Olaf Nicolai è interessato in senso generale ai processi per cui un'opera d'arte viene trasformata in un prodotto di consumo e viceversa, o nella trasformazione di opere d'arte e oggetti di culto in oggetti che si
prestano all'applicazione negli spazi interni dell'utente.
Nessuna distinzione ideologica è fatta tra arte, oggetti di culto e articoli di consumo: dopotutto, ognuno di questi oggetti è potenzialmente "consumabile".
L'artista nelle sue opere mette in discussione le classiche distinzioni fra spazi interni ed esterni, esplorando la natura come un'entità comprensibile grazie alle formulazioni scientifiche, matematiche e tecnologiche.
Il lavoro di Nicolai offre una sorta di seconda lettura: la lettura del modo in cui leggiamo la natura. Un concetto estremamente semplice, ma allo stesso tempo altamente complesso. Le cose che si trovano nello studio del botanico o che ornano i suoi muri sono le cose che sfuggono ai suoi
tentativi di categorizzazione.
Le opere di Nicolai collegano le esigenze estetiche alle possibilità tecnologiche di realizzazione del presente per mostrare l'interazione che è sempre esistita fra queste due istanze.
Le sue creazioni sono state esposte in Europa e negli Usa, in spazi come la Fondazione Cartier di Paris; Documenta X a Kassel, in Germania; PS1 a New York; Galerie Eigen+Art a Berlin; e l'Accademia di Francia a Roma.