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Open Space
La base progettuale di Open Space è la costruzione-scrittura di una mostra-percorso che attraversi le varie discipline articolandosi per momenti fatti di micro sculture, oggetti sonori, scatole ottiche, video d’artista portatili, installazioni. In uno spazio aperto, appunto, ampio e libero
Comunicato stampa
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Dopo le prime due edizioni al Centro Culturale Candiani (2002 e 2003) e le successive due alla Galleria Contemporaneo (2004 e 2005), quest’anno la sezione arti visive di Q13 Visual Art and Music Project torna al Centro Candiani con una proposta differente rispetto al passato, pensata per non ripetersi, e soprattutto per tentare una mappatura sempre più ampia rispetto la sperimentazione artistica contemporanea, dedicata anche alle giovani generazioni.
La base progettuale di Open Space è la costruzione-scrittura di una mostra-percorso che attraversi le varie discipline articolandosi per momenti fatti di micro sculture, oggetti sonori, scatole ottiche, video d'artista portatili, installazioni. In uno spazio aperto, appunto, ampio e libero.
Un progetto culturale, nel quale più professionalità sono messe in campo e agiscono intorno ad una piattaforma di pensiero dove le tecniche si fondono ed i nuovi media diventano il luogo immateriale dell'agire.
Due sono i curatori che per questa edizione presenteranno dei progetti paralleli: Lara Facco e Alberto Zanchetta.
La maison vide / La casa vuota.
Al di là dei muri che lo delimitano e degli elementi architettonici che lo caratterizzano, lo spazio fisico di una casa è soprattutto la rappresentazione di chi lo abita, lo vive, lo usa, lo riempie con la propria presenza. La stessa casa si trasforma radicalmente quando è abitata da persone diverse, perché il suo spazio si ridefinisce attraverso la presenza fisica di chi si muove al suo interno, assorbendone l’energia al punto da alterarne la percezione.
Una casa vuota è quindi una cassa di risonanza potente, in grado di amplificare anche il minimo scricchiolio, il più flebile respiro. E’ uno scrigno prezioso da cui possono materializzarsi presenze, sogni, ricordi, forme in continua trasformazione.
Lara Facco, curatore, critico e P.R., è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Venezia. Attualmente è nello staff dell’Ufficio Comunicazione del MART di Rovereto.
Itinerarium mentis /
Declinare l’open space: da spazio in luogo. È questo il principio di un itinerarium mentis, di una percezione legata all’intelletto in cui le suggestioni dell’ambiente – naturale (il paesaggio) oppure domestico (l’architettura) – saranno indagate dagli artisti, i quali dialogheranno in coppia secondo le analogie o in base ai contrastati. Natura e artificio costituiranno una duplice visione, una simultaneità d’intenti così come di forme espressive: dalla scultura all’installazione, dalla fotografia al video, senza per questo dimenticare la pittura (cui sarà dedicata una “panoramica” a guisa di “quadreria”).
Alberto Zanchetta è critico d’arte e curatore indipendente. Scrive per Flash Art, Arte e Critica, Espoarte, Aroundphotography. Collabora con gallerie private e istituzioni museali sia in Italia che all’estero.
La base progettuale di Open Space è la costruzione-scrittura di una mostra-percorso che attraversi le varie discipline articolandosi per momenti fatti di micro sculture, oggetti sonori, scatole ottiche, video d'artista portatili, installazioni. In uno spazio aperto, appunto, ampio e libero.
Un progetto culturale, nel quale più professionalità sono messe in campo e agiscono intorno ad una piattaforma di pensiero dove le tecniche si fondono ed i nuovi media diventano il luogo immateriale dell'agire.
Due sono i curatori che per questa edizione presenteranno dei progetti paralleli: Lara Facco e Alberto Zanchetta.
La maison vide / La casa vuota.
Al di là dei muri che lo delimitano e degli elementi architettonici che lo caratterizzano, lo spazio fisico di una casa è soprattutto la rappresentazione di chi lo abita, lo vive, lo usa, lo riempie con la propria presenza. La stessa casa si trasforma radicalmente quando è abitata da persone diverse, perché il suo spazio si ridefinisce attraverso la presenza fisica di chi si muove al suo interno, assorbendone l’energia al punto da alterarne la percezione.
Una casa vuota è quindi una cassa di risonanza potente, in grado di amplificare anche il minimo scricchiolio, il più flebile respiro. E’ uno scrigno prezioso da cui possono materializzarsi presenze, sogni, ricordi, forme in continua trasformazione.
Lara Facco, curatore, critico e P.R., è diplomata in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e laureata in Conservazione dei Beni Culturali all’Università di Venezia. Attualmente è nello staff dell’Ufficio Comunicazione del MART di Rovereto.
Itinerarium mentis /
Declinare l’open space: da spazio in luogo. È questo il principio di un itinerarium mentis, di una percezione legata all’intelletto in cui le suggestioni dell’ambiente – naturale (il paesaggio) oppure domestico (l’architettura) – saranno indagate dagli artisti, i quali dialogheranno in coppia secondo le analogie o in base ai contrastati. Natura e artificio costituiranno una duplice visione, una simultaneità d’intenti così come di forme espressive: dalla scultura all’installazione, dalla fotografia al video, senza per questo dimenticare la pittura (cui sarà dedicata una “panoramica” a guisa di “quadreria”).
Alberto Zanchetta è critico d’arte e curatore indipendente. Scrive per Flash Art, Arte e Critica, Espoarte, Aroundphotography. Collabora con gallerie private e istituzioni museali sia in Italia che all’estero.
18
novembre 2006
Open Space
Dal 18 novembre al 10 dicembre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
18 Novembre 2006, ore 18
Autore
Curatore