Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Oliviero Rainaldi- disegni e sculture dal 1988 al 2003
Il lavoro dell’artista, che predilige la figura umana, trova fondamento nell’arte classica antica, nell’eredità greco-romana, etrusca ed egiziana. Trova, inoltre, riferimenti anche nella scultura europea del XX secolo, come in Brancusi, Wilhelm Lembruck, Medardo Rosso e nelle tradizione scultorea italiana degli anni Trenta.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Le figure di Oliviero, bronzi e gessi,” scrive Peter Weiermair, “si muovono in un ambito dell’iconografia che nessuno nella storia dell’arte più recente ha attraversato con tale gravità. Si ritiene che questo territorio non abbia più nulla da offrire ed il risultato di ciò sono i dejà vu e gli esercizi di cinismo. Oliviero Rainaldi dà prova del contrario mediante lavori che esprimono una grande naturalezza e una semplicità quasi francescana…Per me Rainaldi è un sorprendente outsider di successo, la cui opera unisce senza posa i contrari”.
Le sculture di Rainaldi raccontano la sua evoluzione artistica e personale, portando alla luce attraverso l’essenzialità delle forme, le emozioni, la solitudine, le pulsioni della sessualità e la ricerca della spiritualità. Se dapprima le forme avevano connotazioni ambigue, senza particolari indicazioni di genere, o rappresentavano l’universo maschile contrastato, lentamente la figura della donna prende il suo posto accanto a quella dell’uomo. La purezza dell’ideale androgino diviene strumento per superare le forze della sessualità nell’intento di celebrare i valori morali, in primo luogo quelli della famiglia. Le sue figure non scadono mai nella figurazione tradizionale perché realizzate con estrema essenzialità. I materiali sono gesso, bronzo e marmo bianco di Carrara.
I disegni sono parte fondamentale dell’opera di Rainaldi. Opere in sé sempre compiute, anche quando sono studi preparatori, presentano linee essenziali, tratti decisi e veloci, quasi senza ripensamenti. In mostra sarà un corpo numeroso e significativo di disegni a matita, a carboncino, a china, tempera, acquarello, ad olio, tutti su carta. Appartengono agli anni 1988 – 2003 rivelando la struttura fondamentale del pensiero dell’artista. Una parte consistente di tale corpo è costituita dalle serie delle teste.
Per l’occasione sarà pubblicato un libro che presenta una selezione accurata dell’opera dell’artista dal 1983 al 2003. Pubblicato dalla casa editrice di Roma Il Cigno, contiene un saggio di Peter Weiermair e testi di Alice Rubbini.
Oliviero Rainaldi inizia l’attività espositiva nel 1975. E’ stato invitato in numerose gallerie e musei italiani e stranieri. Le sue opere sono presenti in vari musei ed istituzioni, tra i quali la Mezzanine Gallery del Metropolitan Museum di New York, il Palazzo Municipale di Stoccolma, la Collezione di Opere d’Arte dell’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra e la Galleria d’Arte Comunaledi Roma. Vive e lavora a Roma.
Le sculture di Rainaldi raccontano la sua evoluzione artistica e personale, portando alla luce attraverso l’essenzialità delle forme, le emozioni, la solitudine, le pulsioni della sessualità e la ricerca della spiritualità. Se dapprima le forme avevano connotazioni ambigue, senza particolari indicazioni di genere, o rappresentavano l’universo maschile contrastato, lentamente la figura della donna prende il suo posto accanto a quella dell’uomo. La purezza dell’ideale androgino diviene strumento per superare le forze della sessualità nell’intento di celebrare i valori morali, in primo luogo quelli della famiglia. Le sue figure non scadono mai nella figurazione tradizionale perché realizzate con estrema essenzialità. I materiali sono gesso, bronzo e marmo bianco di Carrara.
I disegni sono parte fondamentale dell’opera di Rainaldi. Opere in sé sempre compiute, anche quando sono studi preparatori, presentano linee essenziali, tratti decisi e veloci, quasi senza ripensamenti. In mostra sarà un corpo numeroso e significativo di disegni a matita, a carboncino, a china, tempera, acquarello, ad olio, tutti su carta. Appartengono agli anni 1988 – 2003 rivelando la struttura fondamentale del pensiero dell’artista. Una parte consistente di tale corpo è costituita dalle serie delle teste.
Per l’occasione sarà pubblicato un libro che presenta una selezione accurata dell’opera dell’artista dal 1983 al 2003. Pubblicato dalla casa editrice di Roma Il Cigno, contiene un saggio di Peter Weiermair e testi di Alice Rubbini.
Oliviero Rainaldi inizia l’attività espositiva nel 1975. E’ stato invitato in numerose gallerie e musei italiani e stranieri. Le sue opere sono presenti in vari musei ed istituzioni, tra i quali la Mezzanine Gallery del Metropolitan Museum di New York, il Palazzo Municipale di Stoccolma, la Collezione di Opere d’Arte dell’Ufficio delle Nazioni Unite di Ginevra e la Galleria d’Arte Comunaledi Roma. Vive e lavora a Roma.
21
novembre 2003
Oliviero Rainaldi- disegni e sculture dal 1988 al 2003
Dal 21 novembre 2003 all'undici gennaio 2004
arte contemporanea
Location
VILLA DELLE ROSE
Bologna, Via Saragozza, 228/230, (Bologna)
Bologna, Via Saragozza, 228/230, (Bologna)
Biglietti
intero euro 4; ridotto euro 2
Orario di apertura
15 - 19 chiuso il lunedì
Vernissage
21 Novembre 2003, ore 19
Editore
IL CIGNO
Autore
Curatore