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On drawing. Una ricerca sul disegno
Il gruppo di giovani artisti di ‘On Drawing’, una mostra tenutasi allo spazio Estro nel Maggio 2008 – si propone di confrontarsi di nuovo e di espandere l’idea del disegno. Questo, avviene secondo le dinamiche dello spazio reale della galleria che diventa “foglio bianco”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il gruppo di giovani artisti di 'On Drawing', una mostra tenutasi allo spazio Estro nel Maggio 2008 - si propone di confrontarsi di nuovo e di espandere l'idea del disegno.
Questo, avviene secondo le dinamiche dello spazio reale della galleria che diventa "foglio bianco".
I lavori elaborati in risposta a concetti come "rappresentazione" o "immagine", sembrano rimettere in gioco
una vecchia attenzione per la forma, così come verso sistemi di analisi del linguaggio, o verso fenomeni casuali, piuttosto che sulla ripetitività del gesto.
La forma assume un ruolo decisivo nei Frottages di Fulvia Monguzzi, dove "girovagando" per la città ne ricalca le escrescenze, rendendola in qualche modo "complice" dell'opera;
nel lavoro di Andrea Anghileri una analoga curiosità verso la forma si proietta però dentro fenomeni casuali, entropici scrutandoli alla stregua di un paesaggio micro-cellulare;
diversamente, dentro un "piccolo tendone da circo personale" Ugne Rimaviciute si confronta con l'effetto
"cullante" di un gesto ripetuto quasi all'infinito, dalla struttura sempre uguale, ma con risultati sempre diversi.
Nel vecchio caveau della galleria, invece il progetto di Francesco Chiaro, propone una rivisitazione dell'analisi concettuale dello storico artista americano J. Kossut,
portando gli obbiettivi non più verso un linguaggio in senso esterno e universale, ma in senso interno e personale;
In questo contesto, il disegno si scompone in vari riflessi che possono portare ben lontani dal semplice segno di grafite su carta,
possono invece dirottarlo verso un senso molto più ampio e definirlo ad esempio come la traccia nello spostare gli oggetti, o l'eco che un suono può lasciare nella nostra mente.
In sostanza il disegno tende a definirsi come una "modalità dell'essere nel mondo", ricalibrando in qualche modo gli obbiettivi dell'arte
in modo che questa possa continuare a scorrere attraverso le sue radici più antiche, nutrita dall'elasticità più contemporanea.
A completare il tutto, delle piccole pubblicazioni indipendenti (una per ogni artista) espongono ulteriori progetti.
Questo, avviene secondo le dinamiche dello spazio reale della galleria che diventa "foglio bianco".
I lavori elaborati in risposta a concetti come "rappresentazione" o "immagine", sembrano rimettere in gioco
una vecchia attenzione per la forma, così come verso sistemi di analisi del linguaggio, o verso fenomeni casuali, piuttosto che sulla ripetitività del gesto.
La forma assume un ruolo decisivo nei Frottages di Fulvia Monguzzi, dove "girovagando" per la città ne ricalca le escrescenze, rendendola in qualche modo "complice" dell'opera;
nel lavoro di Andrea Anghileri una analoga curiosità verso la forma si proietta però dentro fenomeni casuali, entropici scrutandoli alla stregua di un paesaggio micro-cellulare;
diversamente, dentro un "piccolo tendone da circo personale" Ugne Rimaviciute si confronta con l'effetto
"cullante" di un gesto ripetuto quasi all'infinito, dalla struttura sempre uguale, ma con risultati sempre diversi.
Nel vecchio caveau della galleria, invece il progetto di Francesco Chiaro, propone una rivisitazione dell'analisi concettuale dello storico artista americano J. Kossut,
portando gli obbiettivi non più verso un linguaggio in senso esterno e universale, ma in senso interno e personale;
In questo contesto, il disegno si scompone in vari riflessi che possono portare ben lontani dal semplice segno di grafite su carta,
possono invece dirottarlo verso un senso molto più ampio e definirlo ad esempio come la traccia nello spostare gli oggetti, o l'eco che un suono può lasciare nella nostra mente.
In sostanza il disegno tende a definirsi come una "modalità dell'essere nel mondo", ricalibrando in qualche modo gli obbiettivi dell'arte
in modo che questa possa continuare a scorrere attraverso le sue radici più antiche, nutrita dall'elasticità più contemporanea.
A completare il tutto, delle piccole pubblicazioni indipendenti (una per ogni artista) espongono ulteriori progetti.
13
dicembre 2008
On drawing. Una ricerca sul disegno
Dal 13 dicembre 2008 al 20 febbraio 2009
disegno e grafica
Location
TEMPORARY BLACK SPACE
Bergamo, Via Simone Majr, (Bergamo)
Bergamo, Via Simone Majr, (Bergamo)
Orario di apertura
lunedì-venerdì ore 15-19, sabato e domenica su appuntamento.
Vernissage
13 Dicembre 2008, ore 19 con performance
Autore