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Omaggio a Greco – Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile
Nel ventennale della morte del celebre artista siciliano, che ricorrerà in aprile 2015, l’idea, suggerita da alcuni sovraintendenti legati professionalmente e personalmente alla figura del Maestro Greco, vuole essere una reinterpretazione della poetica dell’Artista ispirata alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La curatrice del progetto Adele Nicotra è lieta di invitarvi alla mostra « Omaggio a
Emilio
Greco - Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile» realizzata in occasione del
ventennale della morte del celebre artista siciliano Emilio Greco, che ricorrerà in aprile 2015.
L’idea, suggerita da alcuni sovraintendenti legati professionalmente e personalmente alla
figura del Maestro Greco, vuole essere una reinterpretazione della poetica dell’Artista ispirata
alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea.
Il progetto consiste nell’invitare tre artiste contemporanee a realizzare negli spazi del Museo
Emilio Greco di Catania le loro Opere, interfacciandosi al lavoro del Maestro; nelle tre sale
del museo destinate alle Esposizioni Temporanee, ciascun’artista racconta la propria visione
dello spazio espositivo, utilizzando il luogo istituzionale come risorsa creativa. Ecco la nascita
quindi di tre “stanze tematiche”quasi delle period room, che narrano con materiali e
sensibilità contemporanee un discorso artistico intrapreso dal Maestro Greco più di 50 anni fa:
la poetica del corpo femminile, intesa come forza creatrice che si esprime attraverso il suo
rapimento lirico.
Questo essere armonico e misterioso, rappresentano nelle Litografie del Maestro Greco con
un tratto deciso ma dai contorni quasi sempre indefiniti, si confonde con il suo contrario, il
corpo maschile. Da questa suggestione nasce l’opera di Tiziana Contino, già docente
all’accademia di Catania e Torino, sublime performer degli stati dell’anima, che in questo
progetto omaggia la memoria del maestro Greco con un inedito creativo: “Il geode”, una
scultura che prende forma a partire da calchi del suo corpo e del suo complemento, il corpo
maschile, riprendendo l’idea platonica del raggiungimento della completezza dell’essere
umano attraverso la ricerca della metà perduta, auspicando che “ciascuno incontri la creatura
amata ritornando all’antica natura”... ( Platone: Il Simposio, a cura di Francesco Boscarino ed Enrico
Piscione, Edicooper Palermo 1987, pag. 61).
La seconda “stanza tematica” ospita il lavoro di Claudia Gambadoro. Anche lei docente
all’Accademia, che incarna la sua cifra stilistica nella forza materica del suo lavoro. Nelle
opere dell’artista l’abilità creativa, diventa poetica della creazione, che si esprime attraverso la
rielaborazione all’interno degli spazi del Museo, di un progetto che si snoda all’interno di
luoghi fisici diversi: il presente della memoria recuperato attraverso la volatilità di disegni
effimeri, amati, custoditi, ritrovati, esposti come una summa della memoria dell’artista, che ci
restituisce nella sua opera tutta la forza creatrice del progetto Trànsitos, nato al museo di
Santiago del Cile MAC (Contemporary art Museum) e che adesso si riadatta allo spazio del
Museo Emilio Greco per diventare altro: poetica del corpo femminile, poetica di un corpo che
cosi come la mente che contiene è sempre in viaggio, dove il rapimento lirico è legato alla
percezione e reinterpretazione del luogo come passaggio.
Il terzo spazio vede protagonista della creazione Alice Grassi, artista raffinatamente
anticonformista che per questo progetto sfida i vincoli proposti dagli spazi per fare diventare
il luogo espressione del concetto di libertà e infinito. I suoi Appunti sul Volo esperiscono una
serie infinita di possibilità creative che attraverso la multimedialità dei mezzi utilizzati,
restituiscono un’idea fresca e contemporanea della poetica del corpo femminile intesa come
superamento dei propri limiti, volta alla ricerca dell’assoluto. Questa la sua cifra stilistica che
in modo inedito e piacevolmente innovativo interpreta la poetica del corpo femminile come
una militanza dai toni intellettuali, dove la necessità di superare i propri limiti è il rapimento
lirico che supera le differenze di genere e diventa sentimento comune all’essere umano.
L’esposizione vuole essere un’operazione culturale che mira a integrare nel contesto
istituzionale realtà diverse in modo trasversale e democratico, con la finalità di coinvolgere un
pubblico eterogeneo, animato dal desiderio di rinnovamento culturale, attraverso l’educazione
al bello, al fruibile, al pubblico, al comune. Tutto questo si sostanzia in un fervido interesse
verso il contemporaneo, la cultura e l’innovazione e in un impegno costante verso la
diffusione del bello. Queste le parole chiave di un’operazione culturale, resa possibile grazie
alla gentile concessione degli spazi da parte del Comune, che speriamo continui ad
appoggiare questo tipo di progetti con la finalità comune di creare rinnovamento e cultura
Emilio
Greco - Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile» realizzata in occasione del
ventennale della morte del celebre artista siciliano Emilio Greco, che ricorrerà in aprile 2015.
L’idea, suggerita da alcuni sovraintendenti legati professionalmente e personalmente alla
figura del Maestro Greco, vuole essere una reinterpretazione della poetica dell’Artista ispirata
alla rilettura del corpo femminile in chiave contemporanea.
Il progetto consiste nell’invitare tre artiste contemporanee a realizzare negli spazi del Museo
Emilio Greco di Catania le loro Opere, interfacciandosi al lavoro del Maestro; nelle tre sale
del museo destinate alle Esposizioni Temporanee, ciascun’artista racconta la propria visione
dello spazio espositivo, utilizzando il luogo istituzionale come risorsa creativa. Ecco la nascita
quindi di tre “stanze tematiche”quasi delle period room, che narrano con materiali e
sensibilità contemporanee un discorso artistico intrapreso dal Maestro Greco più di 50 anni fa:
la poetica del corpo femminile, intesa come forza creatrice che si esprime attraverso il suo
rapimento lirico.
Questo essere armonico e misterioso, rappresentano nelle Litografie del Maestro Greco con
un tratto deciso ma dai contorni quasi sempre indefiniti, si confonde con il suo contrario, il
corpo maschile. Da questa suggestione nasce l’opera di Tiziana Contino, già docente
all’accademia di Catania e Torino, sublime performer degli stati dell’anima, che in questo
progetto omaggia la memoria del maestro Greco con un inedito creativo: “Il geode”, una
scultura che prende forma a partire da calchi del suo corpo e del suo complemento, il corpo
maschile, riprendendo l’idea platonica del raggiungimento della completezza dell’essere
umano attraverso la ricerca della metà perduta, auspicando che “ciascuno incontri la creatura
amata ritornando all’antica natura”... ( Platone: Il Simposio, a cura di Francesco Boscarino ed Enrico
Piscione, Edicooper Palermo 1987, pag. 61).
La seconda “stanza tematica” ospita il lavoro di Claudia Gambadoro. Anche lei docente
all’Accademia, che incarna la sua cifra stilistica nella forza materica del suo lavoro. Nelle
opere dell’artista l’abilità creativa, diventa poetica della creazione, che si esprime attraverso la
rielaborazione all’interno degli spazi del Museo, di un progetto che si snoda all’interno di
luoghi fisici diversi: il presente della memoria recuperato attraverso la volatilità di disegni
effimeri, amati, custoditi, ritrovati, esposti come una summa della memoria dell’artista, che ci
restituisce nella sua opera tutta la forza creatrice del progetto Trànsitos, nato al museo di
Santiago del Cile MAC (Contemporary art Museum) e che adesso si riadatta allo spazio del
Museo Emilio Greco per diventare altro: poetica del corpo femminile, poetica di un corpo che
cosi come la mente che contiene è sempre in viaggio, dove il rapimento lirico è legato alla
percezione e reinterpretazione del luogo come passaggio.
Il terzo spazio vede protagonista della creazione Alice Grassi, artista raffinatamente
anticonformista che per questo progetto sfida i vincoli proposti dagli spazi per fare diventare
il luogo espressione del concetto di libertà e infinito. I suoi Appunti sul Volo esperiscono una
serie infinita di possibilità creative che attraverso la multimedialità dei mezzi utilizzati,
restituiscono un’idea fresca e contemporanea della poetica del corpo femminile intesa come
superamento dei propri limiti, volta alla ricerca dell’assoluto. Questa la sua cifra stilistica che
in modo inedito e piacevolmente innovativo interpreta la poetica del corpo femminile come
una militanza dai toni intellettuali, dove la necessità di superare i propri limiti è il rapimento
lirico che supera le differenze di genere e diventa sentimento comune all’essere umano.
L’esposizione vuole essere un’operazione culturale che mira a integrare nel contesto
istituzionale realtà diverse in modo trasversale e democratico, con la finalità di coinvolgere un
pubblico eterogeneo, animato dal desiderio di rinnovamento culturale, attraverso l’educazione
al bello, al fruibile, al pubblico, al comune. Tutto questo si sostanzia in un fervido interesse
verso il contemporaneo, la cultura e l’innovazione e in un impegno costante verso la
diffusione del bello. Queste le parole chiave di un’operazione culturale, resa possibile grazie
alla gentile concessione degli spazi da parte del Comune, che speriamo continui ad
appoggiare questo tipo di progetti con la finalità comune di creare rinnovamento e cultura
31
gennaio 2015
Omaggio a Greco – Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile
Dal 31 gennaio al 20 febbraio 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO EMILIO GRECO
Catania, Piazza San Francesco D'assisi, 3, (Catania)
Catania, Piazza San Francesco D'assisi, 3, (Catania)
Biglietti
5 euro
Orario di apertura
dalle 9 alle 19
Vernissage
31 Gennaio 2015, h 18
Autore
Curatore