Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Omaggio alla scuola Veneta dell’Ottocento
L’antologica comprende un’accurata selezione di oltre 20 dipinti, tutti provenienti da collezioni private, di un gruppo di artisti, quali Federico Zandomeneghi, Alessandro Milesi, Ettore Tito, Gugliemo, Emma e Beppe Ciardi, Gennaro Favai, Pietro Pajetta
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Far rivivere il passato artistico e culturale veneto in un contesto urbano proiettato verso le avanguardie della tecnologia e dell’innovazione, a dimostrazione che la tradizione può essere vivificata dalle più accese trasformazioni dei luoghi: è la sfida dell’esposizione “Omaggio alla scuola Veneta dell’Ottocento”, promossa con la consulenza artistica di Marco Bertoli dell’Art Consulting di Modena, che verrà inaugurata martedì 16 novembre 2004 alle ore 17.00, nella Hall dell’Edificio Auriga di VEGA Parco Scientifico Tecnologico di Venezia.
L’antologica comprende un’accurata selezione di oltre 20 dipinti, tutti provenienti da collezioni private, di un gruppo di artisti, quali Federico Zandomeneghi, Alessandro Milesi, Ettore Tito, Gugliemo, Emma e Beppe Ciardi, Gennaro Favai, Pietro Pajetta, che si sono distinti, nel panorama complessivo dell’arte italiana tra la metà dell’800 e i primi del ‘900, per una pittura di passione, luce e calore, una ricerca di stile e di stili, di rappresentazioni che li ha identificati nel percorso artistico della “Scuola veneta”.
Gli autori hanno come comune denominatore la scelta di temi, colori, luci e atmosfere tipiche di quel territorio lagunare che essi vollero rappresentare nelle loro opere, sublimandolo e nobilitandolo attraverso una pittura viva e vibrante, calda e appassionata.
Ma anche la figura umana, specie femminile, è uno dei soggetti prediletti, che viene catturata e pennellata nella quotidianità, per divenire speculazione, pensiero e quindi arte.
Tra le opere più significative: “Marina silente” di Guglielmo Ciardi, “Bisbigli” di Emma Ciardi , “Le tre grazie” di Angelo Dall’Oca Bianca, “Pomeriggio lieto in laguna” di Cesare Laurenti. Emblema della mostra è il dipinto “La festa del Redentore” di Antonio Rotta, scelto quale simbolo del passaggio dalla pittura vedutista all’evoluzione dell’interpretazione della realtà che si nutre delle atmosfere del Simbolismo, anche a seguito delle novità emerse nella Biennale di Venezia del 1895 e delle successive influenze della pittura nordica ed europea.
La scelta della rosa degli autori ben si sposa alla localizzazione dell’esposizione all’interno del Parco Scientifico Tecnologico veneziano, anello di congiunzione tra terraferma e città lagunare, luoghi che con la loro bellezza avevano affascinato, ispirato e nutrito gli artisti e che oggi tornano ad accoglierli, creando una cornice suggestiva ed evocativa, ma al tempo stesso in linea con i cambiamenti che inevitabilmente si sono verificati nel corso dei secoli.
L’antologica comprende un’accurata selezione di oltre 20 dipinti, tutti provenienti da collezioni private, di un gruppo di artisti, quali Federico Zandomeneghi, Alessandro Milesi, Ettore Tito, Gugliemo, Emma e Beppe Ciardi, Gennaro Favai, Pietro Pajetta, che si sono distinti, nel panorama complessivo dell’arte italiana tra la metà dell’800 e i primi del ‘900, per una pittura di passione, luce e calore, una ricerca di stile e di stili, di rappresentazioni che li ha identificati nel percorso artistico della “Scuola veneta”.
Gli autori hanno come comune denominatore la scelta di temi, colori, luci e atmosfere tipiche di quel territorio lagunare che essi vollero rappresentare nelle loro opere, sublimandolo e nobilitandolo attraverso una pittura viva e vibrante, calda e appassionata.
Ma anche la figura umana, specie femminile, è uno dei soggetti prediletti, che viene catturata e pennellata nella quotidianità, per divenire speculazione, pensiero e quindi arte.
Tra le opere più significative: “Marina silente” di Guglielmo Ciardi, “Bisbigli” di Emma Ciardi , “Le tre grazie” di Angelo Dall’Oca Bianca, “Pomeriggio lieto in laguna” di Cesare Laurenti. Emblema della mostra è il dipinto “La festa del Redentore” di Antonio Rotta, scelto quale simbolo del passaggio dalla pittura vedutista all’evoluzione dell’interpretazione della realtà che si nutre delle atmosfere del Simbolismo, anche a seguito delle novità emerse nella Biennale di Venezia del 1895 e delle successive influenze della pittura nordica ed europea.
La scelta della rosa degli autori ben si sposa alla localizzazione dell’esposizione all’interno del Parco Scientifico Tecnologico veneziano, anello di congiunzione tra terraferma e città lagunare, luoghi che con la loro bellezza avevano affascinato, ispirato e nutrito gli artisti e che oggi tornano ad accoglierli, creando una cornice suggestiva ed evocativa, ma al tempo stesso in linea con i cambiamenti che inevitabilmente si sono verificati nel corso dei secoli.
16
novembre 2004
Omaggio alla scuola Veneta dell’Ottocento
Dal 16 novembre al 16 dicembre 2004
arte moderna e contemporanea
Location
VEGA PARCO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Venezia, Via Delle Industrie, 19, (Venezia)
Venezia, Via Delle Industrie, 19, (Venezia)
Orario di apertura
dalle 10.00 alle 18.00, dal lunedì al venerdì.
Vernissage
16 Novembre 2004, ore 17.00