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Opening. il Balletto dell’Esperia incontra l’arte contemporanea
Tra arte, musica e danza, tre momenti di spettacolo inaugurano Palcoscenico Danza. Le coreografie di Paolo Mohovich incontrano le opere di giovani autori: in scena il risultato di questa inedita contaminazione, nella quale le installazioni e il suono si intrecciano al movimento dei danzatori del BdE proponendo al pubblico l’interazione tra differenti linguaggi artistici contemporanei.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
balletto dell’esperia
CENTRO COREOGRAFICO RETTILARIO
direzione artistica: paolo mohovich
comunicato stampa
BALLETTO DELL’ESPERIA
OPENING
13, 14, 15 ottobre 2009 - ore 21
Cavallerizza Reale, Manica Corta - Torino
“OPENING”
prima assoluta
Il Balletto dell’Esperia incontra
l’arte contemporanea
- in scena le opere di Why off project / Paola Anziché / Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Coreografie: Paolo Mohovich
Curatela artistica: Lisa Parola/a.titolo
Tra arte, musica e danza, tre momenti di spettacolo inaugurano Palcoscenico Danza. Le coreografie di Paolo Mohovich incontrano le opere di giovani autori: in scena il risultato di questa inedita contaminazione, nella quale le installazioni e il suono si intrecciano al movimento dei danzatori del BdE proponendo al pubblico l’interazione tra differenti linguaggi artistici contemporanei.
PROGRAMMA
PLAY - MOBILE
Installazione sonora di Whyoff project (Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, Alessandro Sciaraffa)
Coreografie: Paolo Mohovich
Musiche: Whyoff project
Luci: Sergio Rissone
PAESAGGI ISTANTANEI
Installazione in movimento di Paola Anziché
Musiche: John Chowning, Stria (1977)
Luci: Sergio Rissone
LO SCAMBIO DI HYDE
Installazione di Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Coreografie: Paolo Mohovich
Musiche: Les Gauchos Allemands
Luci: Sergio Rissone
Ideazione: Paolo Mohovich con Why off project, Paola Anziché, Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Interpreti: Davide Di Giovanni, Gonzálo Fernández, Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Davide Valrosso
Why off project (Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso e Alessandro Sciaraffa) presenta una rivisitazione di PLAY - MOBILE (2008), un dispositivo sonoro composto da giradischi, dischi in vinile e registratori a bobina. Gli strumenti e gli oggetti di una produzione musicale che appartiene al passato prossimo compongono una costellazione, un sistema sonoro nel quale le vibrazioni si fondono o si interrompono fino a creare un loop di suoni che genera una sequenza imprevedibile di ritmi, accordi, timbri e melodie. Rallentati e accelerati, distorti e amplificati, i suoni prodotti divengono un’inedita colonna sonora che accompagna i ballerini.
Affiancando le coreografie di Paolo Mohovich alla dimensione installativa e alle sonorità live, questa nuova edizione di Play Mobile propone al pubblico un’inedita situazione che mette in gioco le potenzialità di un confronto tra ambiti e progettualità troppo spesso tenuti distanti.
Rovesciando l’idea di scultura come forma fissa, in PAESAGGI ISTANTANEI (2009), Paola Anziché lavora alla ricerca di un'unità ambientale tra oggetti, gesti del corpo, movimento e pensiero: in scena una rete, realizzata a partire dallo studio di forme organiche e dei movimenti di alghe marine, viene indossata, attraversata dai danzatori, aperta alla possibilità di entrarvi, passarvi in mezzo evidenziando, nel corso di ogni singolo movimento e spostamento, il rifiuto per la forma definitiva, lo stato inamovibile che accompagna storicamente la definizione di scultura. Figure inattese nascono da azioni collettive e suggeriscono paesaggi immaginari. E’ infatti sempre attraverso l’interazione tra performer o danzatori e le installazioni realizzate a partire da oggetti ordinari, quotidiani, che Paola Anziché fa scaturire infinite possibilità di forme, equilibri, percorsi, skyline fragili e temporanei.
Ideata da Ludovica Carbotta e Paolo Ramazzotti, LO SCAMBIO DI HYDE (2008) è un’installazione composta da ombre di diverso materiale come cartapesta, legno compensato, lana e velluto. Attraverso quelli che si potrebbero definire “esercizi di relazione temporanea”, l’installazione ideata da Carbotta e Ramazzotti indaga un’inedita pratica di comunicazione tra differenti identità e biografie.
Con la coreografia di Mohovich, le figure si affiancano ai corpi dei ballerini proponendo una riflessione sull’identità contemporanea: le sei ombre vengono disperse, assemblate e ricomposte dai danzatori trasformandosi in oggetti di scena tangibili, ma anche trasportabili, fluidi. Forme leggere o pesanti, tanti “io”, portatili e multipli, che suggeriscono una riflessione sui cambiamenti ai quali sono soggette le nostre identità in questo inizio millennio.
Il BALLETTO DELL’ESPERIA, diretto dal coreografo Paolo Mohovich, è una compagnia di danza contemporanea attiva in Italia dal 1999, che ha sede a Torino. Realtà consolidata di livello internazionale, il BdE è stato invitato in questi anni in prestigiosi teatri e festival in Italia, Spagna, Francia, Cipro, Argentina, Uruguay, Brasile, Cile e Stati Uniti. Dall’ottobre 2006 il Balletto dell’Esperia è compagnia associata della Fondazione Teatro Piemonte Europa. Frutto di questa collaborazione è il Centro Coreografico Rettilario, un nuovo polo per la danza contemporanea, diretto da Mohovich, che estende il suo raggio d’azione sui versanti della programmazione, della produzione e della promozione dell’arte coreutica.
GLI ARTISTI
Whyoff project nasce nel 2008 dalla collaborazione tra Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, musicisti, e Alessandro Sciaraffa, artista visivo. Unendo le ricerche in ambito di sperimentazione musicale e delle arti visive, Why off project è uno dei primi gruppi in Italia a creare situazioni che nascono dalla contaminazione tra installazioni e musica contemporanea superando la distinzione tra i due ambiti e ideando azioni che si sviluppano come un “mondo a sè stante, irripetibile, fatto di ordine e di caos, di scrittura e di improvvisazione, di scienza e di gioco”. La loro ricerca è connotata da un incrocio tra materiali e oggetti comuni - bottiglie, piccoli elettrodomestici o vecchie tecnologie - e “sostanze sonore” interpretate e generate con processi elettronici di trasformazione real-time.
In occasione dell’Opening per il Balletto dell’Esperia, Whyoff project propone una rivisitazione di Play-mobile, installazione presentata da Alessandro Sciaraffa nell’ambito della mostra conclusiva di Proposte XXIII promossa dalla Regione Piemonte e curata da a.titolo nel 2008.
Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, e Alessandro Sciaraffa, si incontrano alla Stockhausen Music Foundation di Kürten. Congedo e Rosso, musicisti, entrambi allievi della fondazione, nella loro ricerca sono interessati a forme di collaborazione con ambiti al di fuori della realtà musicale, mentre Alessandro Sciaraffa, artista diplomatosi all’Accademia di Torino, fin dall’inizio della sua attività ha trovato nel suono una delle principali linee di lavoro. Il loro primo progetto di collaborazione è Komet del 2006. Nonostante la recente fondazione, le produzioni di Why off project sono ospitate in ambito musicale e artistico presso rassegne in Italia, Francia e Svizzera. Nel 2009 presentano un loro lavoro alla Gare du Nord di Basilea; nell’estate Alessandro Sciaraffa, con la collaborazione di Luca Congedo e Fabrizio Rosso, ha ideato Ti con zero: un evento di sonorità sperimentali tenutosi a NietzscheFabrik, Torino.
Il terreno di ricerca dal quale nascono le sculture di Paola Anzichè è un orizzonte ampio che dall’arte visiva si apre anche alla danza sperimentale, alla moda all’architettura e al design. Un’inconsueta idea di movimento, passaggio e attraversamento è invece l’idea che l’artista propone in ogni azione e che si presenta ogni volta come un’esperienza di relazione, una pratica per attivare energie, una possibilità di cambiamento.
La situazione di moto ideata per Opening da Paola Anziché è una rivisitazione, studiata appositamente per il Balletto dell’Esperia, di Aggrovigliamenti: omaggio a Lycia Clark (2009) presentata la scorsa estate alla Fondazione Merz. In anni segnati dall’immaterialità e dalla virtualità, attraverso le sue ricerche l’artista propone una “malinconia del corpo” vicino alle proposizioni che l’artista brasiliana, negli anni ‘70, realizzava con i suoi studenti. Una malinconia che si articola in una costante ma complessa relazione tra il corpo e il contesto che lo contiene. Spostando la loro originaria funzione, dall’uso quotidiano e diffuso a un piano estetico, reti, borse e tappeti vengono ridisegnati dall’artista come strumenti visivi che richiedono sempre di essere agiti perché è soprattutto il corpo - il suo movimento, i suoi contorni - che dà struttura e forma a esperienze di breve durata che Paola Anzichè definisce come processi di scultura, architetture collettive, forme d’energia.
Paola Anziché (Milano, 1975), si è diplomata alla Accademia di Belle arti di Brera e alla Staedelschule di Francoforte. Tra i progetti recenti, nel 2009 Aggrovigliamenti: omaggio a Lycia Clark presentato alla Fondazione Merz di Torino, a cura di Maria Centonze e Tapis-à-porter, a cura di Francesca Pasini, negli spazi di Careof a Milano. Nel 2007 una sua personale, The functional fake objects, è ospitata alla galleria Placentia Arte di Piacenza. Il suo lavoro è stato invitato in numerose collettive in spazi istituzionali in Italia e all’estero: Sans les murs (2009) alla Cité Internationale Universitarie di Parigi, It Takes Something to Make Something (2006) a Portikus a Francoforte/Meno, in Labyrin negli spazi della Botkyrka Konsthall di Stoccolma. Nel 2007 è selezionata per il workshop con l’artista Eva Marisaldi presso la Fondazione Spinola Banna di Poirino (TO) e partecipa alla rassegna Proposte XXII a cura di a.titolo.
La ricerca di Ludovica Carbotta si sviluppa sempre a partire dalla relazione tra sé, i luoghi nei quali si trova a lavorare o esporre e l’incontro con persone e amici che coinvolge nei suoi progetti. Questa particolare attitudine la si ritrova anche ne Lo scambio di Hyde (2008), una scultura ideata e prodotta in collaborazione con Paolo Ramazzoti. Mi presti la tua ombra? È stata la domanda che ha avviato un’inconsueta forma di scambio dalla quale è nata l’installazione composta da sei sagome di persone che i due artisti hanno incontrato e conosciuto. Regalare l’ombra implica una forma di fiducia nell’altro; prenderla a prestito è invece un percorso di avvicinamento verso chi interagisce con il lavoro. E di queste relazioni, l’oggetto diviene il tramite e il comunicatore. Ne Lo scambio di Hyde a emergere è però soprattutto un’idea di rispecchiamento, di contaminazione più che di collaborazione; la messa a punto di una azione nella quale gli artisti e le persone coinvolte, al pari dei materiali usati e delle forme prodotte, tendono a confondersi l’uno nell’altro in un ciclo il cui movimento è sempre una costruzione in divenire.
Ludovica Carbotta (Torino, 1982). Nel 2005 di diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2008 è tra gli artisti italiani selezionati per il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como, nell’ambito del quale partecipa al workshop con l’architetto Yona Friedman, nel 2005 prende parte al laboratorio tenuto da Alberto Garutti presso la Fondazione Spinola Banna, Poirino (TO). Ludovica Carbotta è una delle ideatrici di Diogene Bivacco Urbano (www.diogenebivaccourbano.it), residenza nomade per artisti. Dal 2006 è presente nelle collezioni della Gam di Torino con l’opera Souvenir per torinesi. Tra le mostre recenti si ricordano: Leap into the void, Proposte XXII a cura di a.titolo, Different sea? Su Palatu 'E Sas Iscolas a cura di Claudio Cravero. Nel 2005 è invitata da Francesco Poli a partecipare con un suo progetto alla rassegna In sede a Torino, lo stesso anno espone in Convergenze a Biella.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Biglietti:
- intero 13,00 €;
- ridotto 10,00 € (ridotto di legge, under 18, over 60, studenti, Abbonamento Musei Torino Piemonte 2010, associazioni e cral convenzionati);
- ridotto speciale 8,00 € (PASSDANZA, under 14, abbonati stagione teatrale Cantiere Rettilario, abbonati stagione teatrale Casa del Teatro Ragazzi e Giovani)
Biglietti acquistati on-line: 10,00 € - www.fondazionetpe.it
Abbonamenti:
Abbonamento TEATRO A SCELTA: 4 spettacoli a scelta a 28,00 €
Info e prenotazioni: Fondazione Teatro Piemonte Europa tel. 011.5634352; e-mail: info@fondazionetpe.it
Ritiro prenotazioni, prevendita biglietti e abbonamenti presso InfoPiemonte, piazza Castello 165, dalle 9 alle 18 tutti i giorni oppure presso il Teatro Astra (tel. 011.5634352)
Opennig è nell’ambito di PALCOSCENICO DANZA, la stagione di danza 2009-2010 del Centro Coreografico Rettilario / Balletto dell’Esperia, che si svolgerà a Torino al Teatro Astra (via Rosolino Pilo 6) e alla Cavallerizza Reale (via Verdi 9) e che anche quest’anno è ospitata nel cartellone teatrale della Fondazione Teatro Piemonte Europa.
Sette appuntamenti prestigiosi, perlopiù in prima nazionale o assoluta, con coreografi e compagnie italiane ed europee tra ottobre 2009 e maggio 2010: ad inaugurare la stagione il 13, 14, 15 ottobre alla Cavallerizza Reale/Manica Corta alle 21 lo spettacolo OPENING del Balletto dell’Esperia.
La stagione di danza è realizzata con il sostegno di:
REGIONE PIEMONTE
CITTÀ DI TORINO
TORINODANZA
FONDAZIONE CRT
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
Con il patrocinio del CRUD - Centro Regionale Universitario per la Danza “Bella Hutter”
CENTRO COREOGRAFICO RETTILARIO
direzione artistica: paolo mohovich
comunicato stampa
BALLETTO DELL’ESPERIA
OPENING
13, 14, 15 ottobre 2009 - ore 21
Cavallerizza Reale, Manica Corta - Torino
“OPENING”
prima assoluta
Il Balletto dell’Esperia incontra
l’arte contemporanea
- in scena le opere di Why off project / Paola Anziché / Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Coreografie: Paolo Mohovich
Curatela artistica: Lisa Parola/a.titolo
Tra arte, musica e danza, tre momenti di spettacolo inaugurano Palcoscenico Danza. Le coreografie di Paolo Mohovich incontrano le opere di giovani autori: in scena il risultato di questa inedita contaminazione, nella quale le installazioni e il suono si intrecciano al movimento dei danzatori del BdE proponendo al pubblico l’interazione tra differenti linguaggi artistici contemporanei.
PROGRAMMA
PLAY - MOBILE
Installazione sonora di Whyoff project (Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, Alessandro Sciaraffa)
Coreografie: Paolo Mohovich
Musiche: Whyoff project
Luci: Sergio Rissone
PAESAGGI ISTANTANEI
Installazione in movimento di Paola Anziché
Musiche: John Chowning, Stria (1977)
Luci: Sergio Rissone
LO SCAMBIO DI HYDE
Installazione di Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Coreografie: Paolo Mohovich
Musiche: Les Gauchos Allemands
Luci: Sergio Rissone
Ideazione: Paolo Mohovich con Why off project, Paola Anziché, Ludovica Carbotta & Paolo Ramazzotti
Interpreti: Davide Di Giovanni, Gonzálo Fernández, Laura Missiroli, Silvia Moretti, Roberta Noto, Elena Rittatore, Davide Valrosso
Why off project (Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso e Alessandro Sciaraffa) presenta una rivisitazione di PLAY - MOBILE (2008), un dispositivo sonoro composto da giradischi, dischi in vinile e registratori a bobina. Gli strumenti e gli oggetti di una produzione musicale che appartiene al passato prossimo compongono una costellazione, un sistema sonoro nel quale le vibrazioni si fondono o si interrompono fino a creare un loop di suoni che genera una sequenza imprevedibile di ritmi, accordi, timbri e melodie. Rallentati e accelerati, distorti e amplificati, i suoni prodotti divengono un’inedita colonna sonora che accompagna i ballerini.
Affiancando le coreografie di Paolo Mohovich alla dimensione installativa e alle sonorità live, questa nuova edizione di Play Mobile propone al pubblico un’inedita situazione che mette in gioco le potenzialità di un confronto tra ambiti e progettualità troppo spesso tenuti distanti.
Rovesciando l’idea di scultura come forma fissa, in PAESAGGI ISTANTANEI (2009), Paola Anziché lavora alla ricerca di un'unità ambientale tra oggetti, gesti del corpo, movimento e pensiero: in scena una rete, realizzata a partire dallo studio di forme organiche e dei movimenti di alghe marine, viene indossata, attraversata dai danzatori, aperta alla possibilità di entrarvi, passarvi in mezzo evidenziando, nel corso di ogni singolo movimento e spostamento, il rifiuto per la forma definitiva, lo stato inamovibile che accompagna storicamente la definizione di scultura. Figure inattese nascono da azioni collettive e suggeriscono paesaggi immaginari. E’ infatti sempre attraverso l’interazione tra performer o danzatori e le installazioni realizzate a partire da oggetti ordinari, quotidiani, che Paola Anziché fa scaturire infinite possibilità di forme, equilibri, percorsi, skyline fragili e temporanei.
Ideata da Ludovica Carbotta e Paolo Ramazzotti, LO SCAMBIO DI HYDE (2008) è un’installazione composta da ombre di diverso materiale come cartapesta, legno compensato, lana e velluto. Attraverso quelli che si potrebbero definire “esercizi di relazione temporanea”, l’installazione ideata da Carbotta e Ramazzotti indaga un’inedita pratica di comunicazione tra differenti identità e biografie.
Con la coreografia di Mohovich, le figure si affiancano ai corpi dei ballerini proponendo una riflessione sull’identità contemporanea: le sei ombre vengono disperse, assemblate e ricomposte dai danzatori trasformandosi in oggetti di scena tangibili, ma anche trasportabili, fluidi. Forme leggere o pesanti, tanti “io”, portatili e multipli, che suggeriscono una riflessione sui cambiamenti ai quali sono soggette le nostre identità in questo inizio millennio.
Il BALLETTO DELL’ESPERIA, diretto dal coreografo Paolo Mohovich, è una compagnia di danza contemporanea attiva in Italia dal 1999, che ha sede a Torino. Realtà consolidata di livello internazionale, il BdE è stato invitato in questi anni in prestigiosi teatri e festival in Italia, Spagna, Francia, Cipro, Argentina, Uruguay, Brasile, Cile e Stati Uniti. Dall’ottobre 2006 il Balletto dell’Esperia è compagnia associata della Fondazione Teatro Piemonte Europa. Frutto di questa collaborazione è il Centro Coreografico Rettilario, un nuovo polo per la danza contemporanea, diretto da Mohovich, che estende il suo raggio d’azione sui versanti della programmazione, della produzione e della promozione dell’arte coreutica.
GLI ARTISTI
Whyoff project nasce nel 2008 dalla collaborazione tra Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, musicisti, e Alessandro Sciaraffa, artista visivo. Unendo le ricerche in ambito di sperimentazione musicale e delle arti visive, Why off project è uno dei primi gruppi in Italia a creare situazioni che nascono dalla contaminazione tra installazioni e musica contemporanea superando la distinzione tra i due ambiti e ideando azioni che si sviluppano come un “mondo a sè stante, irripetibile, fatto di ordine e di caos, di scrittura e di improvvisazione, di scienza e di gioco”. La loro ricerca è connotata da un incrocio tra materiali e oggetti comuni - bottiglie, piccoli elettrodomestici o vecchie tecnologie - e “sostanze sonore” interpretate e generate con processi elettronici di trasformazione real-time.
In occasione dell’Opening per il Balletto dell’Esperia, Whyoff project propone una rivisitazione di Play-mobile, installazione presentata da Alessandro Sciaraffa nell’ambito della mostra conclusiva di Proposte XXIII promossa dalla Regione Piemonte e curata da a.titolo nel 2008.
Pietro Luca Congedo, Fabrizio Rosso, e Alessandro Sciaraffa, si incontrano alla Stockhausen Music Foundation di Kürten. Congedo e Rosso, musicisti, entrambi allievi della fondazione, nella loro ricerca sono interessati a forme di collaborazione con ambiti al di fuori della realtà musicale, mentre Alessandro Sciaraffa, artista diplomatosi all’Accademia di Torino, fin dall’inizio della sua attività ha trovato nel suono una delle principali linee di lavoro. Il loro primo progetto di collaborazione è Komet del 2006. Nonostante la recente fondazione, le produzioni di Why off project sono ospitate in ambito musicale e artistico presso rassegne in Italia, Francia e Svizzera. Nel 2009 presentano un loro lavoro alla Gare du Nord di Basilea; nell’estate Alessandro Sciaraffa, con la collaborazione di Luca Congedo e Fabrizio Rosso, ha ideato Ti con zero: un evento di sonorità sperimentali tenutosi a NietzscheFabrik, Torino.
Il terreno di ricerca dal quale nascono le sculture di Paola Anzichè è un orizzonte ampio che dall’arte visiva si apre anche alla danza sperimentale, alla moda all’architettura e al design. Un’inconsueta idea di movimento, passaggio e attraversamento è invece l’idea che l’artista propone in ogni azione e che si presenta ogni volta come un’esperienza di relazione, una pratica per attivare energie, una possibilità di cambiamento.
La situazione di moto ideata per Opening da Paola Anziché è una rivisitazione, studiata appositamente per il Balletto dell’Esperia, di Aggrovigliamenti: omaggio a Lycia Clark (2009) presentata la scorsa estate alla Fondazione Merz. In anni segnati dall’immaterialità e dalla virtualità, attraverso le sue ricerche l’artista propone una “malinconia del corpo” vicino alle proposizioni che l’artista brasiliana, negli anni ‘70, realizzava con i suoi studenti. Una malinconia che si articola in una costante ma complessa relazione tra il corpo e il contesto che lo contiene. Spostando la loro originaria funzione, dall’uso quotidiano e diffuso a un piano estetico, reti, borse e tappeti vengono ridisegnati dall’artista come strumenti visivi che richiedono sempre di essere agiti perché è soprattutto il corpo - il suo movimento, i suoi contorni - che dà struttura e forma a esperienze di breve durata che Paola Anzichè definisce come processi di scultura, architetture collettive, forme d’energia.
Paola Anziché (Milano, 1975), si è diplomata alla Accademia di Belle arti di Brera e alla Staedelschule di Francoforte. Tra i progetti recenti, nel 2009 Aggrovigliamenti: omaggio a Lycia Clark presentato alla Fondazione Merz di Torino, a cura di Maria Centonze e Tapis-à-porter, a cura di Francesca Pasini, negli spazi di Careof a Milano. Nel 2007 una sua personale, The functional fake objects, è ospitata alla galleria Placentia Arte di Piacenza. Il suo lavoro è stato invitato in numerose collettive in spazi istituzionali in Italia e all’estero: Sans les murs (2009) alla Cité Internationale Universitarie di Parigi, It Takes Something to Make Something (2006) a Portikus a Francoforte/Meno, in Labyrin negli spazi della Botkyrka Konsthall di Stoccolma. Nel 2007 è selezionata per il workshop con l’artista Eva Marisaldi presso la Fondazione Spinola Banna di Poirino (TO) e partecipa alla rassegna Proposte XXII a cura di a.titolo.
La ricerca di Ludovica Carbotta si sviluppa sempre a partire dalla relazione tra sé, i luoghi nei quali si trova a lavorare o esporre e l’incontro con persone e amici che coinvolge nei suoi progetti. Questa particolare attitudine la si ritrova anche ne Lo scambio di Hyde (2008), una scultura ideata e prodotta in collaborazione con Paolo Ramazzoti. Mi presti la tua ombra? È stata la domanda che ha avviato un’inconsueta forma di scambio dalla quale è nata l’installazione composta da sei sagome di persone che i due artisti hanno incontrato e conosciuto. Regalare l’ombra implica una forma di fiducia nell’altro; prenderla a prestito è invece un percorso di avvicinamento verso chi interagisce con il lavoro. E di queste relazioni, l’oggetto diviene il tramite e il comunicatore. Ne Lo scambio di Hyde a emergere è però soprattutto un’idea di rispecchiamento, di contaminazione più che di collaborazione; la messa a punto di una azione nella quale gli artisti e le persone coinvolte, al pari dei materiali usati e delle forme prodotte, tendono a confondersi l’uno nell’altro in un ciclo il cui movimento è sempre una costruzione in divenire.
Ludovica Carbotta (Torino, 1982). Nel 2005 di diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2008 è tra gli artisti italiani selezionati per il Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti di Como, nell’ambito del quale partecipa al workshop con l’architetto Yona Friedman, nel 2005 prende parte al laboratorio tenuto da Alberto Garutti presso la Fondazione Spinola Banna, Poirino (TO). Ludovica Carbotta è una delle ideatrici di Diogene Bivacco Urbano (www.diogenebivaccourbano.it), residenza nomade per artisti. Dal 2006 è presente nelle collezioni della Gam di Torino con l’opera Souvenir per torinesi. Tra le mostre recenti si ricordano: Leap into the void, Proposte XXII a cura di a.titolo, Different sea? Su Palatu 'E Sas Iscolas a cura di Claudio Cravero. Nel 2005 è invitata da Francesco Poli a partecipare con un suo progetto alla rassegna In sede a Torino, lo stesso anno espone in Convergenze a Biella.
BIGLIETTI E ABBONAMENTI
Biglietti:
- intero 13,00 €;
- ridotto 10,00 € (ridotto di legge, under 18, over 60, studenti, Abbonamento Musei Torino Piemonte 2010, associazioni e cral convenzionati);
- ridotto speciale 8,00 € (PASSDANZA, under 14, abbonati stagione teatrale Cantiere Rettilario, abbonati stagione teatrale Casa del Teatro Ragazzi e Giovani)
Biglietti acquistati on-line: 10,00 € - www.fondazionetpe.it
Abbonamenti:
Abbonamento TEATRO A SCELTA: 4 spettacoli a scelta a 28,00 €
Info e prenotazioni: Fondazione Teatro Piemonte Europa tel. 011.5634352; e-mail: info@fondazionetpe.it
Ritiro prenotazioni, prevendita biglietti e abbonamenti presso InfoPiemonte, piazza Castello 165, dalle 9 alle 18 tutti i giorni oppure presso il Teatro Astra (tel. 011.5634352)
Opennig è nell’ambito di PALCOSCENICO DANZA, la stagione di danza 2009-2010 del Centro Coreografico Rettilario / Balletto dell’Esperia, che si svolgerà a Torino al Teatro Astra (via Rosolino Pilo 6) e alla Cavallerizza Reale (via Verdi 9) e che anche quest’anno è ospitata nel cartellone teatrale della Fondazione Teatro Piemonte Europa.
Sette appuntamenti prestigiosi, perlopiù in prima nazionale o assoluta, con coreografi e compagnie italiane ed europee tra ottobre 2009 e maggio 2010: ad inaugurare la stagione il 13, 14, 15 ottobre alla Cavallerizza Reale/Manica Corta alle 21 lo spettacolo OPENING del Balletto dell’Esperia.
La stagione di danza è realizzata con il sostegno di:
REGIONE PIEMONTE
CITTÀ DI TORINO
TORINODANZA
FONDAZIONE CRT
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI
Con il patrocinio del CRUD - Centro Regionale Universitario per la Danza “Bella Hutter”
13
ottobre 2009
Opening. il Balletto dell’Esperia incontra l’arte contemporanea
Dal 13 al 15 ottobre 2009
performance - happening
serata - evento
serata - evento
Location
CAVALLERIZZA REALE
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Torino, Via Giuseppe Verdi, 9, (Torino)
Biglietti
intero 13,00 €;
ridotto 10,00 € ridotto speciale 8,00 €
Vernissage
13 Ottobre 2009, ore 21
Sito web
www.ballettoesperia.com/
Autore
Curatore