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Oliver Ressler – Transnational Capitalism Examined: Border as Method
in mostra le opere dell’artista austriaco Oliver Ressler a cura di Mike Watson.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Transnational Capitalism Examined
Una doppia personale dell’artista austriaco
Oliver Ressler
a cura di Mike Watson
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
Fondazione Pastificio Cerere
Inaugurazione: martedì, 27 settembre 2016, 19:00
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
The Gallery Apart
Inaugurazione: mercoledì, 28 settembre 2016, 19.00
comunicato stampa
Roma, luglio 2016
La Fondazione Pastificio Cerere e The Gallery Apart, con il supporto del Forum Austriaco di Cultura a Roma, sono lieti di annunciare Transnational Capitalism Examined, la doppia personale dell’artista austriaco Oliver Ressler a cura di Mike Watson.
L'intero progetto si presenta come una panoramica sul lavoro dell’artista e regista austriaco e si articola in due sedi espositive di Roma: la Fondazione Pastificio Cerere (dal 27 settembre 2016) e la galleria The Gallery Apart (dal 28 settembre 2016).
Entrambe le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 26 novembre 2016.
La ricerca di Oliver Ressler è costantemente rivolta ad attenuare i confini tra arte e attivismo politico, attraverso installazioni e video che intendono rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe nell’ombra, aprendo così possibilità di dialogo sugli atti illeciti compiuti dalle politiche contemporanee e sulle strategie per sconfiggerle.
Mentre la crisi economica persiste, tre sono i settori del capitale transnazionale che si distinguono come i più aggressivi ed inclini verso assesti politici neofascisti, volti a massimizzare i profitti: il capitale finanziario speculativo, il complesso della sicurezza militare-industriale e il settore energetico ed estrattivo. Il comune denominatore di tali aspetti è la loro trascendenza dai confini nazionali. La globalizzazione, un tempo promessa di libertà illimitate, si è trasformata in una forza restrittiva in quanto, il capitalismo finanziario, le azioni militari punitive e l’estrazione di beni, si espandono a livello transnazionale e non sono gestibili da singoli soggetti politici o dai rispettivi governi. Il problema viene esasperato da due tendenze, contraddittorie ma analogamente pericolose: una orientata verso il nazionalismo e il protezionismo, l’altra rivolta al disprezzo degli stati nazionali e dei rispettivi leader a volte eletti democraticamente. La prima tendenza trova la sua espressione nel vandalismo e nelle vittorie elettorali dei partiti di estrema destra; la seconda è più difficile da rilevare, in quanto gli accordi commerciali e i patti finanziari vengono stipulati a porte chiuse. Parte del ruolo di Oliver Ressler in qualità di artista è quello di portarli a conoscenza della collettività nella speranza di sovvertire determinate dinamiche di occultamento.
Con questo intento Oliver Ressler, in collaborazione con il curatore e teorico Mike Watson, ha concepito Transnational Capitalism Examined, progetto articolato in due parti in cui dialogano tra loro lavori già esistenti, svolti in parziale collaborazione con gli artisti Zanny Begg e Martin Krenn, e nuove produzioni create appositamente.
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves, ospitata nelle sale della Fondazione Pastificio Cerere, riunisce opere video degli ultimi 13 anni della produzione di Ressler, che dimostrano l’approccio artistico dell’autore al genere del documentario, mettendo a nudo gli effetti del capitalismo transnazionale attraverso la capacità critica dell’arte. Se The Bull Laid Bare e The Visible and the Invisible esplorano le macchinazioni del debito e della finanza internazionali, The Fittest Survive analizza il legame perverso tra imprese e guerra. Allo stesso tempo, Leave it in the Ground getta luce sulla politica di estrazione di carburanti fossili.
Transnational Capitalism Examined: Border as Method ospitata presso The Gallery Apart analizza il volto visibile del capitalismo globale, rappresentato dalle rivolte sociali, dal collasso economico, dalle migrazioni non documentate e dall’ingresso in Europa di rifugiati provenienti da zone di guerra. La mostra propone tre film, fra cui l’inedito “Emergency Turned Upside-Down”, e una serie di lavori fra cui fotografie, lightbox, wallpaper e floor paper. La mostra prende il titolo dall’opera di Sandro Mezzadra e Brett Neilson Border as Method, or the Multiplication of Labour (2013), che analizza la proliferazione dei confini che ha accompagnato lo sviluppo del capitalismo, del mercato libero e della globalizzazione, evidenziandone le contraddizioni. Eppure, come spiegano gli autori del libro, non si tratta di affermare che lo stato nazionale sia rinato come forza politica nel XXI secolo, quanto piuttosto che “i confini, lungi dal servire semplicemente da barriera o ostacolo ai flussi globali, sono diventati strumenti essenziali per la loro articolazione.”
Nel corso della mostra, presso la Fondazione Pastificio Cerere, avranno luogo diversi eventi collaterali curati da Mike Watson: Art. Class. War, riunirà VJ e DJ per presentare opere audio, visive e performance che affronteranno i temi delle classi sociali e della Guerra nel contesto dell’arte; Boundaries and Confines, due seminari sul tema delle arti e dell’attivismo sui media rivolti a studenti delle Università locali.
Biografie
Oliver Ressler (Knittelfeld, Austria, 1970) vive e lavora a Vienna e realizza installazioni, progetti in spazi pubblici e film su temi quali economia, democrazia, surriscaldamento globale, forme di resistenza e alternative sociali. Tra le oltre 60 mostre personali, si annoverano quelle presso il Berkeley Art Museum, negli Stati Uniti, il Platform Garanti Contemporary Art Center di Istanbul, il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, il Centro Cultural Conde Duque di Madrid, l’Alexandria Contemporary Arts Forum in Egitto, il Wyspa Institute of Art di Gdansk, il Lentos Kunstmuseum di Linz e il Centro Andaluz de Arte Contemporaneo – CAAC di Siviglia. Attualmente sta lavorando alla preparazione di altre due mostre personali per SALT Galata di Istanbul e il MNAC – National Museum of Contemporary Art di Bucarest, le cui rispettive inaugurazioni sono previste per novembre 2016. Ressler ha partecipato a oltre 300 mostre collettive, tra cui quelle presso il Museo Reina Sofía di Madrid, il Van Abbe Museum di Eindhoven, il MASSMoCA di North Adams, Stati Uniti, il Centre Pompidou di Parigi; inoltre, ha preso parte alle biennali di Siviglia (2006), Mosca (2007), Taipei (2008), Lione (2009), Gyumri (2012), Venezia (2013), Atene (2013, 2015) e Quebec (2014). Nel 2016, Ressler ha vinto il premio di recente creazione Prix Thun for Art and Ethics Award. www.ressler.at
Mike Watson è un teorico dell’arte, critico e curatore che opera in Italia ed è specializzato soprattutto nel rapporto tra arte e politica. Ha conseguito il Dottorato in Filosofia presso il Goldsmiths College e ha svolto l’attività di curatore per la Nomas Foundation e per le edizioni 55 e 56 della Biennale di Venezia. Nel Maggio del 2016 ha pubblicato un libro intitolato “Towards a Conceptual Militancy” per ZerO books. Scrive regolarmente per Frieze, Art Review, Radical Philosophy e Hyperallergic.
ArtReview ha pubblicato di recente una conversazione tra Mike Watson e Oliver Ressler:
http://artreview.com/features/online_feature_oliver_ressler_mike_watson/
PROGRAMMA
Fondazione Pastificio Cerere
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
27 settembre – 26 novembre 2016
The Gallery Apart
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
28 settembre – 26 novembre 2016
ORARI DI APERTURA
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7, Roma
Lunedì – Venerdì 15.00-19.00, Sabato 16.00-20.00
The Gallery Apart
Via Francesco Negri 43, Roma
Martedì – Sabato 15.00 – 19.00 o su appuntamento
INGRESSO LIBERO
CONTATTI
Fondazione Pastificio Cerere
Segreteria organizzativa: Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli
+39 06 45422960
info@pastificiocerere.it
www.pastificiocerere.it
The Gallery Apart
Tel/fax +39 06 68809863
info@thegalleryapart.it
www.thegaleryapart.it
Ufficio stampa: press@pastificiocerere.it; info@thegalleryapart.it
Transnational Capitalism Examined
A double solo exhibition of the Austrian artist
Oliver Ressler
curated by Mike Watson
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
Fondazione Pastificio Cerere
opening: Tuesday, September 27th 2016, 7.00 pm
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
The Gallery Apart
opening: Wednesday, September 28th 2016, 7.00 pm
press release
Rome, July 2016
Fondazione Pastificio Cerere and The Gallery Apart, with the support of the Austrian Cultural Forum in Rome, are pleased to announce Transnational Capitalism Examined, the double solo exhibition of Austrian artist Oliver Ressler curated by Mike Watson.
Transnational Capitalism Examined presents an overview of the work of Austrian artist and filmmaker across two art spaces in Rome: Fondazione Pastificio Cerere (from September 27th 2016) and The Gallery Apart (from September 28th 2016).
Both exhibitions will be open to the public until November 26th 2016.
As the economic crisis lingers three sectors of transnational capital stand out as the most aggressive and prone to seek neo-fascist political arrangements in order to maximize profit: speculative financial capital, the military-industrial-security complex, and the extractive and energy sector. What all of these aspects have in common is their transcendence of national boundaries. Globalization, which once promised unbound freedoms has become a restrictive force as finance capitalism, punitive military actions and commodity extraction operate on a transnational level, unanswerable to individual political subjects or their governments. The problem is exacerbated by two contradictory but equally dangerous right wing tendencies: one towards nationalism and insular protectionism, the other towards a disregard for nation states and their sometimes democratically elected leaders. The former tendency finds expression in far right hooliganism and right wing electoral victories, whilst the latter is harder to detect as trade agreements (such as the Transatlantic Trade and Investment Partnership – TTIP) and financial deals are conducted behind closed doors. It is part of Oliver Ressler’s role as an artist to make visible things which are otherwise kept invisible, thereby opening the possibility for dialogue around political wrongdoing and strategies to challenge it.
It is with this in mind that Oliver Ressler has conceived Transnational Capitalism Examined across two sites, in collaboration with curator and theorist Mike Watson. The double solo exhibition will put existing works, partly undertaken in collaboration with the artists Zanny Begg and Martin Krenn, in dialogue with new works carried out especially for the exhibition.
Part One of the exhibition, Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves at Fondazione Pastificio Cerere brings together works from Ressler from the past 13 years. Ressler is an artist who approaches and presents the documentary form via an artistic outlook. Such an approach aims to concretize art’s critical capacity whilst exposing the effects of Transnational Capitalism. Whilst The Bull Laid Bare and The Visible and the Invisible explore the machinations of international debt and finance, The Fittest Survive examines the perverse link between corporations and warfare. Meanwhile, Leave it in the Ground examines the politics of fossil fuel extraction.
Conversely, Transnational Capitalism Examined: Border as Method at The Gallery Apart examines the visible face of global capitalism as embodied in social unrest, economic collapse, undocumented migration and the influx of refugees from the war-zones into Europe. The exhibition takes its title from Sandro Mezzadra & Brett Neilson’s Border as Method, or the Multiplication of Labour (2013), which examines the proliferation of borders which has accompanied the advance of free market capitalism and globalization, highlighting a contradiction of transnational capitalism. Though, as the book’s authors explain, this is not to say that the nation state has become resurgent as a political force in the 21st Century. Rather, they argue that, “borders, far from serving simply to block or obstruct global flows, have become essential devices for their articulation.”
During the exhibition several collateral events will be hosted by Fondazione Pastificio Cerere and curated by Mike Watson: Art. Class. War, an event bringing together VJ’s and DJ’s to present audio, visual and performance works which aim to address the issues of social class and warfare within an art environment; Boundaries and Confines, two workshops around the theme of arts and media activism with students of local universities.
Biographies
Oliver Ressler (Knittelfeld, Austria, 1970) lives and works in Vienna and produces installations, projects in public space, and films on issues such as economics, democracy, global warming, forms of resistance and social alternatives. Ressler has had more than 60 solo exhibitions, among them in Berkeley Art Museum, USA; Platform Garanti Contemporary Art Center, Istanbul; Museum of Contemporary Art, Belgrade; Centro Cultural Conde Duque, Madrid; Alexandria Contemporary Arts Forum, Egypt; Wyspa Institute of Art, Gdansk; Lentos Kunstmuseum, Linz; and Centro Andaluz de Arte Contemporaneo – CAAC, Seville. He is currently preparing solo exhibitions for SALT Galata, Istanbul and MNAC – National Museum of Contemporary Art, Bucharest that both will take place in November 2016. Ressler has participated in more than 300 group exhibitions, including Museo Reina Sofía, Madrid; Van Abbe Museum, Eindhoven; MASSMoCA, North Adams, USA; Centre Pompidou, Paris and at the biennials in Seville (2006), Moscow (2007), Taipei (2008), Lyon (2009), Gyumri (2012), Venice (2013), Athens (2013, 2015), and Quebec (2014). Ressler is the first price winner of the newly established Prix Thun for Art and Ethics Award in 2016. www.ressler.at
Mike Watson is an art theorist, critic and curator based in Italy who is principally focused on the relation between art and politics. He holds a PhD in Philosophy from Goldsmiths College and has curated for Nomas Foundation and at both the 55th and 56th Venice Biennale. In May 2016 he published a book entitled ‘Towards a Conceptual Militancy’ for ZerO books. He has written regularly for Frieze, Art Review, Radical Philosophy and Hyperallergic.
A conversation between Mike Watson and Oliver Ressler has recently been published at ArtReview: http://artreview.com/features/online_feature_oliver_ressler_mike_watson/
SCHEDULE
Fondazione Pastificio Cerere
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
September 27th - November 26th 2016
The Gallery Apart
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
September 28th - November 26th 2016
OPENING TIME
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7, Rome
Monday – Friday 3.00-7.00 pm, Saturday 4.00- 8.00 pm
The Gallery Apart
Via Francesco Negri 43, Rome
Tuesday – Saturday 3.00 – 7.00 pm or by appointment
FREE ENTRY
CONTACTS
Fondazione Pastificio Cerere
Organisational secretary: Claudia Cavalieri and Emanuela Pigliacelli
+39 06 45422960
info@pastificiocerere.it
www.pastificiocerere.it
The Gallery Apart
Tel/fax +39 06 68809863
info@thegalleryapart.it
www.thegaleryapart.it
Press office: press@pastificiocerere.it; info@thegalleryapart.it
Una doppia personale dell’artista austriaco
Oliver Ressler
a cura di Mike Watson
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
Fondazione Pastificio Cerere
Inaugurazione: martedì, 27 settembre 2016, 19:00
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
The Gallery Apart
Inaugurazione: mercoledì, 28 settembre 2016, 19.00
comunicato stampa
Roma, luglio 2016
La Fondazione Pastificio Cerere e The Gallery Apart, con il supporto del Forum Austriaco di Cultura a Roma, sono lieti di annunciare Transnational Capitalism Examined, la doppia personale dell’artista austriaco Oliver Ressler a cura di Mike Watson.
L'intero progetto si presenta come una panoramica sul lavoro dell’artista e regista austriaco e si articola in due sedi espositive di Roma: la Fondazione Pastificio Cerere (dal 27 settembre 2016) e la galleria The Gallery Apart (dal 28 settembre 2016).
Entrambe le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 26 novembre 2016.
La ricerca di Oliver Ressler è costantemente rivolta ad attenuare i confini tra arte e attivismo politico, attraverso installazioni e video che intendono rendere visibile ciò che altrimenti resterebbe nell’ombra, aprendo così possibilità di dialogo sugli atti illeciti compiuti dalle politiche contemporanee e sulle strategie per sconfiggerle.
Mentre la crisi economica persiste, tre sono i settori del capitale transnazionale che si distinguono come i più aggressivi ed inclini verso assesti politici neofascisti, volti a massimizzare i profitti: il capitale finanziario speculativo, il complesso della sicurezza militare-industriale e il settore energetico ed estrattivo. Il comune denominatore di tali aspetti è la loro trascendenza dai confini nazionali. La globalizzazione, un tempo promessa di libertà illimitate, si è trasformata in una forza restrittiva in quanto, il capitalismo finanziario, le azioni militari punitive e l’estrazione di beni, si espandono a livello transnazionale e non sono gestibili da singoli soggetti politici o dai rispettivi governi. Il problema viene esasperato da due tendenze, contraddittorie ma analogamente pericolose: una orientata verso il nazionalismo e il protezionismo, l’altra rivolta al disprezzo degli stati nazionali e dei rispettivi leader a volte eletti democraticamente. La prima tendenza trova la sua espressione nel vandalismo e nelle vittorie elettorali dei partiti di estrema destra; la seconda è più difficile da rilevare, in quanto gli accordi commerciali e i patti finanziari vengono stipulati a porte chiuse. Parte del ruolo di Oliver Ressler in qualità di artista è quello di portarli a conoscenza della collettività nella speranza di sovvertire determinate dinamiche di occultamento.
Con questo intento Oliver Ressler, in collaborazione con il curatore e teorico Mike Watson, ha concepito Transnational Capitalism Examined, progetto articolato in due parti in cui dialogano tra loro lavori già esistenti, svolti in parziale collaborazione con gli artisti Zanny Begg e Martin Krenn, e nuove produzioni create appositamente.
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves, ospitata nelle sale della Fondazione Pastificio Cerere, riunisce opere video degli ultimi 13 anni della produzione di Ressler, che dimostrano l’approccio artistico dell’autore al genere del documentario, mettendo a nudo gli effetti del capitalismo transnazionale attraverso la capacità critica dell’arte. Se The Bull Laid Bare e The Visible and the Invisible esplorano le macchinazioni del debito e della finanza internazionali, The Fittest Survive analizza il legame perverso tra imprese e guerra. Allo stesso tempo, Leave it in the Ground getta luce sulla politica di estrazione di carburanti fossili.
Transnational Capitalism Examined: Border as Method ospitata presso The Gallery Apart analizza il volto visibile del capitalismo globale, rappresentato dalle rivolte sociali, dal collasso economico, dalle migrazioni non documentate e dall’ingresso in Europa di rifugiati provenienti da zone di guerra. La mostra propone tre film, fra cui l’inedito “Emergency Turned Upside-Down”, e una serie di lavori fra cui fotografie, lightbox, wallpaper e floor paper. La mostra prende il titolo dall’opera di Sandro Mezzadra e Brett Neilson Border as Method, or the Multiplication of Labour (2013), che analizza la proliferazione dei confini che ha accompagnato lo sviluppo del capitalismo, del mercato libero e della globalizzazione, evidenziandone le contraddizioni. Eppure, come spiegano gli autori del libro, non si tratta di affermare che lo stato nazionale sia rinato come forza politica nel XXI secolo, quanto piuttosto che “i confini, lungi dal servire semplicemente da barriera o ostacolo ai flussi globali, sono diventati strumenti essenziali per la loro articolazione.”
Nel corso della mostra, presso la Fondazione Pastificio Cerere, avranno luogo diversi eventi collaterali curati da Mike Watson: Art. Class. War, riunirà VJ e DJ per presentare opere audio, visive e performance che affronteranno i temi delle classi sociali e della Guerra nel contesto dell’arte; Boundaries and Confines, due seminari sul tema delle arti e dell’attivismo sui media rivolti a studenti delle Università locali.
Biografie
Oliver Ressler (Knittelfeld, Austria, 1970) vive e lavora a Vienna e realizza installazioni, progetti in spazi pubblici e film su temi quali economia, democrazia, surriscaldamento globale, forme di resistenza e alternative sociali. Tra le oltre 60 mostre personali, si annoverano quelle presso il Berkeley Art Museum, negli Stati Uniti, il Platform Garanti Contemporary Art Center di Istanbul, il Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, il Centro Cultural Conde Duque di Madrid, l’Alexandria Contemporary Arts Forum in Egitto, il Wyspa Institute of Art di Gdansk, il Lentos Kunstmuseum di Linz e il Centro Andaluz de Arte Contemporaneo – CAAC di Siviglia. Attualmente sta lavorando alla preparazione di altre due mostre personali per SALT Galata di Istanbul e il MNAC – National Museum of Contemporary Art di Bucarest, le cui rispettive inaugurazioni sono previste per novembre 2016. Ressler ha partecipato a oltre 300 mostre collettive, tra cui quelle presso il Museo Reina Sofía di Madrid, il Van Abbe Museum di Eindhoven, il MASSMoCA di North Adams, Stati Uniti, il Centre Pompidou di Parigi; inoltre, ha preso parte alle biennali di Siviglia (2006), Mosca (2007), Taipei (2008), Lione (2009), Gyumri (2012), Venezia (2013), Atene (2013, 2015) e Quebec (2014). Nel 2016, Ressler ha vinto il premio di recente creazione Prix Thun for Art and Ethics Award. www.ressler.at
Mike Watson è un teorico dell’arte, critico e curatore che opera in Italia ed è specializzato soprattutto nel rapporto tra arte e politica. Ha conseguito il Dottorato in Filosofia presso il Goldsmiths College e ha svolto l’attività di curatore per la Nomas Foundation e per le edizioni 55 e 56 della Biennale di Venezia. Nel Maggio del 2016 ha pubblicato un libro intitolato “Towards a Conceptual Militancy” per ZerO books. Scrive regolarmente per Frieze, Art Review, Radical Philosophy e Hyperallergic.
ArtReview ha pubblicato di recente una conversazione tra Mike Watson e Oliver Ressler:
http://artreview.com/features/online_feature_oliver_ressler_mike_watson/
PROGRAMMA
Fondazione Pastificio Cerere
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
27 settembre – 26 novembre 2016
The Gallery Apart
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
28 settembre – 26 novembre 2016
ORARI DI APERTURA
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7, Roma
Lunedì – Venerdì 15.00-19.00, Sabato 16.00-20.00
The Gallery Apart
Via Francesco Negri 43, Roma
Martedì – Sabato 15.00 – 19.00 o su appuntamento
INGRESSO LIBERO
CONTATTI
Fondazione Pastificio Cerere
Segreteria organizzativa: Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli
+39 06 45422960
info@pastificiocerere.it
www.pastificiocerere.it
The Gallery Apart
Tel/fax +39 06 68809863
info@thegalleryapart.it
www.thegaleryapart.it
Ufficio stampa: press@pastificiocerere.it; info@thegalleryapart.it
Transnational Capitalism Examined
A double solo exhibition of the Austrian artist
Oliver Ressler
curated by Mike Watson
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
Fondazione Pastificio Cerere
opening: Tuesday, September 27th 2016, 7.00 pm
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
The Gallery Apart
opening: Wednesday, September 28th 2016, 7.00 pm
press release
Rome, July 2016
Fondazione Pastificio Cerere and The Gallery Apart, with the support of the Austrian Cultural Forum in Rome, are pleased to announce Transnational Capitalism Examined, the double solo exhibition of Austrian artist Oliver Ressler curated by Mike Watson.
Transnational Capitalism Examined presents an overview of the work of Austrian artist and filmmaker across two art spaces in Rome: Fondazione Pastificio Cerere (from September 27th 2016) and The Gallery Apart (from September 28th 2016).
Both exhibitions will be open to the public until November 26th 2016.
As the economic crisis lingers three sectors of transnational capital stand out as the most aggressive and prone to seek neo-fascist political arrangements in order to maximize profit: speculative financial capital, the military-industrial-security complex, and the extractive and energy sector. What all of these aspects have in common is their transcendence of national boundaries. Globalization, which once promised unbound freedoms has become a restrictive force as finance capitalism, punitive military actions and commodity extraction operate on a transnational level, unanswerable to individual political subjects or their governments. The problem is exacerbated by two contradictory but equally dangerous right wing tendencies: one towards nationalism and insular protectionism, the other towards a disregard for nation states and their sometimes democratically elected leaders. The former tendency finds expression in far right hooliganism and right wing electoral victories, whilst the latter is harder to detect as trade agreements (such as the Transatlantic Trade and Investment Partnership – TTIP) and financial deals are conducted behind closed doors. It is part of Oliver Ressler’s role as an artist to make visible things which are otherwise kept invisible, thereby opening the possibility for dialogue around political wrongdoing and strategies to challenge it.
It is with this in mind that Oliver Ressler has conceived Transnational Capitalism Examined across two sites, in collaboration with curator and theorist Mike Watson. The double solo exhibition will put existing works, partly undertaken in collaboration with the artists Zanny Begg and Martin Krenn, in dialogue with new works carried out especially for the exhibition.
Part One of the exhibition, Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves at Fondazione Pastificio Cerere brings together works from Ressler from the past 13 years. Ressler is an artist who approaches and presents the documentary form via an artistic outlook. Such an approach aims to concretize art’s critical capacity whilst exposing the effects of Transnational Capitalism. Whilst The Bull Laid Bare and The Visible and the Invisible explore the machinations of international debt and finance, The Fittest Survive examines the perverse link between corporations and warfare. Meanwhile, Leave it in the Ground examines the politics of fossil fuel extraction.
Conversely, Transnational Capitalism Examined: Border as Method at The Gallery Apart examines the visible face of global capitalism as embodied in social unrest, economic collapse, undocumented migration and the influx of refugees from the war-zones into Europe. The exhibition takes its title from Sandro Mezzadra & Brett Neilson’s Border as Method, or the Multiplication of Labour (2013), which examines the proliferation of borders which has accompanied the advance of free market capitalism and globalization, highlighting a contradiction of transnational capitalism. Though, as the book’s authors explain, this is not to say that the nation state has become resurgent as a political force in the 21st Century. Rather, they argue that, “borders, far from serving simply to block or obstruct global flows, have become essential devices for their articulation.”
During the exhibition several collateral events will be hosted by Fondazione Pastificio Cerere and curated by Mike Watson: Art. Class. War, an event bringing together VJ’s and DJ’s to present audio, visual and performance works which aim to address the issues of social class and warfare within an art environment; Boundaries and Confines, two workshops around the theme of arts and media activism with students of local universities.
Biographies
Oliver Ressler (Knittelfeld, Austria, 1970) lives and works in Vienna and produces installations, projects in public space, and films on issues such as economics, democracy, global warming, forms of resistance and social alternatives. Ressler has had more than 60 solo exhibitions, among them in Berkeley Art Museum, USA; Platform Garanti Contemporary Art Center, Istanbul; Museum of Contemporary Art, Belgrade; Centro Cultural Conde Duque, Madrid; Alexandria Contemporary Arts Forum, Egypt; Wyspa Institute of Art, Gdansk; Lentos Kunstmuseum, Linz; and Centro Andaluz de Arte Contemporaneo – CAAC, Seville. He is currently preparing solo exhibitions for SALT Galata, Istanbul and MNAC – National Museum of Contemporary Art, Bucharest that both will take place in November 2016. Ressler has participated in more than 300 group exhibitions, including Museo Reina Sofía, Madrid; Van Abbe Museum, Eindhoven; MASSMoCA, North Adams, USA; Centre Pompidou, Paris and at the biennials in Seville (2006), Moscow (2007), Taipei (2008), Lyon (2009), Gyumri (2012), Venice (2013), Athens (2013, 2015), and Quebec (2014). Ressler is the first price winner of the newly established Prix Thun for Art and Ethics Award in 2016. www.ressler.at
Mike Watson is an art theorist, critic and curator based in Italy who is principally focused on the relation between art and politics. He holds a PhD in Philosophy from Goldsmiths College and has curated for Nomas Foundation and at both the 55th and 56th Venice Biennale. In May 2016 he published a book entitled ‘Towards a Conceptual Militancy’ for ZerO books. He has written regularly for Frieze, Art Review, Radical Philosophy and Hyperallergic.
A conversation between Mike Watson and Oliver Ressler has recently been published at ArtReview: http://artreview.com/features/online_feature_oliver_ressler_mike_watson/
SCHEDULE
Fondazione Pastificio Cerere
Transnational Capitalism Examined: Dancing on Systemically Important Graves
September 27th - November 26th 2016
The Gallery Apart
Transnational Capitalism Examined: Border as Method
September 28th - November 26th 2016
OPENING TIME
Fondazione Pastificio Cerere
Via degli Ausoni 7, Rome
Monday – Friday 3.00-7.00 pm, Saturday 4.00- 8.00 pm
The Gallery Apart
Via Francesco Negri 43, Rome
Tuesday – Saturday 3.00 – 7.00 pm or by appointment
FREE ENTRY
CONTACTS
Fondazione Pastificio Cerere
Organisational secretary: Claudia Cavalieri and Emanuela Pigliacelli
+39 06 45422960
info@pastificiocerere.it
www.pastificiocerere.it
The Gallery Apart
Tel/fax +39 06 68809863
info@thegalleryapart.it
www.thegaleryapart.it
Press office: press@pastificiocerere.it; info@thegalleryapart.it
28
settembre 2016
Oliver Ressler – Transnational Capitalism Examined: Border as Method
Dal 28 settembre al 26 novembre 2016
arte contemporanea
Location
THE GALLERY APART
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Roma, Via Francesco Negri, 43, (Roma)
Orario di apertura
Martedì – Sabato 15.00 – 19.00 o su appuntamento
Vernissage
28 Settembre 2016, h 19.00
Autore
Curatore