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Ondaperpetua di Ugo Levita
Il mondo di Levita è pieno di misteri e di narrazioni circolari, dove lo spazio e il tempo si trovano in somma sintonia, dentro la storia audace e onirica dell’utopia, in un universo di figure trasfigurate e di corpi o volti che non sai se più umani o più angelici. Una pittura di sterminata felicità
Comunicato stampa
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SpaziArti espone 20 opere di Ugo Levita.
Napoletano verace, ma trapiantato in Umbria, Ugo Levita è pittore che unisce il "cervello", fervido d'immaginazione fremente, all'abilità pittorica, quel virtuosismo di cui s'è perso oggigiorno il gusto, la sfida, il senso, la bellezza, la necessità. Al trucco scoperto delle avanguardie epigoniche tutto stupore e ferocia, non di Kandinskij, Pascali, Klee, Burri, Duchamp, Pollock, Manzoni, Fontana..., Levita oppone una pittura di fantasie e di sogni, di incubi e di miti, di simboli e di miracoli, il tutto in un intrico di piani e di flash back, di commistioni e di intarsi. Un mondo il suo pieno di misteri e di narrazioni circolari, dove lo spazio e il tempo si trovano in somma sintonia, dentro la storia audace e onirica dell'utopia, in un universo di figure trasfigurate e di corpi o volti che non sai se più umani o più angelici. Una pittura di sterminata felicità, nonostante la realtà. In galleria testo critico di Massimo Mattioli
Napoletano verace, ma trapiantato in Umbria, Ugo Levita è pittore che unisce il "cervello", fervido d'immaginazione fremente, all'abilità pittorica, quel virtuosismo di cui s'è perso oggigiorno il gusto, la sfida, il senso, la bellezza, la necessità. Al trucco scoperto delle avanguardie epigoniche tutto stupore e ferocia, non di Kandinskij, Pascali, Klee, Burri, Duchamp, Pollock, Manzoni, Fontana..., Levita oppone una pittura di fantasie e di sogni, di incubi e di miti, di simboli e di miracoli, il tutto in un intrico di piani e di flash back, di commistioni e di intarsi. Un mondo il suo pieno di misteri e di narrazioni circolari, dove lo spazio e il tempo si trovano in somma sintonia, dentro la storia audace e onirica dell'utopia, in un universo di figure trasfigurate e di corpi o volti che non sai se più umani o più angelici. Una pittura di sterminata felicità, nonostante la realtà. In galleria testo critico di Massimo Mattioli
23
febbraio 2012
Ondaperpetua di Ugo Levita
Dal 23 febbraio all'otto marzo 2012
arte contemporanea
Location
SPAZIARTI
Milano, Corso Buenos Aires, 23, (Milano)
Milano, Corso Buenos Aires, 23, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17:00-19:00
Vernissage
23 Febbraio 2012, h 18:30
Autore
Curatore