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Oltre la follia. Il volto umano della legge Basaglia
Oltre 100 immagini scattate nei decenni passati, e fino agli anni più recenti, da parte di maestri riconosciuti della fotografia italiana e giovani promesse. La mostra ospita alcuni scatti storici di Gianni Berengo Gardin, tra i primi fotografi a varcare la soglia dei manicomi italiani per mostrare e far comprendere il dramma di un “popolo” sommerso, privato di ogni diritto, senza voce né volto. A questi primi pionieri, si sono succeduti generazioni più giovani di fotografi che ne hanno seguito le orme, scattando importanti foto che documentano i manicomi per quello che sono stati: luoghi del dolore. In questi luoghi molti pazienti hanno passato l’intera vita, spesso abbandonati dalla società e dai familiari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Comune di Alassio
Assessorati alla Cultura e al Turismo
Ex Chiesa Anglicana di Alassio (ECAA)
comunicato stampa
Oltre la follia.
Il volto umano della legge Basaglia.
Mostra collettiva di fotografia con opere di
Vasco ASCOLINI, Gianni BERENGO GARDIN, Gian BUTTURINI, Luciano DʼALESSANDRO, Bruno CATTANI, Michele DʼOTTAVIO, Claudio ERNÈ, Christian MARTINELLI, Giacomo SAVIOZZI, Filippo URBINI
con una mostra personale di Renzo MIGLIO sulla storia dellʼOspedale Psichiatrico di Collegno
Mostra e catalogo a cura di
Nicola Davide Angerame
inaugurazione sabato 20 dicembre 2008 ore 21 con le proiezioni del
documentario di MARINO LAGORIO"Io e... Storie di cura"
(ALFaPP Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici)
e dell'opera video di ENRICO BISI "Passato presente..."
domenica 21 dicembre 2008 – domenica 22 febbraio 2009
orari di apertura mostra : da giovedì a domenica dalle ore 15 alle ore 19 (chiuso il 25 dicembre)
Ex Chiesa Anglicana
Via Adelasia 10
Alassio
ingresso libero
Sito internet www.comune.alassio.sv.it
un ringraziamento speciale a
Fabrizio Boggiano e Galleria VisionQuest, Genova
Sabato 20 dicembre 2008, alle ore 21, s'inaugura presso l'Ex Chiesa Anglicana di Alassio (ECAA) la mostra collettiva intitolata "Oltre la follia. Il volto umano della legge Basaglia", dedicata al trentennale della legge 180 che nel maggio 1978 decretò la chiusura dei manicomi e la liberazione della maggior parte dei pazienti, permettendo loro di accedere ad una nuova vita. La legge, che prende il nome dal suo ispiratore Franco Basaglia, rappresenta una vera conquista civile ed il riconoscimento dei diritti umani a persone che per secoli hanno vissuto segregati.
Un pensatore di rango come Norberto Bobbio la definì, allora, come "l'unica vera legge di riforma del nostro paese".
L'esposizione, organizzata dall'Ex Chiesa Anglicana di Alassio per conto dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo della città ligure, è curata da Nicola Davide Angerame e presenta oltre 100 immagini scattate nei decenni passati, e fino agli anni più recenti, da parte di maestri riconosciuti della fotografia italiana e giovani promesse. La mostra ospita alcuni scatti storici di Gianni Berengo Gardin, tra i primi fotografi a varcare la soglia dei manicomi italiani per mostrare e far comprendere il dramma di un "popolo" sommerso, privato di ogni diritto, senza voce né volto. A questi primi pionieri, si sono succeduti generazioni più giovani di fotografi che ne hanno seguito le orme, scattando importanti foto che documentano i manicomi per quello che sono stati: luoghi del dolore. In questi luoghi molti pazienti hanno passato l'intera vita, spesso abbandonati dalla società e dai familiari.
"La caduta di questi muri – spiega Monica Zioni, Assessore alla Cultura e al turismo di Alassio - ha rappresentato, e rappresenta tutt'oggi, una speranza aperta sul futuro. Dopo trent'anni di attività, questa legge si dimostra come una vera legge dal volto umano, capace di riconoscere al paziente una serie di diritti che gli erano preclusi nei manicomi e che oggi condivide con il resto della società. Avendo personalmente avuto una lunga esperienza come assessore ai servizi sociali di Alassio, ho potuto riscontrare la rivoluzione di pensiero, e quindi anche pratica, che la legge Basaglia, e la scuola dell'antipsichiatria che l'ha alimentata, hanno operato sui metodi e sulle teorie della gestione del disagio psichico. Per tale motivo sono personalmente lieta di promuovere una mostra che potrà suscitare l'interesse generale, ma anche offrire un momento formativo per le scuole ed una occasione di riflessione per gli operatori del settore".
Questa mostra – spiega Nicola Davide Angerame, curatore dell'evento – è un omaggio a quella che si può considerare una vera rivoluzione copernicana in campo psichiatrico, che ha posto la centro del proprio sistema il malato invece che la malattia.
Fedor Dostoevskij ha scritto che "la civiltà di un popolo si misura da come tratta i suoi prigionieri" e i folli hanno rappresentato per secoli il rimosso della nostra società, una vera forma di prigionia tra le più brutali e silenziose. Ma questa mostra va oltre il documento e offre immagini di fotografi che hanno portato la fotografia ad uno dei suoi punti più alti, dove diventa rivelazione ed emozione, anticipando la caduta dei muri fisici dei manicomi. Gli sguardi dei degenti o i luoghi della segregazione sono colti con una sensibilità partecipe che offre il senso autentico di un dolore che per molti è durato una vita intera".
IO e … Storie di cura
Docu-film sul disagio psichico di Marino Lagorio
L'Associazione ALFaPP (Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici) sez. di Savona in collaborazione con l'ASl 2 Savonese – Dipartimento di Salute Mentale, la Cooperativa Sociale I.So di Toirano e con il sostegno di Banca Carige Spa, presenta questo docu-film realizzato in tre mesi di lavoro e basato su una sceneggiatura scritta sulla base delle testimonianze, delle discussioni e dei racconti emersi dopo una approfondita discussione con gruppi di familiari dei pazienti psichiatrici. Il film dura circa un'ora e segue tre temi: le riflessioni di familiari e pazienti, le letture di testimonianze e scritti biografici eseguite dall'attore Daniele De Bernardi e una fiction che attraversa una storia di disagio, recitata dagli attori Francesco Arcadi e Paolo Rossi.
Questo lavoro prosegue una collaborazione avviata da diversi anni tra Marino Lagorio e il Dipartimento di Salute Mentale, che ha portato alla creazione di altri due film: "Prove di naviganti" del 2006 e "Fuori dai Silenzi" del 2007. Questi documenti costituiscono insieme un importante contributo nella lotta allo stigma sociale e culturale che affrontano le persone e le famiglie che vivono situazioni di disagio psichico. I due filmati precedenti hanno incontrato grande apprezzamento sia all'interno del mondo del disagio psichico che all'esterno e sono stati uno strumento per avviare dialoghi e confronti, per conoscere e riflettere, per avvicinarsi ai giovani, con proiezioni avvenute in scuole e pubbliche manifestazioni, e per sensibilizzare gruppi e persone, per dialogare all'interno delle famiglie.
Anche raccontarsi e vedersi messi in scena può essere un modo attivo, divertente e rasserenante di contribuire al processo di recupero e cura per tutti gli utenti. Per questo, da anni, il mondo di espressività teatrale è presente nella riabilitazione psichiatrica.
Con questo nuovo lavoro ci si propone, oltre a proseguire la strada della sensibilizzazione attraverso la conoscenza, di porre in primo piano il punto di vista dei familiari delle persone che vivono situazioni di disagio psichico.
Queste, loro malgrado, si trovano a "entrare in tunnel di cui non si intravede la fine, un strada che comporterà molta sofferenza per se stessi e per gli altri! Una strada che non si è preparati ad affrontare". Capire cos'è la cura, che la guarigione o il miglioramento ci sono, ma magari non sono quello che ci si aspetta, è un percorso che talvolta richiede anni. Tra le testimonianze raccolte emergono anche i successi, i progressi, i risultati positivi della cura.
L'esperienza vissuta dalle famiglie porta l'attenzione proprio su questo punto: nella cura le necessità transitano dal mondo medico-sanitario alla realtà sociale, al contesto di vita. Qui servono idee ed anche soluzioni concrete che permettano un ritorno, un avvio, un avvicinamento al lavoro, all'abitare, che permettano di pensare e costruire il tempo a venire.
Come testimonia un paziente, "il percorso di cura comporta anche un cambiamento nel proprio modo di pensare". Un compito difficile e straordinario! (Il regista. Marino Lagorio)
Assessorati alla Cultura e al Turismo
Ex Chiesa Anglicana di Alassio (ECAA)
comunicato stampa
Oltre la follia.
Il volto umano della legge Basaglia.
Mostra collettiva di fotografia con opere di
Vasco ASCOLINI, Gianni BERENGO GARDIN, Gian BUTTURINI, Luciano DʼALESSANDRO, Bruno CATTANI, Michele DʼOTTAVIO, Claudio ERNÈ, Christian MARTINELLI, Giacomo SAVIOZZI, Filippo URBINI
con una mostra personale di Renzo MIGLIO sulla storia dellʼOspedale Psichiatrico di Collegno
Mostra e catalogo a cura di
Nicola Davide Angerame
inaugurazione sabato 20 dicembre 2008 ore 21 con le proiezioni del
documentario di MARINO LAGORIO"Io e... Storie di cura"
(ALFaPP Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici)
e dell'opera video di ENRICO BISI "Passato presente..."
domenica 21 dicembre 2008 – domenica 22 febbraio 2009
orari di apertura mostra : da giovedì a domenica dalle ore 15 alle ore 19 (chiuso il 25 dicembre)
Ex Chiesa Anglicana
Via Adelasia 10
Alassio
ingresso libero
Sito internet www.comune.alassio.sv.it
un ringraziamento speciale a
Fabrizio Boggiano e Galleria VisionQuest, Genova
Sabato 20 dicembre 2008, alle ore 21, s'inaugura presso l'Ex Chiesa Anglicana di Alassio (ECAA) la mostra collettiva intitolata "Oltre la follia. Il volto umano della legge Basaglia", dedicata al trentennale della legge 180 che nel maggio 1978 decretò la chiusura dei manicomi e la liberazione della maggior parte dei pazienti, permettendo loro di accedere ad una nuova vita. La legge, che prende il nome dal suo ispiratore Franco Basaglia, rappresenta una vera conquista civile ed il riconoscimento dei diritti umani a persone che per secoli hanno vissuto segregati.
Un pensatore di rango come Norberto Bobbio la definì, allora, come "l'unica vera legge di riforma del nostro paese".
L'esposizione, organizzata dall'Ex Chiesa Anglicana di Alassio per conto dell'Assessorato alla Cultura e al Turismo della città ligure, è curata da Nicola Davide Angerame e presenta oltre 100 immagini scattate nei decenni passati, e fino agli anni più recenti, da parte di maestri riconosciuti della fotografia italiana e giovani promesse. La mostra ospita alcuni scatti storici di Gianni Berengo Gardin, tra i primi fotografi a varcare la soglia dei manicomi italiani per mostrare e far comprendere il dramma di un "popolo" sommerso, privato di ogni diritto, senza voce né volto. A questi primi pionieri, si sono succeduti generazioni più giovani di fotografi che ne hanno seguito le orme, scattando importanti foto che documentano i manicomi per quello che sono stati: luoghi del dolore. In questi luoghi molti pazienti hanno passato l'intera vita, spesso abbandonati dalla società e dai familiari.
"La caduta di questi muri – spiega Monica Zioni, Assessore alla Cultura e al turismo di Alassio - ha rappresentato, e rappresenta tutt'oggi, una speranza aperta sul futuro. Dopo trent'anni di attività, questa legge si dimostra come una vera legge dal volto umano, capace di riconoscere al paziente una serie di diritti che gli erano preclusi nei manicomi e che oggi condivide con il resto della società. Avendo personalmente avuto una lunga esperienza come assessore ai servizi sociali di Alassio, ho potuto riscontrare la rivoluzione di pensiero, e quindi anche pratica, che la legge Basaglia, e la scuola dell'antipsichiatria che l'ha alimentata, hanno operato sui metodi e sulle teorie della gestione del disagio psichico. Per tale motivo sono personalmente lieta di promuovere una mostra che potrà suscitare l'interesse generale, ma anche offrire un momento formativo per le scuole ed una occasione di riflessione per gli operatori del settore".
Questa mostra – spiega Nicola Davide Angerame, curatore dell'evento – è un omaggio a quella che si può considerare una vera rivoluzione copernicana in campo psichiatrico, che ha posto la centro del proprio sistema il malato invece che la malattia.
Fedor Dostoevskij ha scritto che "la civiltà di un popolo si misura da come tratta i suoi prigionieri" e i folli hanno rappresentato per secoli il rimosso della nostra società, una vera forma di prigionia tra le più brutali e silenziose. Ma questa mostra va oltre il documento e offre immagini di fotografi che hanno portato la fotografia ad uno dei suoi punti più alti, dove diventa rivelazione ed emozione, anticipando la caduta dei muri fisici dei manicomi. Gli sguardi dei degenti o i luoghi della segregazione sono colti con una sensibilità partecipe che offre il senso autentico di un dolore che per molti è durato una vita intera".
IO e … Storie di cura
Docu-film sul disagio psichico di Marino Lagorio
L'Associazione ALFaPP (Associazione Ligure Famiglie Pazienti Psichiatrici) sez. di Savona in collaborazione con l'ASl 2 Savonese – Dipartimento di Salute Mentale, la Cooperativa Sociale I.So di Toirano e con il sostegno di Banca Carige Spa, presenta questo docu-film realizzato in tre mesi di lavoro e basato su una sceneggiatura scritta sulla base delle testimonianze, delle discussioni e dei racconti emersi dopo una approfondita discussione con gruppi di familiari dei pazienti psichiatrici. Il film dura circa un'ora e segue tre temi: le riflessioni di familiari e pazienti, le letture di testimonianze e scritti biografici eseguite dall'attore Daniele De Bernardi e una fiction che attraversa una storia di disagio, recitata dagli attori Francesco Arcadi e Paolo Rossi.
Questo lavoro prosegue una collaborazione avviata da diversi anni tra Marino Lagorio e il Dipartimento di Salute Mentale, che ha portato alla creazione di altri due film: "Prove di naviganti" del 2006 e "Fuori dai Silenzi" del 2007. Questi documenti costituiscono insieme un importante contributo nella lotta allo stigma sociale e culturale che affrontano le persone e le famiglie che vivono situazioni di disagio psichico. I due filmati precedenti hanno incontrato grande apprezzamento sia all'interno del mondo del disagio psichico che all'esterno e sono stati uno strumento per avviare dialoghi e confronti, per conoscere e riflettere, per avvicinarsi ai giovani, con proiezioni avvenute in scuole e pubbliche manifestazioni, e per sensibilizzare gruppi e persone, per dialogare all'interno delle famiglie.
Anche raccontarsi e vedersi messi in scena può essere un modo attivo, divertente e rasserenante di contribuire al processo di recupero e cura per tutti gli utenti. Per questo, da anni, il mondo di espressività teatrale è presente nella riabilitazione psichiatrica.
Con questo nuovo lavoro ci si propone, oltre a proseguire la strada della sensibilizzazione attraverso la conoscenza, di porre in primo piano il punto di vista dei familiari delle persone che vivono situazioni di disagio psichico.
Queste, loro malgrado, si trovano a "entrare in tunnel di cui non si intravede la fine, un strada che comporterà molta sofferenza per se stessi e per gli altri! Una strada che non si è preparati ad affrontare". Capire cos'è la cura, che la guarigione o il miglioramento ci sono, ma magari non sono quello che ci si aspetta, è un percorso che talvolta richiede anni. Tra le testimonianze raccolte emergono anche i successi, i progressi, i risultati positivi della cura.
L'esperienza vissuta dalle famiglie porta l'attenzione proprio su questo punto: nella cura le necessità transitano dal mondo medico-sanitario alla realtà sociale, al contesto di vita. Qui servono idee ed anche soluzioni concrete che permettano un ritorno, un avvio, un avvicinamento al lavoro, all'abitare, che permettano di pensare e costruire il tempo a venire.
Come testimonia un paziente, "il percorso di cura comporta anche un cambiamento nel proprio modo di pensare". Un compito difficile e straordinario! (Il regista. Marino Lagorio)
20
dicembre 2008
Oltre la follia. Il volto umano della legge Basaglia
Dal 20 dicembre 2008 al 22 febbraio 2009
fotografia
Location
EX CHIESA ANGLICANA
Alassio, Via Adelasia, 10, (Savona)
Alassio, Via Adelasia, 10, (Savona)
Orario di apertura
da giovedì a domenica dalle ore 15 alle ore 19 (chiuso il 25 dicembre)
Vernissage
20 Dicembre 2008, ore 21
Autore
Curatore