, teorico e professore presso l'Accademia di Perugia diTeoria della Percezione, gli permette di sviluppare un'attitudine ad un'arte fortemente legata alla profondità dell'essere, ad una qualità della percezione e dell'intuizione ove ogni impressione tende a farsi segno; dall'altra parte Amedeo Anelli facilita in Abbozzo l'approfondimento delle relazioni che intercorrono tra arte e poesia, filosofia e scienza, temi questi che hanno sempre intrigato Abbozzo, e che ora sembrano elevarsi ad un maggior grado di consapevolezza. Amedeo Anelli, poi, gli presenta alcuni poeti molto apprezzati, quali Daniela Marcheschi e Guido Oldani ; anch'essi incontreranno Abbozzo in svariate occasioni, mostrandogli stima e affetto». Negli anni '90 parallelamente elabora una intensa attività riflessiva che sfocia in una mirata produzione letteraria di Aforismi (pubblicati in «Kamen’» n. 0, n. 19, «Concertino», in cataloghi e altre riviste). Frequente l’attività espositiva e didattica che lo ha portato in Francia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Cina. Numerose le pubblicazioni di cataloghi, libri d’arte e d’artista. Edgardo Abbozzo muore improvvisamente il 20 luglio 2004, a Perugia, in seguito ad aneurisma.
Luigi Bianchini nasce l’11 agosto 1957. Per anni lavora sul tema dell’immagine e della sua percezione.Al suo attivo ha numerose esposizioni collettive e personali in Italia e all’estero e molteplici riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali. Si occupa anche di restauro pittorico e scultoreo. Esposizioni: -2010 collettiva,“Semina Verbi” 7^ edizione a cura di Amedeo Anelli, Centro culturale”Mons. Enrico O rsini” Casalpusterlengo, Lodi -2010 collettiva, “ Per quattro” a cura di Amedeo Anelli,con il patrocinio Ass. Cultura di Crema, CremArena, via Dante 45 -2010 collettiva, “Prima rassegna d’arte Sacra” Ex conventino patrocinio Ass. Cultura, Citta’ di Lodivecchio -2009 collettiva, “Festival Biblico Arte Sacra” a cura Di Amedeo Anelli,Casalpusterleng-2008 collettiva ,“Anniversari”, a cura dell’Associazione Monsignor Quartieri, San Cristoforo con il Patrocinio del Comune e Provincia di Lodi -2008 collettiva ,“Semina Verbi” 5^edizione a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo Lodi -2008 collettiva,“Fede Artigianato nella terra di Bassiano” Mostra d’arte artigianato artistico tra passato e contemporaneita’, Cappella gentilizia Villa Litta, Orio Litta (LO) in occasione dell’avvenimento è stato realizzato un filmato , in collaborazione con Ufficio Beni Culturali e Ufficio Liturgico Diocesi di Lodi, con il Patrocinio di Ufficio Liturgico Nazionale, Diocesi di Lodi, Comune di Orio Litta Comune di Lodi, Banca Popolare di Lodi, il Cittadino. -2007 personale, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Cesaris” a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo, Lodi-2007 collettiva, I Biennale d’Arte di Lodi a cura dell’Associazione “Mons. Quartieri” con il Patrocino di Provincia di Lodi Comune di Lodi, Sollecitudo, il Cittadino, Banca Popolare di Lodi-2007 collettiva, “ Semina Verbi” a cura di Amedeo Anelli, Casalpusterlengo, Lodi-2007 collettiva “Formazione dell’esposizione permanente di Natura Arte” a cura di Mario Quadraroli con sede presso Provincia di Lodi.-2005 collettiva, “Natura Arte” a cura di Mario Quadraroli, castello Morando Bolognini, Sant’Angelo Lodigiano, (LO)-2003, 2004 collettiva, “Odrado da Ponte” Rassegna di pittura, scultura e grafica, Patrocinio Comune di Lodi,Provincia di Lodi-2001 collettiva, ”Realta’ e Realismi” del Lodigiano 1970-2001, Fondazione Bipielle Orizzonti in occasione della manifestazone è stato stampato un catologo, comitato scientifico: Raffaele De Grada,Fernando De Filippi, Stefano Pizzi, Amedeo Anelli, via Polenghi Lombardo,Lodi-1999 mostra personale presso Palazzo Comunale di borghetto Lodigiano, (LO)con il patrocinio del Comune e la Biblioteca di Borghetto Lodigiano-1998 collettiva “Segni della memoria” II premio, premio artistico multidisciplinare a cura di Virgilio Patarini, con il Patrocinio dei Comuni di Binasco, Peschiera Borromeo, Sant’Angelo Lodigiano, Pieve Emanuele,Travedona Monate,Trenate -1998 personale presso ex convento Madre Cabrini, con il Patrocinio della Biblioteca e del Comune di Borghetto Lodigiano Lodi-1998 personale preso sala congressi Banca Popolare di Lodi, con il Patrocinio dei Lyons Club di Sant’Angelo Logiano-1998 collettiva Centro Culturale “Il Gelso” di Giovanni Bellinzoni, Lodi-1996 collettiva, “ 40 Artisti per Lodi e Provincia” mostra promossa ed organizzata da: Provincia di Lodi, Assessorato alla Cultura,Comune di Codogno,Assessorato alla Cultura, in occasione della manifestazione è stata stampato un catologo, consulenza scientifica: Rossana Bossaglia, Tino Gipponi. Cappella Soave Codogno-Lodi-1994-1996 collettiva presso Cassa rurale Artigiana di Inzago, organizzazione “La danza degli specchi”(MI)-1995 personale presso la Cassa Rurale Artigiana di Inzago, organizzazione “La danza degli specchi” (MI) -1995 personale al Parlamento Europeo, Palazzo d’Europa IPE 1, con il patrocinio della Sig.a Maria Luisa Cassanmagnago Cerretti MPE hon, Strasburgo, Franci-1993-1994 collettiva, Centro Culturale “ La danza degli specchi” Inzago (MI) -1992 personale Palazzo Reale di Crespano del Grappa, a cura de Centro Culturale G.A.V. Treviso -1993 collettiva,Centro Culturale “Ezio Vanoni” Lodi -1992 personale, Santa Maria della Pieta’, Cremona -1992 collettiva Centro Culturale G.A.V. Treviso -1992 personale Sala Cavalieri, Castello G.G. Bolognini con il Patrocinio Assessorato alla Cultura di Sant’Angelo Lodigiano (LO) -1990 collettiva,“Oldrado da Ponte” rassegna di pittura, grafica e scultura a cura dell’Associazione Mons. Luciano Quartieri con il Patrocinio della Provincia, e Comune di Lodi -1998 personale Chiesa dell’Angelo a cura di Mario Quadraroli, con il Patrocinio dell’Assessorato alla cultura di Lodi -1998 personale Sala Comunale di Graffignana,(LO) con il patrocinio Assessorato alla Cultura -1987 personale “Sala della Girona” , Sant’Angelo Lodigiano Lodi -1984 personale Centro d’Arte e Cultura “La Cittadella” , Rapallo, Genova -1983 personale Sala della Girona con il Patrocinio della ProLoco Sant’Angelo Lodigiano, Lodi -1977 personale presso la Biblioteca Comune di Lodivecchio, Lodi
Francesco Borsotti è nato a Casalpusterlengo nel 1949. Ha frequentato corsi d'arte alla St. Ives School of Painting Cornwall England. Ha conseguito i diplomi di disegno al Corso Artefici dell'Accademia di Belle Arti di Brera e quello di calcografia alla Scuola Superiore d'Arte applicata all'Industria del Castello Sforzesco di Milano. Fra le mostre recenti: 2003 "Archeologia domestica" I.I.S. "Cesaris" Casalpusterlengo, "Segni e forme d'arte" Palazzo della Corgna a cura di Edgardo Abbozzo a Città della Pieve (PG); 2004 “Oldrado da Ponte” Lodi; 2005 “Amici per un amico. Omaggio ad Edgardo Abbozzo” I.I.S. “Cesaris” Casalpusterlengo. 2006 Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. 2008 Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio Litta. “Pietre e segni” , Il Viaggiatore, S. Angelo, 2008. Anniversari”, S. Cristoforo, Lodi 2008. “Per quattro”, Cremarena, Crema, “Elogio della nebbia” Caselle Landi, Chiesa del Viandante, Tavazzano, 2010. Ha partecipato a tutte le edizioni di “Semina Verbi” presso il Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo a cura di Amedeo Anelli dal 2004 al 2010. Nel 2011: “Syrinx II. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”.
Enrico Castellani nasce a Castelmassa di Rovigo nel 1930, è considerato una delle figure di maggior rilievo dell'arte europea della seconda metà del Novecento. Dopo studi di architettura svolti all'estero, alla fine degli anni Cinquanta è a Milano dove è esponente attivo della nuova scena artistica, in cui è determinante la presenza di Lucio Fontana. Nel 1959 abbandona una pittura nella quale sono presenti echi informali e gestuali per iniziare a definire delle superfici pittoriche nelle quali la tela dipinta in modo monocromo è soggetta a minime introflessioni ed estroflessioni ad opera di una serie di chiodi posti sul telaio sottostante. La luce diviene così elemento fondamentale del rivelare le tensioni, delle pause e dei ritmi di un rigoroso intreccio geometrico; le superfici, così modulate e prive di cornici, formalizzano un nuovo concetto spazialità, con porzioni esemplificative e in sé conchiuse, di un più vasto campo pittorico nel quale il pensiero contemporaneo, non privo di echi illuministi e dell’umanesimo, dà vita a sempre inedite e sensibili soluzioni pittoriche. Nel 1959 a Milano, con Piero Manzoni ed altri artisti, come Dadamaino e Vincenzo Agnetti, dà vita alla rivista 'Azimuth' e alla galleria omonima. Partecipa alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 (con una sala personale), nel 1984 e nel 2003. Nel 1965partecipa alla collettiva "The Resonsive Eye" al MoMA di New York e alla VIII Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1970 prende parte alla collettiva "Vitalità del negativo nell'arte italiana", a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1981 partecipa a "Identité Italien. L'art en Italie depuis 1959", a cura di Germano Celant al Centre Pompidou diParigi. Nel 1983 è a Palazzo Reale di Milano per la mostra “Arte Programmata e cinetica 1953-63”; nel 1994 è invitato alla mostra "The italian metamorhosis" al Salomon R. Guggenheim Museum di New York. Tra le mostre più recenti ricordiamo le personali nella Galleria Lia Rumma di Milano nel 1999 e quelle nella Galleria Fumagalli di Bergamo nel 1997 e nel 2001. Nel 2001 è invitato alle collettive "Materia/Niente", curata da Luca Massimo Barbero, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e a "Belvedere italiano - Linee di tendenza nell'arte contemporanea 1945/2001", curata da Achille Bonito Oliva, al Centre for Contemporary Art di Varsavia. Un'importante mostra antologica curata da Germano Celant è stata allestita alla Fondazione Prada di Milano nel 2001 e a Kettle's Yard a Cambridge nel 2002, anno in cui presenta il suo lavoro anche nella Galleria di Franca Mancini a Pesaro e in quella di Greta Meert a Bruxelles. Nel 2004espone a Parigi nella Galerie di Meo e nel 2005 al Museo Pushkin delle Belle Arti, a Mosca, viene allestita una sua mostra curata da Bruno Corà. Nel 2006 espone alla Galleria Lia Rumma a Napoli e all’Auditorium a Roma. Nel 2009 una serie di lavori recenti accostati ad un grosso nucleo di opere storiche sono proposte da Haunch of Venison a New York in una mostra curata da Adachiara Zevi mentre nella sede di Londra della stessa galleria le opere di Castellani vengono esposte in dialogo con quelle di Dan Flavin Donald Judde Gunter Uecker. Il 13 ottobre 2010 Enrico Castellani riceve dal Principe Hitachi, Patrono Onorario della Japan Art Association, il Praemium Imperiale per la pittura, il più alto riconoscimento artistico a livello internazionale
Dadamaino. Nasce a Milano nel 1935. 1957 Conosce Piero Manzoni e tra loro nasce una profonda amicizia. Espone i primi lavori astratto-informali in mostre collettive. 1958 - Aderisce all'avanguardia milanese che ha come punto d'incontro il Bar Giamaica, in Brera. Nell' ambiente degli artisti è nota soltanto con il nome Dada (diminutivo di Eduarda). Realizza le prime opere intitolate Volumi: si tratta di tele con grandi fori ellittici in cui si avverte l'influenza di Lucio Fontana. Tiene la prima mostra personale presso la Galleria dei Bossi di Milano. 1959 - Si costituisce il gruppo milanese Azimuth, cui l' artista aderisce. Esso stabilisce stretti contatti con il Gruppo Zero in Germania, il gruppo Nul in Olanda e il gruppo Motus in Francia. Nello stesso anno partecipa ad un'esposizione collettiva nella galleria Azimut, usando il cognome Maino. Tiene una personale alla Galleria del Prisma, Milano. 1960 - Negli anni che seguono partecipa a numerose mostre nazionali ed internazionali (Olanda, Belgio, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Svizzera). Inizia a lavorare con superfici di materiale sintetico, su cui pratica fori sempre più piccoli e numerosi. Nascono così i Volumi a moduli sfasati: si tratta di fogli di plastica che dopo essere stati fustellati regolarmente a mano vengono tesi sul telaio sovrapposti in più strati. 1961 - Viene invitata ad una mostra in Olanda e, per un errore di stampa, l'artista viene presentata con il nome scritto unito, Dadamaino. A partire dal 1963-1964 utilizzerà sempre questo nome d'arte. Realizza gli Oggetti ottico-dinamici, costituiti da placchette in alluminio fresato ognuna delle quali è suddivisa in nove segmenti quadrangolari; la dimensione minima della placchetta è 1 x 1 cm cui si aggiungono di volta in volta 0,5 cm fino a raggiungere una grandezza massima di 4,5x4,5 cm. Nonostante la loro staticità, questi oggetti sembrano muoversi e variare continuamente, suscitando l'impressione di un flusso dinamico. Tiene una personale allo Studio N, Padova, con testo introduttivo di Manzoni, ed è presente nella “Sezione sperimentale” del XII Premio Lissone. 1962 - Si svolge la prima esposizione personale in Germania, presso la Galerie Senatore di Stoccarda. Viene inaugurata la mostra “Nul” allo Stedelijk Museum di Amsterdam; fra gli artisti italiani sono presenti Castellani, Dadamaino, Dorazio, Fontana, Lo Savio, Manzoni. Nasce il movimento internazionale "Nuova Tendenza", al quale Dadamaino aderisce subito. Nei suoi lavori l'artista utilizza alluminio, plastica, plexiglas e altri materiali. Le sue opere costituiscono una serie di carattere programmatico: modello, struttura, sistema, sviluppo, progresso ed evoluzione attraverso le variazioni. 1964 - Viene invitata alla XIII Triennale di Milano e a “Nouvelle Tendance” al Musée des Arts Décoratifs di Parigi. L’anno successivo è in “Nove Tendencije 3” a Zagabria. 1966 - Realizza la serie dei Componibili: si tratta di piccoli quadrati ritagliati che scorrono lungo un filo di nylon. Questi elementi possono essere spostati creando così combinazioni sempre nuove. Inizia la Ricerca del colore (1966-68), in cui analizza metodicamente e su base scientifica le infinite varianti cromatiche dello spettro solare. Si tratta di 100 tavole, ciscuna 20x20 cm, su cui sono dipinte bande sottilissime in modo da poter confrontare e porre in relazione fra loro tutte le combinazioni cromatiche. L'artista così afferma: "La ricerca del colore: poiché i rapporti cromatici si fondano principalmente sull'azione comune di intuito e gusto, ritenni utile condurre un'analisi esatta dei colori per verificare gli effettivi rapporti esistenti fra loro. A tale scopo ho utilizzato i sette colori dello spettro, ricercando il valore cromatico medio di ciascuno e aggiungendovi poi del bianco, del nero e del marrone. Dieci moltiplicato per dieci. Usando come fondo il colore fondamentale, ne derivavano, dalla gradazione cromatica massima a quella minima, 40 varianti visibili in media. Si ottenevano così 100 tavole dalle dimensioni di 20x20 cm contenenti in totale 4000 tonalità. Ogni tavola è divisa in due metà e in 40 segmenti cromatici, e di volta in volta accanto ai colori di fondo si colloca la variante da analizzare per poter leggere il valore cromatico di ciascuna tonalità". 1969 - Partecipa a importanti mostre come “Campo urbano” a Como e “Environnement lumino-cinétique sur la Place du Châtelet. 1970 - Comincia a dedicarsi al segno: sono tratti ripetuti con meticolosa precisione, che annunciano gli sviluppi successivi. Tiene una personale alla Galleria Diagramma, Milano. 1971 Tiene personali alla White Gallery di Lutry-Lausanne e alla Galleria Barozzi di Venezia. 1973 - Inizia la serie Superficie su superficie, ossia False prospettive: si tratta di lavori costruttivi policromi, realizzati a olio e costruiti secondo un identico schema. Tiene personali alla Galleria del Cavallino di Venezia, alla Ubu di Karlsruhe e al Centro Santelmo di Salò. 1975 - Avvia il ciclo L'inconscio razionale, dove i tratti sono distribuiti sulla superficie del dipinto con una regolarità non programmata. In tutte queste opere la superficie è monocroma, nera con segni bianchi o viceversa. "Arrivata ad un certo punto, dopo aver risolto il problema dei cromorilievi ridotti poi in rilievi monocromi e monomodulari (1974) mi sono chiesta se la formulazione geometrica e/o modulare non fosse un diaframma dietro cui ovviare la paura di avere coraggio. Tiene una personale al Salone Annunciata, Milano. 1976 - Nella seconda metà degli anni Settanta (1976-1979) realizza l’Alfabeto della mente: si tratta di segni grafici, o meglio di caratteri inventati, ciascuno dei quali è formato da vari segni di tipo alfabetico. Dadamaino li utilizza per scrivere una serie di "lettere" che consistono ogni volta nella ripetizione di un singolo segno. Tiene una personale alla Arte Struktura, Milano. 1977 - Tiene personali allo Studio Casati, Merate, alla Galleria Spriano, Omegna e al Salone Annunciata, Milano. 1978 - Inizia a lavorare all'opera I fatti della vita: in questo caso i segni presenti nell'Alfabeto della mente si ripetono costantemente e a intervalli regolari: segno-pausa-segno-pausa. Tiene una personale alla Galerie Walter Storms, Monaco. 1979 - Tiene personali alla Galleria La Polena, Genova, alla Galleria Martano, Torino e allo Studio Carlo Grossetti, Milano. 1980 - Il ciclo I fatti della vita viene esposto alla Biennale di Venezia in una sala personale; è costituito da 461 lavori su tela o su carta, scritti con i 12 segni ideati dall'artista. Tiene una personale alla Maggie Kress Gallery di Taos. Fino alla metà degli anni Ottanta lavora al ciclo Costellazioni, in cui riappare il colore in sostituzione del nero e del grigio. In tale opera i segni si concentrano per poi nuovamente disgregarsi, e il loro condensarsi ricorda le galassie e gli ammassi stellari. "Ad un certo punto ho pensato di fare un'unica grande opera... dal microcosmo a1 macrocosmo... un microcosmo che si pone innumerevoli domande sul senso della vita, della storia, se poi ha un senso; e se è un nonsenso, tentare di trovare un senso al nonsenso. Non ci offrono responsi questi fogli. Ma un conforto sì: sappiamo che in una di quelle carte, a una riga imprecisata, uno di quei segni parla anche di noi... parla della foglia di rosa e della foglia di alloro, delle nevi dello scorso anno. Perché non ci sarebbe l'infinito se non ci fosse il finito". Anche in un altro ciclo, intitolato Passo dopo passo, l'artista dipinge imnumerevoli segni su superfici di materiale diverso (carta, tela o plastica), attribuendo ad essi simboli ripetuti che alludono a un movimento costante. 1981 - Tiene personali all’Institut für Moderne Kunst di Norimberga, alla Galerie Walter Storms di Villingen e alla Plurima di Udine. 1982 - Tiene una personale al Museo Butti di Viggiù. 1983 - Il Padiglione d'Arte Contemporanea (PAC) di Milano le dedica un'ampia antologica. Tiene inoltre personali allo Studio Dossi, Bergamo e, con Castellani, alla Plurima di Udine. E’ presente in "Arte Programmata e Cinetica 1953/1963, l'Ultima Avanguardia", al Palazzo Reale di Milano. 1984 - Tiene una personale alla Galerie Beatrix Wilhelm di Leonberg. In questa occasione esce la prima monografia sul suo lavoro, di Flaminio Gualdoni. Un’altra personale è alla Plurima, Udine. E’ presente in “Azimuth e Azimut” al Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano. 1985 - Tiene personali allo Studio Grossetti, Milano, e al Centro Santelmo, Salò. E’ in “Arte italiana degli anni ‘60” al Castello di Rivoli. 1986 - Personale ai Musei Civici di Villa Mirabello, Varese. 1987 - Inizia il ciclo Il movimento delle cose, per il quale utilizza fogli di plastica trasparente (poliestere) su cui dipenge con una penna speciale e secondo un procedimento particolare. Perosnale alla Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda. 1988 - Personale allo Studio G7, Bologna, con Spagnulo. 1989 - Personale allo Studio Reggiani, Milano, con la serie Passo dopo passo. 1990 - Viene invitata alla Biennale di Venezia ed espone due lavori dal titolo Il movimento delle cose, di 1,22x18 metri ciascuno. Espone con Colombo alla Galerie Schoeller di Düsseldorf, e in personale allo Studio Dabbeni, Lugano. Esce la monografia Dadamaino di Elena Pontiggia. 1993 - Tiene personali alla Casa del Mantegna di Mantova e alla Stuftung für Konkrete Kunst di Reutlingen. 1994 - Personale allo Studio Dabbeni, Lugano. 1995 - Viene invitata alla mostra “Zero Italien. Azimuth/Azimut 1959/60 in Mailand. Und heute“ alla Villa Merkel, Galerie der Stadt, Esslingen. 1996 - Inizia la serie Sein und Zeit. Pur lavorando con le stesse modalità, l'artista non intelaia più le opere ma le appende a una distanza di 20 cm dalla parete in modo da esaltarne la trasparenza. Personale alla Stiftung für Konstruktive und Konkrete Kunst di Zurigo. 1997 - Personali allo Studio Dabbeni, Lugano, allo Studio Invernizzi, Milano e alla Borromini Arte Contemporanea, Ozzano Monferrato. E’ in “Milano 1950-59. Il rinnovamento della pittura in Italia”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara. 1998 - Personale all’Associazione Culturale Amici di Morterone, Morterone. 2000 - Ampia antologica al Museo di Bochum. 2003 - Mostra antologica al Museo Virgiliano, Virgilio. 2004 - Muore a Milano.
Giovanni d’Agostino è nato a Catania nel 1932. Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Urbino, Firenze, Bologna e Milano. Ha cominciato a esporre nel 1956; ha tenuto personali nelle principali città italiane e straniere e ha partecipato a esposizioni nazionali e internazionali.Ha lavorato con vari poeti (Poetry International 77, Venezia; 78, 79 e 80, Amsterdam; “Di versi in versi”, Parma 1984, 1985; Milanopoesia, 1985). È morto nel 2000. Hanno scritto di lui fra gli altri con monografie: Enrico Crispolti, Giovanni d’Agostino, Roma, 1969; Renato Barilli, Giovanni d’Agostino, Ferrara, 1970; Toni Toniato, Giovanni d'Agostino, Milano, 1975;Giorgio Cortenova, Giovanni d’Agostino, Modena, 1976; Luciano Anceschi, Gino Baratta, Francesco Bartoli, Alberto Veca, Giovanni d’Agostino, Mantova, 1983; Pierre Restany, Giovanni d’Agostino, Milano, 1987; Walter Guadagnini, Giovanni d’Agostino, Ancona 1988.
Principali Mostre: 1955 Mostra Nazionale di Arti Figurative, Capo d’Orlando -1956 Personale Galleria Il Fondaco, Messina -1958Personale Galleria La Scaletta, Treviso; IV Mostra al Palazzo dei CCC, Treviso (premio dell’Ordine dei Professionisti) -1961 Personale Galleria Il Grigio, Roma, III Mostra Nazionale di Pittura, Campobasso (medaglia d’oro), XII Rassegna Nazionale delle Arti Figurative “Premio Avezzano”- 1962 Personale Sala Consiliare Comune di Ceccano, Personale Galleria Livio Rizzi, Rovigo, IV Mostra Nazionale di Pittura, Campobasso (premiato), I Mostra Biennale Nazionale del Disegno, Recoaro Terme, IV Premio Nazionale “Città di Anagni”, Mostra Nazionale “Città di Segni” (secondo premio) -1963 Personale Galleria Livio Rizzi, Rovigo, Premio Avezzano, Premio Comune di Manziana, Premio Anzio (segnalato) - 1964VI Maggio Artistico, Loggia dei Mercanti, Padova, Mostra d’Arte sulla Resistenza, Università Popolare, Padova, Biennale Nazionale del Disegno, Valdagno, “La Mostra dei Maestri”, Galleria Garofolo, Rovigo -1965 Personale Galleria Garofolo, Rovigo, Galleria Nettuno, Viareggio, Antifascismo e Resistenza, Roma, Collettiva d'autunno, Circolo Artistico, Trieste – 1966 Personale Galleria Garofolo, Rovigo,Personale Galleria 1 + 1, Padova, Personale Galleria Contarini, Venezia -1967 Personale Galleria 2000, Bologna, Personale Centro di Cultura Democratica, Cagliari, “Proposte Uno”, Galleria Arte Centro, Milano, “Nuove Immagini”, Galleria Eridano, Rovigo – 1968 Galleria 1 + 1, Padova, Galleria Minerva, Milano, Studio m 5, Milano, Galleria l’Agrifoglio, Milano, Galleria de’ Foscherari, Bologna – 1969 “Pittori italiani”, Musée di Nancy - 69/70“Prospettive Quattro”, Galleria Due Mondi, Roma; Galleria Poliantea, Terni; Accademia dei Concordi, Rovigo; Palazzo dei Diamanti, Ferrara; -1970 Personale Galleria Due Mondi, Roma, Personale Centro Attività Visive, Palazzo Diamanti, Ferrara.Personale Galleria Cortevecchia, Ferrara,“Arte e Critica”, Museo Civico, Modena
- 1971Personale Galleria de’ Foscherari, Bologna, “Giovani incisori”, I Rassegna nazionale R. Margheri, Il Bisonte, Firenze; Galleria Roda, Rovigo -1972 Personale Salone Annunciata, Milano, Centro Nuova Dimensione, Pescara (collaborazione con Corrado Costa),“I denti del drago”, Galleria L’Uomo e l’Arte, Milano, Opere grafiche inedite, Circolo Artistico, Bologna, IV Mostra di Primavera, Opere grafiche internazionali, Bologna, XXXVI Biennale Internazionale, Venezia, “Pollution”, Piazza Santo Stefano, Bologna – 1973 “Grafica oggi”, Museo di Kharkov, Personale Galleria di Porta Ticinese, Milano, Personale Galleria dei Bibliofili, Milano – 1975 Personale Galleria Bon à tirer, Milano, I Rassegna della grafica contemporanea, Comune di Forlì, “Gli artisti siciliani 1925/75: 50 anni di ricerche”, Comune di Capo d’Orlando, Personale Galleria Civica, Comune di Modena, Arte Fiera, Bologna (Galleria del Naviglio, Milano; Pari e Dispari, Reggio Emilia) -1977 Personale Galleria Bon à tirer, Milano, “La forma della scrittura”, Galleria d’Arte Moderna, Bologna, Partecipazione al P 77, Saloni del Sale, Venezia -1978 Personale Galleria Nuovo Spazio 2, Venezia, Personale Galleria Il Salotto, Como, Partecipazione al P 78, Melkweg, Amsterdam, “Arte e Altro”, Salone Annunciata, Milano – 1979 Personale Libreria l’Ocapoesia, Roma, Partecipazione al P 79, Amsterdam e Utrecht – 1980 Personale Galerie Edition 999, Zurigo, “Buchobjekte”, Produzentengalerie, Monaco di Baviera, “Livres d’art et d’artistes”, Galerie NRA, Paris, “Racconto a quattro” (con Franco Beltrametti, Rita Degli Esposti e John/Gian): Galleria 2000, Bologna; Le Scimmie, Milano; Sala Polivalente, Ferrara; Galleria Bon à tirer, Milano -1981 Personale Galleria del Naviglio, Milano, Personale Galleria Multimedia, Brescia, Art 12’81 Basel (Galerie Howeg, Zurigo), “L’anello di Moebius”, Galleria Multimedia, Brescia -1982 Personale Galleria del Falconiere, Ancona
Galleria Multimedia, Brescia (azione con Steve Lacy), “Edizioni d’autore”, Galleria del Falconiere, Ancona (azione con Shin Aizawa) – 1983 Personale “Casa del Mantegna”, Mantova -1984 Personale Galleria d’Ars, Milano,“Incontro, Uno”, Galleria L’Angolo, Piacenza, “II fascino della carta”, Musei Civici, Reggio Emilia, “La Zuccapoesia”, Venezia (performance con Corrado Costa), “Ronky and Tonky”, Bologna (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian)“Flatland”, Galleria Il Salotto, Como; “Di versi in versi”, Festival internazionale, Parma (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian), Personale Galleria Il Gelso, Lodi,“L’oggetto inquieto”, Galleria Multimedia, Brescia, Art Expo, Brescia1985 Personale Galleria Il Salotto, Como, “Bianco” (performance con Franco Beltrametti), Nowall, Bologna; , Sala Polivalente, Sasso Marconi,“Poesiattiva”, Venezia (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian)
Partecipazione a Milanopoesia, Festival internazionale, “Oasi”, Bologna (performance con Rita Degli Esposti e John/Gian), “Di versi in versi”, Festival internazionale, Parma (performance con Tom Raworth), Personale Galleria del Naviglio, Milano, “Noi leggevamo un giorno per diletto”, Comune di Ancona, “Arte e Natura”, Galleria Il Salotto, Como, Premio Campigna, Santa Sofia di Romagna e Forlì “D’Art Room”, Bologna, “La misura della notte”, Sala delle Colonne, Reggio Emilia, “Proposte per una collezione”, Galleria del Falconiere, Ancona, Personale Galleria Colonie Libere Italiane, Zurigo,“Cocktails”, Stamperia L’Angelo Ribelle, Reggio Emilia – 1987 “L'uomo pianta”, Galleria Il Salotto, Como, X Foire d’Art Actuel, Palais de Beaux-Arts, Bruxelles (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), Art 18’87, Basel (Galleria del Naviglio, Milano), “Ephémèrité”, Chapelle de la Salpêtrière, Paris, “Topothesía”, Comune di Castel San Pietro, Bologna, “Presenze di artisti contemporanei”, Galleria del Naviglio, Venezia, “Extra moenia”, XXVII Mostra Nazionale di Pittura, Capo d'Orlando, Messina 1988 “Segni astratti e pittura di luce”, Premio Internazionale Guglielmo Marconi, Bologna, Galleria Neon Bologna, “Cinque stagioni”, Comune di Quattro Castella (Reggio Emilia), “Il vino e le rose”, Pari e Dispari, Cavriago, Reggio Emilia, Personale Galleria del Falconiere, Ancona, Personale Biloba Studio, Bologna, “Ri-visitazione”, Galleria del Falconiere, Ancona, “Nuove acquisizioni”, Galleria d’Arte Moderna, Bologna -1989 “Dal nouveau réalisme ad oggi”, Torre Estense, Comune di Copparo, “Collages”, Galleria de’ Foscherari, Bologna, Art 20’89, Basel (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), Personale Galleria del Naviglio, Venezia, Personale Galleria L’Incontro, Imola, “Raccolta del disegno contemporaneo. Acquisizioni 89”, Galleria Civica, Modena, Art Cologne 23’89 (personale con la Galleria del Naviglio, Milano), LX Biennale Nazionale d’Arte, Palazzo della Gran Guardia, Verona-1990 II Biennale “La pietra svelata”, Chiesa di San Rocco, L’Aquila, “Paragrafi”, Castello, L’Aquila, “Un filo di Arianna”, Galleria del Falconiere, Ancona - 1991 Personale Galleria del Falconiere, Ancona, “Agravitazionale”, Palazzo dei Diamanti, Ferrara, “Agravitazionale”, Galleria l’Atrium, Biella - 1992 Personale Galleria Alphacentauri, Parma “G. d’Agostino, M. Mussio, G. Pompili”, Palazzo Ruini, Reggio Emilia, Personale Galleria L’Incontro, Imola, “Opere”, Palazzo Ruini, Reggio Emilia - 1993 Personale Dipartimento di Storia dell’Arte, Università di Venezia, “Città di Brera”, Milano, “L’arte contemporanea a Bologna”, I Biennale, Palazzo Re Enzo, Bologna, Premio Colomba, Galleria del Naviglio,Venezia, “Rami di d’Agostino, Mussio, Nagasawa”, Galleria del Falconiere, Ancona, “La Galleria in Galleria”, Circolo Artistico, Bologna - 1994 “Agravitazionale”, Sala delle Colonne, Musei Comunali, Rimini, Personale Galleria G7, Bologna - 1995 Personale Stamperia Squadro, Bologna, “20 anni di incontri”, Galleria L’Incontro, Imola - 1996 “Cartemonete”, Galleria Giulia, Roma, Arte Fiera, Bologna (Galleria Niccoli, Parma) - 1997 Brera a Biella, Acquisizioni del Museo di Bagheria, “Artefici. Trent’anni dell’Accademia di Belle Arti di Urbino”, Urbino - 1998 “40 monumenti per Corrado”, Pari & Dispari, Reggio Emilia, Progetti per il Parco dell’Abruzzo, L’Aquila - 1999 Galleria G7, Bologna, XXXIX Premio Suzzara, Tom Raworth e Giovanni d’Agostino, Sasso Marconi (Bologna)
Franco De Bernardi è nato a Codogno il 29 gennaio del 1941. La passione per la pittura è nata dalla frequentazione dello zio Carlo De Bernardi ritrattista e forte disegnatore. Fra le esposizioni degli anni Settanta, con un’attività nazionale, si ricordano le iniziative promosse a Codogno da Bellini che nella sua piccola galleria in Via Roma andava esponendo autori di livello, e sempre in città alla Pro Loco situata allora in via Garibaldi. Si possono poi citare mostre a S. Margherita Ligure, Piacenza, Cremona, ecc... Negli anni Ottanta partecipa alle esperienze del “Gelso” di Lodi di Giovanni Bellinzoni che per gli autori locali apriva prospettive di livello internazionale. Seguono fino alla fine degli anni Ottanta un’attività espositiva sempre più selezionata che lo porta ad esporre ad Urbino, Milano, Lodi, Como, ed in altre sedi. Nel proseguo degli anni l’autore preferisce un’ulteriore selezione, dato il progressivo deteriorarsi dei rapporti col sistema dell’arte e della gestione degli spazi espositivi, puntando più sul lavoro rigoroso e sulla produzione di cataloghi che ne documentino l’attività che disperdere energie in relazioni finalizzate a fare mostre. Fra le mostre recenti si citano le esposizioni al Brandale di Savona, Artecultura, Galleria Ucai a Brescia, alla Galleria Internazionale di Bergamo, alla Galleria S. Paolo di Bologna, Ex Ospedale Soave a Codogno, Centro Culturale S. Agostino di Crema, Galleria Fluxia Chiavari, a Palazzo della Corgna di Città della Pieve, alla sala dei Lanari di Perugia, I.I.S “Cesaris” Casalpusterlengo, Villa Biancardi-Vistarini Zorlesco, Museo d’Arte Sacra di Casalpusterlengo, Lodi Aula Magna Liceo Gandini “Syrinx. Aspetti dell'Arte nel Lodigiano nel Secondo Novecento”, “A filo d’acqua”, Museo del Merletto, Isola Maggiore del Trasimeno, entrambe a cura di Amedeo Anelli. Mostra di Arte Sacra, Laus Expo 2008, Villa Litta, Orio Litta 2008.”Semina verbi” 2005/06/07/08/09/10. Biennale d’Arte, S. Cristoforo, Lodi 2007/2009; “Anniversari” stessa sede 2008. Nel 2008 con Gianfranco Tomassini “La forma della luce” Galleria Mandarini, Torgiano (PG). Nel 2009 personale “Percorsi nella luce” presso le salette superiori del Castello Belgioioso a S. Colombano al Lambro. “Per quattro”, Nel 2010: “Per Quattro”, Cremarena, Crema, “Elogio della nebbia” Caselle Landi, Chiesa del Viandante, Tavazzano, personale a Formigara . È presente nei maggiori centri di documentazione italiani e internazionali d’Arte. È inoltre presente nel volume di critica e teoria delle arti Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Editrice, Pistoia 1999 di Amedeo Anelli.
Fernanda Fedi è nata nel 1940, vive ed opera a Milano. Studi artistici nella città di origine ed a Bologna dove si laurea al DAMS. In seguito si perfeziona alla facoltà di Architettura di Milano in “Museologia e Museografia” e segue sempre a Milano corsi di Arte e Terapia. Attualmente insegna ai disabili manipolazione e creazione attraverso l’argilla (ass.Onlus G.Negri). Dopo una lunga ricerca nel campo strutturale (1968-1978) (Quadriennale di Roma, 1975) ed un periodo concettuale in cui domina l’idea di assenza 1979-1982, passa alla scrittura-segno, quale gesto della memoria/mente. La scrittura viene spesso associata alla musica, alla poesia, ed ultimamente all’arcaico, alla scrittura etrusca (The National Museum of Women in the Arts, Washington 1989 – Mostra antologica al Museo d’arte moderna di Gallarate1990- V Biennale Donna Palazzo dei Diamanti Ferrara 1992- “Milano La Permanente Milano 1995 – Museo attivo delle forme inconsapevoli Genova/Quarto 1995- Galleria Avida Dollars Milano 1992/1996- Galleria Vismara Milano 1996/1999/2005...). Si sviluppa nel contempo una attività espositiva nazionale e internazionale (Francia, Polonia, Portogallo, Egitto...). Dal 1980 si dedica anche al libro d’artista usando materiali diversi. Ricca la bibliografia di cui si ricordano almeno i volumi: “Intorno al segno” - On the Sign - Fernanda Fedi 1968-1988, Endas Ed.; Rossana Bossaglia, Fernanda Fedi - Mostra Antologica 1968-1990, Galleria Civica d’arte moderna di Gallarate; A.a.V.v., Fernanda Fedi, Criptogrammi e scritture etrusche, Testuale/Prometheus, 1996, Incontro di memorie. Sculture e dipinti, con un testo di Amedeo Anelli, Camelot 2002, L’ecriture est Morte. Réinventons notre écriture, Chapelle Saint-Baptiste Saint-Jeannet 2003; e i video “Fernanda Fedi. Intorno al segno” realizzato da Prandoni nel 1988; “Fernanda Fedi. Visita allo Studio” realizzato da R. Barletta e dello stesso “Fernanda Fedi due mostre: alla Galleria Vismara e alla Galleria Avida Dollars a Milano”. A partire dal 1996 ha affrontato con sempre maggior passione il tema della scrittura antica approfondendo studi sulla scrittura Minoica e Micenea ‘ Linear A’ e ‘Linear B’, nella convinzione sempre più sentita che l’incomunicabilità del segno e della scrittura sia la vera ‘fenomenologia’ della comunicazione. Indecifrabilità, incomunicabilità , emblematicità il ‘reale’ della vita : Mistero di cui il segno-scrittura ne è la testimonianza più alta. Nel 2006 è stata invitata come ‘guest of honour’ alla II.a Biennale del Libro d’Artista alla Biblioteca Alexandrina, Alessandria d’Egitto; ‘The Book as Art: Twenty Years of Artists’ Books from the National Museum Of Women in the Arts’ The National Museum of Women i n the Arts Washington; Mostra Personale alla Galleria Quadrige di Nizza e presentazionre del libro d’artista‘Sur Isis et Osiris’ con scritti di Plutarco edito dalla Diane Française; installazioni Sitart ‘quando l’arte allarga gli orizzonti’ casa di ringhiera Milano; Poesiaarte Milano Quintocortile; ‘L’uovo’ Società Umanitaria e Fiera di Milano in concomitanza con MIART; nel 2005 1.a Biennale d’Arte Genova; ‘ Uruburo-Cocteau ‘Archivio di Stato di Parma, Collezione Generazione Anni Quaranta Museo Bargellini Pieve di Cento..Ha partecipato inoltre in questo periodo a importanti rassegne nel settore della poesia visiva a livello internazionale e in’ Omaggio ad Edgardo Abbozzo’ (curatore A.Anelli)
Gino Gini Gli inizi dell’attività dell’artista (1970-75) si collocano in un’area di lavoro della Nuova Figurazione con implicazioni di ordine surrealista. Nel 1972 entra nel Collettivo Lavoro Uno, con cui effettua interventi artistici nell’ambiente e partecipa nel 1976 alla XXXVI Biennale di Venezia nel settore “Arte e Ambiente” curato da E. Crispolti. Gli anni 1976-1980 sono quelli di “The Mythical Image”, il lavoro subisce un radicale cambiamento con un avvicinamento all’area concettuale e l’uso della parola e successivamente della scrittura. Il tema centrale è la rilettura delle immagini più famose dell’arte con materiali non normali (foto, riporti, tele emulsionate, xerox). Tra il 1976/77 nascono i primi libri d’artista. Nel 1978 “The Mythical Image” viene affrontato in ambito Mail-art. Nei primi anni ’80 e fino al 1989 inizia il ciclo “Viaggio in Italia”. Si intensifica il rapporto tra immagine e parola, la scrittura prende forma di chiosa, tassello pittorico descrittivo, la parola conserva il suo carattere concettuale di orientamento/depistamento, le immagini sono frammenti pittorici di cielo, terra, arte, fotogrammi e altro, si arricchisce l’aspetto progettuale con una struttura organizzativa degli elementi quasi di carattere architettonico con frecce, riquadri, registri, scansioni. Nel 1983 viene fondato il Laboratorio 66-Archivio Libri d’Artista diretto dallo stesso Gino Gini che curerà mostre ed iniziative in Italia e all’estero. Dal 1989 al 1996 “Prove e ipotesi di volo”. È il percorso di questi ultimi anni in cui si progettano e ipotizzano eventi di volo in settori di cielo con implicazioni più complesse di ordine pittorico e scritturale. Numerosissime le rassegne sui Libri d’Artista e la presenza in mostre di tendenza Verbo/Visuale. Fra le recenti esposizioni con i Libri d’Artista luogo privilegiato della ricerca dell’artista (libri in monocopia, libri fisarmonica, libri xerox) Mainz (Germania), Lisbona (Portogallo) Chamalieres (Francia) Alessandria d’Egitto. I lavori recenti (1997-98) si inseriscono nel ciclo “Volo Barocco” con accadimenti di volo all’interno di ovali e forme care al barocco corredati da citazioni manieristiche e ironiche, sempre all’interno del rapporto tra parola e immagine. Negli Anni Duemila si sviluppano cicli operativi che indagano ‘ Il Volo di Icaro’,‘L’Araba Fenice’, ‘Atlante’ e ultimamente ‘Alfabeto’. Sono da citare mostre di tendenza verbo/visuale con esposizioni personali a Nizza (2001-2003) e Milano (2004) oltre a rassegne quali ‘Parole in vista’ Catanissetta (2001); ‘Carte Preziose’ Montepulciano (2003); ‘Quale Segno’ Gallarate (2003); ‘Generazione Anni Trenta’ Museo Bargellini Pieve di Cento/Bologna (2003) ‘Segni e forme d’arte’ Città della Pieve(2003) ,‘Segni-Segnali-Scritture’ con F. Fedi a Milano(2004),‘Ia e IIa Biennale del Libro d’Artista’, Biblioteca Alexandrina, Alessandria d’Egitto (2004-2006),‘Immagini-Parole-Scritture’ Cerlongo/Mantova (2004),, ‘Nuove Scritture’ Spazio Boccioni Milano (2005), IV Biennale ArtistBooks Budapest (2006). Il suo lavoro di Poesia Visiva , Mail Art e Libri d’artista è inserito in numerose ricerche universitarie e Tesi di laurea.
Il Laboratorio 66 Archivio Internazionale Libri d’artista viene fondato dall’artista Gino Gini la cui direzione viene condivisa a partire dal 1987 da Fernanda Fedi con il proposito di formare un organismo stabile che si adoperi per la raccolta, la conoscenza del Libro d’artista contemporaneo. Con questo spirito in venti anni di attività sono pervenute oltre 600 opere di oltre 400 artisti internazionali. Dal 1987 L’Archivio diventa operativo anche sul piano espositivo in Italia e all’estero. Entrambi gli artisti Gino Gini e Fernanda Fedi sono presenti nel volume di Amedeo Anelli, Novanta. Verso un’arte di pensiero, C.R.T. Pistoia 1999, che ha curato numerose mostre.
05
marzo 2011
Ohibò la Matematica!
Dal 05 marzo al 18 aprile 2011
arte contemporanea
Location
IIS CESARIS
Casalpusterlengo, Viale Luigi Cadorna, (Lodi)
Casalpusterlengo, Viale Luigi Cadorna, (Lodi)
Orario di apertura
Tutti i giorni ore 8,00 alle ore 18,00- Sabato ore 8.00 – 14,00- Domenica chiuso
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