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Opere d’Arte Contemporanea dalla Collezione di Claudia Gian Ferrari
A più di un anno dalla scomparsa di Claudia Gian Ferrari, Sotheby’s è onorata
di annunciare l’asta milanese della sua collezione di opere d’arte moderna e
contemporanea
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A più di un anno dalla scomparsa di Claudia Gian Ferrari, Sotheby’s è onorata
di annunciare l’asta milanese della sua collezione di opere d’arte moderna e
contemporanea che avrà luogo a Palazzo Broggi il 12 aprile 2011.
Mimmo Paladino, Un quadro per Milano, 1988, 15/20,000 euro
2
Per volontà di Claudia, le opere d’arte della sua abitazione e della galleria
saranno vendute all’asta e ciò per rispettare il volere di Claudia – affermano le
sorelle Grazia e Paola – che aveva pensato a due vendite, l’una con opere
dedicate al novecento italiano e l’altra più descrittiva della sua lungimirante
attività rivolta all’arte contemporanea.
Claudia Gian Ferrari ha rappresentato un saldo e importante punto di riferimento
nel mondo dell’arte italiano e internazionale.
Oggi, due delle più fascinose realtà italiane, una casa-museo milanese e un
museo d’arte contemporanea di Roma, rispettivamente Villa Necchi Campiglio a
Milano e il Maxxi di Roma, custodiscono le due anime – moderna e
contemporanea insieme - di Claudia - nata sotto il segno dei gemelli - illuminata
gallerista, storica dell’arte e mecenate milanese.
E due, infatti, saranno le vendite: quella
di Sotheby’s, fissata il 12 aprile, come
già indicato, avrà un focus più
accentuato sugli interessi e le scelte
della gallerista verso l’arte più
contemporanea. Racconta lei stessa
nell’intervista pubblicata sul recente
volume del FAI (Capolavori del
Novecento Italiano, Milano, 2006):
“Perché la cosa più importante per un
collezionista è imparare a guardare”.
E i 170 lotti di quest’asta sono il frutto
del suo occhio allenato e precursore, in
particolare per i tanti pezzi datati dagli
anni Novanta al 2000, di questo
catalogo di aprile, che include i nomi –
tra i tanti – di Airò, Borghi, Cecchini,
Della Vedova, Marisaldi, Migliora,
Serse, Manzelli, Favelli, Mainolfi (Senza
Titolo, stima 15,000-20,000 euro).
Molto spesso si tratta di opere di artisti
contemporanei italiani, mai proposti in asta prima d’ora.
Una piccola raccolta nella collezione è dedicata all’amico Luigi Ontani, del quale
citiamo Il Poeta ARTuromARTIni CechoVia (marmi policromi e dipinti, 2007,
stimato 25/35,000 euro) e Pirandellesca stimato 15/20.000 euro; segue Senza
titolo di Claudio Parmiggiani, gesso e sega metallica del 1974, stimato tra i 30 e
i 40.000 euro.
E poi tanti contemporanei internazionali, da Kiki Smith (Ophelia, bronzo, 2002,
val.15/20.000 euro) a Tracy Emin, da Shirin Neshat a Louise Bourgeois, da Ofili
a Murakami (The King’s seat of Rwo Dimensional Perspective – Anti
3
Gravitation, 1997, 30/40.000 euro la stima - vedi illustrazione sottostante) da Anish
Kapoor a Plensa (Waves, Dust, vetro soffiato, tessuto e filo d’acciaio, 2000,
val.8/12.000 euro).
Continuatrice della storica galleria fondata dal padre Ettore Gian Ferrari nel
1936, Claudia si è occupata delle avanguardie storiche italiane della prima metà
del ‘900, in un dialogo continuo con le opere dei più giovani artisti.
Il catalogo milanese di Sotheby’s costituisce un’interessante panoramica di
questo dialogo, perché ha una
sessione dedicata ai suoi artisti
“storici”: dagli amati Sironi (numerose
presenze, tra cui Periferia degli anni
Venti val.60/80.000 euro) a Wildt e
Martini (Ballo di contadini, terracotta
policroma val. 80/100.000 euro) da
Pirandello (Nudo del 1936-38, val.
30/40.000 euro), a de Pisis (Natura
morta con ventaglio giapponese del
1941, val. 30/40.000 euro) e Fontana,
messi in “relazione” appunto con una
ricca messe di lavori super contemporanei.
Ci piace infine ricordare che al recente Museo del Novecento milanese Claudia
ha donato (ma le sue donazioni hanno “arricchito” anche il MACRO di Roma, il
MART di Rovereto e il Museo della Moda di Milano) la sua biblioteca e l’archivio
della galleria – preziosa miniera per gli
studiosi - testimonianza della sua lunga
attività di curatrice e di storico dell’arte.
Ancora oggi – sono parole recenti di
Claudia – studiare un quadro e scriverne è
la cosa che mi gratifica di più.
Nel 1995 nella prefazione al volume
dedicato alla Galleria, CGF scrive: ”Ci sono
persone che hanno vissuto con tale
impegno la loro vita, che hanno lasciato una
tale traccia profonda, di entusiasmo, di
amore, e sono diventati da persone a
personaggi, che sarebbe egoistico non
cercare di comunicare agli altri, a quelli che verranno, la loro straordinaria
esperienza umana, privata, soprattutto, ma anche pubblica”.
Queste sue parole oggi noi le dedichiamo a lei.
di annunciare l’asta milanese della sua collezione di opere d’arte moderna e
contemporanea che avrà luogo a Palazzo Broggi il 12 aprile 2011.
Mimmo Paladino, Un quadro per Milano, 1988, 15/20,000 euro
2
Per volontà di Claudia, le opere d’arte della sua abitazione e della galleria
saranno vendute all’asta e ciò per rispettare il volere di Claudia – affermano le
sorelle Grazia e Paola – che aveva pensato a due vendite, l’una con opere
dedicate al novecento italiano e l’altra più descrittiva della sua lungimirante
attività rivolta all’arte contemporanea.
Claudia Gian Ferrari ha rappresentato un saldo e importante punto di riferimento
nel mondo dell’arte italiano e internazionale.
Oggi, due delle più fascinose realtà italiane, una casa-museo milanese e un
museo d’arte contemporanea di Roma, rispettivamente Villa Necchi Campiglio a
Milano e il Maxxi di Roma, custodiscono le due anime – moderna e
contemporanea insieme - di Claudia - nata sotto il segno dei gemelli - illuminata
gallerista, storica dell’arte e mecenate milanese.
E due, infatti, saranno le vendite: quella
di Sotheby’s, fissata il 12 aprile, come
già indicato, avrà un focus più
accentuato sugli interessi e le scelte
della gallerista verso l’arte più
contemporanea. Racconta lei stessa
nell’intervista pubblicata sul recente
volume del FAI (Capolavori del
Novecento Italiano, Milano, 2006):
“Perché la cosa più importante per un
collezionista è imparare a guardare”.
E i 170 lotti di quest’asta sono il frutto
del suo occhio allenato e precursore, in
particolare per i tanti pezzi datati dagli
anni Novanta al 2000, di questo
catalogo di aprile, che include i nomi –
tra i tanti – di Airò, Borghi, Cecchini,
Della Vedova, Marisaldi, Migliora,
Serse, Manzelli, Favelli, Mainolfi (Senza
Titolo, stima 15,000-20,000 euro).
Molto spesso si tratta di opere di artisti
contemporanei italiani, mai proposti in asta prima d’ora.
Una piccola raccolta nella collezione è dedicata all’amico Luigi Ontani, del quale
citiamo Il Poeta ARTuromARTIni CechoVia (marmi policromi e dipinti, 2007,
stimato 25/35,000 euro) e Pirandellesca stimato 15/20.000 euro; segue Senza
titolo di Claudio Parmiggiani, gesso e sega metallica del 1974, stimato tra i 30 e
i 40.000 euro.
E poi tanti contemporanei internazionali, da Kiki Smith (Ophelia, bronzo, 2002,
val.15/20.000 euro) a Tracy Emin, da Shirin Neshat a Louise Bourgeois, da Ofili
a Murakami (The King’s seat of Rwo Dimensional Perspective – Anti
3
Gravitation, 1997, 30/40.000 euro la stima - vedi illustrazione sottostante) da Anish
Kapoor a Plensa (Waves, Dust, vetro soffiato, tessuto e filo d’acciaio, 2000,
val.8/12.000 euro).
Continuatrice della storica galleria fondata dal padre Ettore Gian Ferrari nel
1936, Claudia si è occupata delle avanguardie storiche italiane della prima metà
del ‘900, in un dialogo continuo con le opere dei più giovani artisti.
Il catalogo milanese di Sotheby’s costituisce un’interessante panoramica di
questo dialogo, perché ha una
sessione dedicata ai suoi artisti
“storici”: dagli amati Sironi (numerose
presenze, tra cui Periferia degli anni
Venti val.60/80.000 euro) a Wildt e
Martini (Ballo di contadini, terracotta
policroma val. 80/100.000 euro) da
Pirandello (Nudo del 1936-38, val.
30/40.000 euro), a de Pisis (Natura
morta con ventaglio giapponese del
1941, val. 30/40.000 euro) e Fontana,
messi in “relazione” appunto con una
ricca messe di lavori super contemporanei.
Ci piace infine ricordare che al recente Museo del Novecento milanese Claudia
ha donato (ma le sue donazioni hanno “arricchito” anche il MACRO di Roma, il
MART di Rovereto e il Museo della Moda di Milano) la sua biblioteca e l’archivio
della galleria – preziosa miniera per gli
studiosi - testimonianza della sua lunga
attività di curatrice e di storico dell’arte.
Ancora oggi – sono parole recenti di
Claudia – studiare un quadro e scriverne è
la cosa che mi gratifica di più.
Nel 1995 nella prefazione al volume
dedicato alla Galleria, CGF scrive: ”Ci sono
persone che hanno vissuto con tale
impegno la loro vita, che hanno lasciato una
tale traccia profonda, di entusiasmo, di
amore, e sono diventati da persone a
personaggi, che sarebbe egoistico non
cercare di comunicare agli altri, a quelli che verranno, la loro straordinaria
esperienza umana, privata, soprattutto, ma anche pubblica”.
Queste sue parole oggi noi le dedichiamo a lei.
12
aprile 2011
Opere d’Arte Contemporanea dalla Collezione di Claudia Gian Ferrari
12 aprile 2011
asta
Location
SOTHEBY’S – PALAZZO SERBELLONI
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 16, (Milano)
Vernissage
12 Aprile 2011, ore 19
Autore