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Omaggio a Baschenis
una mostra di dipinti di Evaristo Baschenis provenienti da collezioni private di Bergamo
Comunicato stampa
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Tramite la sua Fondazione, il Credito Bergamasco ha allestito, nella sede di Largo Porta Nuova 2 a Bergamo, una mostra di dipinti di Evaristo Baschenis provenienti da collezioni private di Bergamo, nell’ambito della quinta edizione di “Invito a Palazzo”, la nota manifestazione promossa dall’Associazione Bancaria Italiana. Un evento che oltre a rappresentare un momento di efficace diffusione e valorizzazione dell’arte e della cultura nonché una rara occasione per condividere con la comunità il “gusto ed il piacere del bello” si contraddistingue, ogni anno, per l’eccezionalità e l’importanza delle opere esposte presso la Sede Centrale della Banca.
“Quest’anno, grazie alla singolare sensibilità e alla generosa disponibilità di collezionisti privati (primari clienti della banca), a cui va il nostro più sentito ringraziamento – dichiara il Presidente del Credito Bergamasco, l’avvocato Cesare Zonca – è stato possibile realizzare un “sogno”: trasformare il salone del Credito Bergamasco nella sede museale (seppur temporanea) di dieci splendide tele di Evaristo Baschenis, uno dei più importanti artisti espressi dalla nostra tradizione pittorica, grande protagonista della straordinaria fioritura della stagione seicentesca in terra bergamasca. L’unicità e la preziosità dell’esposizione consentono di apprezzare ancor più l’opera di un artista di rilevante e riconosciuta importanza nel contesto della pittura italiana ed europea; le sue celebri nature morte, caratterizzate da una naturalistica e rigorosa perfezione formale (cui si unisce un profondo senso di armonia ed eleganza), si rendono in questa esclusiva occasione ampiamente godibili nel loro splendore, a maggior ragione perché, facendo parte di collezioni private, non sono normalmente fruibili al grande pubblico”.
Sabato 7 e Domenica 8 ottobre 2006 la Banca aprirà al pubblico la propria sede storica; i visitatori potranno ammirare opere di assoluto valore e usufruire di visite guidate allo storico Palazzo di Porta Nuova, nel corso delle quali potranno apprezzare i dipinti, gli affreschi ed i bassorilievi facenti parte della collezione d’arte dell’istituto. L’esposizione delle tele del Baschenis proseguirà per tutta la settimana successiva, dal 9 al 13 ottobre (durante gli orari di apertura della filiale).
Scrive Lanfranco Ravelli, nella premessa del catalogo della mostra: “Diverse e stimolanti sono le ragioni che giustificano la presente mostra. Ci limiteremo a suggerirne due. La prima: il nome dell’autore, Evaristo Baschenis, colui che può essere considerato, a buon diritto, uno dei più grandi pittori di natura morta italiana ed europea. La seconda: la bellezza e la varietà delle opere esposte: accanto ai dipinti noti agli specialisti del pittore e già presentati in diverse esposizioni, ne figurano altri, conosciuti dalla letteratura artistica del passato, ma di cui si erano perse le tracce e che ora il visitatore ha la fortuna di ammirare; altri ancora, riemersi dopo che furono confusi dalla critica dall’esistenza di altre versioni… un’altra encomiabile iniziativa della rassegna: l’aver riunito, in mostra, un pendant a lungo diviso e, a tutt’oggi, conservato in due collezioni diverse; si tratta di due quadri dalla forma verticale (cm 92x50) recanti due nature morte, l’una raffigurante anatra, polli appesi e frattaglie sopra un tagliere, l’altra gallo appeso, uccellame, cesto di mele e una mela cotogna”.
“Ben venga dunque questa rassegna di opere del Baschenis tanto grande quanto raro – afferma Mina Gregori - … il fine della manifestazione che ha chiamato a collaborare, come sempre hanno fatto, i collezionisti della zona bergamasca, vuol essere il riconoscimento di una passione che è nei geni degli italiani e in particolare dei bergamaschi, per ragioni che traggono origine, penso, dall’esempio di Venezia, vivo centro dal Cinquecento del mercato europeo di opere d’arte e di una nuova classe, al di fuori delle corti, di collezionisti, intellettuali colti e sensibili…Bergamo rimane, per un fenomeno che si è protratto nel tempo, il Gotha del collezionismo italiano, come sta a dimostrare il patrimonio conservato all’Accademia Carrara… Oltre a incoraggiare ovviamente la passione collezionistica, anche con il più lontano traguardo delle donazioni, la mostra – prosegue Mina Gregori – vuole raggiungere un altro scopo. Collocata nella sede non museale della banca, è dedicata anche a quel pubblico che, ritenendosi ancora escluso da una élite per un atteggiamento che va superato, non frequenta né il museo e le esposizioni, né il teatro d’opera, storici punti di riferimento della nostra cultura e della nostra socialità”.
“Quest’anno, grazie alla singolare sensibilità e alla generosa disponibilità di collezionisti privati (primari clienti della banca), a cui va il nostro più sentito ringraziamento – dichiara il Presidente del Credito Bergamasco, l’avvocato Cesare Zonca – è stato possibile realizzare un “sogno”: trasformare il salone del Credito Bergamasco nella sede museale (seppur temporanea) di dieci splendide tele di Evaristo Baschenis, uno dei più importanti artisti espressi dalla nostra tradizione pittorica, grande protagonista della straordinaria fioritura della stagione seicentesca in terra bergamasca. L’unicità e la preziosità dell’esposizione consentono di apprezzare ancor più l’opera di un artista di rilevante e riconosciuta importanza nel contesto della pittura italiana ed europea; le sue celebri nature morte, caratterizzate da una naturalistica e rigorosa perfezione formale (cui si unisce un profondo senso di armonia ed eleganza), si rendono in questa esclusiva occasione ampiamente godibili nel loro splendore, a maggior ragione perché, facendo parte di collezioni private, non sono normalmente fruibili al grande pubblico”.
Sabato 7 e Domenica 8 ottobre 2006 la Banca aprirà al pubblico la propria sede storica; i visitatori potranno ammirare opere di assoluto valore e usufruire di visite guidate allo storico Palazzo di Porta Nuova, nel corso delle quali potranno apprezzare i dipinti, gli affreschi ed i bassorilievi facenti parte della collezione d’arte dell’istituto. L’esposizione delle tele del Baschenis proseguirà per tutta la settimana successiva, dal 9 al 13 ottobre (durante gli orari di apertura della filiale).
Scrive Lanfranco Ravelli, nella premessa del catalogo della mostra: “Diverse e stimolanti sono le ragioni che giustificano la presente mostra. Ci limiteremo a suggerirne due. La prima: il nome dell’autore, Evaristo Baschenis, colui che può essere considerato, a buon diritto, uno dei più grandi pittori di natura morta italiana ed europea. La seconda: la bellezza e la varietà delle opere esposte: accanto ai dipinti noti agli specialisti del pittore e già presentati in diverse esposizioni, ne figurano altri, conosciuti dalla letteratura artistica del passato, ma di cui si erano perse le tracce e che ora il visitatore ha la fortuna di ammirare; altri ancora, riemersi dopo che furono confusi dalla critica dall’esistenza di altre versioni… un’altra encomiabile iniziativa della rassegna: l’aver riunito, in mostra, un pendant a lungo diviso e, a tutt’oggi, conservato in due collezioni diverse; si tratta di due quadri dalla forma verticale (cm 92x50) recanti due nature morte, l’una raffigurante anatra, polli appesi e frattaglie sopra un tagliere, l’altra gallo appeso, uccellame, cesto di mele e una mela cotogna”.
“Ben venga dunque questa rassegna di opere del Baschenis tanto grande quanto raro – afferma Mina Gregori - … il fine della manifestazione che ha chiamato a collaborare, come sempre hanno fatto, i collezionisti della zona bergamasca, vuol essere il riconoscimento di una passione che è nei geni degli italiani e in particolare dei bergamaschi, per ragioni che traggono origine, penso, dall’esempio di Venezia, vivo centro dal Cinquecento del mercato europeo di opere d’arte e di una nuova classe, al di fuori delle corti, di collezionisti, intellettuali colti e sensibili…Bergamo rimane, per un fenomeno che si è protratto nel tempo, il Gotha del collezionismo italiano, come sta a dimostrare il patrimonio conservato all’Accademia Carrara… Oltre a incoraggiare ovviamente la passione collezionistica, anche con il più lontano traguardo delle donazioni, la mostra – prosegue Mina Gregori – vuole raggiungere un altro scopo. Collocata nella sede non museale della banca, è dedicata anche a quel pubblico che, ritenendosi ancora escluso da una élite per un atteggiamento che va superato, non frequenta né il museo e le esposizioni, né il teatro d’opera, storici punti di riferimento della nostra cultura e della nostra socialità”.
07
ottobre 2006
Omaggio a Baschenis
Dal 07 al 13 ottobre 2006
arte antica
Location
PALAZZO CREBERG
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Bergamo, Largo Porta Nuova, 2, (Bergamo)
Orario di apertura
Sabato 7 e domenica 8 ottobre: orario continuato dalle ore 9 alle 19.
Sono inoltre previste visite guidate gratuite nei seguenti orari: ore 9.30, 10.30, 11.30, 14, 15, 16, 17 e 18.
Nei giorni dal 9 al 13 ottobre sarà visitabile l’esposizione delle tele di “Evaristo Baschenis” durante gli orari di apertura della filiale (dalle ore 8.20 alle 13.20 e dalle ore 14.45 alle 15.45); in tali giorni non
Ufficio stampa
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