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Opera 2008. Artisti degli atelier della Bevilacqua La Masa
Mostra finale dei sette giovani artisti e dei due gruppi che hanno usufruito degli atelier BLM nel 2007/2008. L’esposizione celebra due ricorrenze importanti: anzitutto il centenario dell’attività espositiva dell’Istituzione, iniziata nel 1908. In secondo luogo quest’anno gli atelier hanno finalmente raggiunto il numero di dodici, come designato nell’atto costitutivo della Fondazione. Sono infatti stati riaperti gli studi di Palazzo Carminati a San Stae, oggetto negli scorsi anni di un lungo restauro.
Comunicato stampa
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Com.stampa
OPERA 2008
Artisti degli atelier Bevilacqua La Masa
Inaugurazione martedì 4 novembre alle ore 18.30
Galleria di Piazza San Marco, Venezia
Dal 5 novembre al 23 novembre 2008
La Fondazione Bevilacqua La Masa rinnova la sua attenzione verso i giovani artisti, nel rispetto della sua missione per la quale, da un secolo, assegna i propri atelier ai più meritevoli.
Di qui nasce OPERA 2008, mostra finale dei sette giovani artisti e dei due gruppi che hanno usufruito degli atelier BLM nel 2007/2008. L'esposizione celebra due ricorrenze importanti: anzitutto il centenario dell'attività espositiva dell'Istituzione, iniziata nel 1908 grazie al primo segretario Nino Barbantini. In secondo luogo quest'anno gli atelier hanno finalmente raggiunto il numero di dodici, come designato nell'atto costitutivo della Fondazione ovvero il testamento della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa (1898). Sono infatti stati riaperti gli studi di Palazzo Carminati a San Stae, oggetto negli scorsi anni di un lungo restauro;
i sette atelier recuperati si uniscono ora ai cinque studi già attivi nel prestigioso chiostro dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca. Al Carminati sono anche state ottenute due forseterie, grazie alle quali si è subito iniziato un programma di ospitalità internazionale.
A cura di Mara Ambrozic e Stefano Coletto, la mostra OPERA 2008 si dividerà in due sezioni.
Nella prima compaiono le opere e i progetti degli artisti che hanno ottenuto gli atelier dopo aver vinto un concorso e che hanno condiviso quegli spazi per dodici mesi. Ciascuno presenterà un progetto ancora in evoluzione insieme a un lavoro compiuto durante il periodo della residenza. L'intento di questa parte della mostra è suggerire la complessità della ricerca e il desiderio di sperimentazione artistica che animano l'attività degli atelier.
Nella seconda, vengono presentati due progetti speciali. Uno illustra un lavoro di gruppo sviluppato insieme a Moleskine ed esposto nella Biennale Europea Manifesta 7 (Trento, giugno-ottobre 2008).
L'altro progetto mostra le opere di due artisti africani, il pittore Evarist Fabian Chikawe e lo scultore Mambakwedza Mutasa, selezionati per la prima edizione di Art Enclosures - Residenze per artisti internazionali a Venezia. Si tratta di un progetto triennale, ideato e promosso dalla Fondazione di Venezia e realizzato avvalendosi della collaborazione della BLM e di Polymnia Venezia, che vedrà coinvolti diversi artisti internazionali in residenza negli anni a venire presso le nuove foresterie di Palazzo Carminati.
In mostra: Evarist Fabian Chikawe, Vania Comoretti, conceptinprogress (Amparo Ferrari e Sebastian Zabronski), Marina Ferretti, Maddalena Fragnito De Giorgio, Kensuke Koike, Led (Laboratorio ElettroDomestico), Mobeel, Mambakwedza Mutasa, e Alberto Tadiello.
Vania Comoretti presenterà una serie di recenti dipinti che, partendo dal ritratto e dalla raffigurazione del viso, arrivano ad una microscopica, straniante e quasi ossessiva osservazione della pelle umana.
Focalizzandosi sulla smaterializzazione dell'oggetto, i conceptinprogress indagheranno lo spazio che collega l'opera con l'osservatore. I lavori in mostra, tra sculture e installazioni, rifletteranno sulla complessità e l'instabilità di questo rapporto, che necessita di essere rimesso continuamente in discussione.
Marina Ferretti, che disegna architetture elementari e tracce di forme naturali dentro fragili schemi, in occasione della mostra realizzerà una trama di nastri di carta che si espanderanno nello spazio espositivo in modo volutamente casuale.
Maddalena Fragnito De Giorgio, al contrario, interverrà con un gessetto nero direttamente sulle pareti della galleria per riassumere in modo ironico la sua concezione dello spazio e le sue riflessioni che, in forma di appunti visivi, illustrano temi di carattere sociale, politico e artistico.
I Led, in genere impegnati nella ricerca video-documentaria, proporranno un'installazione inedita che si focalizzerà sulla relazione tra il vedere e il guardare, sulla connessione tra supporto/contenuto di un'immagine statica e in movimento.
Kensuke Koike si confronta da alcuni anni con il tema dell'artificio che separa la realtà dalla finzione; per la mostra l’artista costruirà un'installazione, in cui sia l'oggetto osservato che l'osservatore si trasformano in surreali caricature di loro stessi proiettati all'interno di uno “spazio museale”.
Alberto Tadiello, mediante la materializzazione di vecchi circuiti elettrici interpreterà il tema del consumarsi di un congegno meccanico che, alimentato elettricamente, viene abbandonato a se stesso fino al suo cedimento fisico.
Infine, l'associazione culturale Mobeel affiderà il proprio spazio espositivo a diversi artisti e musicisti affinché essi intervengano con performance ed originali allestimenti, che rimandano alle numerose attività svolte nell’atelier dei Mobeel durante lo scorso anno.
Il catalogo prevede inoltre i contributi critici di Augusta Eneiti, Eva Comuzzi, Samuele Menin, Bruno Oliviero, Agnes Kohlmayer e Daniela Zangrando.
L’immagine grafica della copertina e del manifesto di OPERA 2008 è stata ideata e realizzata da Daniele Franzi, vincitore della Borsa di studio assegnata nella 90ma Collettiva BLM.
L’attività degli Atelier 2007/2008 è stata sostenuta dal prezioso contributo di:
Fondazione di Venezia, Moleskine, Vega e Distretto dei Beni Culturali.
SCHEDA TECNICA
Titolo: OPERA 2008. Artisti degli atelier Bevilacqua La Masa
Inaugurazione: martedì 4 novembre alle ore 18.30, galleria di piazza San Marco (71/c), Venezia
Mostra: dal 5 novembre al 23 novembre 2008
Curatori: Mara Ambrozic e Stefano Coletto
Apertura: tutti i giorni dalle 10.30 alle 17.30
Info:press@bevilacqualamasa.it; www.bevilacqualamasa.it
T. +39 041.5207797; F +39 041.5208955
TESTO CRITICO ANGELA VETTESE, Presidente Fondazione Bevilacqua La Masa
100 ANNI DI BLM
Nel febbraio del 1898 Felicita Bevilacqua La Masa, una nobile vedova che non aveva eredi, decise di lasciare il suo Palazzo sul Canal Grande alla città a patto che diventasse un luogo di accoglienza, lavoro ed esposizione per i giovani artisti.Nacque dunque quello che allora si chiamò Opera Bevilacqua La Masa e che aprì nel 1908 la sua prima mostra, sotto la segreteria di Nino Barbantini. Con essa, iniziava un’attività espositiva che tocca oggi i cent’anni. La BLM festeggia questo centenario senza retorica ma con dei fatti precisi: tra questi la mostra Opera, intitolata così proprio per ricordare il nome con cui nacque una istituzione per l’arte contemporanea che, in Italia, è seconda per longevità solo alla Biennale di Venezia. Concepita per la sede di Piazza San Marco, rappresenta il momento finale di un fare arte corpo a corpo, in una situazione che impone un confronto continuo anche se a volte involontario. L’Istituzione festeggia il centenario anche con due novità importanti per il settore degli atelier: anzitutto il loro numero è stato finalmente portato a dodici, assommando cinque studi nel complesso di Cosma e Damiano e altri sette nel Palazzo Carminati a San Stae. In più, in quest’ultimo complesso, dopo un lungo restauro è stato possibile ricavare due foresterie. L’offerta sul fronte dell’ospitalità, insomma,
si è notevolmente arricchita, proprio in una città dove vivere e lavorare come artisti rischia di avere costi proibitivi. È appunto per questi costi che Venezia, luogo di ostensione per eccellenza dell’arte contemporanea, è diventata sempre meno appetibile come luogo di produzione della stessa.
Nelle foresterie la Bevilacqua La Masa ha potuto dare ospitalità a due artisti africani scelti dalla Fondazione di Venezia nell’ambito dell’iniziativa Art Enclosures, nata con la specifica volontà di aprire la città anche a chi viene da molto lontano e non ne ha alcuna conoscenza specifica. Inoltre, gli artisti che hanno condiviso gli atelier nel 2008 hanno potuto trovare un’occasione di lavoro comune nell’iniziativa concepita insieme a Moleskine, diventata un multiplo d’artista presentato nell’ambito della Biennale Internazionale Manifesta. In questo modo gli atelier sono diventati un modo per fare nascere mostre, iniziative comuni, convivenze, dibattiti tra i giovani artisti che hanno scelto Venezia e che per questo solo fatto possono essere considerati “locali”, laddove a questa parola si voglia, così come i nuovi tempi ci impongono, dare un significato che non viva di nostalgia ma di futuro. Questo catalogo, e la mostra che rappresenta, intende documentare tutte queste esperienze e al contempo ringraziare coloro che hanno concesso cent’anni di esposizioni: i sostenitori, gli amici, la città e soprattutto quei giovani artisti che ne sono la prima ragione d’essere.
OPERA 2008
Artisti degli atelier Bevilacqua La Masa
Inaugurazione martedì 4 novembre alle ore 18.30
Galleria di Piazza San Marco, Venezia
Dal 5 novembre al 23 novembre 2008
La Fondazione Bevilacqua La Masa rinnova la sua attenzione verso i giovani artisti, nel rispetto della sua missione per la quale, da un secolo, assegna i propri atelier ai più meritevoli.
Di qui nasce OPERA 2008, mostra finale dei sette giovani artisti e dei due gruppi che hanno usufruito degli atelier BLM nel 2007/2008. L'esposizione celebra due ricorrenze importanti: anzitutto il centenario dell'attività espositiva dell'Istituzione, iniziata nel 1908 grazie al primo segretario Nino Barbantini. In secondo luogo quest'anno gli atelier hanno finalmente raggiunto il numero di dodici, come designato nell'atto costitutivo della Fondazione ovvero il testamento della duchessa Felicita Bevilacqua La Masa (1898). Sono infatti stati riaperti gli studi di Palazzo Carminati a San Stae, oggetto negli scorsi anni di un lungo restauro;
i sette atelier recuperati si uniscono ora ai cinque studi già attivi nel prestigioso chiostro dei Santi Cosma e Damiano alla Giudecca. Al Carminati sono anche state ottenute due forseterie, grazie alle quali si è subito iniziato un programma di ospitalità internazionale.
A cura di Mara Ambrozic e Stefano Coletto, la mostra OPERA 2008 si dividerà in due sezioni.
Nella prima compaiono le opere e i progetti degli artisti che hanno ottenuto gli atelier dopo aver vinto un concorso e che hanno condiviso quegli spazi per dodici mesi. Ciascuno presenterà un progetto ancora in evoluzione insieme a un lavoro compiuto durante il periodo della residenza. L'intento di questa parte della mostra è suggerire la complessità della ricerca e il desiderio di sperimentazione artistica che animano l'attività degli atelier.
Nella seconda, vengono presentati due progetti speciali. Uno illustra un lavoro di gruppo sviluppato insieme a Moleskine ed esposto nella Biennale Europea Manifesta 7 (Trento, giugno-ottobre 2008).
L'altro progetto mostra le opere di due artisti africani, il pittore Evarist Fabian Chikawe e lo scultore Mambakwedza Mutasa, selezionati per la prima edizione di Art Enclosures - Residenze per artisti internazionali a Venezia. Si tratta di un progetto triennale, ideato e promosso dalla Fondazione di Venezia e realizzato avvalendosi della collaborazione della BLM e di Polymnia Venezia, che vedrà coinvolti diversi artisti internazionali in residenza negli anni a venire presso le nuove foresterie di Palazzo Carminati.
In mostra: Evarist Fabian Chikawe, Vania Comoretti, conceptinprogress (Amparo Ferrari e Sebastian Zabronski), Marina Ferretti, Maddalena Fragnito De Giorgio, Kensuke Koike, Led (Laboratorio ElettroDomestico), Mobeel, Mambakwedza Mutasa, e Alberto Tadiello.
Vania Comoretti presenterà una serie di recenti dipinti che, partendo dal ritratto e dalla raffigurazione del viso, arrivano ad una microscopica, straniante e quasi ossessiva osservazione della pelle umana.
Focalizzandosi sulla smaterializzazione dell'oggetto, i conceptinprogress indagheranno lo spazio che collega l'opera con l'osservatore. I lavori in mostra, tra sculture e installazioni, rifletteranno sulla complessità e l'instabilità di questo rapporto, che necessita di essere rimesso continuamente in discussione.
Marina Ferretti, che disegna architetture elementari e tracce di forme naturali dentro fragili schemi, in occasione della mostra realizzerà una trama di nastri di carta che si espanderanno nello spazio espositivo in modo volutamente casuale.
Maddalena Fragnito De Giorgio, al contrario, interverrà con un gessetto nero direttamente sulle pareti della galleria per riassumere in modo ironico la sua concezione dello spazio e le sue riflessioni che, in forma di appunti visivi, illustrano temi di carattere sociale, politico e artistico.
I Led, in genere impegnati nella ricerca video-documentaria, proporranno un'installazione inedita che si focalizzerà sulla relazione tra il vedere e il guardare, sulla connessione tra supporto/contenuto di un'immagine statica e in movimento.
Kensuke Koike si confronta da alcuni anni con il tema dell'artificio che separa la realtà dalla finzione; per la mostra l’artista costruirà un'installazione, in cui sia l'oggetto osservato che l'osservatore si trasformano in surreali caricature di loro stessi proiettati all'interno di uno “spazio museale”.
Alberto Tadiello, mediante la materializzazione di vecchi circuiti elettrici interpreterà il tema del consumarsi di un congegno meccanico che, alimentato elettricamente, viene abbandonato a se stesso fino al suo cedimento fisico.
Infine, l'associazione culturale Mobeel affiderà il proprio spazio espositivo a diversi artisti e musicisti affinché essi intervengano con performance ed originali allestimenti, che rimandano alle numerose attività svolte nell’atelier dei Mobeel durante lo scorso anno.
Il catalogo prevede inoltre i contributi critici di Augusta Eneiti, Eva Comuzzi, Samuele Menin, Bruno Oliviero, Agnes Kohlmayer e Daniela Zangrando.
L’immagine grafica della copertina e del manifesto di OPERA 2008 è stata ideata e realizzata da Daniele Franzi, vincitore della Borsa di studio assegnata nella 90ma Collettiva BLM.
L’attività degli Atelier 2007/2008 è stata sostenuta dal prezioso contributo di:
Fondazione di Venezia, Moleskine, Vega e Distretto dei Beni Culturali.
SCHEDA TECNICA
Titolo: OPERA 2008. Artisti degli atelier Bevilacqua La Masa
Inaugurazione: martedì 4 novembre alle ore 18.30, galleria di piazza San Marco (71/c), Venezia
Mostra: dal 5 novembre al 23 novembre 2008
Curatori: Mara Ambrozic e Stefano Coletto
Apertura: tutti i giorni dalle 10.30 alle 17.30
Info:press@bevilacqualamasa.it; www.bevilacqualamasa.it
T. +39 041.5207797; F +39 041.5208955
TESTO CRITICO ANGELA VETTESE, Presidente Fondazione Bevilacqua La Masa
100 ANNI DI BLM
Nel febbraio del 1898 Felicita Bevilacqua La Masa, una nobile vedova che non aveva eredi, decise di lasciare il suo Palazzo sul Canal Grande alla città a patto che diventasse un luogo di accoglienza, lavoro ed esposizione per i giovani artisti.Nacque dunque quello che allora si chiamò Opera Bevilacqua La Masa e che aprì nel 1908 la sua prima mostra, sotto la segreteria di Nino Barbantini. Con essa, iniziava un’attività espositiva che tocca oggi i cent’anni. La BLM festeggia questo centenario senza retorica ma con dei fatti precisi: tra questi la mostra Opera, intitolata così proprio per ricordare il nome con cui nacque una istituzione per l’arte contemporanea che, in Italia, è seconda per longevità solo alla Biennale di Venezia. Concepita per la sede di Piazza San Marco, rappresenta il momento finale di un fare arte corpo a corpo, in una situazione che impone un confronto continuo anche se a volte involontario. L’Istituzione festeggia il centenario anche con due novità importanti per il settore degli atelier: anzitutto il loro numero è stato finalmente portato a dodici, assommando cinque studi nel complesso di Cosma e Damiano e altri sette nel Palazzo Carminati a San Stae. In più, in quest’ultimo complesso, dopo un lungo restauro è stato possibile ricavare due foresterie. L’offerta sul fronte dell’ospitalità, insomma,
si è notevolmente arricchita, proprio in una città dove vivere e lavorare come artisti rischia di avere costi proibitivi. È appunto per questi costi che Venezia, luogo di ostensione per eccellenza dell’arte contemporanea, è diventata sempre meno appetibile come luogo di produzione della stessa.
Nelle foresterie la Bevilacqua La Masa ha potuto dare ospitalità a due artisti africani scelti dalla Fondazione di Venezia nell’ambito dell’iniziativa Art Enclosures, nata con la specifica volontà di aprire la città anche a chi viene da molto lontano e non ne ha alcuna conoscenza specifica. Inoltre, gli artisti che hanno condiviso gli atelier nel 2008 hanno potuto trovare un’occasione di lavoro comune nell’iniziativa concepita insieme a Moleskine, diventata un multiplo d’artista presentato nell’ambito della Biennale Internazionale Manifesta. In questo modo gli atelier sono diventati un modo per fare nascere mostre, iniziative comuni, convivenze, dibattiti tra i giovani artisti che hanno scelto Venezia e che per questo solo fatto possono essere considerati “locali”, laddove a questa parola si voglia, così come i nuovi tempi ci impongono, dare un significato che non viva di nostalgia ma di futuro. Questo catalogo, e la mostra che rappresenta, intende documentare tutte queste esperienze e al contempo ringraziare coloro che hanno concesso cent’anni di esposizioni: i sostenitori, gli amici, la città e soprattutto quei giovani artisti che ne sono la prima ragione d’essere.
04
novembre 2008
Opera 2008. Artisti degli atelier della Bevilacqua La Masa
Dal 04 al 23 novembre 2008
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA – GALLERIA DI PIAZZA SAN MARCO
Venezia, Piazza San Marco, 71c, (VENEZIA)
Venezia, Piazza San Marco, 71c, (VENEZIA)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.30 alle 17.30
Vernissage
4 Novembre 2008, ore 18,30
Autore
Curatore