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Omar Ba – Noeud
L’artista di origine senegalese torna ad esporre a Milano a due anni dalla sua ultima personale a Wait and see e dalla mostra Eclipse presso la Galerie Guy Baschi di Ginevra .
Viene qui presentata una serie di nuovi lavori e installazioni ispirare ai “nodi” che nella vita incontriamo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Giuseppe Pero è lieta di annunciare la mostra Personale di
Omar Ba : Noeud
L’artista di origine senegalese torna ad esporre a Milano a due anni dalla sua ultima personale a Wait and see e dalla mostra Eclipse presso la Galerie Guy Baschi di Ginevra .
Viene qui presentata una serie di nuovi lavori: un ciclo di studi che rappresentano in particolare i soggetti poi sviluppati nei grandi cartoni ondulati.
Multiculturale, radicata tanto nell’immaginario e nella mitologia africani quanto nei simboli europei, la ricerca artistica di Omar Ba mira all’universalità. L’artista, arrivato in Svizzera nel 2003, frequenta una scuola di Belle arti. Le sue opere si presentano come interrogazioni sull’attuale società globalizzata che ha scordato le proprie radici e i valori della tradizione. Rifiutando di farsi illudere dalla felicità materiale che minaccia e a poco a poco rovina il pianeta, il pensiero di Omar Ba è al contempo intento a decriptare gli stereotipi risultanti da secoli di complicati rapporti tra il mondo occidentale e il continente africano.
Di fatto i quadri di Omar Ba rappresentano personaggi, animali, simboli, paesaggi abitati, lasciando sempre un importante spazio a un linguaggio del colore che si rifà alle tinte naturali. I formati sono grandi, il tratto è spesso e libero; le composizioni dinamiche, cariche, mischiano elementi colorati simili a bracieri portati per illuminare improvvisamente l’oscura superficie dello sfondo. La raffigurazione dei dettagli, fitta e giustapposta, che forma insiemi densi, evoca i motivi tradizionali e decorativi africani, geometrici oppure organici se tratti dall’universo naturale.
Accantonando la pittura astratta appresa in Africa – che secondo lui parla poco e tocca meno lo spettatore – l’artista ha scelto di confrontarsi con la tradizione iconografica europea per sviluppare un immaginario personale. Il lavoro di Omar Ba, superate le barriere culturali e sociali, cerca di svegliare in ognuno di noi un ricordo lontano, una visione intima, oppure di stimolare una riflessione sul mondo attuale. La sua opera è costellata di segni ricorrenti e familiari: piloni dell’elettricità, torri di trivellazione, treni ad alta velocità, aerei e automobili sono solo alcune delle rappresentazioni ambigue che istigano interpretazioni contrastanti. Icone positive della modernizzazione, del progresso e della società in movimento, lodano quel che è veloce e performante, ma al contempo rappresentano gli eccessi del mondo industriale, spietato e devastatore. Un’analoga ambiguità si ritrova nelle ripetute silhouette di animali. Immagini dell’Africa selvaggia e delle savane, raffigurati come divinità ieratiche, gli animali sono forti nella natura ma fragili a confronto con gli uomini.
La dualità tra il bianco e il nero non può che evocare la dualità culturale che ci ossessiona e ci riporta alle ingiustizie passate e presenti. Tuttavia, nel metodo dell’artista, questa opposizione non si rivela linearmente, ma richiede un approccio più sensibile e personale, che si lega alla memoria dei singoli.
Omar Ba : Noeud
L’artista di origine senegalese torna ad esporre a Milano a due anni dalla sua ultima personale a Wait and see e dalla mostra Eclipse presso la Galerie Guy Baschi di Ginevra .
Viene qui presentata una serie di nuovi lavori: un ciclo di studi che rappresentano in particolare i soggetti poi sviluppati nei grandi cartoni ondulati.
Multiculturale, radicata tanto nell’immaginario e nella mitologia africani quanto nei simboli europei, la ricerca artistica di Omar Ba mira all’universalità. L’artista, arrivato in Svizzera nel 2003, frequenta una scuola di Belle arti. Le sue opere si presentano come interrogazioni sull’attuale società globalizzata che ha scordato le proprie radici e i valori della tradizione. Rifiutando di farsi illudere dalla felicità materiale che minaccia e a poco a poco rovina il pianeta, il pensiero di Omar Ba è al contempo intento a decriptare gli stereotipi risultanti da secoli di complicati rapporti tra il mondo occidentale e il continente africano.
Di fatto i quadri di Omar Ba rappresentano personaggi, animali, simboli, paesaggi abitati, lasciando sempre un importante spazio a un linguaggio del colore che si rifà alle tinte naturali. I formati sono grandi, il tratto è spesso e libero; le composizioni dinamiche, cariche, mischiano elementi colorati simili a bracieri portati per illuminare improvvisamente l’oscura superficie dello sfondo. La raffigurazione dei dettagli, fitta e giustapposta, che forma insiemi densi, evoca i motivi tradizionali e decorativi africani, geometrici oppure organici se tratti dall’universo naturale.
Accantonando la pittura astratta appresa in Africa – che secondo lui parla poco e tocca meno lo spettatore – l’artista ha scelto di confrontarsi con la tradizione iconografica europea per sviluppare un immaginario personale. Il lavoro di Omar Ba, superate le barriere culturali e sociali, cerca di svegliare in ognuno di noi un ricordo lontano, una visione intima, oppure di stimolare una riflessione sul mondo attuale. La sua opera è costellata di segni ricorrenti e familiari: piloni dell’elettricità, torri di trivellazione, treni ad alta velocità, aerei e automobili sono solo alcune delle rappresentazioni ambigue che istigano interpretazioni contrastanti. Icone positive della modernizzazione, del progresso e della società in movimento, lodano quel che è veloce e performante, ma al contempo rappresentano gli eccessi del mondo industriale, spietato e devastatore. Un’analoga ambiguità si ritrova nelle ripetute silhouette di animali. Immagini dell’Africa selvaggia e delle savane, raffigurati come divinità ieratiche, gli animali sono forti nella natura ma fragili a confronto con gli uomini.
La dualità tra il bianco e il nero non può che evocare la dualità culturale che ci ossessiona e ci riporta alle ingiustizie passate e presenti. Tuttavia, nel metodo dell’artista, questa opposizione non si rivela linearmente, ma richiede un approccio più sensibile e personale, che si lega alla memoria dei singoli.
03
novembre 2015
Omar Ba – Noeud
Dal 03 novembre 2015 al 29 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA GIUSEPPE PERO
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 3, (Milano)
Milano, Via Luigi Porro Lambertenghi, 3, (Milano)
Orario di apertura
lunedì-venerdi 14.00-19-00, sabato su appuntamento
Vernissage
3 Novembre 2015, ore 18.00
Autore