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OPEN 20. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugurazione: 1 settembre 2017
Performance Reverie “PourOntani”: h. 15.00, Giardino Moresco, Hotel Excelsior
Conferenza stampa: h. 18.00, Sala Plenaria, Hilton Molino Stucky
Performance Marco Fioramanti e Ana Rusiniuc “Il Relitto della Sirena”: h. 19.30, Hilton Molino Stucky
Cocktail Inaugurale (su invito): h. 20.00, Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
Installazione di realtà aumentata Richard Humann “Ascension”: Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
| Comunicato stampa |
OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Veneto.
OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che hanno partecipato a OPEN come Yoko Ono che presenterà in anteprima mondiale INVISIBLE PEOPLE un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di ORLAN con un’installazione site specific basata su Le Plan du Film, una serie importante concepita nel 2001 alla ricerca di quello che Jean-Luc Godard ha chiamato “l’inverso del cinema”: un’opera sulla creazione di un film all’inverso partendo dalla comunicazione e dalla pubblicità di un’opera cinematografica, unici aspetti, in questa geniale finzione, che rendono il film reale. E ancora Igor Mitoraj, Luigi Ontani, Federica Marangoni, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato, Amin Gulgee, Ferruccio Gard e Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi staziona al Lido di Venezia.
Una tappa, un punto d’arrivo e di ripartenza, più consapevole e più rigoroso, sempre in linea comunque con la filosofia curatoriale del suo ideatore Paolo De Grandis. Diversamente infatti da ogni altro evento a carattere annuale, dal quale ci si potrebbe aspettare sempre qualcosa di nuovo, OPEN propone la sua linearità e la sua integrazione, aspetti maturati grazie alla semplicità dell’idea di fondo ed al suo contesto espositivo a cielo aperto: territori di esplorazione, punti di scambio e di confronto, spazi coreografici spesso aperti alla loro stessa trasformazione, luoghi in cui il visitatore negozia, in termini sia fisici che mentali, i contenuti delle opere esposte.
OPEN costituisce un grande parco pubblico, un intreccio di natura e cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, pittura e multimedialità, sintesi dei caratteri e delle tendenze contemporanee. In tal modo il territorio diventa un osservatorio privilegiato, come mostra l'organizzazione di questo importante evento che si proietta in una dimensione nazionale e internazionale.
OPEN si avvale quest’anno della collaborazione curatoriale di Jon Hendricks per la partecipazione di Yoko Ono, Philippe Daverio per Giuseppe Verri, Luca Beatrice per Gianfranco Meggiato e poi ancora Chang Tsong-zung, Niilofur Farrukh, Tamara Li, Nevia Capello, Serena Mormino (per Kengiro Azuma, Gillo Dorfles, Salvatore Fiume, Federica Marangoni, Antonio Paradiso, Nanda Vigo e altri giovani nomi internazionali tra cui Stefano Bressani – vincitore Premio Arte Laguna 2016 e Lucio Micheletti), Bianca Laura Petretto, Elga Wimmer, Umberto Zampini e Flavia Vago.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentata la performance della giovane artista Reverie che con PourOntani farà una dedica a occhi aperti al Maestro Luigi Ontani che non prevede alcun tipo di ri-citazione/recitazione, artificio o espediente. Si tratta di necessità e di vita: i tableaux-vivants, i lavori dal vivo e soprattutto la viva eco di “VivArte”. Parallelamente Richard Humann presenterà Ascension che per OPEN 20 si arricchisce di nuove costellazioni che si sovrappongono a quelle già esistenti nel nostro cielo notturno. L’opera di Humann sfrutta con grande maestria la tecnologia: è sufficiente che lo spettatore rivolga lo smartphone o il tablet verso il cielo per godere di questo spettacolo di realtà aumentata.
Sarà inoltre indetta l’ottava edizione del Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un giovane artista selezionato dalla giuria del Premio Arte Laguna. Tale premio offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2018 ed esporre nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione.
OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.
ARTISTI PARTECIPANTI
Nutopia - Yoko Ono
Belgio - Phil Akashi
Francia - ORLAN
Germania - Günter Sponheuer
Giappone - Kengiro Azuma
Islanda / Cina - Inga Svala Thorsdottir e Wu Shanzhuan
Italia - Giancarlo Bozzani, Stefano Bressani, Nando Crippa, Gillo Dorfles, Marco Fioramanti, Laura Fiume, Salvatore Fiume, Ferruccio Gard, Resi Girardello, Alessandro Manfredini, Gaspare Manos, Federica Marangoni, Davide Medri, Gianfranco Meggiato, Lucio Micheletti, Luigi Ontani, Max Papeschi, Antonio Paradiso, Gabriele Polidori, Maurizio Radici, Reverie, Marco Nereo Rotelli, Giuseppe Verri, Nanda Vigo, Laura Zeni
Norvegia - Marianne Heske
Pakistan - Amin Gulgee
Perù - Ana Maria Reque
Polonia - Igor Mitoraj
Ucraina - Yana Rusnak
USA - Richard Humann
Scrivere, uno dei tanti modi per vivere e amare l’Arte…
Incroci talvolta casuali che si trasformano in grandi amicizie proprio grazie al denominatore comune dell’amore per l’Arte come Vitamina essenziale. Perché Arte è anche, se non prima di tutto, amore per la vita, condivisione, insegnamento e accrescimento costante reciproco…
VIVA ARTE VIVA, ovvero AMA ARTE AMA…
Ormai sette anni di collaborazione con PDG Arte Communications, ritrovarsi ogni stagione sempre più uniti e appassionati accanto agli artisti che, anche grazie a tutti noi, stanno scrivendo pagine di storia della cultura nel mondo. Con orgoglio eccomi ancora una volta accanto a Paolo De Grandis, amico fraterno maggiore, da cui molto ho imparato, anche attraverso i suoi racconti. Come quello dell’incontro casuale su uno di quei cerchi della vita in cui si può camminare alla stessa velocità, fianco a fianco anche laddove lontani e scrivere insieme una pagina di arte tanto voluta e dall’animo forte…
La consapevolezza di aver imparato ad amare l’Arte grazie agli scritti dei grandi critici, proprio come Restany e alle opere dei grandi artisti come Salvatore Fiume e l’amico Kengiro Azuma. Direttamente dalle emozioni, sguardi, parole fianco a fianco a Gillo Dorfles, Arturo Schwartz, Vittorio Sgarbi, Luciano Caprile, Daniele Crippa e Paolo De Grandis…
Il privilegio di dialogare ogni giorno con gli artisti della nostra epoca e tradurre in parole le loro emozioni e la loro Arte…
Vivere, amare, scrivere, stimolare nuove idee, convinzioni forti come il tema a me tanto caro del Design come forma d’Arte, piccole gocce capaci di riempire vuoti fino ad ora trascurati ma che necessitano di nuova linfa che pochi hanno il dono di avere ma che devono essere acclamati a pieno titolo artisti capaci di stimolare maggiori sensi anche nel quotidiano…
Una nuova pagina tutta da scrivere insieme, pronti a nuove edizioni e nuove sfide contaminando vita, emozione, amore, in una parola ARTE
OPEN 20, tanti artisti, critici e paesi coinvolti per raccontare lo stato dell’Arte della nostra contemporaneità, ma anche presenze di grandi nomi della storia come Salvatore Fiume, con il suo Antropotauro, con un doppio testo di Restany e della più giovane Mormino come ad enfatizzare la capacità dell’Arte di raggiungere epoche e generazioni diverse con la stessa intensità.
Il mondo nipponico e italiano si incontrano nell’Arte di Kengiro Azuma e nelle sue gocce, quell’attimo che non riusciamo a vedere con precisione, quell’attimo di Vita, di Natura, di Noi… Solo lo scorso anno aveva manifestato il desiderio di partecipare alla edizione 20 di OPEN, stimando il lavoro di artisti, colleghi e critici che ne hanno fatto la storia… ora il grande Maestro vive un nuovo inizio, un nuovo MU, ma la promessa fattagli è stata onorata con orgoglio ed affetto.
Conoscenze e collaborazioni più recenti come quella con Antonio Paradiso e Nanda Vigo, come condotte da un filo forte e infinito, riportano due grandi amici artisti, che tanto hanno condiviso, ad esporre ad OPEN20 con i loro pezzi conosciuti anche dal grande pubblico come il Volo di Paradiso che si proietta all’infinito dell’Arte e il Cronotopo della Nanda per concepire oltre la realtà, per oltrepassare dimensioni e limiti, per trovare noi stessi.
Presenze importantissime e ultracentenarie come quella del grande Professore Gillo Dorfles, con una delle tre opere nate in età giovanile di colui che ha scritto pagine di storia dell’arte come critico e in prima persona come artista e riprese, rielaborate in grande dimensione pochi anni fa, da un’idea nata durante un’indimenticabile intervista.
Amicizie che si incrociano e si rinnovano spontaneamente: ecco che Marangoni omaggia l’amico di sempre Pierre Restany con la sua prima installazione TOLERANCE, fissando attimi di vita e rendendoli al contempo eterni grazie ai suoi video, per ricordarci che l’Arte è Vitamina essenziale di Vita, capace di generare connessioni, amicizie e rispetto.
Riflessioni su accadimenti tragici come la distruzione generata da Madre Natura, rilette in chiave di maggiore consapevolezza, di speranza, per riprendere da dove qualcosa è stato interrotto e tornare a scrivere momenti di vita. Blutsugi di Micheletti ci aiuta a prendere coscienza delle nostre fragilità, impreziosendo cedimenti ed errori.
Kaotika di Bressani: quotidianità accelerata, corse affannose e contro un tempo che nemmeno ci è utile… colori sbiaditi, candeggiati come i valori ed i sentimenti… tutto è uguale, ma la concezione del tempo è totalmente deviata…
Omini anonimi che osservano, quelli di Nando Crippa, ma che in realtà dovremmo osservare con più attenzione noi ogni giorno, soffermandoci maggiormente su ciò che ci circonda e che nemmeno vediamo…
Attimi di vita comune, domestica che racchiudono il vissuto, la storia, la nostra cultura e che vengono rappresentati da Laura Fiume con spontaneità e carattere, tipico di chi ha grande padronanza e conoscenza.
Moisaici moderni, pregiati, luminosi capaci di riflettere la nostra anima, fluttuando tra epoche con una leggerezza conosciuta solo da chi ha il coraggio di guardarsi dentro. La catena Freedom di Medri diventa simbolo dell’equilibrio che il mondo dovrebbe raggiungere.
Profili interiori, generati da pieni e vuoti, i Radar di Laura Zeni ci ricordano che siamo completi solo se accettiamo contrapposizioni e continuiamo ad evolvere.
Design come forma d’Arte, perché l’Arte incontra la vista e la mente, il Design la vista, la mente ed il corpo… le opere di Polidori ne sono dimostrazione tangibile.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
Performance Reverie “PourOntani”: h. 15.00, Giardino Moresco, Hotel Excelsior
Conferenza stampa: h. 18.00, Sala Plenaria, Hilton Molino Stucky
Performance Marco Fioramanti e Ana Rusiniuc “Il Relitto della Sirena”: h. 19.30, Hilton Molino Stucky
Cocktail Inaugurale (su invito): h. 20.00, Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
Installazione di realtà aumentata Richard Humann “Ascension”: Skyline Rooftop, Hilton Molino Stucky
| Comunicato stampa |
OPEN Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni giunge quest’anno alla sua ventesima edizione. Un anno significativo che celebra il ventennio di un’idea, un’intuizione vincente, innovativa e rigenerante nel panorama delle manifestazioni di arte contemporanea. Venti anni di sculture, installazioni, happening e performance a testimonianza di quanto l’arte possa irrompere nell’ambiente esterno per attirare l’osservatore.
La mostra ideata e curata da Paolo De Grandis, co-curata da Carlotta Scarpa è organizzata da PDG Arte Communications con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della Regione Veneto.
OPEN ripercorre la sua storia attraverso alcuni dei nomi più significativi dell’arte contemporanea che hanno partecipato a OPEN come Yoko Ono che presenterà in anteprima mondiale INVISIBLE PEOPLE un progetto dalla lunga elaborazione: una visione simbolica e metaforica del viaggio dei migranti, tra immaginazione e poesia per non dimenticare. Il ritorno all’Hotel Excelsior ed il ritorno di ORLAN con un’installazione site specific basata su Le Plan du Film, una serie importante concepita nel 2001 alla ricerca di quello che Jean-Luc Godard ha chiamato “l’inverso del cinema”: un’opera sulla creazione di un film all’inverso partendo dalla comunicazione e dalla pubblicità di un’opera cinematografica, unici aspetti, in questa geniale finzione, che rendono il film reale. E ancora Igor Mitoraj, Luigi Ontani, Federica Marangoni, Marco Nereo Rotelli, Gianfranco Meggiato, Amin Gulgee, Ferruccio Gard e Marianne Heske che in occasione di OPEN 1999 fece viaggiare un enorme sasso di 4000 anni fa dal villaggio di Tafjord e che ancora oggi staziona al Lido di Venezia.
Una tappa, un punto d’arrivo e di ripartenza, più consapevole e più rigoroso, sempre in linea comunque con la filosofia curatoriale del suo ideatore Paolo De Grandis. Diversamente infatti da ogni altro evento a carattere annuale, dal quale ci si potrebbe aspettare sempre qualcosa di nuovo, OPEN propone la sua linearità e la sua integrazione, aspetti maturati grazie alla semplicità dell’idea di fondo ed al suo contesto espositivo a cielo aperto: territori di esplorazione, punti di scambio e di confronto, spazi coreografici spesso aperti alla loro stessa trasformazione, luoghi in cui il visitatore negozia, in termini sia fisici che mentali, i contenuti delle opere esposte.
OPEN costituisce un grande parco pubblico, un intreccio di natura e cultura, interno ed esterno, biologico e tecnologico, pittura e multimedialità, sintesi dei caratteri e delle tendenze contemporanee. In tal modo il territorio diventa un osservatorio privilegiato, come mostra l'organizzazione di questo importante evento che si proietta in una dimensione nazionale e internazionale.
OPEN si avvale quest’anno della collaborazione curatoriale di Jon Hendricks per la partecipazione di Yoko Ono, Philippe Daverio per Giuseppe Verri, Luca Beatrice per Gianfranco Meggiato e poi ancora Chang Tsong-zung, Niilofur Farrukh, Tamara Li, Nevia Capello, Serena Mormino (per Kengiro Azuma, Gillo Dorfles, Salvatore Fiume, Federica Marangoni, Antonio Paradiso, Nanda Vigo e altri giovani nomi internazionali tra cui Stefano Bressani – vincitore Premio Arte Laguna 2016 e Lucio Micheletti), Bianca Laura Petretto, Elga Wimmer, Umberto Zampini e Flavia Vago.
In occasione dell’inaugurazione sarà presentata la performance della giovane artista Reverie che con PourOntani farà una dedica a occhi aperti al Maestro Luigi Ontani che non prevede alcun tipo di ri-citazione/recitazione, artificio o espediente. Si tratta di necessità e di vita: i tableaux-vivants, i lavori dal vivo e soprattutto la viva eco di “VivArte”. Parallelamente Richard Humann presenterà Ascension che per OPEN 20 si arricchisce di nuove costellazioni che si sovrappongono a quelle già esistenti nel nostro cielo notturno. L’opera di Humann sfrutta con grande maestria la tecnologia: è sufficiente che lo spettatore rivolga lo smartphone o il tablet verso il cielo per godere di questo spettacolo di realtà aumentata.
Sarà inoltre indetta l’ottava edizione del Premio Speciale Arte Laguna che sarà assegnato ad un giovane artista selezionato dalla giuria del Premio Arte Laguna. Tale premio offrirà al vincitore la possibilità di figurare tra i finalisti del Premio Arte Laguna 2018 ed esporre nell’ambito del circuito organizzato dalla stessa associazione.
OPEN con la forza di questa sua formula straordinaria contribuisce a modificare il tessuto di una città, rendendola piattaforma internazionale di opere a cielo aperto, per insegnare ad un pubblico stupito una nuova, involontaria, stupefacente fruizione dell’arte nella dinamica leggera di una passeggiata fuori da pareti e perimetri troppo connotati e contenitivi che poi muta nella visione il suo contenuto.
ARTISTI PARTECIPANTI
Nutopia - Yoko Ono
Belgio - Phil Akashi
Francia - ORLAN
Germania - Günter Sponheuer
Giappone - Kengiro Azuma
Islanda / Cina - Inga Svala Thorsdottir e Wu Shanzhuan
Italia - Giancarlo Bozzani, Stefano Bressani, Nando Crippa, Gillo Dorfles, Marco Fioramanti, Laura Fiume, Salvatore Fiume, Ferruccio Gard, Resi Girardello, Alessandro Manfredini, Gaspare Manos, Federica Marangoni, Davide Medri, Gianfranco Meggiato, Lucio Micheletti, Luigi Ontani, Max Papeschi, Antonio Paradiso, Gabriele Polidori, Maurizio Radici, Reverie, Marco Nereo Rotelli, Giuseppe Verri, Nanda Vigo, Laura Zeni
Norvegia - Marianne Heske
Pakistan - Amin Gulgee
Perù - Ana Maria Reque
Polonia - Igor Mitoraj
Ucraina - Yana Rusnak
USA - Richard Humann
Scrivere, uno dei tanti modi per vivere e amare l’Arte…
Incroci talvolta casuali che si trasformano in grandi amicizie proprio grazie al denominatore comune dell’amore per l’Arte come Vitamina essenziale. Perché Arte è anche, se non prima di tutto, amore per la vita, condivisione, insegnamento e accrescimento costante reciproco…
VIVA ARTE VIVA, ovvero AMA ARTE AMA…
Ormai sette anni di collaborazione con PDG Arte Communications, ritrovarsi ogni stagione sempre più uniti e appassionati accanto agli artisti che, anche grazie a tutti noi, stanno scrivendo pagine di storia della cultura nel mondo. Con orgoglio eccomi ancora una volta accanto a Paolo De Grandis, amico fraterno maggiore, da cui molto ho imparato, anche attraverso i suoi racconti. Come quello dell’incontro casuale su uno di quei cerchi della vita in cui si può camminare alla stessa velocità, fianco a fianco anche laddove lontani e scrivere insieme una pagina di arte tanto voluta e dall’animo forte…
La consapevolezza di aver imparato ad amare l’Arte grazie agli scritti dei grandi critici, proprio come Restany e alle opere dei grandi artisti come Salvatore Fiume e l’amico Kengiro Azuma. Direttamente dalle emozioni, sguardi, parole fianco a fianco a Gillo Dorfles, Arturo Schwartz, Vittorio Sgarbi, Luciano Caprile, Daniele Crippa e Paolo De Grandis…
Il privilegio di dialogare ogni giorno con gli artisti della nostra epoca e tradurre in parole le loro emozioni e la loro Arte…
Vivere, amare, scrivere, stimolare nuove idee, convinzioni forti come il tema a me tanto caro del Design come forma d’Arte, piccole gocce capaci di riempire vuoti fino ad ora trascurati ma che necessitano di nuova linfa che pochi hanno il dono di avere ma che devono essere acclamati a pieno titolo artisti capaci di stimolare maggiori sensi anche nel quotidiano…
Una nuova pagina tutta da scrivere insieme, pronti a nuove edizioni e nuove sfide contaminando vita, emozione, amore, in una parola ARTE
OPEN 20, tanti artisti, critici e paesi coinvolti per raccontare lo stato dell’Arte della nostra contemporaneità, ma anche presenze di grandi nomi della storia come Salvatore Fiume, con il suo Antropotauro, con un doppio testo di Restany e della più giovane Mormino come ad enfatizzare la capacità dell’Arte di raggiungere epoche e generazioni diverse con la stessa intensità.
Il mondo nipponico e italiano si incontrano nell’Arte di Kengiro Azuma e nelle sue gocce, quell’attimo che non riusciamo a vedere con precisione, quell’attimo di Vita, di Natura, di Noi… Solo lo scorso anno aveva manifestato il desiderio di partecipare alla edizione 20 di OPEN, stimando il lavoro di artisti, colleghi e critici che ne hanno fatto la storia… ora il grande Maestro vive un nuovo inizio, un nuovo MU, ma la promessa fattagli è stata onorata con orgoglio ed affetto.
Conoscenze e collaborazioni più recenti come quella con Antonio Paradiso e Nanda Vigo, come condotte da un filo forte e infinito, riportano due grandi amici artisti, che tanto hanno condiviso, ad esporre ad OPEN20 con i loro pezzi conosciuti anche dal grande pubblico come il Volo di Paradiso che si proietta all’infinito dell’Arte e il Cronotopo della Nanda per concepire oltre la realtà, per oltrepassare dimensioni e limiti, per trovare noi stessi.
Presenze importantissime e ultracentenarie come quella del grande Professore Gillo Dorfles, con una delle tre opere nate in età giovanile di colui che ha scritto pagine di storia dell’arte come critico e in prima persona come artista e riprese, rielaborate in grande dimensione pochi anni fa, da un’idea nata durante un’indimenticabile intervista.
Amicizie che si incrociano e si rinnovano spontaneamente: ecco che Marangoni omaggia l’amico di sempre Pierre Restany con la sua prima installazione TOLERANCE, fissando attimi di vita e rendendoli al contempo eterni grazie ai suoi video, per ricordarci che l’Arte è Vitamina essenziale di Vita, capace di generare connessioni, amicizie e rispetto.
Riflessioni su accadimenti tragici come la distruzione generata da Madre Natura, rilette in chiave di maggiore consapevolezza, di speranza, per riprendere da dove qualcosa è stato interrotto e tornare a scrivere momenti di vita. Blutsugi di Micheletti ci aiuta a prendere coscienza delle nostre fragilità, impreziosendo cedimenti ed errori.
Kaotika di Bressani: quotidianità accelerata, corse affannose e contro un tempo che nemmeno ci è utile… colori sbiaditi, candeggiati come i valori ed i sentimenti… tutto è uguale, ma la concezione del tempo è totalmente deviata…
Omini anonimi che osservano, quelli di Nando Crippa, ma che in realtà dovremmo osservare con più attenzione noi ogni giorno, soffermandoci maggiormente su ciò che ci circonda e che nemmeno vediamo…
Attimi di vita comune, domestica che racchiudono il vissuto, la storia, la nostra cultura e che vengono rappresentati da Laura Fiume con spontaneità e carattere, tipico di chi ha grande padronanza e conoscenza.
Moisaici moderni, pregiati, luminosi capaci di riflettere la nostra anima, fluttuando tra epoche con una leggerezza conosciuta solo da chi ha il coraggio di guardarsi dentro. La catena Freedom di Medri diventa simbolo dell’equilibrio che il mondo dovrebbe raggiungere.
Profili interiori, generati da pieni e vuoti, i Radar di Laura Zeni ci ricordano che siamo completi solo se accettiamo contrapposizioni e continuiamo ad evolvere.
Design come forma d’Arte, perché l’Arte incontra la vista e la mente, il Design la vista, la mente ed il corpo… le opere di Polidori ne sono dimostrazione tangibile.
Serena Mormino
Curatrice e Critica d'Arte
01
settembre 2017
OPEN 20. Esposizione Internazionale di Sculture ed Installazioni
Dal primo settembre al primo ottobre 2017
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
MOLINO STUCKY
Venezia, Giudecca, 810, (Venezia)
Venezia, Giudecca, 810, (Venezia)
Biglietti
su invito
Orario di apertura
tutto il giorno
Vernissage
1 Settembre 2017, h. 15
Autore
Curatore