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Openstudio
Negli spazi di METRONOM saranno esposte le opere di sei giovani fotografi selezionati da Walter Guadagnini e Marco Signorini. Un percorso che parte dall’Accademia di Brera e arriva all’Accademia di Bologna, per scoprire le spinte più fresche della fotografia contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Inaugura sabato 18 febbraio 2012 alle 18.30 OPENSTUDIO, mostra collettiva che riunisce opere fotografiche di Giulia Azzalini, Alessio Iacovone, Tiziano Rossano Mainieri, Simone Morciano, Luca Nicolini e Valentina Sala Peup.
OPENSTUDIO propone un percorso composto da fotografie naturalistiche in bianco e nero, scatti fotografici realizzati all’interno di ambienti domestici e luoghi dove architettura e paesaggio si incontrano armoniosamente, passando per ritratti e sperimentazioni più audaci, caratterizzate dall’utilizzo di tecniche e codici differenti. La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Modena, nasce con l’intento di proporre una lettura di possibili nuovi scenari per la giovane fotografia italiana e sarà visitabile fino al prossimo 31 marzo 2012.
Giulia Azzalini (Torino, 1988) presenta Light Boxes, un progetto che nasce da una suggestione letteraria e che fa riferimento al titolo del romanzo primo di Shane Jones. Per tre stagioni l’artista ha fotografato la luce nel tentativo di appropriarsi ogni giorno dell’essenza della vita, sperimentando sul proprio corpo come la luce, intesa come elemento essenziale della fotografia, possa creare delle vere e proprie trasfigurazioni.
Casting the spell è una serie costituita da undici elementi che Alessio Iacovone (Sulmona, 1988) ha realizzato utilizzando diverse modalità espressive: la fotografia si mescola al disegno e all’utilizzo di elementi materici ed evocativi come petali di fiori essiccati, ali di farfalla, ossi. Una riflessione che prende spunto da un trattato di alchimia di Paracelso e analizza un percorso di evoluzione spirituale che, attraverso la sofferenza e l’espiazione, arriva alla consapevolezza di sé e alla beatitudine o sublimazione della materia.
Tiziano Rossano Mainieri (Bologna, 1982) concentra il suo lavoro sulla fotografia paesaggistica. La serie Radici è una raccolta di gli scatti di un bianco e nero dove domina il tema della natura, la rappresentazione di un mondo che sta oltre la semplice percezione.
Le fotografie di Simone Morciano (Verona, 1983) fanno parte di un ampio progetto per il quale l’artista ha fotografato gli stessi luoghi in giorni, orari e condizioni metereologiche differenti. Fotografie che nascono come esercizi di osservazione e divengono veri e propri tentativi di riscoperta della realtà, una sorta di presa di coscienza del territorio circostante.
Luca Nicolini (Rovereto, 1985) presenta Ultimo Giorno di Luce, un soggetto che si basa sulla rielaborazione in chiave evocativa dei concetti di luce e di tempo, intesi come elementi propri dello specifico fotografico. La fotografia diviene un modo per tradurre il pensiero in immagini: le persone, riprese in maniera sfuggevole e indefinita, si dissolvono in un tentativo di riflessione sulla fugacità dell'esistenza.
Il progetto di Valentina Sala Peup (Monza, 1988) dal titolo Saudade nasce sottoforma di libro ed è composto fotografie accompagnate da due scritti tratti dal film “il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Il termine Saudade, in portoghese, fa riferimento ad un singolare stato emotivo che l’artista cerca di catturare nell’immagine fotografica.
OPENSTUDIO propone un percorso composto da fotografie naturalistiche in bianco e nero, scatti fotografici realizzati all’interno di ambienti domestici e luoghi dove architettura e paesaggio si incontrano armoniosamente, passando per ritratti e sperimentazioni più audaci, caratterizzate dall’utilizzo di tecniche e codici differenti. La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Modena, nasce con l’intento di proporre una lettura di possibili nuovi scenari per la giovane fotografia italiana e sarà visitabile fino al prossimo 31 marzo 2012.
Giulia Azzalini (Torino, 1988) presenta Light Boxes, un progetto che nasce da una suggestione letteraria e che fa riferimento al titolo del romanzo primo di Shane Jones. Per tre stagioni l’artista ha fotografato la luce nel tentativo di appropriarsi ogni giorno dell’essenza della vita, sperimentando sul proprio corpo come la luce, intesa come elemento essenziale della fotografia, possa creare delle vere e proprie trasfigurazioni.
Casting the spell è una serie costituita da undici elementi che Alessio Iacovone (Sulmona, 1988) ha realizzato utilizzando diverse modalità espressive: la fotografia si mescola al disegno e all’utilizzo di elementi materici ed evocativi come petali di fiori essiccati, ali di farfalla, ossi. Una riflessione che prende spunto da un trattato di alchimia di Paracelso e analizza un percorso di evoluzione spirituale che, attraverso la sofferenza e l’espiazione, arriva alla consapevolezza di sé e alla beatitudine o sublimazione della materia.
Tiziano Rossano Mainieri (Bologna, 1982) concentra il suo lavoro sulla fotografia paesaggistica. La serie Radici è una raccolta di gli scatti di un bianco e nero dove domina il tema della natura, la rappresentazione di un mondo che sta oltre la semplice percezione.
Le fotografie di Simone Morciano (Verona, 1983) fanno parte di un ampio progetto per il quale l’artista ha fotografato gli stessi luoghi in giorni, orari e condizioni metereologiche differenti. Fotografie che nascono come esercizi di osservazione e divengono veri e propri tentativi di riscoperta della realtà, una sorta di presa di coscienza del territorio circostante.
Luca Nicolini (Rovereto, 1985) presenta Ultimo Giorno di Luce, un soggetto che si basa sulla rielaborazione in chiave evocativa dei concetti di luce e di tempo, intesi come elementi propri dello specifico fotografico. La fotografia diviene un modo per tradurre il pensiero in immagini: le persone, riprese in maniera sfuggevole e indefinita, si dissolvono in un tentativo di riflessione sulla fugacità dell'esistenza.
Il progetto di Valentina Sala Peup (Monza, 1988) dal titolo Saudade nasce sottoforma di libro ed è composto fotografie accompagnate da due scritti tratti dal film “il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders. Il termine Saudade, in portoghese, fa riferimento ad un singolare stato emotivo che l’artista cerca di catturare nell’immagine fotografica.
18
febbraio 2012
Openstudio
Dal 18 febbraio al 31 marzo 2012
fotografia
Location
METRONOM
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Orario di apertura
mar-sab: 15-19 e su appuntamento
Vernissage
18 Febbraio 2012, ore 18.30
Autore