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Omar Galliani – soltanto Rose
La Galleria Paola Verrengia, in collaborazione con la Fondazione Filiberto Menna, il Comune di Salerno, la Provincia di Salerno e il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, presenta un evento dedicato all’artista Omar Galliani. L’evento, che si terrà nella Chiesa dell’Addolorata il 3 giugno 2004 alle ore 19.30, prevede l’esposizione dell’opera “soltanto Rose” di Galliani. Nel corso della serata sono previste letture di poesie da parte dell’attore Remo Girone, l’intervento musicale di Gianfranco Rizzo (fisarmonicista dell’Orchestra Jazz dell’Università di Salerno), che interpreterà brani di Richard Galliano, Astor Piazzolla, Frank Marocco, Toots Thielemans, e la proiezione del video “Om” Art di Macs.G (Massimiliano Galliani), che documenta il lavoro di Omar Galliani dagli anni ’70 al 2003, con uno sguardo particolarmente attento al ciclo “Nuove Anatomie”.
"Alchimista del tempo presente" - come lo ha definito Antonio d'Avossa - Omar Galliani incentra, in un'epoca dominata dalle tecnologie, la sua ricerca sulle possibilità del disegno utilizzando il carboncino e la matita. Le sue opere, pervase dal dualismo luce-tenebre del chiaroscuro, lasciano apparire e dissolvere le immagini, che assumono così la valenza alchemica di visioni, simboli. Si tratti di donne, di dettagli del corpo, di cose, le immagini prendono figura da uno sfondo oscuro, indistinto, “graffiato” dalla sua mano. La superficie irregolare del supporto ligneo – sulle cui fibre il tempo ha lasciato le innumerevoli tracce di una storia – contribuisce a creare un movimento apparente dello sfondo, che si conferma come magma primordiale della materia, dove si fa e si disfa ogni forma. Epifanie evocatrici, le immagini sono fermate nell’attimo del loro apparire – qui ed ora -, memori del vuoto da cui hanno tratto origine, segnate dalla ferita dell’essere tra due “non”, il non ancora e il non più. Il momento dell’apparire è, infatti, strettamente legato a quello dello sgranarsi dell’immagine, sempre esposta alla possibilità di un suo radicale azzeramento.
L’opera, che sarà esposta nella Chiesa dell'Addolorata, è formata da due tavole di legno giustapposte in un dittico: su una si schiudono, nella cromia di un meditato chiaroscuro, rose, “soltanto rose”; l’altra è un’esplosione di rosso carmio trascinato con le mani, in un gesto istintivo e carnale. Pigmento puro, il rosso carmio si contrappone al disegno in bianco e nero come materia viva e drammatica. L'opera si presenta perciò come un "unicum" dotato di un senso segreto, allude a qualcos'altro da sè. “Una rosa è una rosa è una rosa” scriveva Gertrude Stein. Tuttavia tante, tantissime altre cose e concetti è la rosa, senza smettere di essere una rosa. Simbolo mariano, la rosa è anche, secondo la religione cristiana, la coppa che raccoglie il sangue di Cristo. E nell’opera di Galliani, le rose – come cadendo – evocano l’immagine della Croce. La evocano e rendono accettabile il dolore, trasformandolo. «Ho disegnato tutte quelle rose» – scrive Galliani – «perché non sopportavo più il peso della croce fatta solo di croci.» Le sue rose, prive di gambo e di spine, ristabiliscono l’Alleanza dopo il sacrificio. «Gli ho reciso il gambo perché sembrassero stelle e oggi che il cielo è nero brillano disperate ma fiere, testamento del tuo e di tutti i giardini del mondo in cui hai pianto prima di sorridermi. Rose, rose, rose…………»
La Galleria Paola Verrengia (via Fieravecchia 34 - Salerno) espone dal 4 giugno al 4 luglio 2004 la mostra "Ultime rose siamesi" (disegni su carta) di Omar Galliani.
Dal lunedì al sabato ore 17.00 – 21.00.
Omar Galliani – soltanto Rose
Salerno, Largo Abate Conforti, (Salerno)