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Open Mind(s). Collezionismo comasco nel contemporaneo 1978-2008
La mostra, nata da un’idea di Paolo De Santis, Presidente della Camera di Commercio di Como, è la seconda indagine sulla vivace attività dei collezionisti d’arte lariani che prosegue idealmente quella condotta in occasione di Arte Svelata, realizzata nel 1987 e focalizzata sulle raccolte private dall’Ottocento ai primi anni Ottanta del secolo scorso. Open Mind(s) intende documentare l’attività artistica internazionale sviluppatasi dopo quel periodo e raccoglie una selezione di oltre quaranta opere realizzate dal 1978 ai giorni nostri.
Comunicato stampa
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La Camera di Commercio di Como, in collaborazione con la Fondazione Antonio Ratti, inaugura il 6 maggio, in occasione dell’apertura di Proposte 2009, la mostra Open Mind(s). Collezionismo comasco nel contemporaneo 1978-2008, a cura di Giorgio Verzotti. L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 28 giugno nelle due sedi di Villa del Grumello e Villa Sucota, con ingresso libero.
La mostra, nata da un’idea di Paolo De Santis, Presidente della Camera di Commercio di Como, è la seconda indagine sulla vivace attività dei collezionisti d’arte lariani che prosegue idealmente quella condotta in occasione di Arte Svelata, realizzata nel 1987 e focalizzata sulle raccolte private dall’Ottocento ai primi anni Ottanta del secolo scorso. Open Mind(s) intende documentare l’attività artistica internazionale sviluppatasi dopo quel periodo e raccoglie una selezione di oltre quaranta opere realizzate dal 1978 ai giorni nostri.
Accanto a maestri come Bernd & Hilla Becher, Dan Flavin, Piero Gilardi, Alex Katz, Joan Jonas, Giulio Paolini, Gerhard Richter, Mario Schifano, Emilio Vedova, Gilberto Zorio, che negli anni presi in considerazione dalla mostra hanno creato l’opera della loro maturità, vengono segnalati alcuni fra i protagonisti delle tendenze che dalla fine degli anni Settanta hanno caratterizzato le migliori avanguardie. Si tratta del ritorno alla pittura figurativa di Mike Bidlo, Jean-Charles Blais, Pizzi Cannella, Sandro Chia, Markus Lupertz, Mimmo Paladino, Julian Schnabel e poi delle ricerche più sperimentali, che si sono imposte nel corso degli anni Novanta, come quelle di Marco Cingolani, Wim Delvoye, Peter Halley, Haim Steinbach e Jeff Wall.
La mostra prosegue poi la sua indagine sulle tendenze internazionali più recenti, con protagonisti quali Carlo Bernardini, Django Hernandez, Johnathan Monk, Shirin Neshat, Marc Quinn, Jennifer Stankamp, Timoty Tomkins, Feng Zhengiie, e altri ancora.
Vengono, inoltre, presentati lavori di artisti più legati al territorio di Como, ampiamente riconosciuti e storicizzati, come Giuliano Collina e Nicola Salvatore.
Open Mind(s) offre al pubblico un’occasione unica di vedere raccolte opere di autori protagonisti e interpreti del tessuto della nostra cultura contemporanea, che abitualmente sarebbe impossibile o
molto difficile ammirare. Per una volta, le collezioni private diventano pubbliche, testimoni di quell’apertura mentale (da cui il titolo della mostra, che volutamente richiama quello di una rassegna
tenuta al museo di Gent nel 1989) degli estimatori comaschi riguardo all’arte contemporanea in tutte le sue forme.
Open Mind(s) vuole dunque essere una testimonianza della preveggenza che ha guidato il collezionismo privato lariano, discreto ma attento alle espressioni d’arte più nuove.
Le opere sono esposte presso due dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del lago – come Villa del Grumello, recentemente restaurata su iniziativa della Camera di Commercio di Como, e Villa Sucota che verrà presto riportata al suo splendore. Fanno parte della mostra le opere di Jimmie Durham e Richard Nonas installate attualmente nel giardino della Fondazione Antonio Ratti.
Open Mind(s) sarà accompagnata da un catalogo realizzato da Cattaneo Paolo Grafiche che conterrà un testo del curatore e documenterà le opere allestite in situ.
La mostra, nata da un’idea di Paolo De Santis, Presidente della Camera di Commercio di Como, è la seconda indagine sulla vivace attività dei collezionisti d’arte lariani che prosegue idealmente quella condotta in occasione di Arte Svelata, realizzata nel 1987 e focalizzata sulle raccolte private dall’Ottocento ai primi anni Ottanta del secolo scorso. Open Mind(s) intende documentare l’attività artistica internazionale sviluppatasi dopo quel periodo e raccoglie una selezione di oltre quaranta opere realizzate dal 1978 ai giorni nostri.
Accanto a maestri come Bernd & Hilla Becher, Dan Flavin, Piero Gilardi, Alex Katz, Joan Jonas, Giulio Paolini, Gerhard Richter, Mario Schifano, Emilio Vedova, Gilberto Zorio, che negli anni presi in considerazione dalla mostra hanno creato l’opera della loro maturità, vengono segnalati alcuni fra i protagonisti delle tendenze che dalla fine degli anni Settanta hanno caratterizzato le migliori avanguardie. Si tratta del ritorno alla pittura figurativa di Mike Bidlo, Jean-Charles Blais, Pizzi Cannella, Sandro Chia, Markus Lupertz, Mimmo Paladino, Julian Schnabel e poi delle ricerche più sperimentali, che si sono imposte nel corso degli anni Novanta, come quelle di Marco Cingolani, Wim Delvoye, Peter Halley, Haim Steinbach e Jeff Wall.
La mostra prosegue poi la sua indagine sulle tendenze internazionali più recenti, con protagonisti quali Carlo Bernardini, Django Hernandez, Johnathan Monk, Shirin Neshat, Marc Quinn, Jennifer Stankamp, Timoty Tomkins, Feng Zhengiie, e altri ancora.
Vengono, inoltre, presentati lavori di artisti più legati al territorio di Como, ampiamente riconosciuti e storicizzati, come Giuliano Collina e Nicola Salvatore.
Open Mind(s) offre al pubblico un’occasione unica di vedere raccolte opere di autori protagonisti e interpreti del tessuto della nostra cultura contemporanea, che abitualmente sarebbe impossibile o
molto difficile ammirare. Per una volta, le collezioni private diventano pubbliche, testimoni di quell’apertura mentale (da cui il titolo della mostra, che volutamente richiama quello di una rassegna
tenuta al museo di Gent nel 1989) degli estimatori comaschi riguardo all’arte contemporanea in tutte le sue forme.
Open Mind(s) vuole dunque essere una testimonianza della preveggenza che ha guidato il collezionismo privato lariano, discreto ma attento alle espressioni d’arte più nuove.
Le opere sono esposte presso due dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti del lago – come Villa del Grumello, recentemente restaurata su iniziativa della Camera di Commercio di Como, e Villa Sucota che verrà presto riportata al suo splendore. Fanno parte della mostra le opere di Jimmie Durham e Richard Nonas installate attualmente nel giardino della Fondazione Antonio Ratti.
Open Mind(s) sarà accompagnata da un catalogo realizzato da Cattaneo Paolo Grafiche che conterrà un testo del curatore e documenterà le opere allestite in situ.
06
maggio 2009
Open Mind(s). Collezionismo comasco nel contemporaneo 1978-2008
Dal 06 maggio al 28 giugno 2009
arte contemporanea
Location
VILLA DEL GRUMELLO
Como, Via Cernobbio, 11, (Como)
Como, Via Cernobbio, 11, (Como)
Orario di apertura
da martedì a domenica, ore 10-19
Vernissage
6 Maggio 2009, ore 19
Autore
Curatore