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Olivier Roller – Figure di Potere, Serie II
Un’interessante selezione di ritratti realizzati da Olivier Roller che sintetizza l’evoluzione dell’immagine di potere, partendo dalle più belle sculture romane -custodite in importanti musei europei- per arrivare a dei noti personaggi contemporanei appartenenti alle più svariate discipline
Comunicato stampa
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Olivier Roller, apprezzato fotografo francese esperto di ritrattistica contemporanea, presenta alla galleria Spazio Nuovo, la sua seconda mostra personale in Italia. L'esposizione, che ha ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata di Francia, verrà inaugurata alla presenza dell’artista mercoledì 11 giugno alle ore 19.00 e sarà esposta fino al 19 luglio 2014.
Quando il Louvre di Parigi gli commissionò la prima serie di fotografie raffiguranti busti di imperatori romani, Olivier Roller (Strasburgo, 1971) era lungi dall’immaginare che avrebbe intrapreso un viaggio senza tempo nell’anima profonda del potere. Un viaggio che lo ha portato anche a ritrarre, con grande successo, i grandi nomi dei media, della politica e della finanza internazionale. Una ricerca che i curatori Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouriz sintetizzano con una efficace selezione di 20 opere inedite: sontuose effigi di sculture antiche conservate nei più prestigiosi musei del mondo e volti contemporanei di personaggi di potere, appartenenti alle più svariate discipline.
Roller afferra le statue e i personaggi contemporanei strappandole all’oscurità e all’oblio. La luce è l’occhio acuto che risveglia gloria, carisma e passione, ma anche istinti e tragedie. Un'elaborazione che riesce a cogliere dimensioni diverse, una cifra che unisce forza e consenso, autorità e vanità, ma anche fragilità, decadenza e rovina. Le fotografie in mostra affascinano per un alchemico contrasto tra antico e contemporaneo, un dialogo che attualizza il concetto stesso di potere, sottolineando l’evoluzione dell’immagine negli ultimi duemila anni.
Il talento di Olivier Roller è proprio qui, in una maestria del ritratto del XXI secolo applicata agli uomini di potere. Un taglio crudo, diretto, franco, veritiero e al tempo stesso, sublime. È proprio questa forza poetica, rara ed implacabile che, evocando il grande successo riscosso dall'artista al festival Les Rencontres di Arles, è stata confermata in occasione della presentazione delle sue opere a Lione, Bruxelles, Parigi e Milano.
Nato a Strasburgo nel 1971, Olivier Roller da alcuni anni si dedica quasi esclusivamente al ritratto. Scrittori, uomini e donne politiche, attrici e i grandi del mondo formano una serie di volti che egli pubblica regolarmente sulla stampa. Da questo esercizio quotidiano è nata una riflessione sulle immagini del potere. “Se il potere è immobile, gli uomini del potere, sono fragili. Si tratta di ministri, pubblicitari, consiglieri, proprietari di testate. Ciò che viene fotografato è un potere in cambiamento, in sospensione” scrive Olivier Roller.
Citazioni dell’artista:
« Fare un ritratto, è come dare l’assedio a una fortezza e infine conquistarla. »
« Non cerco una luce che illumini ma che vesta, come se uscisse dalla pelle della persona piuttosto che posarsi su di lei. »
« Siamo nell’era dell’immagine e non è mai stata così muta. »
Olivier Roller, appreciated French photographer and expert on contemporary portraiture, will present his second exhibition in Italy with Spazio Nuovo. The show, under the patronage of the French Embassy, will be inaugurated in the presence of the artist on Wednesday, June 11, at 7:00 p.m. and will last until July 19, 2014.
When the Louvre in Paris commissioned Oliver Roller (Strasbourg, 1971) his first set of portraits dedicated to the statues of Roman emperors, he was far from imagining that he was about to go on a timeless trip into the deep soul of power. A trip that also led him to portray, very successfully, the most important characters of the media, politics and international finance. A research that the two curators, Guillaume Maitre and Paulo Pérez Mouriz synthesize with an efficacious selection of 20 heretofore unpublished works: sumptuous representations of antique sculptures preserved in the most famous museums of the world and contemporary portraits of men of power, from the most varied walks of life.
Roller grabs statues and contemporary characters taking them away from obscurity and oblivion. Light is the acute eye that awakes glory, charisma and passion, but also instincts and tragedies. An elaboration that succeeds in grasping different dimensions, an expression that joins strength and consent, authority and vanity as well as fragility. The photographs on show catch the eye for the alchemic contrast between antiquity and the contemporary world. A dialogue that translates the idea of power into a current concept, underlining the evolution of images through the last two thousand years.
Olivier Roller’s talent is exactly in this, in his mastery regarding XXI century portraits applied to men of power. A crude, direct, sincere, true cut and yet sublime. It is this very poetic strength, rare and implacable, which, recalling the artist’s great success obtained at the Les Rencontres festival in Arles, was confirmed at the presentations of his works in Lyon, Bruxelles, Paris and Milan.
Born in Strasbourg in 1971, Olivier Roller dedicates his work almost exclusively to portraits. Writers, men and women from politics, actors and great men of the world, form a set of faces regularly published on the press. A thought on the images of power was born from this daily exercise. “If power is motionless, men of power are fragile. They are ministers, publicists, councillors, media owners. What is photographed is changing power, as if suspended” Olivier Roller writes.
Quotations from the artist:
« Making a portrait is like besieging a fortress and finally conquering it. »
« I am not looking for a light that casts light on something, but that clads it as if coming out of the person’s skin rather than pose on it. »
« We live in the era of image and it has never been so mute. »
Quando il Louvre di Parigi gli commissionò la prima serie di fotografie raffiguranti busti di imperatori romani, Olivier Roller (Strasburgo, 1971) era lungi dall’immaginare che avrebbe intrapreso un viaggio senza tempo nell’anima profonda del potere. Un viaggio che lo ha portato anche a ritrarre, con grande successo, i grandi nomi dei media, della politica e della finanza internazionale. Una ricerca che i curatori Guillaume Maitre e Paulo Pérez Mouriz sintetizzano con una efficace selezione di 20 opere inedite: sontuose effigi di sculture antiche conservate nei più prestigiosi musei del mondo e volti contemporanei di personaggi di potere, appartenenti alle più svariate discipline.
Roller afferra le statue e i personaggi contemporanei strappandole all’oscurità e all’oblio. La luce è l’occhio acuto che risveglia gloria, carisma e passione, ma anche istinti e tragedie. Un'elaborazione che riesce a cogliere dimensioni diverse, una cifra che unisce forza e consenso, autorità e vanità, ma anche fragilità, decadenza e rovina. Le fotografie in mostra affascinano per un alchemico contrasto tra antico e contemporaneo, un dialogo che attualizza il concetto stesso di potere, sottolineando l’evoluzione dell’immagine negli ultimi duemila anni.
Il talento di Olivier Roller è proprio qui, in una maestria del ritratto del XXI secolo applicata agli uomini di potere. Un taglio crudo, diretto, franco, veritiero e al tempo stesso, sublime. È proprio questa forza poetica, rara ed implacabile che, evocando il grande successo riscosso dall'artista al festival Les Rencontres di Arles, è stata confermata in occasione della presentazione delle sue opere a Lione, Bruxelles, Parigi e Milano.
Nato a Strasburgo nel 1971, Olivier Roller da alcuni anni si dedica quasi esclusivamente al ritratto. Scrittori, uomini e donne politiche, attrici e i grandi del mondo formano una serie di volti che egli pubblica regolarmente sulla stampa. Da questo esercizio quotidiano è nata una riflessione sulle immagini del potere. “Se il potere è immobile, gli uomini del potere, sono fragili. Si tratta di ministri, pubblicitari, consiglieri, proprietari di testate. Ciò che viene fotografato è un potere in cambiamento, in sospensione” scrive Olivier Roller.
Citazioni dell’artista:
« Fare un ritratto, è come dare l’assedio a una fortezza e infine conquistarla. »
« Non cerco una luce che illumini ma che vesta, come se uscisse dalla pelle della persona piuttosto che posarsi su di lei. »
« Siamo nell’era dell’immagine e non è mai stata così muta. »
Olivier Roller, appreciated French photographer and expert on contemporary portraiture, will present his second exhibition in Italy with Spazio Nuovo. The show, under the patronage of the French Embassy, will be inaugurated in the presence of the artist on Wednesday, June 11, at 7:00 p.m. and will last until July 19, 2014.
When the Louvre in Paris commissioned Oliver Roller (Strasbourg, 1971) his first set of portraits dedicated to the statues of Roman emperors, he was far from imagining that he was about to go on a timeless trip into the deep soul of power. A trip that also led him to portray, very successfully, the most important characters of the media, politics and international finance. A research that the two curators, Guillaume Maitre and Paulo Pérez Mouriz synthesize with an efficacious selection of 20 heretofore unpublished works: sumptuous representations of antique sculptures preserved in the most famous museums of the world and contemporary portraits of men of power, from the most varied walks of life.
Roller grabs statues and contemporary characters taking them away from obscurity and oblivion. Light is the acute eye that awakes glory, charisma and passion, but also instincts and tragedies. An elaboration that succeeds in grasping different dimensions, an expression that joins strength and consent, authority and vanity as well as fragility. The photographs on show catch the eye for the alchemic contrast between antiquity and the contemporary world. A dialogue that translates the idea of power into a current concept, underlining the evolution of images through the last two thousand years.
Olivier Roller’s talent is exactly in this, in his mastery regarding XXI century portraits applied to men of power. A crude, direct, sincere, true cut and yet sublime. It is this very poetic strength, rare and implacable, which, recalling the artist’s great success obtained at the Les Rencontres festival in Arles, was confirmed at the presentations of his works in Lyon, Bruxelles, Paris and Milan.
Born in Strasbourg in 1971, Olivier Roller dedicates his work almost exclusively to portraits. Writers, men and women from politics, actors and great men of the world, form a set of faces regularly published on the press. A thought on the images of power was born from this daily exercise. “If power is motionless, men of power are fragile. They are ministers, publicists, councillors, media owners. What is photographed is changing power, as if suspended” Olivier Roller writes.
Quotations from the artist:
« Making a portrait is like besieging a fortress and finally conquering it. »
« I am not looking for a light that casts light on something, but that clads it as if coming out of the person’s skin rather than pose on it. »
« We live in the era of image and it has never been so mute. »
11
giugno 2014
Olivier Roller – Figure di Potere, Serie II
Dall'undici giugno al 19 luglio 2014
fotografia
Location
SPAZIONUOVO
Roma, Via D'ascanio, 20, (Roma)
Roma, Via D'ascanio, 20, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a domenica: ore 11-19
Vernissage
11 Giugno 2014, ore 19
Autore
Curatore