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onthewater
Sabato 28 settembre s’inaugura la quinta e ultima mostra proposta per l’estate dallo Spazio Transiti, il nuovo spazio espositivo ideato dall’imprenditore fiorentino Leonardo Ferragamo nel porto di Marina di Scarlino. Per tutta l’estate lo Spazio ha ospitato nei suoi ambienti algidi affacciati sulla banchina una serie di mostre a catena, mentre i giardini esterni hanno accolto un nucleo di sculture da cui ha preso forma un vero parco di sculture all’aperto con vista mare.
Comunicato stampa
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Sabato 28 settembre s’inaugura la quinta e ultima mostra proposta per l'estate dallo Spazio Transiti, il nuovo spazio espositivo ideato dall’imprenditore fiorentino Leonardo Ferragamo nel porto di Marina di Scarlino. Per tutta l'estate lo Spazio ha ospitato nei suoi ambienti algidi affacciati sulla banchina una serie di mostre a catena, mentre i giardini esterni hanno accolto un nucleo di sculture da cui ha preso forma un vero parco di sculture all'aperto con vista mare.
Il tema dell’esposizione ruota oggi intorno all'acqua, alla sua magia e al suo potere. L'acqua che cristallizza, lascia affiorare segreti, plasma le rocce, scava sentieri.
Creare per sottrazione: questa la vocazione di autori che hanno immaginato paesaggi fluidi, onde, risacche, come specchio dell'animo e dei suoi moti, ma anche come indagine sulla forma pura, trasformata dal fluire delle cose, dai mutamenti intercorsi nel tempo.
Protagonista, Gregorio Botta, l'artista romano di origini napoletane, autore di una ricerca complessa dove elementi come l'acqua o il fuoco agiscono nella costruzione o smaterializzazione delle superfici, coadiuvati dalla morbidezza della cera a contrasto con l'energia del ferro o le rifrangenze del vetro, in un gioco di piani sovrapposti, di velature date da una scultura essenziale. Un lavoro ricco di rimandi antropologici, dove il valore antico dell'acqua, la sua simbologia, la forza primitiva e creativa, sposa il tema della parola, laddove grafie sottili sembrano moniti, sibili, preghiere.
Accanto a lui i giovani artisti Patrizia Novello e Marco Di Giovanni. La pittrice milanese presenta un lavoro recente in cui i pigmenti puri e secchi depositati sulla superficie in forma di pulviscolo suggeriscono scenari, profili di luoghi ideali, orizzonti minimi, dati dal “processo di caduta” (che dà titolo alla sequenza) delle polveri stesse e dalla gravità che ne guida il moto, benché l'esito finale, in una sorta di tonfo sul suolo della materia, suggerisca visioni di levitazione, risacche di onde, nugoli di polvere in sospensione.
Energico, l'intervento nei giardini dello scultore di Teramo, di stanza a Imola, bravissimo nel coniugare potenza delle strutture e grandi installazioni innestate nel paesaggio con la leggerezza della visione aerea che si ricava osservando all'interno delle sue macchine meravigliose. Cannocchiali magici, proiezioni di un mondo lontano chiuse in una scatola, nel buio pesto di un periscopio affacciato sull'orizzonte.
Biografie
Gregorio Botta nasce a Napoli il 18 aprile 1953. Nel 1980 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove segue i corsi di Toti Scialoja, diplomandosi nel 1984. Dopo gli esordi, scanditi dalla partecipazione ad alcune rassegne tenutesi alla Galleria Rondanini e dalle personali alla Galleria Il Segno, entrambe a Roma, si impone all'attenzione della critica in occasione di alcuni appuntamenti, tra cui Trasparenze dell'arte italiana sulla via della seta a cura di Achille Bonito Oliva, allestita a Pechino nel 1993, la XII Quadriennale e la Biennale dei Parchi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, tenutesi nel 1996 e nel 1998, nonché la personale presentata nello stesso anno da Ludovico Pratesi all'Istituto Italiano di Cultura a Colonia. Espone inoltre a Roma presso la galleria Il Segno e la Fondazione Volume, a Napoli presso lo studio Trisorio, a Bologna alla Galleria G7 di Ginevra Grigolo, a Verona alla Galleria dello Scudo e in molte altre città. Sue personali sono state allestite anche in spazi pubblici, come i Magazzini del Sale in piazza del Campo a Siena, il Loggiato San Bartolomeo di Palermo. Sue opere sono nelle collezioni del Mart di Rovereto, del Musma di Matera, della Bce di Francoforte, della Certosa di Padula e in altre raccolte pubbliche e fondazioni.
Patrizia Novello, nata a Milano nel 1978 si diploma all'Accademia di Brera in Restauro dell'Arte Contemporanea, nel 2008 si trasferisce a New York per la residenza d'artista Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte, alla quale segue la mostra the (art of) dissemblance, a cura di R. Bedarida. Mostre personali: 2007 Ipotesi di un incontro Citibank plc di Milano; nUOVO, La Stanza dell'Aliprandi, Milano; 2009 Prospettive, Villa Sirtori, Olginate, a cura di M. Tavola; 2011 Cornice di ricordi per un futuro (che attende), a cura di M. Cavallarin, Galleria delle Cornici, project room di Scatolabianca, Lido di Venezia; 2013 Processo di caduta, a cura di A. Comino, galleria Spaziotemporaneo e nello stesso anno Agganci di fase, a cura di P. Zürcher, Associazione Culturale Monteggiori Arte, Monteggiori (Camaiore). Nel 2003, 2007 e 2009, 2010 è tra i finalisti del Premio Arti Visive alla Galleria San Fedele di Milano. Nel 2007 viene invitata da C. Gatti alla Biennale Giovani al Serrone di Villa Reale, Monza.
Marco Di Giovanni, nato a Teramo nel 1976, vive e lavora tra Imola e Valsalva. Le prime esposizioni personali si tengono in spazi alternativi come l' Unsicht Keller di Berlino nel 1999 e l'Archivio Zero Media Zanchetta nel 2001. Protagonista spesso di azioni in occasione della presentazione delle sue opere, Di Giovanni gioca con ironia sui meccanismi della visione e, al contempo, organizza strutture scultoree dal forte impatto visivo, in uno scambio ininterrotto tra la persistenza e la mutabilità dei materiali e delle forme, sempre pensati ed installati in stretto rapporto con lo spazio espositivo. Nel 2011 realizza il progetto intitolato NORD sviluppandolo in tre mostre personali alla galleria Galica di Milano, alla Antonella Cattani Contemporary Art di Bolzano ed alla Unicredit Kunstraum di Monaco. Espone in mostre collettive a Casa Testori, alla Russian Academy of Arts di Mosca, al Marta Museum di Herford, al Museion di Bolzano. Nell'ottobre 2013 esporrà al Mambo di Bologna per la collettiva La Grande Magia, a Novembre per l'ottava edizione di Contemporary Istanbul con la galleria Il Chiostro Arte Contemporanea; è inoltre tra i dieci artisti selezionati per la sesta edizione del Premio Fondazione Vaf che si svolgerà nel 2014 in Germania e Austria.
Il tema dell’esposizione ruota oggi intorno all'acqua, alla sua magia e al suo potere. L'acqua che cristallizza, lascia affiorare segreti, plasma le rocce, scava sentieri.
Creare per sottrazione: questa la vocazione di autori che hanno immaginato paesaggi fluidi, onde, risacche, come specchio dell'animo e dei suoi moti, ma anche come indagine sulla forma pura, trasformata dal fluire delle cose, dai mutamenti intercorsi nel tempo.
Protagonista, Gregorio Botta, l'artista romano di origini napoletane, autore di una ricerca complessa dove elementi come l'acqua o il fuoco agiscono nella costruzione o smaterializzazione delle superfici, coadiuvati dalla morbidezza della cera a contrasto con l'energia del ferro o le rifrangenze del vetro, in un gioco di piani sovrapposti, di velature date da una scultura essenziale. Un lavoro ricco di rimandi antropologici, dove il valore antico dell'acqua, la sua simbologia, la forza primitiva e creativa, sposa il tema della parola, laddove grafie sottili sembrano moniti, sibili, preghiere.
Accanto a lui i giovani artisti Patrizia Novello e Marco Di Giovanni. La pittrice milanese presenta un lavoro recente in cui i pigmenti puri e secchi depositati sulla superficie in forma di pulviscolo suggeriscono scenari, profili di luoghi ideali, orizzonti minimi, dati dal “processo di caduta” (che dà titolo alla sequenza) delle polveri stesse e dalla gravità che ne guida il moto, benché l'esito finale, in una sorta di tonfo sul suolo della materia, suggerisca visioni di levitazione, risacche di onde, nugoli di polvere in sospensione.
Energico, l'intervento nei giardini dello scultore di Teramo, di stanza a Imola, bravissimo nel coniugare potenza delle strutture e grandi installazioni innestate nel paesaggio con la leggerezza della visione aerea che si ricava osservando all'interno delle sue macchine meravigliose. Cannocchiali magici, proiezioni di un mondo lontano chiuse in una scatola, nel buio pesto di un periscopio affacciato sull'orizzonte.
Biografie
Gregorio Botta nasce a Napoli il 18 aprile 1953. Nel 1980 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma, dove segue i corsi di Toti Scialoja, diplomandosi nel 1984. Dopo gli esordi, scanditi dalla partecipazione ad alcune rassegne tenutesi alla Galleria Rondanini e dalle personali alla Galleria Il Segno, entrambe a Roma, si impone all'attenzione della critica in occasione di alcuni appuntamenti, tra cui Trasparenze dell'arte italiana sulla via della seta a cura di Achille Bonito Oliva, allestita a Pechino nel 1993, la XII Quadriennale e la Biennale dei Parchi alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, tenutesi nel 1996 e nel 1998, nonché la personale presentata nello stesso anno da Ludovico Pratesi all'Istituto Italiano di Cultura a Colonia. Espone inoltre a Roma presso la galleria Il Segno e la Fondazione Volume, a Napoli presso lo studio Trisorio, a Bologna alla Galleria G7 di Ginevra Grigolo, a Verona alla Galleria dello Scudo e in molte altre città. Sue personali sono state allestite anche in spazi pubblici, come i Magazzini del Sale in piazza del Campo a Siena, il Loggiato San Bartolomeo di Palermo. Sue opere sono nelle collezioni del Mart di Rovereto, del Musma di Matera, della Bce di Francoforte, della Certosa di Padula e in altre raccolte pubbliche e fondazioni.
Patrizia Novello, nata a Milano nel 1978 si diploma all'Accademia di Brera in Restauro dell'Arte Contemporanea, nel 2008 si trasferisce a New York per la residenza d'artista Harlem Studio Fellowship by Montrasio Arte, alla quale segue la mostra the (art of) dissemblance, a cura di R. Bedarida. Mostre personali: 2007 Ipotesi di un incontro Citibank plc di Milano; nUOVO, La Stanza dell'Aliprandi, Milano; 2009 Prospettive, Villa Sirtori, Olginate, a cura di M. Tavola; 2011 Cornice di ricordi per un futuro (che attende), a cura di M. Cavallarin, Galleria delle Cornici, project room di Scatolabianca, Lido di Venezia; 2013 Processo di caduta, a cura di A. Comino, galleria Spaziotemporaneo e nello stesso anno Agganci di fase, a cura di P. Zürcher, Associazione Culturale Monteggiori Arte, Monteggiori (Camaiore). Nel 2003, 2007 e 2009, 2010 è tra i finalisti del Premio Arti Visive alla Galleria San Fedele di Milano. Nel 2007 viene invitata da C. Gatti alla Biennale Giovani al Serrone di Villa Reale, Monza.
Marco Di Giovanni, nato a Teramo nel 1976, vive e lavora tra Imola e Valsalva. Le prime esposizioni personali si tengono in spazi alternativi come l' Unsicht Keller di Berlino nel 1999 e l'Archivio Zero Media Zanchetta nel 2001. Protagonista spesso di azioni in occasione della presentazione delle sue opere, Di Giovanni gioca con ironia sui meccanismi della visione e, al contempo, organizza strutture scultoree dal forte impatto visivo, in uno scambio ininterrotto tra la persistenza e la mutabilità dei materiali e delle forme, sempre pensati ed installati in stretto rapporto con lo spazio espositivo. Nel 2011 realizza il progetto intitolato NORD sviluppandolo in tre mostre personali alla galleria Galica di Milano, alla Antonella Cattani Contemporary Art di Bolzano ed alla Unicredit Kunstraum di Monaco. Espone in mostre collettive a Casa Testori, alla Russian Academy of Arts di Mosca, al Marta Museum di Herford, al Museion di Bolzano. Nell'ottobre 2013 esporrà al Mambo di Bologna per la collettiva La Grande Magia, a Novembre per l'ottava edizione di Contemporary Istanbul con la galleria Il Chiostro Arte Contemporanea; è inoltre tra i dieci artisti selezionati per la sesta edizione del Premio Fondazione Vaf che si svolgerà nel 2014 in Germania e Austria.
20
settembre 2013
onthewater
Dal 20 settembre al 20 ottobre 2013
arte contemporanea
Location
SPAZIO TRANSITI
Scarlino, Località Puntone, (Grosseto)
Scarlino, Località Puntone, (Grosseto)
Vernissage
20 Settembre 2013, ore 18
Autore
Curatore