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Orde di segnatori
Il disegno è una forma di resistenza, di guerriglia, è una trincea. Uno scavo. Lo scavo ha a che fare con le fondamenta, col fondamento, l’inizio. Segni che si muovono su questa superficie, figure in questo paesaggio in divenire, che si conforma al loro passaggio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Antonio Colombo inaugura l’8 giugno la collettiva di disegni Orde di segnatori. Giuliano Guatta, nella veste eccezionale di curatore della mostra, ce la presenta con un testo ad hoc.
“Si apre una visione davanti a me, viandante, ora su quest’altura a scrutare l’orizzonte: vedo in lontananza orde di segnatori avanzare.
Lungo il mio pellegrinare alla ricerca del segno lo scorgo in lontananza, che avanza, disordinato ma incalzante. Miraggio o realtà?
Segnatori, segnatori di, disegnatori, alcuni disegnati altri no, come odo, urla uno di loro. Corpi che segnano, che raccontano, tracciano confini, aprono sentieri nella fitta boscaglia.
Il disegno è una forma di resistenza, di guerriglia, è una trincea. Uno scavo. Lo scavo ha a che fare con le fondamenta, col fondamento, l’inizio. Segni che si muovono su questa superficie, figure in questo paesaggio in divenire, che si conforma al loro passaggio. Un’avanzata disordinata, disertori di eserciti più o meno regolari, cani sciolti che ora calpestano la stessa terra: alcuni si abbracciano, altri discutono, altri fanno a botte tra loro. Qualcuno solitario non ne vuole sapere ma la storia lo ha voluto lì.
Li vedo che si avvicinano inesorabili, in questo paesaggio, tra queste mura, per pochi istanti, per pochi giorni…colgo l’occasione per farne un ritratto di gruppo, volenti o nolenti ci dovete stare, mettetevi in posa… ma… un momento… sto per essere travolto da questa orda segnante… attenzione voi che state immobili, seduti a pensare, voi che non ne volete sapere di segni... avanziamo!!!”
“Si apre una visione davanti a me, viandante, ora su quest’altura a scrutare l’orizzonte: vedo in lontananza orde di segnatori avanzare.
Lungo il mio pellegrinare alla ricerca del segno lo scorgo in lontananza, che avanza, disordinato ma incalzante. Miraggio o realtà?
Segnatori, segnatori di, disegnatori, alcuni disegnati altri no, come odo, urla uno di loro. Corpi che segnano, che raccontano, tracciano confini, aprono sentieri nella fitta boscaglia.
Il disegno è una forma di resistenza, di guerriglia, è una trincea. Uno scavo. Lo scavo ha a che fare con le fondamenta, col fondamento, l’inizio. Segni che si muovono su questa superficie, figure in questo paesaggio in divenire, che si conforma al loro passaggio. Un’avanzata disordinata, disertori di eserciti più o meno regolari, cani sciolti che ora calpestano la stessa terra: alcuni si abbracciano, altri discutono, altri fanno a botte tra loro. Qualcuno solitario non ne vuole sapere ma la storia lo ha voluto lì.
Li vedo che si avvicinano inesorabili, in questo paesaggio, tra queste mura, per pochi istanti, per pochi giorni…colgo l’occasione per farne un ritratto di gruppo, volenti o nolenti ci dovete stare, mettetevi in posa… ma… un momento… sto per essere travolto da questa orda segnante… attenzione voi che state immobili, seduti a pensare, voi che non ne volete sapere di segni... avanziamo!!!”
08
giugno 2010
Orde di segnatori
Dall'otto giugno al 30 luglio 2010
arte contemporanea
Location
ANTONIO COLOMBO ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Milano, Via Solferino, 44, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15-19
Vernissage
8 Giugno 2010, ore 18
Autore
Curatore