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Omaggio a Galileo Cattabriga
Personalità di rilievo e di spicco nella Ferrara artistica a partire dagli anni a cavallo tra la fine degli anni ’20 ed i primi anni ’30, Cattabriga (1901-1969) ha rivestito un ruolo importantissimo nella diffusione e nella rilettura di uno stile pittorico vicino a quello dell’impressionismo di tradizione francese; ad esso, però, l’artista ha saputo associare una visione personalissima non solo della maniera espressiva legata alla tecnica pittorica tout court, ma anche e soprattutto un “modo di visione” della realtà che è tutt’altro che vicino al carattere icastico di molta pittura a lui contemporanea.
Comunicato stampa
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Inaugura sabato 19 dicembre 2009, alle ore 17.00, nella sede di Cento, presso la Galleria d’Arte Moderna “A. Bonzagni”, la mostra collettiva “Omaggio a Galileo Cattabriga”, a cura di Daniele Biancardi.
Personalità di rilievo e di spicco nella Ferrara artistica a partire dagli anni a cavallo tra la fine degli anni ’20 ed i primi anni ’30, Cattabriga (1901-1969) ha rivestito un ruolo importantissimo nella diffusione e nella rilettura di uno stile pittorico vicino a quello dell'impressionismo di tradizione francese; ad esso, però, l'artista ha saputo associare una visione personalissima non solo della maniera espressiva legata alla tecnica pittorica tout court, ma anche e soprattutto un “modo di visione” della realtà che è tutt'altro che vicino al carattere icastico di molta pittura a lui contemporanea.
Dopo aver studiato a Ferrara sotto la guida di Angelo Longanesi Cattani (fino ad ora questa prima parte della formazione artistica di Cattabriga era poco conosciuta e viene sviluppata nel presente catalogo grazie alle ricerche di Antonio Torresi), e poi a Venezia con il maestro Ettore Tito, inizia negli anni Trenta la frequentazione degli illustri intellettuali ferraresi (Bassani, De Pisis, Funi, ecc.).
G. Cattabriga, Aironi
A Parigi nel 1937 viene premiato con la medaglia d’oro alla Mostra Universale, e lì vede gli impressionisti e i post-impressionisti e li assimila come se li avesse ritrovati sulla sua strada (a cogliere questo aspetto è stato Claudio Savonuzzi che di Cattabriga era grande amico).
Comincia ad esporre in tutte le città artistiche italiane ma decide di non spostarsi da Bondeno, dove in continuazione racconta il suo mondo contadino fatto di campi, di case, di fiumi, di maceri, di fiori, oppure di montagne quando andava in vacanza o di scorci della Senna e di Notre Dame quando ritornava a Parigi per cercare il suo poeta preferito, Baudelaire, scambiando i suoi quadri con ciò che gli serviva per vivere. Nel 1977, pochi anni dopo la sua morte, il Comune di Bondeno insieme alla Provincia di Ferrara inaugurano la restaurata Rocca Possente di Stellata con una antologica che verrà successivamente ospitata al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
La stupenda sede ferrarese era allora diretta dal Maestro Franco Farina che intraprende l’opera di schedatura dei lavori di Cattabriga presenti nel suo atelier di Bondeno, rimasto intatto dopo la morte del pittore. Alcuni anni dopo, e più precisamente in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa, insieme ad Elisabetta Lopresti e allo stesso Franco Farina inizia la pubblicazione di tutti i taccuini di Cattabriga; centinaia di schizzi, disegni preparatori, appunti che il pittore aveva raccolto dal 1940 al 1960. Il lavoro così concepito si conclude nel 1993 con il V Taccuino e con
la quinta mostra consecutiva su questi temi; tutte le esposizioni si sono tenute presso la Casa Società Operaia di Bondeno in quanto il Comune fino ad allora non aveva una propria sede espositiva.
Successivamente è stata poi predisposta la sede della Pinacoteca Civica che è stata dedicata proprio a Galileo Cattabriga.
G. Cattabriga, Venezia, Piazza San Marco
Nel 1999, trentesimo anniversario della morte, il curatore Daniele Biancardi decide insieme a don Franco Patruno e ancora a Franco Farina che è giunto il momento di “schedare” tutto il lavoro pittorico di Cattabriga, coinvolgendo i collezionisti privati e le istituzioni pubbliche proprietarie di opere.
Le mostre e i cataloghi conseguenti sono: “Il volto e i volti. Ritratto ed autoritratto” del 1999, “Impressionismo e post-impressionismo” del 2001, “Dal volto al paesaggio” del 2004, “Le montagne” del 2007, realizzati anche grazie al valente contributo di Marialivia Brunelli, Lucio Scardino, Giovanni Negri, Umberto Palumbo, Fabrizio Resca, Franco Guberti e Gianni Cerioli.
La mostra collettiva si dislocherà in tre sedi:
* a Cento, dal 19 dicembre 2009 al 7 marzo 2010, dove verrà esposta la Collezione Sabbioni
* a Bondeno, presso la Pinacoteca Civica, con la Collezione Civica, dal 20 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, con inaugurazione domenica 20 dicembre alle ore 17.00;
* a Ferrara, presso la Galleria del Carbone, con le Collezioni Private, dal 6 al 31 gennaio 2010, con inaugurazione mercoledì 6 gennaio, alle ore 17.00.
Personalità di rilievo e di spicco nella Ferrara artistica a partire dagli anni a cavallo tra la fine degli anni ’20 ed i primi anni ’30, Cattabriga (1901-1969) ha rivestito un ruolo importantissimo nella diffusione e nella rilettura di uno stile pittorico vicino a quello dell'impressionismo di tradizione francese; ad esso, però, l'artista ha saputo associare una visione personalissima non solo della maniera espressiva legata alla tecnica pittorica tout court, ma anche e soprattutto un “modo di visione” della realtà che è tutt'altro che vicino al carattere icastico di molta pittura a lui contemporanea.
Dopo aver studiato a Ferrara sotto la guida di Angelo Longanesi Cattani (fino ad ora questa prima parte della formazione artistica di Cattabriga era poco conosciuta e viene sviluppata nel presente catalogo grazie alle ricerche di Antonio Torresi), e poi a Venezia con il maestro Ettore Tito, inizia negli anni Trenta la frequentazione degli illustri intellettuali ferraresi (Bassani, De Pisis, Funi, ecc.).
G. Cattabriga, Aironi
A Parigi nel 1937 viene premiato con la medaglia d’oro alla Mostra Universale, e lì vede gli impressionisti e i post-impressionisti e li assimila come se li avesse ritrovati sulla sua strada (a cogliere questo aspetto è stato Claudio Savonuzzi che di Cattabriga era grande amico).
Comincia ad esporre in tutte le città artistiche italiane ma decide di non spostarsi da Bondeno, dove in continuazione racconta il suo mondo contadino fatto di campi, di case, di fiumi, di maceri, di fiori, oppure di montagne quando andava in vacanza o di scorci della Senna e di Notre Dame quando ritornava a Parigi per cercare il suo poeta preferito, Baudelaire, scambiando i suoi quadri con ciò che gli serviva per vivere. Nel 1977, pochi anni dopo la sua morte, il Comune di Bondeno insieme alla Provincia di Ferrara inaugurano la restaurata Rocca Possente di Stellata con una antologica che verrà successivamente ospitata al Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
La stupenda sede ferrarese era allora diretta dal Maestro Franco Farina che intraprende l’opera di schedatura dei lavori di Cattabriga presenti nel suo atelier di Bondeno, rimasto intatto dopo la morte del pittore. Alcuni anni dopo, e più precisamente in occasione del ventesimo anniversario della scomparsa, insieme ad Elisabetta Lopresti e allo stesso Franco Farina inizia la pubblicazione di tutti i taccuini di Cattabriga; centinaia di schizzi, disegni preparatori, appunti che il pittore aveva raccolto dal 1940 al 1960. Il lavoro così concepito si conclude nel 1993 con il V Taccuino e con
la quinta mostra consecutiva su questi temi; tutte le esposizioni si sono tenute presso la Casa Società Operaia di Bondeno in quanto il Comune fino ad allora non aveva una propria sede espositiva.
Successivamente è stata poi predisposta la sede della Pinacoteca Civica che è stata dedicata proprio a Galileo Cattabriga.
G. Cattabriga, Venezia, Piazza San Marco
Nel 1999, trentesimo anniversario della morte, il curatore Daniele Biancardi decide insieme a don Franco Patruno e ancora a Franco Farina che è giunto il momento di “schedare” tutto il lavoro pittorico di Cattabriga, coinvolgendo i collezionisti privati e le istituzioni pubbliche proprietarie di opere.
Le mostre e i cataloghi conseguenti sono: “Il volto e i volti. Ritratto ed autoritratto” del 1999, “Impressionismo e post-impressionismo” del 2001, “Dal volto al paesaggio” del 2004, “Le montagne” del 2007, realizzati anche grazie al valente contributo di Marialivia Brunelli, Lucio Scardino, Giovanni Negri, Umberto Palumbo, Fabrizio Resca, Franco Guberti e Gianni Cerioli.
La mostra collettiva si dislocherà in tre sedi:
* a Cento, dal 19 dicembre 2009 al 7 marzo 2010, dove verrà esposta la Collezione Sabbioni
* a Bondeno, presso la Pinacoteca Civica, con la Collezione Civica, dal 20 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010, con inaugurazione domenica 20 dicembre alle ore 17.00;
* a Ferrara, presso la Galleria del Carbone, con le Collezioni Private, dal 6 al 31 gennaio 2010, con inaugurazione mercoledì 6 gennaio, alle ore 17.00.
19
dicembre 2009
Omaggio a Galileo Cattabriga
Dal 19 dicembre 2009 al 07 marzo 2010
arte contemporanea
Location
PINACOTECA CIVICA – CIVICA GALLERIA D’ARTE MODERNA ARNOLDO BONZAGNI – PALAZZO DEL GOVERNATORE
Cento, Piazza Del Guercino, 39, (Ferrara)
Cento, Piazza Del Guercino, 39, (Ferrara)
Orario di apertura
martedì e giovedì, dalle 9.30 – 12.30 e 15.00 – 17.00, apertura solo su prenotazione telefonando ai nn. 051-6843390 / 051-6843334;
venerdì, sabato, domenica e festivi, ore 10.00 - 13.00 e 15.30-18.30
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 17
Curatore