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On. Se sei spento accenditi, se sei acceso non spegnerti
Nel primo minuto dopo la mezzanotte, otto artisti accoglieranno il nuovo anno accendendo insieme le loro opere. Nasce ON, mostra originale, che rende significativo e simbolico uno dei gesti più comuni dell’uomo contemporaneo.
Comunicato stampa
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Nel primo minuto dopo la mezzanotte, otto artisti accoglieranno il nuovo anno accendendo insieme le loro opere. Nasce ON, mostra originale, che rende significativo e simbolico uno dei gesti più comuni dell’uomo contemporaneo.
Da più di un secolo alcune opere d’arte sono radicalmente diverse dal passato perché in loro esistono almeno due stati distinti insieme alla potenzialità del tutto nuova della quarta dimensione che è il tempo. Quindi, per essere contemplate nella loro interezza, hanno bisogno di passare da uno stato all’altro, dalla stasi al movimento, dal buio alla luce, dalla rigidità alla fluidità, manifestando apertamente il loro divenire cioè, come ci indicano in termini filosofici le intramontabili riflessioni di Aristotele, dalla potenza all’atto e viceversa.
Dagli artificialia contenuti nelle leggendarie Wunderkammer di Kircher ai tentativi di espandere l’esperienza visuale del quadro con le leggi fisiche dell’ottica, tra settecento e metà dell’ottocento attraversiamo il periodo delle scenografie teatrali meccaniche e luminose e con un balzo saltiamo ai modulatori di luce di Moholi-Nagy degli anni venti. Successivamente Munari e l’americano Calder realizzano strutture aeree modificabili dagli spostamenti d’aria. Lo svizzero Tinguely arriva a concepire la scultura come oggetto in totale movimento evidenziando con imponenti installazioni la differenza tra lo stato di quiete e di moto delle opere. Con altre declinazioni e diramazioni teoriche nascono e si sviluppano negli anni sessanta e settanta le esperienze dell’arte cinetica e programmata, dell’arte processuale e della video arte sino ai giorni nostri dove la tecnologia è assunta come fondamento della pratica artistica. Questa mostra sottolinea l’evoluzione di tali linee storiche nell’attuale sperimentazione di molti artisti che utilizzano le tecnologie (elettronica, meccanica, informatica, acustica, etc..) come parte integrante del loro lavoro.
ON nasce per sollecitare un dibattito tra tutti gli artisti che si avvalgono delle tecnologie per concepire, progettare e realizzare le loro opere.
ON non si limita allo sviluppo di nuove tecniche artistiche, ma vuole essere un concreto stimolo culturale per riflettere sulla dimensione completa dell’uomo.
ON riflette sulla responsabilità sociale dell’artista e sulle implicazioni etiche dei valori culturali che produce.
ON inizia ad agire nella rete con un blog per raccogliere le testimonianze di artisti interessati e attivi in questa ricerca.
Da più di un secolo alcune opere d’arte sono radicalmente diverse dal passato perché in loro esistono almeno due stati distinti insieme alla potenzialità del tutto nuova della quarta dimensione che è il tempo. Quindi, per essere contemplate nella loro interezza, hanno bisogno di passare da uno stato all’altro, dalla stasi al movimento, dal buio alla luce, dalla rigidità alla fluidità, manifestando apertamente il loro divenire cioè, come ci indicano in termini filosofici le intramontabili riflessioni di Aristotele, dalla potenza all’atto e viceversa.
Dagli artificialia contenuti nelle leggendarie Wunderkammer di Kircher ai tentativi di espandere l’esperienza visuale del quadro con le leggi fisiche dell’ottica, tra settecento e metà dell’ottocento attraversiamo il periodo delle scenografie teatrali meccaniche e luminose e con un balzo saltiamo ai modulatori di luce di Moholi-Nagy degli anni venti. Successivamente Munari e l’americano Calder realizzano strutture aeree modificabili dagli spostamenti d’aria. Lo svizzero Tinguely arriva a concepire la scultura come oggetto in totale movimento evidenziando con imponenti installazioni la differenza tra lo stato di quiete e di moto delle opere. Con altre declinazioni e diramazioni teoriche nascono e si sviluppano negli anni sessanta e settanta le esperienze dell’arte cinetica e programmata, dell’arte processuale e della video arte sino ai giorni nostri dove la tecnologia è assunta come fondamento della pratica artistica. Questa mostra sottolinea l’evoluzione di tali linee storiche nell’attuale sperimentazione di molti artisti che utilizzano le tecnologie (elettronica, meccanica, informatica, acustica, etc..) come parte integrante del loro lavoro.
ON nasce per sollecitare un dibattito tra tutti gli artisti che si avvalgono delle tecnologie per concepire, progettare e realizzare le loro opere.
ON non si limita allo sviluppo di nuove tecniche artistiche, ma vuole essere un concreto stimolo culturale per riflettere sulla dimensione completa dell’uomo.
ON riflette sulla responsabilità sociale dell’artista e sulle implicazioni etiche dei valori culturali che produce.
ON inizia ad agire nella rete con un blog per raccogliere le testimonianze di artisti interessati e attivi in questa ricerca.
31
dicembre 2011
On. Se sei spento accenditi, se sei acceso non spegnerti
31 dicembre 2011
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
HANGAR 6
Trezzano Sul Naviglio, via scarlatti, (Milano)
Trezzano Sul Naviglio, via scarlatti, (Milano)
Vernissage
31 Dicembre 2011, dalle ore 23.00 alle 03.00 partecipazione su invito (info 348-5934023)
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