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Om Bosser – Il dilemma del porcospino, ovvero: disegnare i suoni e altre storie
Personalità complessa e magmatica, anche misteriosa, quella di questo artista, certamente dotato di una propria straordinaria capacità di andare oltre i limiti dell’apparenza e soprattutto di infrangere gli ostacoli incontrati nella transizione tra testo e dimensione iconografica. Avendo come incipit, più filosofico che estetico tout court, il Dilemma del porcospino di Schopenhauer, l’artista si getta alla ricerca delle modalità per trascodificare nella plancia bidimensionale della carta o della tela emulsionata, un mondo che, come la riflessione filosofica, si impegna ad orientare il proprio pensiero intorno alle “cose degli uomini”. “Cose” che giocano il loro artificio esistenziale nell’ambigua cornice dei simboli, di cui l’artista è attento depositario. Tutto il suo tracciato estetico infatti, si avvale del meccanismo dialettico del simbolo scorto nei segni più semplici del quotidiano, fino alle più articolate peregrinazioni del circolo senza fine dei dervisci, o nel rimando archetipo del labirinto di Cnosso. Il lavoro di Om Bosser è frutto di un processo sincretistico che si riflette intorno ad una costante e inarrestabile, ma nello stesso tempo fluida e limpida, corrente di pensiero che ha saputo sublimare gli orpelli del post – modernismo per cercare di essere ancora padrona delle proprie istanze interiori.
Om Bosser – Il dilemma del porcospino, ovvero: disegnare i suoni e altre storie
Palermo, Salita Giuseppe Artale, 5, (Palermo)