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Opale – Other Transparencies
Opale – Other transparencies si propone come istantanea della situazione della ricerca vetraria contemporanea, attraverso una selezione di opere uniche, ideate e realizzate da maestri vetrai muranesi attivi sull’isola.
Comunicato stampa
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Nella prima metà del Quattrocento Angelo Barovier realizza l’invenzione che segnerà la svolta epocale nella storia del vetro di Murano: il cristallo. Omogeneo, trasparente e assolutamente privo di colorazione, il nuovo vetro trasformerà la vita e l’economia dell’intera isola, al cui nome da quel momento verrà inscindibilmente associata una produzione di oggetti di lusso.
L’impatto della scoperta fu così rivoluzionario da far sì che con il passare dei secoli nel linguaggio comune il concetto di vetro e quello di trasparenza siano diventati sovrapponibili e pressoché sinonimi.
In fisica, la trasparenza è la capacità di un corpo di permettere il passaggio, attraverso il suo spessore, di radiazioni luminose.
Spostando il piano dell’interazione tra vetro e luce da quello puramente fisico ad uno più metaforico, si potrebbe affermare che, nel caso del cristallo, il vetro si mette a completa disposizione della luce permettendole di attraversarlo perfettamente.
Ma quali sfumature assume questo rapporto quando diventa dialettico?
Per il fascino che avvolge la sua produzione ora interrotta (l’uso dell’arsenico di piombo - essenziale al processo di opacizzazione - è stato bandito), e per la sua traslucenza, l’Opale rappresenta la suggestione da cui prende le mosse lo studio alla base della mostra.
Il proposito è indagare l’interazione tra trasparenza e luce, intesi come elementi la cui evidenza è indissolubilmente legata, poiché l’uno indispensabile alla rivelazione dell’altro.
Opale - Other transparencies si propone perciò come istantanea della situazione della ricerca vetraria contemporanea, attraverso una selezione di opere uniche, ideate e realizzate da maestri vetrai muranesi in attività.
Un palinsesto di oggetti legati dal filo rosso dell’eccellenza nella produzione in cui gli specchi dei fratelli Barbini rifletteranno le mille sfaccettature degli Skyline di Franco e Mauro Panizzi, la fiamma della luce ad olio di Fabio Fornasier farà vibrare gli spazi, l’impalpabilità dei bicchieri di Igor Balbi dialogherà con i vetri monolitici di Claudio Tiozzo, e le presenze di Vittorio Costantini porteranno un po’ di natura in galleria.
L’impatto della scoperta fu così rivoluzionario da far sì che con il passare dei secoli nel linguaggio comune il concetto di vetro e quello di trasparenza siano diventati sovrapponibili e pressoché sinonimi.
In fisica, la trasparenza è la capacità di un corpo di permettere il passaggio, attraverso il suo spessore, di radiazioni luminose.
Spostando il piano dell’interazione tra vetro e luce da quello puramente fisico ad uno più metaforico, si potrebbe affermare che, nel caso del cristallo, il vetro si mette a completa disposizione della luce permettendole di attraversarlo perfettamente.
Ma quali sfumature assume questo rapporto quando diventa dialettico?
Per il fascino che avvolge la sua produzione ora interrotta (l’uso dell’arsenico di piombo - essenziale al processo di opacizzazione - è stato bandito), e per la sua traslucenza, l’Opale rappresenta la suggestione da cui prende le mosse lo studio alla base della mostra.
Il proposito è indagare l’interazione tra trasparenza e luce, intesi come elementi la cui evidenza è indissolubilmente legata, poiché l’uno indispensabile alla rivelazione dell’altro.
Opale - Other transparencies si propone perciò come istantanea della situazione della ricerca vetraria contemporanea, attraverso una selezione di opere uniche, ideate e realizzate da maestri vetrai muranesi in attività.
Un palinsesto di oggetti legati dal filo rosso dell’eccellenza nella produzione in cui gli specchi dei fratelli Barbini rifletteranno le mille sfaccettature degli Skyline di Franco e Mauro Panizzi, la fiamma della luce ad olio di Fabio Fornasier farà vibrare gli spazi, l’impalpabilità dei bicchieri di Igor Balbi dialogherà con i vetri monolitici di Claudio Tiozzo, e le presenze di Vittorio Costantini porteranno un po’ di natura in galleria.
09
settembre 2017
Opale – Other Transparencies
Dal 09 al 17 settembre 2017
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
BUGNO ART GALLERY
Venezia, Campo San Fantin, 1996, (Venezia)
Venezia, Campo San Fantin, 1996, (Venezia)
Orario di apertura
tutti i giorni, 10-18
Vernissage
9 Settembre 2017, h 18:00
Autore
Curatore