Il 12 aprile 1456 i duchi di Milano Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti ponevano la prima pietra dell’Ospedale Maggiore. Affidato all’architetto toscano Filarete, l’edificio proponeva una concezione così avanzata per la salute e la cura dei malati da essere stato utilizzato come modello per oltre quattro secoli. Subito ribattezzato dai milanesi “Cà Granda”, una grande casa accogliente e sicura, l’ospedale quattrocentesco è un capolavoro di architettura, al centro di una fittissima rete di vicende cittadine e individuali, tra sviluppi urbani, soluzioni innovative, continui ampliamenti e arricchimenti anche nello stupefacente patrimonio artistico e archivistico; poi, l’epoca del devastante bombardamento, della pronta ricostruzione, della riconversione a sede delle facoltà umanistiche della Università Statale.
Sotto le ali della colomba, l’emblema scelto come sigillo dell’Ospedale Maggiore, si sono intrecciate per secoli le storie dei cittadini, sintetizzate anche dalla straordinaria raccolta di oltre 900 ritratti dedicati ai benefattori. E’ giunto il momento di dedicare una rinnovata attenzione a questo monumento di mattoni e di solidarietà, capolavoro di architettura e di spirito sociale, nel cuore urbano di Milano e nell’anima profonda della città: un vero esempio di “identità” milanese.
La Fondazione Cà Granda e la Fondazione Rotary per Milano propongono un ciclo di incontri aperti a tutti, significativamente intitolati “Storia e storie della Cà Granda”. I temi sono i più diversi: architettura, società e medicina, assistenza, arte, navigli, campagne e cascine, maternità, e così via. I relatori che si alterneranno con cadenza quindicinale sono coordinati dall’archivista della Cà Granda Paolo Galimberti e dallo storico dell’arte Stefano Zuffi. Gli incontri si svolgeranno nello spazio monumentale della chiesa interna dell’Ospedale -inserita nel cortile principale- che è stata progettata da Francesco Maria Richini (il più grande architetto del ‘600 a Milano) e presenta sull’altar maggiore un’opera magistrale di Guercino, la grande pala dell’Annunciazione.