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Oltre all’arte
Mostra dei primi tre classificati del Premio ”ARTE PER LORO” ed. 2009”.
Comunicato stampa
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In questa mostra, oltre all’arte c’è l’impegno sociale, la solidarietà. L’arte dei primi tre classificati del premio “Arte per loro- ed. 2009”, assegnato dal Gruppo Giovani Industriali di Piacenza, Elisa Cantarelli, Isabella Genovese e Paolo Poggioli, è infatti stata catalizzatrice dell’iniziativa benefica a favore dell’Ospedale di Piacenza. Tre poetiche diverse per diverse tecniche artistiche. Comune denominatore è, in questa mostra “Oltre all’arte”, l’andare oltre la pittura. Ci troviamo di fronte a linguaggi espressivi che compongono l’immagine seguendo intuizioni legate all’uso di diversi materiali/tecniche – fotografia, assemblaggio, collage. Oppure, quand’anche sia presente il tradizionale colore, esso è usato in maniera inedita.
Elisa Cantarelli nasce a Fidenza nel 1981 e compie i suoi studi artistici all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente vive e lavora a Londra. Le sue opere su base fotografica si focalizzano sui dettagli della realtà, centrale il tema del corpo (quello dell’artista stessa) indagato nel suo rapporto col reale; mentre nell’ultima produzione lo sguardo si sposta sull’oggetto: concreto, o effimero come il fumo di sigaretta, nella serie Smoking. Dipinti, nei quali però il colore arriva sul supporto scomposto in miriadi di dots tattili, dalle infinitesimali gradazioni di colore. Generalmente a fuoco una sola tinta, sgargiante, da far spiccare sui toni generali del bianco/nero.
Isabella Genovese è nata a Piacenza nel 1979, compie gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, con diploma in Restauro dell’Arte Contemporanea. Vive e lavora a Piacenza. Nella sua arte il dominio è del gesto, pieno di significato e mistero. Il gesto, prima di tutto, dello strappo della carta, per creare forme e supporti irregolari ed effimeri, su quali si distende poi il colore, in attente e dosate velature, in cromie giustapposte. Il gesto, ultimo intervento, del segno vorticante graffito nel colore o tracciato in nero. Quasi poetiche grafie, però mute, che non rivelano il proprio mistero. In mostra una serie di opere ispirate al tema iconografico dei Tarocchi di Marsiglia, recentemente indagati e interpretati da Jodorowsky.
Paolo Poggioli è nato a Piacenza nel 1974 e qui vive e lavora. Giovanissimo inizia a disegnare fumetti, dai quali si evolve un percorso artistico che lo porta a sfruttare le tecniche più disparate, scultura e assemblaggio, prevalentemente, di materiali e oggetti ormai in disuso, investendoli di nuovo significato. Dal primo quadro in qui l’objet trouvé è il tappo di bottiglia, Poggioli indaga le possibilità offerte da questa intuizione con quadri costituiti da basi fotografiche, manifesti, paesaggi o immagini topiche (vedi l’uomo leonardesco), su cui applica i tappi, a loro volta “pagina bianca” scomposta in moduli dove trova spazio la scrittura: racconti fantastici o riflessioni sulla modernità, in una molteplicità di piani e significati.
Elisa Cantarelli nasce a Fidenza nel 1981 e compie i suoi studi artistici all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente vive e lavora a Londra. Le sue opere su base fotografica si focalizzano sui dettagli della realtà, centrale il tema del corpo (quello dell’artista stessa) indagato nel suo rapporto col reale; mentre nell’ultima produzione lo sguardo si sposta sull’oggetto: concreto, o effimero come il fumo di sigaretta, nella serie Smoking. Dipinti, nei quali però il colore arriva sul supporto scomposto in miriadi di dots tattili, dalle infinitesimali gradazioni di colore. Generalmente a fuoco una sola tinta, sgargiante, da far spiccare sui toni generali del bianco/nero.
Isabella Genovese è nata a Piacenza nel 1979, compie gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, con diploma in Restauro dell’Arte Contemporanea. Vive e lavora a Piacenza. Nella sua arte il dominio è del gesto, pieno di significato e mistero. Il gesto, prima di tutto, dello strappo della carta, per creare forme e supporti irregolari ed effimeri, su quali si distende poi il colore, in attente e dosate velature, in cromie giustapposte. Il gesto, ultimo intervento, del segno vorticante graffito nel colore o tracciato in nero. Quasi poetiche grafie, però mute, che non rivelano il proprio mistero. In mostra una serie di opere ispirate al tema iconografico dei Tarocchi di Marsiglia, recentemente indagati e interpretati da Jodorowsky.
Paolo Poggioli è nato a Piacenza nel 1974 e qui vive e lavora. Giovanissimo inizia a disegnare fumetti, dai quali si evolve un percorso artistico che lo porta a sfruttare le tecniche più disparate, scultura e assemblaggio, prevalentemente, di materiali e oggetti ormai in disuso, investendoli di nuovo significato. Dal primo quadro in qui l’objet trouvé è il tappo di bottiglia, Poggioli indaga le possibilità offerte da questa intuizione con quadri costituiti da basi fotografiche, manifesti, paesaggi o immagini topiche (vedi l’uomo leonardesco), su cui applica i tappi, a loro volta “pagina bianca” scomposta in moduli dove trova spazio la scrittura: racconti fantastici o riflessioni sulla modernità, in una molteplicità di piani e significati.
10
giugno 2010
Oltre all’arte
Dal 10 al 25 giugno 2010
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
SPAZIO ROSSO TIZIANO
Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 41, (Piacenza)
Piacenza, Via Giuseppe Taverna, 41, (Piacenza)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 15.30-19.30
Vernissage
10 Giugno 2010, ore 18
Autore
Curatore