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Operae. Designing the Future
Progettisti, imprese, artigiani, gallerie di design. Nell’edizione 2016 Operae, festival del design indipendente, coinvolge quattro categorie di profili economici e culturali. Una scelta che riflette da vicino l’espansione della filiera del design indipendente e le sue potenzialità future
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 3 al 6 novembre 2016 arriva alla sua settima ed
izione Operae
-
Independent Design Festival.
Nato nel 2010 a Torino per offrire una piattaforma di ricerca ai protagonisti del design
indipenden
te, Operae si presenta in egual misura come una fiera e come un progetto espositivo
curatoriale.
Sin dalla sua fondazione, Operae ha puntato a incentivare le collaborazioni di mercato e la
capacità di creare connessioni virtuose, allo stesso tempo mettend
o in gioco un lavoro
approfondito di ricerca e selezione, in grado di riflettere (e talvolta precorrere) le tendenze del
settore a livello internazionale.
Operae ha supportato quella che negli ultimi anni è stata la straordinaria crescita del design
indip
endente.
Crescita condotta sia da un punto di vista economico, sia della reputazione: ritenuto
nel recente passato una pratica marginale, il design indipendente produce oggi alcuni degli esiti più
interessanti nel panorama della progettazione.
Operae ha
accompagnato la stessa trasformazione del significato del termine “indipendente”.
Se nel 2010 o 2011 l
ʼ
autonomia rappresentava a volte una scelta forzata per giovani designer
esclusi dalle dinamiche di mercato, nel 2016 si parla al contrario di una presa
di posizione
volontaria e consapevole, attuata da professionisti sempre più affermati, in parallelo a rapporti
consolidati con imprese, con l
ʼ
industria o con le gallerie di design.
CHI SONO I SOGGETTI DI OPERAE 2016
Progettisti, imprese, artigiani, ga
llerie di design. Nell
ʼ
edizione 2016, Operae coinvolge
quattro categorie di profili economici e culturali. Una scelta che riflette da vicino
l
ʼ
espansione della filiera del design indipendente e le sue potenzialità future.
Nei primissimi anni di Operae, a
d essere chiamati in causa in m
odo diretto erano soltanto i
designer. Nel corso del tempo, tuttavia, anche grazie al valore dei progetti selezionati ed esposti,
gli stessi progettisti hanno potuto avviare collaborazioni con altri soggetti, ponendo le basi
per un
modello economico più vasto e solido.
Operae negli anni ha registrato i cambiamenti di questo sistema produttivo e distributivo in forte
evoluzione, portandolo al cent
ro della propria ricerca e del proprio modello espositivo,
c
omprendendo, oltre
a designer italiani e internazionali, anche imprese e aziende (di ogni
dimensione e provenienza), e un gruppo selezionato di artigiani attivi sul territorio piemontese.
Infine, con l
ʼ
edizione 2016 Operae apre il suo palcoscenico a 10 gallerie, italiane
e i
nternazionali
impegnate in una ricerca attiva, volta a individuare e supportare nuovi talenti e processi ma anche
a sviluppare una modalità inedita di lavoro, orientata verso il futuro che le attende.
Nel 2016, Operae consolida il suo obiettivo, afferm
andosi come la piattaforma che favorisce le
sinergie nel campo del design indipendente. Alle aziende, Operae permette non soltanto di
scoprire progetti che hanno il potenziale per essere trasformati in prodotti industriali, ma anche di
leggere da vicino le
future tendenze del mondo del design (anche attraverso la strutturazione di un
programma di incontri business to business) .
Alle gallerie, Operae consente di presentarsi a un pubblico specializzato (richiamato in città anche
da Artissima e dai diversi ap
puntamenti dedicati ai linguaggi contemporanei che caratterizzano
quei giorni), di fare rete con i diversi soggetti presenti (designer, giornalisti, curatori e altri galleristi)
e di scoprire le potenzialità dell'artigianato locale.
Sin dalla fondazione
del festival, un fattore decisivo che ha contribuito al successo di Operae è
stato la modalità di selezione dei designer che partecipano alla fiera. Questa scelta curatoriale
permette una rappresentazione fedele e accurata della scena del des
ign indipenden
te,
delle
personalità attive e delle realtà più rilevanti. Questi risultati sono conseguiti attraverso un
ʼ
attività di
ricerca che si estende nei dodici mesi che precedono ogni edizione del festival.
Ogni anno, i designer selezionati per esporre ad Operae
presentano lavori molto diversi, per spirito
e approccio. Si passa da pezzi unici a collezioni limitate o piccole serie. E ancora, si evidenzia
l
ʼ
importanza dei dialoghi con la tradizione artigiana: sia nel verso di una ricerca concettuale o
multidisciplin
are, sia come indagine sulle tecniche di composizione o su materiali vecchi e nuovi.
Attraverso queste sinergie, Operae sottolinea alcuni dei più forti valori identitari del design.
Ad esempio quel know
-
how manifatturiero diffuso
–
così tipico della realt
à economica italiana
–
che
si esprime in un ecosistema di figure professionali senza soluzione di continuità: dalle piccole
imprese, ai laboratori artigianali, agli ex terzisti oggi impegnati in modo diretto nelle produzioni.
Negli ultimi anni, il dinamis
mo di produttori e progettisti indipendenti ha portato alla nascita di un
concetto: quello di “design da collezione”. Il risultato è che, grazie anche al ruolo sempre più attivo
delle gallerie di settore, si assiste oggi a una potente affermazione dei temi
di un
collezionismo
dedicato al design contemporaneo
. Figura ricorrente nella tradizione italiana, il “design del pezzo
unico” riscopre oggi una sua centralità. Operae 2016 riflette questa prospettiva attraverso iniziative
come Piemonte Handmade, o come l
a sezione dedicata alle gallerie di design, inclusa per la prima
volta nel programma fieristico.
IL TEMA DELL'EDIZIONE 2016: DESIGNING THE FUTURE
Sara Fortunati e Paola Zini
–
fondatrici di Operae
-
scelgono ogni anno un curatore insieme al
quale svilu
ppare la direzione concettuale dell'edizione.
La capacit
à
di Operae non soltanto di analizzare il presente, ma anche di precorrere le tendenze
del mondo del design è il tema scelto per il 2016 dalla curatrice Annalisa Rosso.
"Designing the
Future
” si prop
one come un messaggio immediato, di apertura e di responsabilit
à
: una presa di
coscienza da parte dei protagonisti del
design
indipendente. Di fronte a una rea
ltà di settore del
tutto nuova,
e a una società e un sistema economico a loro volta radicalmente
mutati nell
ʼ
ultimo
decennio
, Operae
rivendica la sua volontà di “progettare il domani”: continuando lo scandaglio di
quei movimenti carsici con i quali progettisti, imprese e gallerie elaborano ogni anno nuove scelte e
ispirazioni.
PIEMONTE HANDMADE
Arrivato al terzo anno, il progetto di Piemonte Handmade espande in modo decisivo una ricerca sui
migliori artigiani del territorio regionale. Operae 2016 mette in scena dieci team di lavoro, ognuno
dei quali composto da tre soggetti: oltre a un artigiano
piemontese, un designer e una galleria di
design internazional
e.
Ad essere esposti saranno i pezzi inediti nati da ciascuna di queste triplici
squadre.
Rispettivamente nel 2014 e nel 2015, l
ʼ
iniziativa aveva coinvolto singole figure artigiane, o aveva
pr
oposto partnership inedite artigiano
-
progettista. Nel 2016, Piemonte Handmade aggiunge un
terzo tassello, decisivo per lo sviluppo di una capacità distributiva: la sinergia con le gallerie di
design. Per la prima volta, la valorizzazione delle professiona
lità locali si aggancia alle dinamiche
di un mercato sviluppato a livello internazionale, promuovendo un impatto positivo sul territorio.
ANTICA UNIVERSITA' DEI MINUSIERI
L
ʼ
università dei Minusieri, nata a Torino nel 1636 e
ancora
attiva, è il luogo ne
l quale da quattro
secoli si tramandano i segreti della più raffinata lavorazione del legno. E proprio alle doti dei
maestri Minusieri
-
le cui professioni portano nomi antichi: legnaioli, ebanisti, carrozzai
-
è dedicato
il progetto speciale di Operae 201
6. Scegliendo di valorizzare questa realtà straordinaria e poco
conosciuta, Operae propone ad aziende e progettisti una prospettiva inedita sul mondo del design:
una prospettiva nella quale le abilità manuali e il prestigio di manufatti in bilico tra artig
ianato e arte
suggeriscono nuove possibilità di azione sul mercato.
Operæ è un progetto di BOLD.
Con il sostegno della Camera di commercio di Torino.
Da un
ʼ
idea dell
ʼ
Associazione Torino Design Week.
Per maggiori informazioni:
contact@operae.biz
tel: +39 011 5611337
Ufficio Stampa Operæ:
Luisa
Bertoldo
-
media relations / events
tel: + 39
02 2666364 /
Ref
:
Viviana Coppola
viviana@luisabertoldo.com
Operæ sui Social Media:
Twitter: http://www.twitter.com/operae
Facebook: http://www.facebook.com/operae
Instagram: https://www.instagram.com/operae/
izione Operae
-
Independent Design Festival.
Nato nel 2010 a Torino per offrire una piattaforma di ricerca ai protagonisti del design
indipenden
te, Operae si presenta in egual misura come una fiera e come un progetto espositivo
curatoriale.
Sin dalla sua fondazione, Operae ha puntato a incentivare le collaborazioni di mercato e la
capacità di creare connessioni virtuose, allo stesso tempo mettend
o in gioco un lavoro
approfondito di ricerca e selezione, in grado di riflettere (e talvolta precorrere) le tendenze del
settore a livello internazionale.
Operae ha supportato quella che negli ultimi anni è stata la straordinaria crescita del design
indip
endente.
Crescita condotta sia da un punto di vista economico, sia della reputazione: ritenuto
nel recente passato una pratica marginale, il design indipendente produce oggi alcuni degli esiti più
interessanti nel panorama della progettazione.
Operae ha
accompagnato la stessa trasformazione del significato del termine “indipendente”.
Se nel 2010 o 2011 l
ʼ
autonomia rappresentava a volte una scelta forzata per giovani designer
esclusi dalle dinamiche di mercato, nel 2016 si parla al contrario di una presa
di posizione
volontaria e consapevole, attuata da professionisti sempre più affermati, in parallelo a rapporti
consolidati con imprese, con l
ʼ
industria o con le gallerie di design.
CHI SONO I SOGGETTI DI OPERAE 2016
Progettisti, imprese, artigiani, ga
llerie di design. Nell
ʼ
edizione 2016, Operae coinvolge
quattro categorie di profili economici e culturali. Una scelta che riflette da vicino
l
ʼ
espansione della filiera del design indipendente e le sue potenzialità future.
Nei primissimi anni di Operae, a
d essere chiamati in causa in m
odo diretto erano soltanto i
designer. Nel corso del tempo, tuttavia, anche grazie al valore dei progetti selezionati ed esposti,
gli stessi progettisti hanno potuto avviare collaborazioni con altri soggetti, ponendo le basi
per un
modello economico più vasto e solido.
Operae negli anni ha registrato i cambiamenti di questo sistema produttivo e distributivo in forte
evoluzione, portandolo al cent
ro della propria ricerca e del proprio modello espositivo,
c
omprendendo, oltre
a designer italiani e internazionali, anche imprese e aziende (di ogni
dimensione e provenienza), e un gruppo selezionato di artigiani attivi sul territorio piemontese.
Infine, con l
ʼ
edizione 2016 Operae apre il suo palcoscenico a 10 gallerie, italiane
e i
nternazionali
impegnate in una ricerca attiva, volta a individuare e supportare nuovi talenti e processi ma anche
a sviluppare una modalità inedita di lavoro, orientata verso il futuro che le attende.
Nel 2016, Operae consolida il suo obiettivo, afferm
andosi come la piattaforma che favorisce le
sinergie nel campo del design indipendente. Alle aziende, Operae permette non soltanto di
scoprire progetti che hanno il potenziale per essere trasformati in prodotti industriali, ma anche di
leggere da vicino le
future tendenze del mondo del design (anche attraverso la strutturazione di un
programma di incontri business to business) .
Alle gallerie, Operae consente di presentarsi a un pubblico specializzato (richiamato in città anche
da Artissima e dai diversi ap
puntamenti dedicati ai linguaggi contemporanei che caratterizzano
quei giorni), di fare rete con i diversi soggetti presenti (designer, giornalisti, curatori e altri galleristi)
e di scoprire le potenzialità dell'artigianato locale.
Sin dalla fondazione
del festival, un fattore decisivo che ha contribuito al successo di Operae è
stato la modalità di selezione dei designer che partecipano alla fiera. Questa scelta curatoriale
permette una rappresentazione fedele e accurata della scena del des
ign indipenden
te,
delle
personalità attive e delle realtà più rilevanti. Questi risultati sono conseguiti attraverso un
ʼ
attività di
ricerca che si estende nei dodici mesi che precedono ogni edizione del festival.
Ogni anno, i designer selezionati per esporre ad Operae
presentano lavori molto diversi, per spirito
e approccio. Si passa da pezzi unici a collezioni limitate o piccole serie. E ancora, si evidenzia
l
ʼ
importanza dei dialoghi con la tradizione artigiana: sia nel verso di una ricerca concettuale o
multidisciplin
are, sia come indagine sulle tecniche di composizione o su materiali vecchi e nuovi.
Attraverso queste sinergie, Operae sottolinea alcuni dei più forti valori identitari del design.
Ad esempio quel know
-
how manifatturiero diffuso
–
così tipico della realt
à economica italiana
–
che
si esprime in un ecosistema di figure professionali senza soluzione di continuità: dalle piccole
imprese, ai laboratori artigianali, agli ex terzisti oggi impegnati in modo diretto nelle produzioni.
Negli ultimi anni, il dinamis
mo di produttori e progettisti indipendenti ha portato alla nascita di un
concetto: quello di “design da collezione”. Il risultato è che, grazie anche al ruolo sempre più attivo
delle gallerie di settore, si assiste oggi a una potente affermazione dei temi
di un
collezionismo
dedicato al design contemporaneo
. Figura ricorrente nella tradizione italiana, il “design del pezzo
unico” riscopre oggi una sua centralità. Operae 2016 riflette questa prospettiva attraverso iniziative
come Piemonte Handmade, o come l
a sezione dedicata alle gallerie di design, inclusa per la prima
volta nel programma fieristico.
IL TEMA DELL'EDIZIONE 2016: DESIGNING THE FUTURE
Sara Fortunati e Paola Zini
–
fondatrici di Operae
-
scelgono ogni anno un curatore insieme al
quale svilu
ppare la direzione concettuale dell'edizione.
La capacit
à
di Operae non soltanto di analizzare il presente, ma anche di precorrere le tendenze
del mondo del design è il tema scelto per il 2016 dalla curatrice Annalisa Rosso.
"Designing the
Future
” si prop
one come un messaggio immediato, di apertura e di responsabilit
à
: una presa di
coscienza da parte dei protagonisti del
design
indipendente. Di fronte a una rea
ltà di settore del
tutto nuova,
e a una società e un sistema economico a loro volta radicalmente
mutati nell
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ultimo
decennio
, Operae
rivendica la sua volontà di “progettare il domani”: continuando lo scandaglio di
quei movimenti carsici con i quali progettisti, imprese e gallerie elaborano ogni anno nuove scelte e
ispirazioni.
PIEMONTE HANDMADE
Arrivato al terzo anno, il progetto di Piemonte Handmade espande in modo decisivo una ricerca sui
migliori artigiani del territorio regionale. Operae 2016 mette in scena dieci team di lavoro, ognuno
dei quali composto da tre soggetti: oltre a un artigiano
piemontese, un designer e una galleria di
design internazional
e.
Ad essere esposti saranno i pezzi inediti nati da ciascuna di queste triplici
squadre.
Rispettivamente nel 2014 e nel 2015, l
ʼ
iniziativa aveva coinvolto singole figure artigiane, o aveva
pr
oposto partnership inedite artigiano
-
progettista. Nel 2016, Piemonte Handmade aggiunge un
terzo tassello, decisivo per lo sviluppo di una capacità distributiva: la sinergia con le gallerie di
design. Per la prima volta, la valorizzazione delle professiona
lità locali si aggancia alle dinamiche
di un mercato sviluppato a livello internazionale, promuovendo un impatto positivo sul territorio.
ANTICA UNIVERSITA' DEI MINUSIERI
L
ʼ
università dei Minusieri, nata a Torino nel 1636 e
ancora
attiva, è il luogo ne
l quale da quattro
secoli si tramandano i segreti della più raffinata lavorazione del legno. E proprio alle doti dei
maestri Minusieri
-
le cui professioni portano nomi antichi: legnaioli, ebanisti, carrozzai
-
è dedicato
il progetto speciale di Operae 201
6. Scegliendo di valorizzare questa realtà straordinaria e poco
conosciuta, Operae propone ad aziende e progettisti una prospettiva inedita sul mondo del design:
una prospettiva nella quale le abilità manuali e il prestigio di manufatti in bilico tra artig
ianato e arte
suggeriscono nuove possibilità di azione sul mercato.
Operæ è un progetto di BOLD.
Con il sostegno della Camera di commercio di Torino.
Da un
ʼ
idea dell
ʼ
Associazione Torino Design Week.
Per maggiori informazioni:
contact@operae.biz
tel: +39 011 5611337
Ufficio Stampa Operæ:
Luisa
Bertoldo
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media relations / events
tel: + 39
02 2666364 /
Ref
:
Viviana Coppola
viviana@luisabertoldo.com
Operæ sui Social Media:
Twitter: http://www.twitter.com/operae
Facebook: http://www.facebook.com/operae
Instagram: https://www.instagram.com/operae/
03
novembre 2016
Operae. Designing the Future
Dal 03 al 06 novembre 2016
design
Location
PALAZZO CISTERNA
Torino, Via Maria Vittoria, 12, (Torino)
Torino, Via Maria Vittoria, 12, (Torino)
Vernissage
3 Novembre 2016, su invito
Curatore