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Olga Abramova
Al centro della sua ricerca espressiva, riflessiva e matura, c’è la figura umana e il corpo in movimento che si esprime attraverso un proprio linguaggio: forza, armonia, sensualità sono sensazioni e impressioni che Olga cattura e trasferisce sulla tela
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’imponente e bellissima Villa De Moll a Reggiolo, ospita dal 12 novembre (ore 18) la
personale dell’artista russa Olga Abramova, Patrocinata dal Comune di Reggiolo con testo e
presentazione di Camilla Mineo.
Olga Abramova, nata a Mosca, si è formata artisticamente fra la Russia, Varese, Milano e
Firenze. Artista a trecentosessanta gradi, è Maestro della Federazione Italiana di ballo
sportivo, crea le sue opere trascinata dall’energia della danza, ispirandosi alla natura, alla
scienza e alla realtà.
Al centro della sua ricerca espressiva, riflessiva e matura, c’è la figura umana e il corpo in
movimento che si esprime attraverso un proprio linguaggio: forza, armonia, sensualità sono
sensazioni e impressioni che Olga cattura e trasferisce sulla tela.
All’Accademia di Brera prima e a The Florence Academy of Art poi, Olga è entrata in contatto
con la cultura figurativa italiana, l’arte rinascimentale e manierista, ad Amsterdam ha
approfondito la conoscenza dei pittori fiamminghi, oggetto della sua tesi, a Guben in Germania
ha perfezionato gli studi anatomici e ha completato a Bologna il corso “Struttura Uomo” con il
docente di anatomia Alberto Lolli.
Pregna degli insegnamenti dei maestri e di una solida formazione accademica, l’artista
dimostra una grande padronanza del disegno e della linea, che si rivela classica e moderna
insieme. Portatrice di valori estetici del passato e di un’antica bellezza, nelle sue opere tenta
di riattualizzare quei valori, di riportarli nella contemporaneità, aggrappandosi alla solidità
dell’arte del passato ma utilizzando soggetti e protagonisti del presente.
L’idea del quadro nasce prima nella sua mente: le persone che ritrae non sono del tutto reali
ma frutto della sua immaginazione, sono ritratti idealizzati, una combinazione fra persone che
incontra e posano dal vero per lei e l’idea che si è fatta di loro. I suoi personaggi sono come
sospesi fra passato e presente, in un limbo temporale collocati su un intenso fondo nero dove
una luce caravaggesca dà forza e struttura alla composizione. Una luce che è poesia,
sapientemente calibrata e studiata per far risaltare gli sguardi e i morbidi drappeggi rossi e
tessuti blu, una tavolozza cromatica dal sapore manierista. Anche nei carboncini la luce è
protagonista, intrinseca al disegno, grazie a un sapiente gioco di luci e ombre e di chiaroscuro,
i corpi sono realtà, palpitanti di vita; mentre nei bozzetti preparatori la pennellata è più
corposa, quasi espressionista.
Olga rappresenta l’impressione del movimento e lo trasferisce sulla tela, attraverso il volume
dei corpi e con grande capacità rivela i moti dell’animo e dello spirito dei suoi personaggi
attraverso il loro sguardo profondo e deciso, la mente assorta, la postura fiera o rilassata.
Per l’artista l’atto creativo ha una valenza sacra, è un momento molto fisico e intimo di
connessione con il suo corpo, Olga disegna se stessa mentre balla, esegue i ritratti al ritmo
della musica: “È la forza creatrice del ballo, la sua energia che porta alla realizzazione
dell’opera d’arte. Il quadro è ciò che accade in quel momento, è l’immediatezza della pittura, la
carica e l’energia del ballo che nutre la mia pittura e la alimenta, mentre ballo e dipingo insieme
i miei sensi sono più reattivi, è un vortice di sensazioni, ho più padronanza della mano e del mio
corpo.” (Olga Abramova).
La perizia tecnica della realizzazione artistica, la solidità dei volumi e delle forme, unita
all’intensità dei volti fanno di questa mostra un inno al corpo, all’Uomo e alla bellezza che è
grazia, poesia e intelletto.
Durante l’inaugurazione sabato 12 novembre alle ore 18 l’artista Olga Abramova si esibirà in
una performance coreografica accompagnata da un chitarra sulle note del Flamenco.
Olga Abramova nata a Mosca, vive a Firenze. Ha studiato arte privatamente dall'età di quattordici
anni, avvicinandosi a tecniche diverse, con una particolare predilezione per l’acquerello. A diciassette
anni si trasferisce in Italia, a Varese dove ha iniziato a dipingere. Si è laureata in pittura con lode nel
2013 all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e nel 2016 si laurea “The Florence Academy of Art”
con il Maestro Ramiro Sanchez.
Ha perseguito importanti corsi di anatomia con docenti di livello mondiale: durante i mesi della
mostra “Body Worlds” ha lavorato e studiato presso “The Body Worlds Center” sotto la guida del
Professore Eduard Borzyak a Guben in Germania; nel 2014 ha completato il corso “Struttura Uomo”
con il docente di anatomia Alberto Lolli. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista
francese “Connaissance des Arts “e i suoi disegni sono stati venduti all'asta dalla Galleria Orler
(Venezia), Gioielli di Carta (Roma) e Nardi (Pietra Santa). Fra le esposizioni principali si segnalano la
“Foire International de Dessin” (Paris) 2010, 2011, con pubblicazione sul catalogo della
manifestazione e il Museo della Scienza di Pesaro. Nel 2014 il suo lavoro è stato esposto nella mostra
per i diritti umani presso la Fondazione Kennedy a Firenze che ha acquisito una delle sue opere. In
occasione di questa esposizione l’artista si è esibita con una performance coreografica, Olga è Maestro
della Federazione italiana di ballo sportivo.
Altre sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come quella della Direttrice del Britain Museum of
American Art. Ha realizzato in tiratura in tiratura limitata un prezioso francobollo postale per
commemorare la visita del Papa a Milano nel 2013 edito da Mario Fabbri e un francobollo per la
restaurazione della Madonna dei Ghirli (Lugano, 2012).
Villa De Moll, ha la sua origine in un fortilizio ristrutturato alla fine del Cinquecento quando sulla zona
signoreggiava la famiglia Torello, originaria di Mantova e imparentata con i signori di Guastalla. Il
palazzo fu rinnovato e ristrutturato dal 1804, lasciando intatta la facciata originaria del ‘600. Notevoli
all’interno gli affreschi di Felice Campi sul soffitto della Sala del Sole. La Villa deve il suo nome alla
famiglia dei Baroni De Moll, che la abitarono tra la fine dell’Ottocento e la metà del secolo successivo.
Destinata a residenza estiva della famiglia, iniziò intorno al 1955 un periodo di lento declino poiché gli
ultimi proprietari, i Marchesi Ferrero residenti in Veneto, non si preoccuparono di risistemarla. Dal
1972 è proprietà della famiglia Pavarini che la restaurò e ne ha adibito le ampie sale a mostra di mobili
antichi. La Villa è stata riaperta il giugno scorso dopo gli imponenti restauri effettuati in seguito agli
eventi sismici del 2012.
Olga Abramova
Testo e presentazione di Camilla Mineo
Pavarini Arte, Villa De Moll, Via Guastalla 144, Brugneto, Reggiolo (RE)
Inaugurazione sabato 12 novembre, ore 18 - 12 novembre - 20 dicembre 2016-
personale dell’artista russa Olga Abramova, Patrocinata dal Comune di Reggiolo con testo e
presentazione di Camilla Mineo.
Olga Abramova, nata a Mosca, si è formata artisticamente fra la Russia, Varese, Milano e
Firenze. Artista a trecentosessanta gradi, è Maestro della Federazione Italiana di ballo
sportivo, crea le sue opere trascinata dall’energia della danza, ispirandosi alla natura, alla
scienza e alla realtà.
Al centro della sua ricerca espressiva, riflessiva e matura, c’è la figura umana e il corpo in
movimento che si esprime attraverso un proprio linguaggio: forza, armonia, sensualità sono
sensazioni e impressioni che Olga cattura e trasferisce sulla tela.
All’Accademia di Brera prima e a The Florence Academy of Art poi, Olga è entrata in contatto
con la cultura figurativa italiana, l’arte rinascimentale e manierista, ad Amsterdam ha
approfondito la conoscenza dei pittori fiamminghi, oggetto della sua tesi, a Guben in Germania
ha perfezionato gli studi anatomici e ha completato a Bologna il corso “Struttura Uomo” con il
docente di anatomia Alberto Lolli.
Pregna degli insegnamenti dei maestri e di una solida formazione accademica, l’artista
dimostra una grande padronanza del disegno e della linea, che si rivela classica e moderna
insieme. Portatrice di valori estetici del passato e di un’antica bellezza, nelle sue opere tenta
di riattualizzare quei valori, di riportarli nella contemporaneità, aggrappandosi alla solidità
dell’arte del passato ma utilizzando soggetti e protagonisti del presente.
L’idea del quadro nasce prima nella sua mente: le persone che ritrae non sono del tutto reali
ma frutto della sua immaginazione, sono ritratti idealizzati, una combinazione fra persone che
incontra e posano dal vero per lei e l’idea che si è fatta di loro. I suoi personaggi sono come
sospesi fra passato e presente, in un limbo temporale collocati su un intenso fondo nero dove
una luce caravaggesca dà forza e struttura alla composizione. Una luce che è poesia,
sapientemente calibrata e studiata per far risaltare gli sguardi e i morbidi drappeggi rossi e
tessuti blu, una tavolozza cromatica dal sapore manierista. Anche nei carboncini la luce è
protagonista, intrinseca al disegno, grazie a un sapiente gioco di luci e ombre e di chiaroscuro,
i corpi sono realtà, palpitanti di vita; mentre nei bozzetti preparatori la pennellata è più
corposa, quasi espressionista.
Olga rappresenta l’impressione del movimento e lo trasferisce sulla tela, attraverso il volume
dei corpi e con grande capacità rivela i moti dell’animo e dello spirito dei suoi personaggi
attraverso il loro sguardo profondo e deciso, la mente assorta, la postura fiera o rilassata.
Per l’artista l’atto creativo ha una valenza sacra, è un momento molto fisico e intimo di
connessione con il suo corpo, Olga disegna se stessa mentre balla, esegue i ritratti al ritmo
della musica: “È la forza creatrice del ballo, la sua energia che porta alla realizzazione
dell’opera d’arte. Il quadro è ciò che accade in quel momento, è l’immediatezza della pittura, la
carica e l’energia del ballo che nutre la mia pittura e la alimenta, mentre ballo e dipingo insieme
i miei sensi sono più reattivi, è un vortice di sensazioni, ho più padronanza della mano e del mio
corpo.” (Olga Abramova).
La perizia tecnica della realizzazione artistica, la solidità dei volumi e delle forme, unita
all’intensità dei volti fanno di questa mostra un inno al corpo, all’Uomo e alla bellezza che è
grazia, poesia e intelletto.
Durante l’inaugurazione sabato 12 novembre alle ore 18 l’artista Olga Abramova si esibirà in
una performance coreografica accompagnata da un chitarra sulle note del Flamenco.
Olga Abramova nata a Mosca, vive a Firenze. Ha studiato arte privatamente dall'età di quattordici
anni, avvicinandosi a tecniche diverse, con una particolare predilezione per l’acquerello. A diciassette
anni si trasferisce in Italia, a Varese dove ha iniziato a dipingere. Si è laureata in pittura con lode nel
2013 all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano) e nel 2016 si laurea “The Florence Academy of Art”
con il Maestro Ramiro Sanchez.
Ha perseguito importanti corsi di anatomia con docenti di livello mondiale: durante i mesi della
mostra “Body Worlds” ha lavorato e studiato presso “The Body Worlds Center” sotto la guida del
Professore Eduard Borzyak a Guben in Germania; nel 2014 ha completato il corso “Struttura Uomo”
con il docente di anatomia Alberto Lolli. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista
francese “Connaissance des Arts “e i suoi disegni sono stati venduti all'asta dalla Galleria Orler
(Venezia), Gioielli di Carta (Roma) e Nardi (Pietra Santa). Fra le esposizioni principali si segnalano la
“Foire International de Dessin” (Paris) 2010, 2011, con pubblicazione sul catalogo della
manifestazione e il Museo della Scienza di Pesaro. Nel 2014 il suo lavoro è stato esposto nella mostra
per i diritti umani presso la Fondazione Kennedy a Firenze che ha acquisito una delle sue opere. In
occasione di questa esposizione l’artista si è esibita con una performance coreografica, Olga è Maestro
della Federazione italiana di ballo sportivo.
Altre sue opere fanno parte di collezioni prestigiose come quella della Direttrice del Britain Museum of
American Art. Ha realizzato in tiratura in tiratura limitata un prezioso francobollo postale per
commemorare la visita del Papa a Milano nel 2013 edito da Mario Fabbri e un francobollo per la
restaurazione della Madonna dei Ghirli (Lugano, 2012).
Villa De Moll, ha la sua origine in un fortilizio ristrutturato alla fine del Cinquecento quando sulla zona
signoreggiava la famiglia Torello, originaria di Mantova e imparentata con i signori di Guastalla. Il
palazzo fu rinnovato e ristrutturato dal 1804, lasciando intatta la facciata originaria del ‘600. Notevoli
all’interno gli affreschi di Felice Campi sul soffitto della Sala del Sole. La Villa deve il suo nome alla
famiglia dei Baroni De Moll, che la abitarono tra la fine dell’Ottocento e la metà del secolo successivo.
Destinata a residenza estiva della famiglia, iniziò intorno al 1955 un periodo di lento declino poiché gli
ultimi proprietari, i Marchesi Ferrero residenti in Veneto, non si preoccuparono di risistemarla. Dal
1972 è proprietà della famiglia Pavarini che la restaurò e ne ha adibito le ampie sale a mostra di mobili
antichi. La Villa è stata riaperta il giugno scorso dopo gli imponenti restauri effettuati in seguito agli
eventi sismici del 2012.
Olga Abramova
Testo e presentazione di Camilla Mineo
Pavarini Arte, Villa De Moll, Via Guastalla 144, Brugneto, Reggiolo (RE)
Inaugurazione sabato 12 novembre, ore 18 - 12 novembre - 20 dicembre 2016-
12
novembre 2016
Olga Abramova
Dal 12 novembre al 20 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
PAVARINI ARTE – VILLA DE MOLL
Reggiolo, Via Guastalla, 144, (Reggio Nell'emilia)
Reggiolo, Via Guastalla, 144, (Reggio Nell'emilia)
Vernissage
12 Novembre 2016, ore 18
Autore