Scriveva Pontus Hulten nelle pagine del catalogo edito da Alinari nel 1980 in occasione della mostra sulla fotografia di Robert Rauschenberg: “…l’opera di Robert Rauschenberg è piena di immagini prese a prestito, immagini di tutti i generi, ritagliate da giornali e riviste, o semplicemente trovate per caso; e talvolta un’immagine a carattere più personale è tratta dal suo stesso album di fotografie…”.

Robert Rauschenberg prima di essere pittore originalissimo era stato fotografo. La sua iconografia s’addentra attraverso il quotidiano alla scoperta di una interrelazione di forme capace di sommare la fisionomia umana con il grafismo rigoroso. Nelle sue opere non esistono censure peculiari: “…l’immagine, _ continua Hulten _astratta dalla continuità temporale, diventa tutto insieme: tempo compresso, energia primordiale…”.

Si inaugura sabato prossimo 17 giugno alle ore 19 alla CHAMPAGNERIA ALBERICUS (Palazzotto Ascoli via Loris Giorgi 6 Carrara) la mostra curata per conto della redazione di Atelier/Lo Svegliarino da Paolo Pratali.

L’iniziativa che anticipa di soli 55 giorni la vernice del secondo Festival dell’Arte “Sensibilmente Eros” è inserita nella programmazione artistica culturale “Labirinti” portata avanti dall’intellettuale carrarese fin dall’ottobre scorso.

Nella mostra saranno esposti 24 scatti realizzati tra il 1949 e il ‘65 e fra il 1979 e l’80; gli idiomi raccontati si riferiscono alla vita quotidiana: ritratti di passanti, lampadine appese, primi piani di personaggi qualunque immortalati nelle strade di New York, venditori ambulanti d’occhiali, manifesti strappati recanti l’immagine della morte di Stalin, fiancate di palazzi traslucidi, insegne, automobili in disuso.

La rassegna della Champagneria Albericus ci permette anche di capire con maggiore coerenza e profondità l’origine pittorica di Robert Rauschenberg notissimo artista americano eletto come uno dei maggiori testimoni della Pop Art.