Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
OLBINSKI IN LUCCA – COUP DE TEATRE
Olbinski nasce in Polonia nel 1945. Ben presto si afferma in tutto il mondo come illustratore e pittore, ed è oggi considerato uno tra i pittori surrealisti più famosi al mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
OLBINSKI IN LUCCA – COUP DE THEATRE
Olbinski nasce in Polonia nel 1945. Ben presto si afferma in tutto il mondo come illustratore e pittore, ed è oggi considerato uno tra i pittori surrealisti più famosi al mondo. Surrealismo significa pittura, pittura meticolosa e precisa. Significa ritorno ad un classicismo dimenticato, ritorno ad una tecnica impeccabile, o semplicemente ritorno alla pittura. Ma è proprio di ritorno alla pittura che si sta cominciando a (ri-)parlare in arte contemporanea.
Oggi l'avanguardia è diventata un simulacro di se stessa e si assiste al trionfo degli stili analitici. Eppure esiste una sorta di bisogno intimo, d'intrinseca necessità che sta portando gli artisti a ritornare a un'arte per così dire “umanista” che sia espressione di una voce interiore e di un vero talento individuale. Non siamo certo di fronte a un'ondata conservatrice, ma si tratterà solo di risalire ai classici per poterne trasgredire i canoni.
Ed è proprio su questo filo sottile, tra classicismo e contemporaneità, che cammina Rafal Olbinski. Egli non teme le evocazioni liriche, ama ricorrere a metafore e allegorie così come alla mitologia, tanto più cara quanto più incentrata sul corpo femminile – fulcro generatore delle sue opere. I temi da lui trattati, astratti e di grande impatto, sono veicolati da immagini cristallizzate, tanto sorprendenti quanto pungenti. Ma è con il suo approccio all'opera lirica che l'artista ha mostrato una straordinaria capacità nel catturare l'essenza dei lavori di Puccini, Verdi, Mozart.
Insomma, l'opera lirica ha bisogno di essere ascoltata e gustata con lentezza, così come le opere di Olbinski che hanno bisogno di essere contemplate a lungo. Ma oggi, il pubblico contemporaneo è circondato da un mondo veloce, in continua evoluzione che passa dai fast-food all'alta velocità dei mezzi di trasporto. Eppure – ed è questo che Rafal Olbinski sta cercando di dirci – ci sono cose che vanno dette con lentezza: a volte vale la pena fermarsi un attimo e restare in estatica contemplazione di quella che è una pittura eterna, algida e penetrante.
E dove, se non a Lucca, questo sentimento poteva riaffermarsi? Sullo sfondo di una città con antiche tradizioni, dove tutto sembra sospeso tra antico e contemporaneo, città che ha dato i natali ad uno dei massimi operisti della storia, oggi Rafal Olbinski espone i suoi lavori e ci invita ad osservarli, ed ascoltarli, con una certa devozione.
Olbinski nasce in Polonia nel 1945. Ben presto si afferma in tutto il mondo come illustratore e pittore, ed è oggi considerato uno tra i pittori surrealisti più famosi al mondo. Surrealismo significa pittura, pittura meticolosa e precisa. Significa ritorno ad un classicismo dimenticato, ritorno ad una tecnica impeccabile, o semplicemente ritorno alla pittura. Ma è proprio di ritorno alla pittura che si sta cominciando a (ri-)parlare in arte contemporanea.
Oggi l'avanguardia è diventata un simulacro di se stessa e si assiste al trionfo degli stili analitici. Eppure esiste una sorta di bisogno intimo, d'intrinseca necessità che sta portando gli artisti a ritornare a un'arte per così dire “umanista” che sia espressione di una voce interiore e di un vero talento individuale. Non siamo certo di fronte a un'ondata conservatrice, ma si tratterà solo di risalire ai classici per poterne trasgredire i canoni.
Ed è proprio su questo filo sottile, tra classicismo e contemporaneità, che cammina Rafal Olbinski. Egli non teme le evocazioni liriche, ama ricorrere a metafore e allegorie così come alla mitologia, tanto più cara quanto più incentrata sul corpo femminile – fulcro generatore delle sue opere. I temi da lui trattati, astratti e di grande impatto, sono veicolati da immagini cristallizzate, tanto sorprendenti quanto pungenti. Ma è con il suo approccio all'opera lirica che l'artista ha mostrato una straordinaria capacità nel catturare l'essenza dei lavori di Puccini, Verdi, Mozart.
Insomma, l'opera lirica ha bisogno di essere ascoltata e gustata con lentezza, così come le opere di Olbinski che hanno bisogno di essere contemplate a lungo. Ma oggi, il pubblico contemporaneo è circondato da un mondo veloce, in continua evoluzione che passa dai fast-food all'alta velocità dei mezzi di trasporto. Eppure – ed è questo che Rafal Olbinski sta cercando di dirci – ci sono cose che vanno dette con lentezza: a volte vale la pena fermarsi un attimo e restare in estatica contemplazione di quella che è una pittura eterna, algida e penetrante.
E dove, se non a Lucca, questo sentimento poteva riaffermarsi? Sullo sfondo di una città con antiche tradizioni, dove tutto sembra sospeso tra antico e contemporaneo, città che ha dato i natali ad uno dei massimi operisti della storia, oggi Rafal Olbinski espone i suoi lavori e ci invita ad osservarli, ed ascoltarli, con una certa devozione.
15
giugno 2012
OLBINSKI IN LUCCA – COUP DE TEATRE
Dal 15 giugno al 15 luglio 2012
arte contemporanea
Location
GALLERIA NUMERO 38
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Lucca, Via Del Battistero, 38, (Lucca)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10-13 e 16-19.30 e terzo weekend del mese orario continuato
Vernissage
15 Giugno 2012, venerdì 15 giugno a partire dalle ore 18.30
Autore
Curatore