Il Centro d’Arte La Bussola presenterà Sabato 1 Marzo 2008 con una mostra personale, una selezione significativa di “opere scelte” (1946-2005) del Maestro Mimmo Rotella.
L’evento, vuole essere non solo un omaggio ad uno degli artisti calabresi più importanti ed apprezzati a livello internazionale, ma si propone di offrire una testimonianza del profondo legame che ha unito il maestro alla città di Cosenza ed in particolare alla galleria, che sin dagli inizi degli anni ’70 si è interessata al lavoro di ricerca di Rotella, realizzando decine di mostre tra personali e collettive.

<> (Martina Cavallarin)

La Direttrice della Galleria La Bussola Marilena Sirangelo: Del suo lavoro mi ha affascinato maggiormente la sua insaziabile ricerca, la sua spinta di innovatore, la sua attenta lettura agli eventi che lo circondavano. Riusciva a passare dai décollages ai lavori Mec Art del 1963 e Artypo del 1967-stuzzicato dalle nuove scoperte nel campo della tecnologia- opere in cui l’intervento dell’artista si riduceva al minimo e che realizzò fino a metà degli anni 70 circa, per poi approdare ai blanks -che viaggiando nel senso opposto dei décollages coprivano l’immagine- fino al nuovo incontro con la pittura attraverso segni primitivi e interventi pittorici delle sovrapitture su décollages. E’ stato un testimone del nostro tempo, un macinatore di idee, un attento osservatore di quei fenomeni urbani da cui traeva continuamente ispirazione.
La mostra che viene presentata in galleria, ripercorre tutti i momenti di ricerca del maestro, dal periodo geometrico di fine anni ’40, alle opere degli anni ’50, dagli strappi e gli elementi cinematografici degli anni ’60, a gli artypo degli anni ’70 fino ai lavori degli ultimi periodi.
Per l’occasione, la galleria pubblicherà un catalogo con testo critico di Martina Cavallarin. Il criterio di selezione adottato segue il filone della retrospettiva con alcuni lavori che sono stati presentati in occasione di importanti esposizioni di Rotella (Museo di Rende, 1996 – Complesso Monumentale del S. Giovanni, 1999) e tanti altri assolutamente inediti tra cui sono da segnalare quattro décollage degli anni ’60 dal sapore decisamente internazionale.