Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Omaggio ad Emblema
La mostra, che inaugura il calendario di eventi 2008 del Museo Emblema, prevede la chiamata a raccolta di 32 artisti che rendono omaggio all’artista scomparso due anni fa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sono trascorsi 2 anni dalla scomparsa di Salvatore Emblema ed il mondo artistico ne avverte la mancanza. Nell’arte napoletana, ma anche, più ampiamente, nel contesto nazionale ed internazionale, ha lasciato un vuoto. Ed una perdita significativa può essere considerata la sua scomparsa anche per tutta l’area vesuviana, di cui Salvatore Emblema aveva saputo ergersi a rappresentante significativo e consapevole delle istanze, dei bisogni ed anche delle risorse interne.
In tale prospettiva, appare doveroso ricordare la figura e la personalità di tale maestro ed il modo che appare più convincente per farlo è quello di non limitarsi ad una semplice memoria rievocativa, ma ad una chiamata a raccolta di artisti che concorrano – ciascuno secondo la propria sensibilità creativa – a dar vita ad una mostra espositiva in cui l’omaggio alla personalità di Salvatore Emblema costituisca il motivo ispiratore e saliente.
La mostra, che inaugura il calendario di eventi 2008 del Museo Emblema, prevede la chiamata a raccolta di 32 artisti. I pittori, diversissimi per formazione ed esiti formali, non dovranno però limitarsi semplicemente a conferire alla rassegna espositiva una propria opera. Essi dovranno, piuttosto, confrontarsi con gli strumenti stessi d’intervento di Salvatore Emblema – in particolare con la tela di Juta – per cimentarsi in una proiezione creativa che non debba imitare, evidentemente, lo stile di Emblema, ma che intenda, però, al tempo stesso, rievocarne le logiche strumentali e gli ambiti operativi.
Le opere realizzate dagli artisti invitati saranno, perciò, prodotte su tela di juta nel formato di 70x90 cm, e saranno eseguite con la massima libertà ispirativa e compositiva secondo le logiche creative proprie di ciascun artista invitato.
Tale rassegna espositiva non sarà, quindi, una mera raccolta d’opere senza ragioni che ne governino l’insieme, ma, piuttosto, il prodotto complessivo d’un progetto guidato ed animato da un disegno critico per il cui orientamento viene incaricato il Prof. Rosario Pinto che ha lungamente praticato la personalità di Salvatore Emblema, documentandone l’attività nel contesto di studi storico-critici.
Un omaggio ad Emblema, che è anche e soprattutto un omaggio alla sua ricerca artistica, tutta vissuta nel segno della Trasparenza. Un Valore trasversale questo, in grado di superare i confini della pura immagine, della sola estetica per porsi come fatto etico, morale, comportamentale. Un valore che appartiene ad ogni artista (e ad ogni uomo) e diventa cifra di sincerità ispirativa, di urgenza creativa, di trasparenza (appunto) emozionale.
Con tali premesse, pertanto, e con la guida organizzativa della Associazione Culturale Onlus “Il Ponte” di Nocera Inferiore e, in particolare, con l’ausilio di Domenico Pagano, che è stato per lunghissimi anni amico, sostenitore e consulente di Salvatore Emblema, si definisce questo progetto di mostra che dovrà rappresentare anche un momento di chiamata a raccolta più larga degli artisti e del pubblico intorno all’istituzione del Museo Emblema già voluto e creato qualche anno fa nel contesto del Comune di Terzigno, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio ed alla cui guida il Maestro aveva voluto proprio le due personalità di Rosario Pinto e Domenico Pagano, rispettivamente responsabili della direzione artistica il primo e di quella organizzativa il secondo.
· Al vernissage verrà inoltre presentato il Progetto Educativo Nazionale
“Sulle Orme di… Salvatore Emblema e le terre Vesuviane” un iniziativa condotta d’intesa dal Ministero dell’Istruzione, il Museo Emblema, il Comune di Terzigno e coordinata dal Prof. Bruno Palmieri. L’iniziativa , operativa dall’anno scolastico 2008/2009, è tesa a ribadire, nel solco della figura e della ricerca di Salvatore Emblema, un più forte ed efficace rapporto tra le strategie didattiche e formative della scuola campana e le grandi potenzialità turistiche e culturali del territorio vesuviano.
Lista artisti mostra “Omaggio ad Emblema”
· A. Ambrosone
· A. Auriemma
· A. Crescenzi
· Alaaeddin
· B. Palmieri
· C. Cioffi
· C. Guarino
· C. Scarpati
· D. Falace
· E. Alfano
· E. Angiuoni
· E. Mazzella
· G.Ferrenti
· G. Rossi
· G.Cuofano
· L. Franzese
· L.Mazzella
· M. Falace
· P.Coppola
· R. Mazzella
· R. Schiano
· R.Petti
· S. De Curtis
· S. Di Costanzo
· S. Piccirillo
· S. Spataro
· Sy O
· T. De Rosa
· V. Canfora
· V. Fortunati
· G. Grossi
· A. Scotto
Cenni biografici su Salvatore Emblema:
Salvatore Emblema nasce a Terzigno (Napoli) nel 1929. Ha frequentato l’istituto d’arte e la Scuola del Corallo di Torre del Greco. La sua ricerca si apre tuttavia a Roma, dove si trasferisce nel 1948, portando con sé i primi lavori. Sono collages di foglie disseccate (“fullografie”) il cui successo gli aprirà le porte dei circoli artistici di via del Babuino.
Nel corso degli anni Cinquanta passa dalle foglie alle pietre e alle terre vulcaniche, che compariranno nelle sue prime personali, a cominciare da quella del 1956 presso la Galleria S. Marco. Nello stesso anno si reca in America al seguito di Jonh D. Rockfeller, dove intraprende un percorso di studio e di comprensione profonda delle proprie esigenze creative. Conosce gli artisti della “School” rimanendo colpito, soprattutto, dalla ricerca di Mark Rothko. Agli inizi degli anni Sessanta vive tra Roma e Terzigno, lavora come scenografo a Cinecittà realizzando interni per numerosi film, tra i quali “La strada” di Fellini. Nasce in quegli anni una serie di opere caratterizzate da una profonda istanza materica. Nella seconda metà del decennio vedono la luce le prime “tele nude”, incorniciate da fasce di colore. Lo spazio reale e quello pittorico coesistono in una matrice unica e si esaltano l’un l’altro. È un ulteriore passo verso quella che sarà la sua conquista più personale: la “Trasparenza”, canonizzata da Giulio Carlo Argan nel 1979. Le tele “detessute”, come le definisce Palma Bucarelli, sono l’oggetto di numerose esposizioni durante tutto il corso degli anni Settanta.Quel grande fermento creativo culmina nel 1979 con due importanti esposizioni: a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti, e a Napoli alla Villa Pignatelli. Nel 1980 e nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia. Gli anni Ottanta segnano altre importanti tappe. Un suo autoritratto sul tema della Trasparenza è scelto da Argan per la collezione degli Uffizi di Firenze, tiene personali alla galleria comunale di Cesena (1981) e al Palazzo Reale di Napoli (1985). Inoltre, torna in America: nel 1985 il Metropolitan Museum di New York acquista cinque sue opere. Nel 1982 tiene una mostra al Museo Bojmans di Rotterdam. Negli anni, la pittura di Emblema è andata acquistando in scioltezza, agilità compositiva e urgenza di esecuzione: il rapporto tra la luce, la materia e gli elementi fondanti della pittura si è sviluppato per semplificazioni successive, secondo le regole di una “matematica emotiva”, come ha definito il procedere della sua ricerca il critico israeliano Amnon Barzel. Emblema scompare nel Febbraio del 2006.
…Il quadro diventa una trappola che trattiene con la luce, lo spazio ed il tempo. Il lavoro di detessitura è appunto una lenta destrutturazione dello schermo per recuperare la trasparenza dall’ opacità, svelando la spazialità interna della materia prima della pittura, la tela. Non essendo più rappresentativo, il quadro è oggetto simbolico…
Giulio Carlo Argan 1979
In tale prospettiva, appare doveroso ricordare la figura e la personalità di tale maestro ed il modo che appare più convincente per farlo è quello di non limitarsi ad una semplice memoria rievocativa, ma ad una chiamata a raccolta di artisti che concorrano – ciascuno secondo la propria sensibilità creativa – a dar vita ad una mostra espositiva in cui l’omaggio alla personalità di Salvatore Emblema costituisca il motivo ispiratore e saliente.
La mostra, che inaugura il calendario di eventi 2008 del Museo Emblema, prevede la chiamata a raccolta di 32 artisti. I pittori, diversissimi per formazione ed esiti formali, non dovranno però limitarsi semplicemente a conferire alla rassegna espositiva una propria opera. Essi dovranno, piuttosto, confrontarsi con gli strumenti stessi d’intervento di Salvatore Emblema – in particolare con la tela di Juta – per cimentarsi in una proiezione creativa che non debba imitare, evidentemente, lo stile di Emblema, ma che intenda, però, al tempo stesso, rievocarne le logiche strumentali e gli ambiti operativi.
Le opere realizzate dagli artisti invitati saranno, perciò, prodotte su tela di juta nel formato di 70x90 cm, e saranno eseguite con la massima libertà ispirativa e compositiva secondo le logiche creative proprie di ciascun artista invitato.
Tale rassegna espositiva non sarà, quindi, una mera raccolta d’opere senza ragioni che ne governino l’insieme, ma, piuttosto, il prodotto complessivo d’un progetto guidato ed animato da un disegno critico per il cui orientamento viene incaricato il Prof. Rosario Pinto che ha lungamente praticato la personalità di Salvatore Emblema, documentandone l’attività nel contesto di studi storico-critici.
Un omaggio ad Emblema, che è anche e soprattutto un omaggio alla sua ricerca artistica, tutta vissuta nel segno della Trasparenza. Un Valore trasversale questo, in grado di superare i confini della pura immagine, della sola estetica per porsi come fatto etico, morale, comportamentale. Un valore che appartiene ad ogni artista (e ad ogni uomo) e diventa cifra di sincerità ispirativa, di urgenza creativa, di trasparenza (appunto) emozionale.
Con tali premesse, pertanto, e con la guida organizzativa della Associazione Culturale Onlus “Il Ponte” di Nocera Inferiore e, in particolare, con l’ausilio di Domenico Pagano, che è stato per lunghissimi anni amico, sostenitore e consulente di Salvatore Emblema, si definisce questo progetto di mostra che dovrà rappresentare anche un momento di chiamata a raccolta più larga degli artisti e del pubblico intorno all’istituzione del Museo Emblema già voluto e creato qualche anno fa nel contesto del Comune di Terzigno, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio ed alla cui guida il Maestro aveva voluto proprio le due personalità di Rosario Pinto e Domenico Pagano, rispettivamente responsabili della direzione artistica il primo e di quella organizzativa il secondo.
· Al vernissage verrà inoltre presentato il Progetto Educativo Nazionale
“Sulle Orme di… Salvatore Emblema e le terre Vesuviane” un iniziativa condotta d’intesa dal Ministero dell’Istruzione, il Museo Emblema, il Comune di Terzigno e coordinata dal Prof. Bruno Palmieri. L’iniziativa , operativa dall’anno scolastico 2008/2009, è tesa a ribadire, nel solco della figura e della ricerca di Salvatore Emblema, un più forte ed efficace rapporto tra le strategie didattiche e formative della scuola campana e le grandi potenzialità turistiche e culturali del territorio vesuviano.
Lista artisti mostra “Omaggio ad Emblema”
· A. Ambrosone
· A. Auriemma
· A. Crescenzi
· Alaaeddin
· B. Palmieri
· C. Cioffi
· C. Guarino
· C. Scarpati
· D. Falace
· E. Alfano
· E. Angiuoni
· E. Mazzella
· G.Ferrenti
· G. Rossi
· G.Cuofano
· L. Franzese
· L.Mazzella
· M. Falace
· P.Coppola
· R. Mazzella
· R. Schiano
· R.Petti
· S. De Curtis
· S. Di Costanzo
· S. Piccirillo
· S. Spataro
· Sy O
· T. De Rosa
· V. Canfora
· V. Fortunati
· G. Grossi
· A. Scotto
Cenni biografici su Salvatore Emblema:
Salvatore Emblema nasce a Terzigno (Napoli) nel 1929. Ha frequentato l’istituto d’arte e la Scuola del Corallo di Torre del Greco. La sua ricerca si apre tuttavia a Roma, dove si trasferisce nel 1948, portando con sé i primi lavori. Sono collages di foglie disseccate (“fullografie”) il cui successo gli aprirà le porte dei circoli artistici di via del Babuino.
Nel corso degli anni Cinquanta passa dalle foglie alle pietre e alle terre vulcaniche, che compariranno nelle sue prime personali, a cominciare da quella del 1956 presso la Galleria S. Marco. Nello stesso anno si reca in America al seguito di Jonh D. Rockfeller, dove intraprende un percorso di studio e di comprensione profonda delle proprie esigenze creative. Conosce gli artisti della “School” rimanendo colpito, soprattutto, dalla ricerca di Mark Rothko. Agli inizi degli anni Sessanta vive tra Roma e Terzigno, lavora come scenografo a Cinecittà realizzando interni per numerosi film, tra i quali “La strada” di Fellini. Nasce in quegli anni una serie di opere caratterizzate da una profonda istanza materica. Nella seconda metà del decennio vedono la luce le prime “tele nude”, incorniciate da fasce di colore. Lo spazio reale e quello pittorico coesistono in una matrice unica e si esaltano l’un l’altro. È un ulteriore passo verso quella che sarà la sua conquista più personale: la “Trasparenza”, canonizzata da Giulio Carlo Argan nel 1979. Le tele “detessute”, come le definisce Palma Bucarelli, sono l’oggetto di numerose esposizioni durante tutto il corso degli anni Settanta.Quel grande fermento creativo culmina nel 1979 con due importanti esposizioni: a Ferrara, al Palazzo dei Diamanti, e a Napoli alla Villa Pignatelli. Nel 1980 e nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia. Gli anni Ottanta segnano altre importanti tappe. Un suo autoritratto sul tema della Trasparenza è scelto da Argan per la collezione degli Uffizi di Firenze, tiene personali alla galleria comunale di Cesena (1981) e al Palazzo Reale di Napoli (1985). Inoltre, torna in America: nel 1985 il Metropolitan Museum di New York acquista cinque sue opere. Nel 1982 tiene una mostra al Museo Bojmans di Rotterdam. Negli anni, la pittura di Emblema è andata acquistando in scioltezza, agilità compositiva e urgenza di esecuzione: il rapporto tra la luce, la materia e gli elementi fondanti della pittura si è sviluppato per semplificazioni successive, secondo le regole di una “matematica emotiva”, come ha definito il procedere della sua ricerca il critico israeliano Amnon Barzel. Emblema scompare nel Febbraio del 2006.
…Il quadro diventa una trappola che trattiene con la luce, lo spazio ed il tempo. Il lavoro di detessitura è appunto una lenta destrutturazione dello schermo per recuperare la trasparenza dall’ opacità, svelando la spazialità interna della materia prima della pittura, la tela. Non essendo più rappresentativo, il quadro è oggetto simbolico…
Giulio Carlo Argan 1979
02
febbraio 2008
Omaggio ad Emblema
Dal 02 febbraio al 02 marzo 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO EMBLEMA
Terzigno, Via Vecchia Campitelli, 37, (Napoli)
Terzigno, Via Vecchia Campitelli, 37, (Napoli)
Orario di apertura
10.00 - 13.00 e 16.00 - 20.00 solo previo appuntamento
Vernissage
2 Febbraio 2008, ore 18
Autore