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Omaggio a Picasso
Mostra dedicata alle opere di protagonisti dell’arte contemporanea come Joan Mirò, Salvador Dalì, Henry Moore, Renato Guttuso, Enrico Bay e molti altri, realizzate in occasione della morte di Pablo Picasso nel 1973.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Triennale Europea dell'Incisione continua a diffondere la conoscenza dell'opera grafica di grandi artisti. Venerdì 12 giugno, nell'Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano, si inaugura la mostra Omaggio a Picasso, dedicata alle opere di protagonisti dell'arte contemporanea come Joan Mirò, Salvador Dalì, Henry Moore, Renato Guttuso, Enrico Bay e molti altri, realizzate in occasione della morte di Pablo Picasso nel 1973. L'evento è organizzato in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, l'Azienda Speciale Villa Manin, la Fondazione Crup e la Fondazione Antonio Mazzotta.
Tra il 1973 e il 1977 il giornalista e critico d'arte Wieland Schmied comincia a raccogliere le opere in omaggio a Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973). L'omaggio, di proprietà della Fondazione Antonio Mazzotta di Milano, infatti, presenta l'insieme delle opere grafiche realizzate intorno alla storica data della morte del grande artista spagnolo da 69 protagonisti dell'arte contemporanea, molto diversi l'uno dall'altro, sia per la storia personale, sia per la declinazione formale ed espressiva del loro lavoro. Nel 1930 Picasso, artista dalle mille sfaccettature, supera il periodo azzurro e rosa e la sua arte subisce un brusco cambiamento, inventando un nuovo modo di esprimersi. Da questa svolta il suo stile muta completamente ed è caratterizzato dall'ibridazione dei suoi stili precedenti.
I protagonisti dell'arte di quel periodo, ma anche le generazioni successive, sono totalmente rapite dal suo genio e dalla sua immane creatività. Ognuno di loro cerca di carpirne i segreti e le caratteristiche essenziali. L'obiettivo è proprio quello di riuscire a ricavare dal lavoro di Picasso spunti e proposte congeniali al loro stile. Tutti i colleghi di Picasso, infatti, cercano di afferrare il significato delle opere di Picasso e per farlo le scompongono e le selezionano. Emerge così un panorama di ricerca molto ampio, perfino disomogeneo. Ed è proprio questo risultato a far comprendere ancora una volta il concetto dell'inesauribilità dell'eredità Picassiana.
In alcuni degli omaggi esposti il tema predominante è quello della sensualità, considerata una forza vitale dell'umanità in particolare dai surrealisti (Bellmer, Matta, Lam e Masson), ma anche da alcuni artisti più giovani – stiamo parlando del 1973 -, come Guttuso, Manzù, Moore e Hrdlicka e perfino da certi esponenti della pop art come Hamilton, Jones, Rivers. Altri epigoni rappresentano lo stile di Picasso con opere caratterizzate da movenze rigide o acuminate (Wotruba, Chadwick, Mack, Uecker, Wewerka) o addirittura in modulazioni geometriche (Bill, Stella, Vasarely, D'Arcangelo) che sembrano quasi porsi in antitesi rispetto alle scelte del grande maestro. Ma tante altre sono le chiavi di lettura degli "eredi" di Picasso: ci sono quelli che, riprendendo i suoi collage di oggetti trovati, assemblano con grande disinvoltura le immagini più disparate, com e fanno i nouveaux réalistes Arman, Tinguely e Niki de Saint-Phalle e poi gli artisti pop Rauschenberg, Rosenquist, Oldenburg, Tilson e Télémaque. Ma ci sono anche quelli che si soffermano sulle scomposizioni e deformazioni dei corpi e dei volti (Baj, Schultze, Paolozzi, De Maria). Altri rielaborano in chiave più o meno ironica le sue stesse opere come Pistoletto con la celebre colomba della pace e Wharol ritraendo un'altra creatura del grande spagnolo: la figlia Paloma.
La direzione e le cura della mostra e del catalogo è stata affidata a Giuseppe Bergamini, direttore del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo e presidente della Triennale Europea dell'Incisione, e da Enzo Di Martino, critico d'arte e giornalista.
L'esposizione all'Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano sarà visitabile , dal 12 giugno al 2 agosto, dal martedì al venerdì (14.00-19.00), sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00 Chiusura: lunedì. L'ingresso è gratuito.
Tra il 1973 e il 1977 il giornalista e critico d'arte Wieland Schmied comincia a raccogliere le opere in omaggio a Picasso (Malaga 1881 - Mougins 1973). L'omaggio, di proprietà della Fondazione Antonio Mazzotta di Milano, infatti, presenta l'insieme delle opere grafiche realizzate intorno alla storica data della morte del grande artista spagnolo da 69 protagonisti dell'arte contemporanea, molto diversi l'uno dall'altro, sia per la storia personale, sia per la declinazione formale ed espressiva del loro lavoro. Nel 1930 Picasso, artista dalle mille sfaccettature, supera il periodo azzurro e rosa e la sua arte subisce un brusco cambiamento, inventando un nuovo modo di esprimersi. Da questa svolta il suo stile muta completamente ed è caratterizzato dall'ibridazione dei suoi stili precedenti.
I protagonisti dell'arte di quel periodo, ma anche le generazioni successive, sono totalmente rapite dal suo genio e dalla sua immane creatività. Ognuno di loro cerca di carpirne i segreti e le caratteristiche essenziali. L'obiettivo è proprio quello di riuscire a ricavare dal lavoro di Picasso spunti e proposte congeniali al loro stile. Tutti i colleghi di Picasso, infatti, cercano di afferrare il significato delle opere di Picasso e per farlo le scompongono e le selezionano. Emerge così un panorama di ricerca molto ampio, perfino disomogeneo. Ed è proprio questo risultato a far comprendere ancora una volta il concetto dell'inesauribilità dell'eredità Picassiana.
In alcuni degli omaggi esposti il tema predominante è quello della sensualità, considerata una forza vitale dell'umanità in particolare dai surrealisti (Bellmer, Matta, Lam e Masson), ma anche da alcuni artisti più giovani – stiamo parlando del 1973 -, come Guttuso, Manzù, Moore e Hrdlicka e perfino da certi esponenti della pop art come Hamilton, Jones, Rivers. Altri epigoni rappresentano lo stile di Picasso con opere caratterizzate da movenze rigide o acuminate (Wotruba, Chadwick, Mack, Uecker, Wewerka) o addirittura in modulazioni geometriche (Bill, Stella, Vasarely, D'Arcangelo) che sembrano quasi porsi in antitesi rispetto alle scelte del grande maestro. Ma tante altre sono le chiavi di lettura degli "eredi" di Picasso: ci sono quelli che, riprendendo i suoi collage di oggetti trovati, assemblano con grande disinvoltura le immagini più disparate, com e fanno i nouveaux réalistes Arman, Tinguely e Niki de Saint-Phalle e poi gli artisti pop Rauschenberg, Rosenquist, Oldenburg, Tilson e Télémaque. Ma ci sono anche quelli che si soffermano sulle scomposizioni e deformazioni dei corpi e dei volti (Baj, Schultze, Paolozzi, De Maria). Altri rielaborano in chiave più o meno ironica le sue stesse opere come Pistoletto con la celebre colomba della pace e Wharol ritraendo un'altra creatura del grande spagnolo: la figlia Paloma.
La direzione e le cura della mostra e del catalogo è stata affidata a Giuseppe Bergamini, direttore del Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo e presidente della Triennale Europea dell'Incisione, e da Enzo Di Martino, critico d'arte e giornalista.
L'esposizione all'Esedra di Levante di Villa Manin di Passariano sarà visitabile , dal 12 giugno al 2 agosto, dal martedì al venerdì (14.00-19.00), sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00 Chiusura: lunedì. L'ingresso è gratuito.
12
giugno 2009
Omaggio a Picasso
Dal 12 giugno al 02 agosto 2009
arte contemporanea
Location
VILLA MANIN DI PASSARIANO
Codroipo, Piazza Manin, 10, (Udine)
Codroipo, Piazza Manin, 10, (Udine)
Orario di apertura
al martedì al venerdì (14.00-19.00), sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00 Chiusura: lunedì.
Vernissage
12 Giugno 2009, ore 18 nell'Esedra di Levante
Autore
Curatore