Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Opera Viva Barriera di Milano: Alessandro Bulgini – Porta Fortuna (2017)
Una stazione nuova, forse fittizia e illusoria, forse no, attende viaggiatori, visitatori e residenti: a Porta Nuova e Porta Susa – accessi privilegiati al centro luccicante della città – si aggiunge questa “Porta Fortuna”, che immette in Barriera, in un mondo affascinante, misterioso e sorprendente. A patto di essere completamente
aperti, disponibili e ricettivi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alessandro Bulgini chiude con Porta Fortuna la serie di OPERA VIVA IN BARRIERA DI MILANO, il
progetto artistico di sua ideazione e con la curatela di Christina Caliandro che ci ha traghettato dal
mese di maggio all’inizio di FLASHBACK, la fiera d’arte antica e moderna che dal 2 al 5 novembre
sarà al Pala Alpitour.
Una stazione nuova, forse fittizia e illusoria, forse no, attende viaggiatori, visitatori e residenti: a Porta Nuova
e Porta Susa - accessi privilegiati al centro luccicante della città – si aggiunge questa “Porta Fortuna”, che
immette in Barriera, in un mondo affascinante, misterioso e sorprendente. A patto di essere completamente
aperti, disponibili e ricettivi.
Per l’ultimo appuntamento della seconda edizione di Opera Viva Barriera di Milano, che ci
accompagna direttamente ai giorni della fiera Flashback, Alessandro Bulgini con un gesto piccolo e
umile trasforma il manifesto di tre metri per sei nella rotonda di piazza Bottesini in un luogo di arrivi
e di partenze, un luogo di immaginario e immaginazione, di accoglienza e di condivisione. Un luogo
dove con ogni probabilità non valgono le regole del “fuori”, e in cui regna un sistema di valori
alternativo rispetto a quello oggi comunemente in voga.
Una sorta di eterotopia, che disegna e prospetta una forma di vita diversa.
C’è sicuramente dell’ironia in questo gesto, in questo cartellone convertito in un gigantesco segnale che
indica qualcosa che-prima- non-esisteva: non è però della specie cinica, facile e disinteressata, che coltiva
una forma di compiaciuta distanza dalla realtà; è un’ironia sana, totalmente incantata, impegnata nella
ridefinizione del senso e dell’uso. Così il manifesto, che per cinque mesi è stato una finestra sull’altrove, su
una dimensione di poesia e di riflessione liberamente ispirata al Leopardi delle Operette morali (libro
strutturalmente indefinibile e inafferrabile, fondamento eretico e eterodosso della letteratura e del pensiero
italiani) si converte in qualcosa che in qualche strano modo esce fuori di sé, fuori della sua forma, si
protende verso qualcos’altro che prende corpo e sostanza nella nostra mente. L’impalcatura è l’ingresso, la
stazione è il giardino: l’edificio non c’è, perché l’edificio siamo noi, è una comunità costantemente mobile e
mutevole, fatta di tutti quelli che nel quartiere vivono e che il quartiere attraversano, di tutti quelli che giorno
per giorno vogliono e vorranno costruire e ricostruire un’identità che non è data una volta per tutte, perché si
articola attorno al concetto e alla pratica di relazione.
progetto artistico di sua ideazione e con la curatela di Christina Caliandro che ci ha traghettato dal
mese di maggio all’inizio di FLASHBACK, la fiera d’arte antica e moderna che dal 2 al 5 novembre
sarà al Pala Alpitour.
Una stazione nuova, forse fittizia e illusoria, forse no, attende viaggiatori, visitatori e residenti: a Porta Nuova
e Porta Susa - accessi privilegiati al centro luccicante della città – si aggiunge questa “Porta Fortuna”, che
immette in Barriera, in un mondo affascinante, misterioso e sorprendente. A patto di essere completamente
aperti, disponibili e ricettivi.
Per l’ultimo appuntamento della seconda edizione di Opera Viva Barriera di Milano, che ci
accompagna direttamente ai giorni della fiera Flashback, Alessandro Bulgini con un gesto piccolo e
umile trasforma il manifesto di tre metri per sei nella rotonda di piazza Bottesini in un luogo di arrivi
e di partenze, un luogo di immaginario e immaginazione, di accoglienza e di condivisione. Un luogo
dove con ogni probabilità non valgono le regole del “fuori”, e in cui regna un sistema di valori
alternativo rispetto a quello oggi comunemente in voga.
Una sorta di eterotopia, che disegna e prospetta una forma di vita diversa.
C’è sicuramente dell’ironia in questo gesto, in questo cartellone convertito in un gigantesco segnale che
indica qualcosa che-prima- non-esisteva: non è però della specie cinica, facile e disinteressata, che coltiva
una forma di compiaciuta distanza dalla realtà; è un’ironia sana, totalmente incantata, impegnata nella
ridefinizione del senso e dell’uso. Così il manifesto, che per cinque mesi è stato una finestra sull’altrove, su
una dimensione di poesia e di riflessione liberamente ispirata al Leopardi delle Operette morali (libro
strutturalmente indefinibile e inafferrabile, fondamento eretico e eterodosso della letteratura e del pensiero
italiani) si converte in qualcosa che in qualche strano modo esce fuori di sé, fuori della sua forma, si
protende verso qualcos’altro che prende corpo e sostanza nella nostra mente. L’impalcatura è l’ingresso, la
stazione è il giardino: l’edificio non c’è, perché l’edificio siamo noi, è una comunità costantemente mobile e
mutevole, fatta di tutti quelli che nel quartiere vivono e che il quartiere attraversano, di tutti quelli che giorno
per giorno vogliono e vorranno costruire e ricostruire un’identità che non è data una volta per tutte, perché si
articola attorno al concetto e alla pratica di relazione.
18
ottobre 2017
Opera Viva Barriera di Milano: Alessandro Bulgini – Porta Fortuna (2017)
Dal 18 ottobre al 15 novembre 2017
arte contemporanea
Location
PIAZZA BOTTESINI
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Torino, Piazza Giovanni Bottesini, (Torino)
Vernissage
18 Ottobre 2017, ore 19
Ufficio stampa
EMANUELA BERNASCONE
Autore
Curatore