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Omaggio a Luigi Serena (1855 – 1911)
Una selezione di opere molto significativa della produzione dell’apprezzato pittore originario di Montebelluna
Comunicato stampa
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Villa Romivo, dimora storica montebellunese nel cuore della cittadina, apre nuovamente le porte all’arte e al racconto del territorio attraverso lo sguardo dei suoi protagonisti più rappresentativi. Da sabato 17 novembre la villa ospiterà la mostra “Omaggio a Luigi Serena (1855 – 1911)”, un’antologia contenuta che offre tuttavia una selezione di opere molto significativa della produzione dell’apprezzato pittore di genere e ricercato ritrattista originario di Montebelluna.
La mostra è promossa dall'Agenzia generale di Montebelluna di Generali Italia Spa, che del 2015 ha la propria sede secondaria (la principale si trova a Quinto di Treviso) a Villa Romivo e prosegue nella volontà di consolidare questo spazio come un luogo d’arte e di cultura aperto a tutti i cittadini: nona esposizione allestita nella storica dimora nell’arco di un anno e mezzo, “Omaggio a Luigi Serena (1855-1911)” sarà un viaggio delicato nelle emozioni e nei piccoli gesti che ieri come oggi rendono autentica una comunità. «I dipinti di Serena – spiega Eugenio Manzato, curatore della mostra - raccontano la quotidianità di un Veneto di terraferma, dignitosamente povero e mai sottomesso». Serena con questa iniziativa “torna” nella sua città natale dopo 33 anni: l’ultima monografica a Montebelluna risale infatti al 1985 (ampia è invece la sezione a lui dedicata al Museo Bailo di Treviso). Alcune delle opere esposte a Villa Romivo sono molto note, come il dipinto simbolo della mostra, La pappa scotta (1886 - 88), altre rappresentano una piacevole riscoperta, anche alla luce della recente manutenzione, e una in particolare, Ritratto della signora Zamprogno Dal Din (1908), risulta inedita. Nel caso di Vittime (1897) si tratta di una vera e propria restituzione: gli organizzatori dell’esposizione infatti si sono occupati anche di farlo restaurare. I quadri in mostra, tutti conservati a Montebelluna e concessi dal Comune di Montebelluna e da collezionisti privati, saranno otto e, contemplando generi diversi, permetteranno di apprezzare in modo trasversale la produzione di Luigi Serena (Montebelluna, 1955 – Treviso, 1911). La pappa scotta, il dipinto simbolo dell’esposizione è forse l’opera migliore nel genere dei teneri affetti familiari, mentre El stalo è un capolavoro che pone in risalto un’altra caratteristica della pittura dell’artista, gli effetti luminosi, e ancora, Barche di pescatori in laguna è rappresentativo del genere paesaggistico, mentre Ritratto della nonna del pittore e Ritratto della signora Zamprogno Dal Din (interessante anche per l’annotazione “Montebelluna” sotto la firma, che lega l'effigiata alla terra natale dell'artista) mettono in luce l’abilità di Serena nel ritratto, invece Morosi in còlera e Femo pase sono rappresentativi delle composizioni a tema dell’età matura. Vittime, infine, è una redazione successiva a Sine labe, che fu esposta alla Biennale di Venezia del 1897, e che precede quella definitiva ora esposta al Museo Bailo di Treviso. «L’esposizione che ci apprestiamo ad inaugurare – spiegano Stefano Paladin, Francesco Merlo e Maurizio Serena titolari dell’Agenzia – vuole essere un omaggio al pittore montebellunese Luigi Serena e intende offrire l’occasione ai cittadini di Montebelluna di ammirare, riunite, le sue opere conservate nella nostra città da collezionisti pubblici e privati. Questa, come le altre iniziative culturali che promuoviamo, si pone l’obiettivo di assolvere un concreto compito sociale, quello di creare cultura del ben – essere, perché far star bene le persone è un fattore di positività per la collettività». Per poter approfondire la conoscenza di Luigi Serena e delle opere esposte, il sabato e la domenica per tutta la durata della mostra gli studenti del liceo artistico di Montebelluna saranno disponibili ad accompagnare i visitatori illustrando loro le peculiarità dell’artista e della sua produzione.
La mostra è promossa dall'Agenzia generale di Montebelluna di Generali Italia Spa, che del 2015 ha la propria sede secondaria (la principale si trova a Quinto di Treviso) a Villa Romivo e prosegue nella volontà di consolidare questo spazio come un luogo d’arte e di cultura aperto a tutti i cittadini: nona esposizione allestita nella storica dimora nell’arco di un anno e mezzo, “Omaggio a Luigi Serena (1855-1911)” sarà un viaggio delicato nelle emozioni e nei piccoli gesti che ieri come oggi rendono autentica una comunità. «I dipinti di Serena – spiega Eugenio Manzato, curatore della mostra - raccontano la quotidianità di un Veneto di terraferma, dignitosamente povero e mai sottomesso». Serena con questa iniziativa “torna” nella sua città natale dopo 33 anni: l’ultima monografica a Montebelluna risale infatti al 1985 (ampia è invece la sezione a lui dedicata al Museo Bailo di Treviso). Alcune delle opere esposte a Villa Romivo sono molto note, come il dipinto simbolo della mostra, La pappa scotta (1886 - 88), altre rappresentano una piacevole riscoperta, anche alla luce della recente manutenzione, e una in particolare, Ritratto della signora Zamprogno Dal Din (1908), risulta inedita. Nel caso di Vittime (1897) si tratta di una vera e propria restituzione: gli organizzatori dell’esposizione infatti si sono occupati anche di farlo restaurare. I quadri in mostra, tutti conservati a Montebelluna e concessi dal Comune di Montebelluna e da collezionisti privati, saranno otto e, contemplando generi diversi, permetteranno di apprezzare in modo trasversale la produzione di Luigi Serena (Montebelluna, 1955 – Treviso, 1911). La pappa scotta, il dipinto simbolo dell’esposizione è forse l’opera migliore nel genere dei teneri affetti familiari, mentre El stalo è un capolavoro che pone in risalto un’altra caratteristica della pittura dell’artista, gli effetti luminosi, e ancora, Barche di pescatori in laguna è rappresentativo del genere paesaggistico, mentre Ritratto della nonna del pittore e Ritratto della signora Zamprogno Dal Din (interessante anche per l’annotazione “Montebelluna” sotto la firma, che lega l'effigiata alla terra natale dell'artista) mettono in luce l’abilità di Serena nel ritratto, invece Morosi in còlera e Femo pase sono rappresentativi delle composizioni a tema dell’età matura. Vittime, infine, è una redazione successiva a Sine labe, che fu esposta alla Biennale di Venezia del 1897, e che precede quella definitiva ora esposta al Museo Bailo di Treviso. «L’esposizione che ci apprestiamo ad inaugurare – spiegano Stefano Paladin, Francesco Merlo e Maurizio Serena titolari dell’Agenzia – vuole essere un omaggio al pittore montebellunese Luigi Serena e intende offrire l’occasione ai cittadini di Montebelluna di ammirare, riunite, le sue opere conservate nella nostra città da collezionisti pubblici e privati. Questa, come le altre iniziative culturali che promuoviamo, si pone l’obiettivo di assolvere un concreto compito sociale, quello di creare cultura del ben – essere, perché far star bene le persone è un fattore di positività per la collettività». Per poter approfondire la conoscenza di Luigi Serena e delle opere esposte, il sabato e la domenica per tutta la durata della mostra gli studenti del liceo artistico di Montebelluna saranno disponibili ad accompagnare i visitatori illustrando loro le peculiarità dell’artista e della sua produzione.
17
novembre 2018
Omaggio a Luigi Serena (1855 – 1911)
Dal 17 novembre 2018 al 17 marzo 2019
arte moderna
Location
VILLA ROMIVO
Montebelluna, Via Giacomo Matteotti, 2, (Treviso)
Montebelluna, Via Giacomo Matteotti, 2, (Treviso)
Orario di apertura
lun - ven: 8.30-13.00 e 14.00-17.00
sab 10.00-12.00 e 15.00-17.00
dom 10.00-12.00
Autore
Curatore