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Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte
Con la mostra dedicata al Conte Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010), scomparso nell’aprile scorso, il Museo d’Arte (Comune di Lugano) e il Museo Cantonale d’Arte (Cantone Ticino) rendono omaggio al grande collezionista d’arte contemporanea, profondamente legato al Ticino.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Con la mostra dedicata al Conte Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010), scomparso nell’aprile scorso, il Museo d’Arte (Comune di Lugano) e il Museo Cantonale d’Arte (Cantone Ticino) rendono omaggio al grande collezionista d’arte contemporanea, profondamente legato al Ticino.
Questa esposizione inaugura una nuova linea programmatica congiunta dei due musei dal titolo “Collezionismo e Collezionisti”. Diversi eventi espositivi presentati regolarmente nei mesi estivi saranno dedicati a valorizzare il patrimonio artistico della Città di Lugano e del Cantone Ticino, nonché a favorire il dialogo con i collezionisti privati.
Giuseppe Panza di Biumo dà inizio alla sua avventura nell’arte nel 1954 con un viaggio in America. Sebbene inizialmente motivata dall’interesse per la situazione economica e sociale degli USA, la trasferta si rivelò fondamentale per scoprire l’universo artistico dell’epoca e per conoscerne i protagonisti. Da allora il collezionismo, come necessità intellettuale ed esistenziale, non lo abbandonò più.
Dall’espressionismo astratto, al minimalismo, all’arte concettuale, Panza fu sempre un pioniere del gusto, il “primo” ad acquisire opere di figure ancora ignote. Coniugò una sua cifra originalissima, rigorosa e coerente, con un’appassionata frequentazione degli artisti, per lui sempre fonte di grande vitalità intellettuale.
Residente a Lugano dal 1992, Giuseppe Panza fu sempre attento osservatore e discreto testimone del sistema artistico e museale ticinese. Né seguì evoluzioni e mutamenti contribuendo ad ampliare quella rete di collezionismo privato, cruciale per il radicamento e l’espansione dell’arte contemporanea nel territorio.
L’esposizione, curata da Marco Franciolli, propone uno sguardo su parte di quell’universo artistico che destò l’attenzione e la curiosità del Conte Panza, con l’obiettivo di documentare la sua personale sensibilità collezionistica a partire da una scelta di opere della sua Donazione al Museo Cantonale d’Arte.
Questa generosa Donazione ha avuto origine da un incontro con Giuseppe Panza organizzato nel 1992 dal Museo Cantonale d’Arte nell’ambito di una serie di conferenze dedicate al tema del collezionismo. Nel corso dell’incontro egli – dopo aver illustrato il suo straordinario percorso a partire dal primo viaggio a New York nel 1954 – aveva rivelato quali fossero gli artisti che avevano destato il suo interesse quando, negli anni Ottanta, dopo una pausa durata alcuni anni, riprese a collezionare intensamente. Il Museo decise allora di organizzare una mostra dedicata proprio a questa parte della Collezione Panza e da questa collaborazione maturò la decisione del collezionista di donare una prima serie di 100 opere al “giovane” Museo, per rafforzare la collezione nella sezione dell’arte contemporanea. A questa prima Donazione ne fece seguito una seconda, comprendente altre 100 opere, che nelle intenzioni del donatore potevano completare idealmente il poderoso corpus rappresentativo di ventinove artisti.
Negli anni molti di questi artisti hanno beneficiato di un ampio riconoscimento internazionale, come documentano i numerosi prestiti di opere ai maggiori musei del mondo per mostre temporanee. Oltre al suo valore culturale, la Donazione ha portato così al Museo un’accresciuta capacità di scambio all’interno della rete museale internazionale, condizione indispensabile per poter sviluppare importanti progetti espositivi.
Le opere riunite per questo omaggio al Conte Panza sono da ricondurre agli acquisti effettuati tra il 1988 e il 1995 e documentano efficacemente la tensione del collezionista verso una dimensione spirituale nell’arte contemporanea, una vera ossessione per i valori morali ed etici espressi attraverso le metafore dell’arte.
Percorrendo le sale dei tre piani di Villa Malpensata si possono ammirare opere di:
Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham,
Ron Griffin, James Hyde, Roni Horn, Gregory Mahoney, Thomas Schütte, Carole Seborovski,
Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster.
Questo comune omaggio della Città di Lugano e del Cantone Ticino al Conte Giuseppe Panza di Biumo intende celebrare un importante momento nel processo di consolidamento della collaborazione tra i due principali musei della Città e del Cantone Ticino, che gestiranno insieme i nuovi spazi espositivi del futuro centro culturale LAC (Lugano Arte Contemporanea), concretizzando il sogno dello stesso Panza di vedere nascere un museo con spazi più ampi, in grado di accogliere e dare visibilità anche alle opere della sua Donazione.
Presentazione della mostra
Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo
Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte
Museo d’Arte della Città di Lugano
Dal 4 luglio al 26 settembre 2010
La mostra “Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte” allestita al Museo d’Arte della Città di Lugano dal 4 luglio al 26 settembre 2010 è un omaggio che il museo cittadino e quello cantonale offrono congiuntamente alla figura del grande collezionista d’arte scomparso lo scorso 24 aprile.
Giuseppe Panza, legato alla Svizzera sin dalla giovinezza, nel 1994 e nel 1995 donò al Museo Cantonale d’Arte di Lugano duecento opere realizzate negli anni Ottanta e Novanta da ventinove artisti europei e americani e da lui raccolte tra il 1988 e il 1995.
Il conte di Biumo iniziò a collezionare opere di arte contemporanea nel 1956 orientandosi verso l’espressionismo astratto americano. Due anni prima, durante un viaggio di lavoro, ebbe modo di scoprire e apprezzare il vitale ambiente culturale newyorkese che, con le sue idee innovative e le sue sperimentazioni, determinò seriamente le sue scelte collezionistiche. Il conte di Biumo fu tra i primi a comprendere con largo anticipo, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, cosa stava accadendo di nuovo sulla scena artistica internazionale e, con grande coraggio, a rivolgere la sua attenzione verso artisti spesso sconosciuti alla critica e al grande pubblico ma che meritavano di essere selezionati per la carica innovativa delle loro ricerche espressive. Nell’individuazione dei giovani talenti risultò determinante sin da subito l’incontro con il gallerista Leo Castelli che, aperto alle novità dell’arte contemporanea, ospitò nella sua galleria tutti i migliori artisti, divenendo così per Panza un decisivo punto di riferimento.
Il conte di Biumo giunse a costituire negli anni una collezione tra le più cospicue al mondo, da lui suddivisa in nuclei ora distribuiti tra l’Arbright-Knox Gallery di Buffalo, il MOCA-Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, la Fondazione Solomon R. Guggenheim Museum di New York, Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo Superiore a Varese, il Palazzo Ducale di Sassuolo, l’Hirshhorn Museum di Washington. La Donazione effettuata a Lugano, nonché la selezione di opere in mostra, mettono in evidenza il criterio seguito da Giuseppe Panza nella costituzione della sua collezione d’arte: si può infatti comprendere come il collezionista abbia raccolto gruppi cospicui di opere di ciascun artista così da approfondire e documentare nella maniera più completa possibile il pensiero di ciascuno. Spiccano nella Donazione due particolari interessi: l’uno relativo agli artisti minimalisti che adottano il monocromo come punto di partenza per le proprie indagini espressive, quali David Simpson e Ruth Ann Fredenthal, l’altro l’arte organica che, nell’utilizzo di forme e materiali naturali, Panza ritenne dotata di particolare forza innovatrice, come le opere di Roger Ackling, Gregory Mahoney, Ron Griffin e Meg Webster lasciano ben intendere.
Marco Franciolli, curatore della mostra, ha selezionato tra le opere donate al Museo Cantonale d’Arte quelle dei seguenti artisti: Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham, Ron Griffin, Roni Horn, James Hyde, Gregory Mahoney, Thomas Schütte, Carole Seborovski, Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster, con l’intenzione di documentare la personale sensibilità collezionistica di Panza.
La mostra si articolerà sui tre piani di Villa Malpensata rispettando il criterio espositivo ribadito da Panza in più occasioni, ossia quello di dedicare ad ogni singolo artista uno spazio a sé stante in maniera tale che il linguaggio di ciascuno si possa esprimere compiutamente senza che sia ibridato e contaminato da quello di altri. Le opere dei 18 artisti presenti in mostra accompagneranno il visitatore in un percorso che dalla dimensione reale e oggettiva, ancora connessa alla memoria di forme reali o a oggetti di recupero, giunge a quella lirica e spirituale ottenuta tramite il colore o la rievocazione di significati che, pur partendo dalla forma, la trascendono evocando una dimensione più profonda.
Questo comune omaggio della Città e del Cantone a Giuseppe Panza di Biumo intende inoltre celebrare un importante momento nel processo di consolidamento della collaborazione tra i due principali musei dei due enti, i quali gestiranno comunemente i nuovi spazi espositivi in fase di costruzione sul lungolago di Lugano, concretizzando il sogno dello stesso Panza di vedere nascere un Museo dotato di spazi adeguati, in grado di accogliere e dare visibilità anche alle opere della sua donazione.
Questa esposizione inaugura una nuova linea programmatica congiunta dei due musei dal titolo “Collezionismo e Collezionisti”. Diversi eventi espositivi presentati regolarmente nei mesi estivi saranno dedicati a valorizzare il patrimonio artistico della Città di Lugano e del Cantone Ticino, nonché a favorire il dialogo con i collezionisti privati.
Giuseppe Panza di Biumo dà inizio alla sua avventura nell’arte nel 1954 con un viaggio in America. Sebbene inizialmente motivata dall’interesse per la situazione economica e sociale degli USA, la trasferta si rivelò fondamentale per scoprire l’universo artistico dell’epoca e per conoscerne i protagonisti. Da allora il collezionismo, come necessità intellettuale ed esistenziale, non lo abbandonò più.
Dall’espressionismo astratto, al minimalismo, all’arte concettuale, Panza fu sempre un pioniere del gusto, il “primo” ad acquisire opere di figure ancora ignote. Coniugò una sua cifra originalissima, rigorosa e coerente, con un’appassionata frequentazione degli artisti, per lui sempre fonte di grande vitalità intellettuale.
Residente a Lugano dal 1992, Giuseppe Panza fu sempre attento osservatore e discreto testimone del sistema artistico e museale ticinese. Né seguì evoluzioni e mutamenti contribuendo ad ampliare quella rete di collezionismo privato, cruciale per il radicamento e l’espansione dell’arte contemporanea nel territorio.
L’esposizione, curata da Marco Franciolli, propone uno sguardo su parte di quell’universo artistico che destò l’attenzione e la curiosità del Conte Panza, con l’obiettivo di documentare la sua personale sensibilità collezionistica a partire da una scelta di opere della sua Donazione al Museo Cantonale d’Arte.
Questa generosa Donazione ha avuto origine da un incontro con Giuseppe Panza organizzato nel 1992 dal Museo Cantonale d’Arte nell’ambito di una serie di conferenze dedicate al tema del collezionismo. Nel corso dell’incontro egli – dopo aver illustrato il suo straordinario percorso a partire dal primo viaggio a New York nel 1954 – aveva rivelato quali fossero gli artisti che avevano destato il suo interesse quando, negli anni Ottanta, dopo una pausa durata alcuni anni, riprese a collezionare intensamente. Il Museo decise allora di organizzare una mostra dedicata proprio a questa parte della Collezione Panza e da questa collaborazione maturò la decisione del collezionista di donare una prima serie di 100 opere al “giovane” Museo, per rafforzare la collezione nella sezione dell’arte contemporanea. A questa prima Donazione ne fece seguito una seconda, comprendente altre 100 opere, che nelle intenzioni del donatore potevano completare idealmente il poderoso corpus rappresentativo di ventinove artisti.
Negli anni molti di questi artisti hanno beneficiato di un ampio riconoscimento internazionale, come documentano i numerosi prestiti di opere ai maggiori musei del mondo per mostre temporanee. Oltre al suo valore culturale, la Donazione ha portato così al Museo un’accresciuta capacità di scambio all’interno della rete museale internazionale, condizione indispensabile per poter sviluppare importanti progetti espositivi.
Le opere riunite per questo omaggio al Conte Panza sono da ricondurre agli acquisti effettuati tra il 1988 e il 1995 e documentano efficacemente la tensione del collezionista verso una dimensione spirituale nell’arte contemporanea, una vera ossessione per i valori morali ed etici espressi attraverso le metafore dell’arte.
Percorrendo le sale dei tre piani di Villa Malpensata si possono ammirare opere di:
Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham,
Ron Griffin, James Hyde, Roni Horn, Gregory Mahoney, Thomas Schütte, Carole Seborovski,
Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster.
Questo comune omaggio della Città di Lugano e del Cantone Ticino al Conte Giuseppe Panza di Biumo intende celebrare un importante momento nel processo di consolidamento della collaborazione tra i due principali musei della Città e del Cantone Ticino, che gestiranno insieme i nuovi spazi espositivi del futuro centro culturale LAC (Lugano Arte Contemporanea), concretizzando il sogno dello stesso Panza di vedere nascere un museo con spazi più ampi, in grado di accogliere e dare visibilità anche alle opere della sua Donazione.
Presentazione della mostra
Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo
Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte
Museo d’Arte della Città di Lugano
Dal 4 luglio al 26 settembre 2010
La mostra “Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte” allestita al Museo d’Arte della Città di Lugano dal 4 luglio al 26 settembre 2010 è un omaggio che il museo cittadino e quello cantonale offrono congiuntamente alla figura del grande collezionista d’arte scomparso lo scorso 24 aprile.
Giuseppe Panza, legato alla Svizzera sin dalla giovinezza, nel 1994 e nel 1995 donò al Museo Cantonale d’Arte di Lugano duecento opere realizzate negli anni Ottanta e Novanta da ventinove artisti europei e americani e da lui raccolte tra il 1988 e il 1995.
Il conte di Biumo iniziò a collezionare opere di arte contemporanea nel 1956 orientandosi verso l’espressionismo astratto americano. Due anni prima, durante un viaggio di lavoro, ebbe modo di scoprire e apprezzare il vitale ambiente culturale newyorkese che, con le sue idee innovative e le sue sperimentazioni, determinò seriamente le sue scelte collezionistiche. Il conte di Biumo fu tra i primi a comprendere con largo anticipo, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, cosa stava accadendo di nuovo sulla scena artistica internazionale e, con grande coraggio, a rivolgere la sua attenzione verso artisti spesso sconosciuti alla critica e al grande pubblico ma che meritavano di essere selezionati per la carica innovativa delle loro ricerche espressive. Nell’individuazione dei giovani talenti risultò determinante sin da subito l’incontro con il gallerista Leo Castelli che, aperto alle novità dell’arte contemporanea, ospitò nella sua galleria tutti i migliori artisti, divenendo così per Panza un decisivo punto di riferimento.
Il conte di Biumo giunse a costituire negli anni una collezione tra le più cospicue al mondo, da lui suddivisa in nuclei ora distribuiti tra l’Arbright-Knox Gallery di Buffalo, il MOCA-Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, la Fondazione Solomon R. Guggenheim Museum di New York, Villa Menafoglio Litta Panza di Biumo Superiore a Varese, il Palazzo Ducale di Sassuolo, l’Hirshhorn Museum di Washington. La Donazione effettuata a Lugano, nonché la selezione di opere in mostra, mettono in evidenza il criterio seguito da Giuseppe Panza nella costituzione della sua collezione d’arte: si può infatti comprendere come il collezionista abbia raccolto gruppi cospicui di opere di ciascun artista così da approfondire e documentare nella maniera più completa possibile il pensiero di ciascuno. Spiccano nella Donazione due particolari interessi: l’uno relativo agli artisti minimalisti che adottano il monocromo come punto di partenza per le proprie indagini espressive, quali David Simpson e Ruth Ann Fredenthal, l’altro l’arte organica che, nell’utilizzo di forme e materiali naturali, Panza ritenne dotata di particolare forza innovatrice, come le opere di Roger Ackling, Gregory Mahoney, Ron Griffin e Meg Webster lasciano ben intendere.
Marco Franciolli, curatore della mostra, ha selezionato tra le opere donate al Museo Cantonale d’Arte quelle dei seguenti artisti: Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham, Ron Griffin, Roni Horn, James Hyde, Gregory Mahoney, Thomas Schütte, Carole Seborovski, Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster, con l’intenzione di documentare la personale sensibilità collezionistica di Panza.
La mostra si articolerà sui tre piani di Villa Malpensata rispettando il criterio espositivo ribadito da Panza in più occasioni, ossia quello di dedicare ad ogni singolo artista uno spazio a sé stante in maniera tale che il linguaggio di ciascuno si possa esprimere compiutamente senza che sia ibridato e contaminato da quello di altri. Le opere dei 18 artisti presenti in mostra accompagneranno il visitatore in un percorso che dalla dimensione reale e oggettiva, ancora connessa alla memoria di forme reali o a oggetti di recupero, giunge a quella lirica e spirituale ottenuta tramite il colore o la rievocazione di significati che, pur partendo dalla forma, la trascendono evocando una dimensione più profonda.
Questo comune omaggio della Città e del Cantone a Giuseppe Panza di Biumo intende inoltre celebrare un importante momento nel processo di consolidamento della collaborazione tra i due principali musei dei due enti, i quali gestiranno comunemente i nuovi spazi espositivi in fase di costruzione sul lungolago di Lugano, concretizzando il sogno dello stesso Panza di vedere nascere un Museo dotato di spazi adeguati, in grado di accogliere e dare visibilità anche alle opere della sua donazione.
03
luglio 2010
Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. Opere della Donazione al Museo Cantonale d’Arte
Dal 03 luglio al 26 settembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE
Lugano, Riva Antonio Caccia, 5, (Lugano)
Lugano, Riva Antonio Caccia, 5, (Lugano)
Biglietti
Intero Fr. 12 / € 8
Ridotto, AVS e over 65 anni,
gruppi e studenti 17-25 anni Fr. 8 / € 5
Ragazzi fino a 16 anni Fr. 0 / € 0
Orario di apertura
da Martedì a giovedì e sabato - domenica 10-18 (orario continuato)
Vernissage
3 Luglio 2010, ore 17.30
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
STUDIO BATTAGE
Ufficio stampa
ALESSANDRA DE ANTONELLIS
Autore
Curatore