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Open Air
Il progetto nasce dall’idea di creare una sinergia tra la ricerca artistica contemporanea e la realtà storico-scientifica dell’Orto Botanico, luogo di ricerca naturalistica fondato nel XVIII secolo e ancora oggi attivo grazie al lavoro dell’Università di Parma
Comunicato stampa
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Nella suggestiva cornice dello storico Orto Botanico di Parma domenica 22 maggio 2005 alle ore 11 s’inaugurerà una mostra con installazioni d’arte contemporanea site specific dal titolo “Open Air”, promossa dal Comune di Parma Assessorato alle Politiche Culturali, Assessorato alla Mobilità e Ambiente e dall’Università di Parma Dipartimento di Biologia Evolutiva e Funzionale sezione di Biologia Vegetale e Orto Botanico.
Il progetto nasce dall’idea di creare una sinergia tra la ricerca artistica contemporanea e la realtà storico-scientifica dell’Orto Botanico, luogo di ricerca naturalistica fondato nel XVIII secolo e ancora oggi attivo grazie al lavoro dell’Università di Parma. L’Orto Botanico rappresenta uno spazio unico nel suo genere sia per l’unicità del parco collocato nel centro storico di Parma, che per la presenza di una serra in stile neoclassico progettata dall’architetto di corte E.A.Petitot, oggi in parte sede del Museo di Storia Naturale.
Curata dal critico d’arte Marinella Paderni e da Isotta Saccani, la mostra è articolata in un percorso di scoperta sia dell’Orto Botanico – delle sue specie rare, degli alberi secolari ad alto fusto e del suo giardino all’italiana - che delle opere degli artisti, intervenuti nell’ambiente con installazioni create appositamente per lo spazio.
Ogni artista invitato ha realizzato una o più opere ispirate al luogo e in linea con la sua ricerca. Andrea Caretto & Raffaella Spagna presenteranno una performance durante l’inaugurazione che coinvolgerà anche i visitatori.
Marco Di Giovanni installerà uno dei suoi monoliti (un grande tubo industriale in ferro ossidato) sul quale sono collocate delle lenti che consentono ai visitatori di guardare all’interno e di vedere proiettate le immagini esterne. Michelangelo Galliani interverrà su una delle fontane nascoste nel parco collocando una scultura di fronte al piccolo volto di fanciulla della fontana, interagendo con gli elementi naturali dello spazio (l’acqua che sgorga, la roccia della fonte, il muschio). Con riferimenti al Museo di Storia Naturale presente nell’Orto, Dario Ghibaudo posizionerà sul bordo di un laghetto ricoperto di ninfee uno dei suoi animali fantastici realizzati in pietra, facenti parte del ciclo di opere intitolato “Museo di Storia Innaturale”. Beatrice Pasquali si confronterà per la prima volta con lo spazio aperto creando con vari materiali una delle sue opere sul tema del corpo e dell’identità. Andrea Nacciarriti posizionerà ai margini del sottobosco una sequenza di dimensioni crescenti (dal piccolo al grande) di portali realizzati con tubi edili arancioni, una sorta d’ingresso in una realtà altra, più mentale. Rifacendosi all’architettura di Petitot, Adriano Persiani realizzerà una sorta di “wunderkammer” all’aperto con una sua scultura ricoperta di materiali tessili (asciugamani floreali, pizzi, nastri) che farà da eco allo stile neoclassico del luogo. Immerso nella vegetazione secolare Alex Pinna collocherà un suo Pinocchio in bronzo di grande formato, ricreando quell’antica dimensione di mito e di fiaba propria dei boschi. Graziano Pompili presenterà un suo lavoro sui generis sul tema a lui caro dell’abitare poeticamente il mondo con la scultura di una grande casa stilizzata contenente l’immagine frammentata e moltiplicata di un uomo. Sfruttando la prospettiva tra l’antico cancello d’ingresso del parco e la serra neoclassica, Nicola Renzi proporrà una “seconda porta” di passaggio realizzando con i suoi elastici colorati un’installazione ad arco tra gli alberi e il sentiero – intervento che vuole istituire delle relazioni tra architettura del passato e nuove configurazioni del presente.
La mostra è resa possibile con la collaborazione della Galleria In S.Lorenzo 3 – Arte e Industria di Parma e dell’Ascom di Parma.
Un catalogo con le immagini delle opere fotografate nell’Orto Botanico e il testo critico di Marinella Paderni sarà presentato durante la mostra.
Il progetto nasce dall’idea di creare una sinergia tra la ricerca artistica contemporanea e la realtà storico-scientifica dell’Orto Botanico, luogo di ricerca naturalistica fondato nel XVIII secolo e ancora oggi attivo grazie al lavoro dell’Università di Parma. L’Orto Botanico rappresenta uno spazio unico nel suo genere sia per l’unicità del parco collocato nel centro storico di Parma, che per la presenza di una serra in stile neoclassico progettata dall’architetto di corte E.A.Petitot, oggi in parte sede del Museo di Storia Naturale.
Curata dal critico d’arte Marinella Paderni e da Isotta Saccani, la mostra è articolata in un percorso di scoperta sia dell’Orto Botanico – delle sue specie rare, degli alberi secolari ad alto fusto e del suo giardino all’italiana - che delle opere degli artisti, intervenuti nell’ambiente con installazioni create appositamente per lo spazio.
Ogni artista invitato ha realizzato una o più opere ispirate al luogo e in linea con la sua ricerca. Andrea Caretto & Raffaella Spagna presenteranno una performance durante l’inaugurazione che coinvolgerà anche i visitatori.
Marco Di Giovanni installerà uno dei suoi monoliti (un grande tubo industriale in ferro ossidato) sul quale sono collocate delle lenti che consentono ai visitatori di guardare all’interno e di vedere proiettate le immagini esterne. Michelangelo Galliani interverrà su una delle fontane nascoste nel parco collocando una scultura di fronte al piccolo volto di fanciulla della fontana, interagendo con gli elementi naturali dello spazio (l’acqua che sgorga, la roccia della fonte, il muschio). Con riferimenti al Museo di Storia Naturale presente nell’Orto, Dario Ghibaudo posizionerà sul bordo di un laghetto ricoperto di ninfee uno dei suoi animali fantastici realizzati in pietra, facenti parte del ciclo di opere intitolato “Museo di Storia Innaturale”. Beatrice Pasquali si confronterà per la prima volta con lo spazio aperto creando con vari materiali una delle sue opere sul tema del corpo e dell’identità. Andrea Nacciarriti posizionerà ai margini del sottobosco una sequenza di dimensioni crescenti (dal piccolo al grande) di portali realizzati con tubi edili arancioni, una sorta d’ingresso in una realtà altra, più mentale. Rifacendosi all’architettura di Petitot, Adriano Persiani realizzerà una sorta di “wunderkammer” all’aperto con una sua scultura ricoperta di materiali tessili (asciugamani floreali, pizzi, nastri) che farà da eco allo stile neoclassico del luogo. Immerso nella vegetazione secolare Alex Pinna collocherà un suo Pinocchio in bronzo di grande formato, ricreando quell’antica dimensione di mito e di fiaba propria dei boschi. Graziano Pompili presenterà un suo lavoro sui generis sul tema a lui caro dell’abitare poeticamente il mondo con la scultura di una grande casa stilizzata contenente l’immagine frammentata e moltiplicata di un uomo. Sfruttando la prospettiva tra l’antico cancello d’ingresso del parco e la serra neoclassica, Nicola Renzi proporrà una “seconda porta” di passaggio realizzando con i suoi elastici colorati un’installazione ad arco tra gli alberi e il sentiero – intervento che vuole istituire delle relazioni tra architettura del passato e nuove configurazioni del presente.
La mostra è resa possibile con la collaborazione della Galleria In S.Lorenzo 3 – Arte e Industria di Parma e dell’Ascom di Parma.
Un catalogo con le immagini delle opere fotografate nell’Orto Botanico e il testo critico di Marinella Paderni sarà presentato durante la mostra.
22
maggio 2005
Open Air
Dal 22 maggio al 04 giugno 2005
arte contemporanea
Location
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI – ORTO BOTANICO
Parma, Strada Luigi Carlo Farini, 90, (Parma)
Parma, Strada Luigi Carlo Farini, 90, (Parma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 8-12/14,30-17; sabato 10-12,30
Vernissage
22 Maggio 2005, ore 11
Autore
Curatore