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Open 13 – Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
Trentanove artisti si misurano con gli spazi di Venezia Lido e dell’Isola di San Servolo per definire il luogo sia fisico che mentale, residuo allusivo che si trova nella memoria personale e nell’esperienza collettiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Singolare, eclettica quanto mutevole OPEN, Esposizione Internazionale di Sculture ed
Installazioni giunge quest’anno alla sua tredicesima edizione, dopo una lunga storia che ha
visto la partecipazione di settantuno paesi, trecentosessanta artisti e centocinquanta curatori.
Si apre dunque dal 1 settembre al 3 ottobre parallelamente alla 67. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica, un nuovo percorso espressivo, un’officina dell’arte all’aperto, nella
quale le opere sono tappe per lo sguardo e per l’interazione.
Trentanove artisti si misurano con gli spazi di Venezia Lido e dell’Isola di San Servolo per definire
il luogo sia fisico che mentale, residuo allusivo che si trova nella memoria personale e
nell’esperienza collettiva. Create, quasi tutte, per la mostra, le sculture e le installazioni sono
spazi di riflessione nei quali l’arte muta la tensione verso l’indefinito, eludendo schemi o
imposizioni tematiche, per dare al visitatore la possibilità di pensare ad un’arte libera, aperta al
divenire.
Ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa, organizzata da Arte
Communications in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di
Venezia, la mostra è patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Regione del Veneto,
dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Venezia.
In OPEN, il binomio scultura-ambiente è un tema inesauribile e affascinante in virtù della forte
matrice concettuale che si rinnova nell’intento di presentare i molteplici aspetti del discorso
artistico. La necessaria controparte sono gli spazi urbani e le aree verdi di un territorio inteso
nella complessità delle sue valenze antropologiche e culturali. OPEN ha creato negli anni un
genius loci forte delle innumerevoli presenze artistiche internazionali che hanno apportato
culture e tradizioni diverse nell’isola ridefinendone il sostrato culturale. Si crea così ogni anno un
ampio orizzonte di sperimentazione linguistica, le cui opzioni nel caso della scultura sono
diventate sempre più sensibili alla scelta stessa dei materiali sia che appartengano alla
tradizione statuaria sia che siano riferibili alla produzione industriale fino alle installazioni
suscettibili dei più sorprendenti processi di risemantizzazione. Nel suo intreccio di natura e
cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, OPEN condensa le tendenze
contemporanee internazionali grazie alle sinergiche collaborazioni con critici, curatori ed
istituzioni. Prosegue infatti oramai da cinque anni il fortunato progetto di presentare la giovane
arte frutto della didattica delle Accademie e quest’anno figurerà la prestigiosa Accademia di
Belle Arti di Brera sotto la direzione curatoriale di Saverio Simi de Burgis e la coordinazione di
Marco Pellizzola. I nove giovani talenti Alberto Gianfreda, Michele Guido, Daniela Novello,
Emanuela Rizzo, Federica Alì, Radis Nikzad, Chiara Rinaldi, Marco Maria Giuseppe Scifo e
Jessica Soffiati presentano presso il parco dell’Isola di San Servolo progetti site specific che
sollecitano alla riflessione e diventano essi stessi metastrumenti cognitivi.
L’attenzione verso le nuove leve dell’arte è inoltre scandita dal recente sodalizio con il Premio
Arte Laguna. Tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2009, sono infatti stati scelti per OPEN i giovani
scultori Theo Reeves-Evison, Olga Schigal ed il duo Koji Yoshida - Dario Tironi. Nel corso
dell’esposizione sarà inoltre indetto il Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un
artista dell’Accademia di Belle Arti di Brera selezionato dalla giuria di Arte Laguna. Tale premio
offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del premio Arte Laguna 2010 ed esporre
nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione. Una partnership che si estenderà
anche nel corso delle prossime edizioni di OPEN e parallelamente con il Premio Speciale PDG
Arte Communications nell’ambito del Premio Arte Laguna.
Si inaugura per lo spettatore un nuovo percorso nel mondo dell’arte contemporanea
internazionale, un nuovo allestimento all’aperto e una nuova riflessione sui linguaggi dell’arte.
L’incipit sono le opere fondamentali di Dennis Oppenheim e ORLAN. L’artista statunitense, tra i
massimi esponenti dell’arte concettuale contemporanea della seconda metà del XX secolo,
dedito soprattutto alla realizzazione di grandi opere installative negli spazi pubblici, presenta
“Heavy Dog Kiss”, una importante opera in marmo che poi farà parte della collezione del
Museo del Parco di Portofino diretto da Daniele Crippa. Del tutto radicale, opposto al banale
e al prevedibile è l’approccio dell’artista francese ORLAN, che ad OPEN presenta “Drive-in:
ORLAN REMIX”, una video installazione con una limousine gonfiabile dove il concetto di ibrido
è protagonista assoluto, capace di divenire in modo tangibile significato e significante, mezzo
espressivo dell’opera d’arte di cui delinea forma e contenuto.
Pensata per la cupola del Blue Moon è l’opera “Seconda natura” di Gaetano K. Bodanza
dove la relazione con le forze primigenie della natura, l’esaltazione della vita come flusso
incontenibile, l’epifania nomadica senza territorio, tempo, lingua, sono aspetti costanti che
esaltano la stupefacente forza espressiva di questo rinato ciclo di opere presentato in
anteprima presso la Galleria Moretti & Moretti di Parigi. Ispirata all’opera del regista John Woo,
a cui sarà conferito il Leone d’Oro alla carriera durante la Mostra del Cinema, “The Face
Machine” di Amy Cheung è un’indagine sulla violenza, lo spettacolo, il binomio buono/cattivo
per coglierne la persistenza ancestrale e catapultare il visitatore in un gioco interattivo. Il
panorama espositivo si sviluppa poi attraverso le installazioni dal forte impatto visivo di
Giacomo Roccon e Barbara Taboni, l’opera in evoluzione di Aristotelis Deligiannidis, le
fotografie di Margherita Errante in cui l’occhio dell’artista si aggira e seleziona istantanee
estreme, metafora di una condizione esistenziale sempre più globalizzante e globalizzata e poi
l’ironica opera dell’argentina Nora Iniesta, gli interventi modulari di E.M.C. Collard, la video
performance di Andrea Fincato e Giulio Escalona fino alle sperimentazioni linguistiche di
Annalù, Alice Olimpia Attanasio, Michela Pedron e Margherita Mauro. In seguito il visitatore
sarà condotto in un viaggio immaginario attraverso le monolitiche figure di Ursula Huber, le
“scatole” da viaggio di Gaspare Manos, gli “abiti senza corpo” di Flavio Lucchini, l’intervento
di archeologia urbana di Stefano Fioresi, l’installazione zen di Alexandra Marati, la “preghiera”
concettuale di Gina Brezini, i profili “bendato e imbavagliato” di Ottavio Pinarello, fino alla
partecipazione cipriota di Phanos Kyriacou e quella della cinese Yi Zhou.
Come ormai tradizione, il successo di OPEN negli anni è stato contrassegnato da numerose
presenze curatoriali che hanno apportato alla mostra una ricerca incentrata sulle ultime
tendenze dell'arte e della cultura in ambito sia nazionale che internazionale. Tra le novità di
quest’anno la presenza di Alan Jones, newyorkese, critico e curatore di mostre d’arte, da
sempre uno dei massimi conoscitori della scena della Pop Art. Si conferma nuovamente la
presenza di Gloria Vallese che si rende promotrice dinamica della giovane arte italiana e
continua il felice sodalizio con Christos Savvidis per la partecipazione greca, Chang Tsong-
zung per l’Asia e Nevia Pizzul Capello per la partecipazione tedesca.
Le opere in mostra sono interventi paralleli che pur nascendo all’insegna della assoluta libertà
espressiva slegata da un tema obbligatorio, si incontrano, si contaminano, si ibridano senza
confondersi.
Raggiunge quest’anno la sua decima edizione il Premio OPEN, premio speciale collaterale alla
67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ad un regista partecipante la cui opera riveli
un forte legame tra cinema e arti figurative. Il premio consiste in un’opera realizzata dal
Maestro Gaspare Manos.
La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie gli interventi critici ed istituzionali e
le opere esposte, disponibile presso l’infopoint Arte Communications a Venezia, Fondaco
dell’Arte, San Marco 3415.
Installazioni giunge quest’anno alla sua tredicesima edizione, dopo una lunga storia che ha
visto la partecipazione di settantuno paesi, trecentosessanta artisti e centocinquanta curatori.
Si apre dunque dal 1 settembre al 3 ottobre parallelamente alla 67. Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica, un nuovo percorso espressivo, un’officina dell’arte all’aperto, nella
quale le opere sono tappe per lo sguardo e per l’interazione.
Trentanove artisti si misurano con gli spazi di Venezia Lido e dell’Isola di San Servolo per definire
il luogo sia fisico che mentale, residuo allusivo che si trova nella memoria personale e
nell’esperienza collettiva. Create, quasi tutte, per la mostra, le sculture e le installazioni sono
spazi di riflessione nei quali l’arte muta la tensione verso l’indefinito, eludendo schemi o
imposizioni tematiche, per dare al visitatore la possibilità di pensare ad un’arte libera, aperta al
divenire.
Ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa, organizzata da Arte
Communications in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di
Venezia, la mostra è patrocinata dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Regione del Veneto,
dalla Provincia di Venezia e dal Comune di Venezia.
In OPEN, il binomio scultura-ambiente è un tema inesauribile e affascinante in virtù della forte
matrice concettuale che si rinnova nell’intento di presentare i molteplici aspetti del discorso
artistico. La necessaria controparte sono gli spazi urbani e le aree verdi di un territorio inteso
nella complessità delle sue valenze antropologiche e culturali. OPEN ha creato negli anni un
genius loci forte delle innumerevoli presenze artistiche internazionali che hanno apportato
culture e tradizioni diverse nell’isola ridefinendone il sostrato culturale. Si crea così ogni anno un
ampio orizzonte di sperimentazione linguistica, le cui opzioni nel caso della scultura sono
diventate sempre più sensibili alla scelta stessa dei materiali sia che appartengano alla
tradizione statuaria sia che siano riferibili alla produzione industriale fino alle installazioni
suscettibili dei più sorprendenti processi di risemantizzazione. Nel suo intreccio di natura e
cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, OPEN condensa le tendenze
contemporanee internazionali grazie alle sinergiche collaborazioni con critici, curatori ed
istituzioni. Prosegue infatti oramai da cinque anni il fortunato progetto di presentare la giovane
arte frutto della didattica delle Accademie e quest’anno figurerà la prestigiosa Accademia di
Belle Arti di Brera sotto la direzione curatoriale di Saverio Simi de Burgis e la coordinazione di
Marco Pellizzola. I nove giovani talenti Alberto Gianfreda, Michele Guido, Daniela Novello,
Emanuela Rizzo, Federica Alì, Radis Nikzad, Chiara Rinaldi, Marco Maria Giuseppe Scifo e
Jessica Soffiati presentano presso il parco dell’Isola di San Servolo progetti site specific che
sollecitano alla riflessione e diventano essi stessi metastrumenti cognitivi.
L’attenzione verso le nuove leve dell’arte è inoltre scandita dal recente sodalizio con il Premio
Arte Laguna. Tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2009, sono infatti stati scelti per OPEN i giovani
scultori Theo Reeves-Evison, Olga Schigal ed il duo Koji Yoshida - Dario Tironi. Nel corso
dell’esposizione sarà inoltre indetto il Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un
artista dell’Accademia di Belle Arti di Brera selezionato dalla giuria di Arte Laguna. Tale premio
offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del premio Arte Laguna 2010 ed esporre
nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione. Una partnership che si estenderà
anche nel corso delle prossime edizioni di OPEN e parallelamente con il Premio Speciale PDG
Arte Communications nell’ambito del Premio Arte Laguna.
Si inaugura per lo spettatore un nuovo percorso nel mondo dell’arte contemporanea
internazionale, un nuovo allestimento all’aperto e una nuova riflessione sui linguaggi dell’arte.
L’incipit sono le opere fondamentali di Dennis Oppenheim e ORLAN. L’artista statunitense, tra i
massimi esponenti dell’arte concettuale contemporanea della seconda metà del XX secolo,
dedito soprattutto alla realizzazione di grandi opere installative negli spazi pubblici, presenta
“Heavy Dog Kiss”, una importante opera in marmo che poi farà parte della collezione del
Museo del Parco di Portofino diretto da Daniele Crippa. Del tutto radicale, opposto al banale
e al prevedibile è l’approccio dell’artista francese ORLAN, che ad OPEN presenta “Drive-in:
ORLAN REMIX”, una video installazione con una limousine gonfiabile dove il concetto di ibrido
è protagonista assoluto, capace di divenire in modo tangibile significato e significante, mezzo
espressivo dell’opera d’arte di cui delinea forma e contenuto.
Pensata per la cupola del Blue Moon è l’opera “Seconda natura” di Gaetano K. Bodanza
dove la relazione con le forze primigenie della natura, l’esaltazione della vita come flusso
incontenibile, l’epifania nomadica senza territorio, tempo, lingua, sono aspetti costanti che
esaltano la stupefacente forza espressiva di questo rinato ciclo di opere presentato in
anteprima presso la Galleria Moretti & Moretti di Parigi. Ispirata all’opera del regista John Woo,
a cui sarà conferito il Leone d’Oro alla carriera durante la Mostra del Cinema, “The Face
Machine” di Amy Cheung è un’indagine sulla violenza, lo spettacolo, il binomio buono/cattivo
per coglierne la persistenza ancestrale e catapultare il visitatore in un gioco interattivo. Il
panorama espositivo si sviluppa poi attraverso le installazioni dal forte impatto visivo di
Giacomo Roccon e Barbara Taboni, l’opera in evoluzione di Aristotelis Deligiannidis, le
fotografie di Margherita Errante in cui l’occhio dell’artista si aggira e seleziona istantanee
estreme, metafora di una condizione esistenziale sempre più globalizzante e globalizzata e poi
l’ironica opera dell’argentina Nora Iniesta, gli interventi modulari di E.M.C. Collard, la video
performance di Andrea Fincato e Giulio Escalona fino alle sperimentazioni linguistiche di
Annalù, Alice Olimpia Attanasio, Michela Pedron e Margherita Mauro. In seguito il visitatore
sarà condotto in un viaggio immaginario attraverso le monolitiche figure di Ursula Huber, le
“scatole” da viaggio di Gaspare Manos, gli “abiti senza corpo” di Flavio Lucchini, l’intervento
di archeologia urbana di Stefano Fioresi, l’installazione zen di Alexandra Marati, la “preghiera”
concettuale di Gina Brezini, i profili “bendato e imbavagliato” di Ottavio Pinarello, fino alla
partecipazione cipriota di Phanos Kyriacou e quella della cinese Yi Zhou.
Come ormai tradizione, il successo di OPEN negli anni è stato contrassegnato da numerose
presenze curatoriali che hanno apportato alla mostra una ricerca incentrata sulle ultime
tendenze dell'arte e della cultura in ambito sia nazionale che internazionale. Tra le novità di
quest’anno la presenza di Alan Jones, newyorkese, critico e curatore di mostre d’arte, da
sempre uno dei massimi conoscitori della scena della Pop Art. Si conferma nuovamente la
presenza di Gloria Vallese che si rende promotrice dinamica della giovane arte italiana e
continua il felice sodalizio con Christos Savvidis per la partecipazione greca, Chang Tsong-
zung per l’Asia e Nevia Pizzul Capello per la partecipazione tedesca.
Le opere in mostra sono interventi paralleli che pur nascendo all’insegna della assoluta libertà
espressiva slegata da un tema obbligatorio, si incontrano, si contaminano, si ibridano senza
confondersi.
Raggiunge quest’anno la sua decima edizione il Premio OPEN, premio speciale collaterale alla
67. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica ad un regista partecipante la cui opera riveli
un forte legame tra cinema e arti figurative. Il premio consiste in un’opera realizzata dal
Maestro Gaspare Manos.
La mostra è accompagnata da un catalogo che raccoglie gli interventi critici ed istituzionali e
le opere esposte, disponibile presso l’infopoint Arte Communications a Venezia, Fondaco
dell’Arte, San Marco 3415.
01
settembre 2010
Open 13 – Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
Dal primo settembre al 03 ottobre 2010
arte contemporanea
Location
ISOLA DI SAN SERVOLO
Venezia, Isola Di san Servolo, (Venezia)
Venezia, Isola Di san Servolo, (Venezia)
Vernissage
1 Settembre 2010, ore 20 cocktail inaugurale con dj set sull’Isola di San Servolo, Venezia.
Ufficio stampa
ARTE COMMUNICATIONS
Autore
Curatore