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Open 2003 – Art and the cinematic vision
L’esposizione viene realizzata parallelamente alla 60esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.
L’esposizione cerca di superare la vecchia dicotomia tra i due termini, attuando un’analisi su più fronti. L’ambiguità tra i confini dell’immagine, l’interscambiabilità dei diversi mezzi, il carattere ambivalente del mondo cinematografico, estraneo ma al tempo stesso coerente e contiguo al mondo dell’enunciato rappresentato, sono i temi dominanti di tutta la mostra.
Sviluppando ed estendendo all’arte il tema di “visione cinematografica”, è stato selezionato un cospicuo numero di scultori in grado di orientare le loro opere verso i diversi atteggiamenti e confini dell’immaginario cinematografico.
L’evento è ideato da Paolo De Grandis, Presidente di Arte Communications.
L’esposizione è realizzata in co-organizzazione con l’Assessorato alla Cultura Comune di Venezia, il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’adesione dei Patrocini delle Ambasciate dei Paesi partecipanti, il Patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Venezia e del Comune di Venezia. Il noto Critico d’Arte Americano Robert C. Morgan è stato investito della carica di Curatore ufficiale di OPEN2OO3 e ugualmente si rinnova anche quest’anno la presenza di Mr Chang Tsong-zung in qualità di curatore delle partecipazioni asiatiche.
OPEN è nata nel 1998 sotto l’egida curatoriale dello stimato Critico d’Arte di fama internazionale Pierre Restany, attraverso il quale l’importanza e la popolarità di OPEN è divenuta fonte di attrattiva per scultori di tutte le nazionalità, includendo artisti, riconosciuti a livello internazionale, provenienti dall’Europa, dall’Asia, dagli Stati Uniti d’America e dal Sud America.
OPEN 2OO3 è apertura di nuove frontiere espressive, parteciperanno infatti, per la prima volta, artisti provenienti dall’Iran (Ahmad Nadalian, Mojtaba Mirtahmasb, Meira Yedidsion), dallo Sri Lanka(Anoli Perera) dall’Albania (Artur Gorishti), dall’Indonesia (Made Wianta) e dal Marocco. Quest’ultimo paese è infatti rappresentato da Fathiya Tahri Joutei , artista che trova ispirazione per le sue espressioni artistiche nelle forme architettoniche, nella scultura, nella pittura e nella lavorazione del legno. L’artista marocchina non crea semplicemente le forme, ma scolpisce e foggia la materia.
Gli artisti presenti, come nelle trascorse edizioni, provengono da differenti esperienze artistiche e culturali che hanno permesso di sviluppare la mutua interazione tra arte e cinema.
Open 2003 – Art and the cinematic vision
Venezia, Via Pietro Orseolo Secondo, 16, (Venezia)