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Omaggio agli artisti
Come suggerisce il titolo, la mostra è pensata per essere un tributo agli artisti che da sempre caratterizzano l’attività della galleria stessa, rendendola una delle sedi più rinomate nel panorama dell’Arte Contemporanea in Italia e all’estero, e un riferimento fondamentale per la città di Venezia.
Comunicato stampa
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La Galleria d’Arte Contini di Venezia ha il piacere di presentare nella sua sede di Calle Larga XXII Marzo, dal 28 maggio al 28 novembre 2011, l’esposizione collettiva “Omaggio agli artisti”,
un evento doppiamente significativo in quanto fortunata inaugurazione dei nuovi e prestigiosi spazi espositivi, ampliati e ristrutturati, di Palazzo Pestrin.
Come suggerisce il titolo, la mostra è pensata per essere un tributo agli artisti che da sempre caratterizzano l’attività della galleria stessa, rendendola una delle sedi più rinomate nel panorama dell’Arte Contemporanea in Italia e all’estero, e un riferimento fondamentale per la città di Venezia.
Luminoso e razionale, l’ambiente espositivo si presenta ora come una sintesi perfetta tra i valori di un moderno spazio museale e quelli di una più flessibile “scatola bianca”, in grado di garantire ad ogni tipologia di opera la meritata valorizzazione. Il Palazzo stesso diventerà un opera d’arte grazie una video-installazione di Fabrizio Plessi che impreziosirà le finestre dell’intera facciata con una simulazione di cascate d’acqua, mentre all’interno dell’edificio, in un camminamento al quarto piano, un’altra video-installazione posizionata a terra darà al visitatore la sensazione di camminare su un pavimento d’acqua virtuale.
Distribuite sui quattro piani del palazzo, le opere proposte rappresenteranno una selezione delle creazioni più significative di ciascun artista. In primo luogo devono essere ricordati maestri di respiro internazionale quali il colombiano Fernando Botero, con la sua personale interpretazione di una realtà caleidoscopica e generosa, espressione della più vivida gioia di vivere; il cubano Julio Larraz, il cui realismo narrativo indaga il tema del potere nelle sue molteplici forme, giocando ironicamente con vivaci e penetranti allegorie; il polacco Igor Mitoraj, che traduce nel linguaggio assolutamente moderno delle sue sculture la suggestione del reperto e del mito, ispirandosi ai valori simbolici di una classicità frammentata; il veneziano Fabrizio Plessi, per il quale il video diventa un mezzo ideale per riprodurre elementi primordiali come acqua e fuoco all’interno di poetiche metafore, e la greca Sophia Vari, che, con uno stile versatile ed eclettico, fonde nelle sue opere il fascino ancestrale dell’arte delle antiche civiltà con la sensualità del barocco.
Accanto agli artisti citati, grande rilievo avranno anche le opere di alcuni protagonisti del ‘900 che hanno lavorato con la Galleria Contini, come il toscano Giuseppe Cesetti, che nei suoi limpidi paesaggi maremmani esprime un rasserenante bisogno di ritorno alle tradizioni e ai valori del passato; Virgilio Guidi, il cui percorso spazia dalla figurazione all’astrattismo senza mai perdere di vista l’interesse per gli elementi essenziali di spazio e luce, e Anton Zoran Music, che nella pittura ha espresso i suoi sentimenti più profondi, in particolare nelle opere che raffigurano l’orrore della prigionia a Dachau, nei paesaggi dalmati della sua infanzia, nelle serie dedicate a Venezia e negli autoritratti.
Infine, saranno naturalmente proposti alcuni artisti italiani emergenti che la Galleria Contini in questi anni ha saputo apprezzare e promuovere. Tra questi Mario Arlati, il cui lavoro si riconduce a un informale materico di influenza spagnola, ben rappresentato dai suoi “muri” colorati, espressione delle atmosfere solari dell’isola di Ibiza in cui vive; il milanese Enzo Fiore, le cui opere realizzate con materiali naturali come terra, radici, pietre, resina e insetti, suggeriscono una riflessione sull’eterno ciclo di generazione e distruzione, Enrico Ghinato, il cui inconfondibile stile iper-realistico mostra, nella raffigurazione di automobili di ogni epoca, una meticolosa cura per il dettaglio e predilezione per il riflesso, e per concludere, il veneziano Giovanni Soccol, la cui pittura nasce dalla fusione di immagini tratte dal mondo reale e da quello onirico, dalla realtà vissuta e dal ricordo.
In definitiva, una rassegna che, se non esaustiva, sicuramente ha l’ambizione e il privilegio di sfruttare uno spazio rinnovato e appositamente progettato, per offrire un percorso unico tra opere di eccellenza.
un evento doppiamente significativo in quanto fortunata inaugurazione dei nuovi e prestigiosi spazi espositivi, ampliati e ristrutturati, di Palazzo Pestrin.
Come suggerisce il titolo, la mostra è pensata per essere un tributo agli artisti che da sempre caratterizzano l’attività della galleria stessa, rendendola una delle sedi più rinomate nel panorama dell’Arte Contemporanea in Italia e all’estero, e un riferimento fondamentale per la città di Venezia.
Luminoso e razionale, l’ambiente espositivo si presenta ora come una sintesi perfetta tra i valori di un moderno spazio museale e quelli di una più flessibile “scatola bianca”, in grado di garantire ad ogni tipologia di opera la meritata valorizzazione. Il Palazzo stesso diventerà un opera d’arte grazie una video-installazione di Fabrizio Plessi che impreziosirà le finestre dell’intera facciata con una simulazione di cascate d’acqua, mentre all’interno dell’edificio, in un camminamento al quarto piano, un’altra video-installazione posizionata a terra darà al visitatore la sensazione di camminare su un pavimento d’acqua virtuale.
Distribuite sui quattro piani del palazzo, le opere proposte rappresenteranno una selezione delle creazioni più significative di ciascun artista. In primo luogo devono essere ricordati maestri di respiro internazionale quali il colombiano Fernando Botero, con la sua personale interpretazione di una realtà caleidoscopica e generosa, espressione della più vivida gioia di vivere; il cubano Julio Larraz, il cui realismo narrativo indaga il tema del potere nelle sue molteplici forme, giocando ironicamente con vivaci e penetranti allegorie; il polacco Igor Mitoraj, che traduce nel linguaggio assolutamente moderno delle sue sculture la suggestione del reperto e del mito, ispirandosi ai valori simbolici di una classicità frammentata; il veneziano Fabrizio Plessi, per il quale il video diventa un mezzo ideale per riprodurre elementi primordiali come acqua e fuoco all’interno di poetiche metafore, e la greca Sophia Vari, che, con uno stile versatile ed eclettico, fonde nelle sue opere il fascino ancestrale dell’arte delle antiche civiltà con la sensualità del barocco.
Accanto agli artisti citati, grande rilievo avranno anche le opere di alcuni protagonisti del ‘900 che hanno lavorato con la Galleria Contini, come il toscano Giuseppe Cesetti, che nei suoi limpidi paesaggi maremmani esprime un rasserenante bisogno di ritorno alle tradizioni e ai valori del passato; Virgilio Guidi, il cui percorso spazia dalla figurazione all’astrattismo senza mai perdere di vista l’interesse per gli elementi essenziali di spazio e luce, e Anton Zoran Music, che nella pittura ha espresso i suoi sentimenti più profondi, in particolare nelle opere che raffigurano l’orrore della prigionia a Dachau, nei paesaggi dalmati della sua infanzia, nelle serie dedicate a Venezia e negli autoritratti.
Infine, saranno naturalmente proposti alcuni artisti italiani emergenti che la Galleria Contini in questi anni ha saputo apprezzare e promuovere. Tra questi Mario Arlati, il cui lavoro si riconduce a un informale materico di influenza spagnola, ben rappresentato dai suoi “muri” colorati, espressione delle atmosfere solari dell’isola di Ibiza in cui vive; il milanese Enzo Fiore, le cui opere realizzate con materiali naturali come terra, radici, pietre, resina e insetti, suggeriscono una riflessione sull’eterno ciclo di generazione e distruzione, Enrico Ghinato, il cui inconfondibile stile iper-realistico mostra, nella raffigurazione di automobili di ogni epoca, una meticolosa cura per il dettaglio e predilezione per il riflesso, e per concludere, il veneziano Giovanni Soccol, la cui pittura nasce dalla fusione di immagini tratte dal mondo reale e da quello onirico, dalla realtà vissuta e dal ricordo.
In definitiva, una rassegna che, se non esaustiva, sicuramente ha l’ambizione e il privilegio di sfruttare uno spazio rinnovato e appositamente progettato, per offrire un percorso unico tra opere di eccellenza.
28
maggio 2011
Omaggio agli artisti
Dal 28 maggio al 28 novembre 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE CONTINI 2
Venezia, San Marco, 2288, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2288, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10,30 alle 19,30.
Autore