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Ordinary Wounds 平凡的伤痕
Artopia è lieta di presentare, giovedì 28 novembre 2024 la mostra Ordinary Wounds 平凡的伤痕, prima personale in galleria dell’artista italiana Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986).
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rachele Maistrello
solo show
Ordinary Wounds 平凡的伤痕
testo per la mostra di Elena Forin
Dal 28 novembre 2024 al 31 gennaio 2025
Artopia è lieta di presentare, giovedì 28 novembre 2024 la mostra "Ordinary Wounds 平凡的伤痕", prima personale in galleria dell’artista italiana Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986).
Il progetto, concepito per i due piani dello spazio, ripercorre, attraverso un’accurata selezione di lavori, il ciclo denominato Diamonds che vede impegnata l’artista a partire dal 2018. La saga, divisa in tre primi capitoli narrativi (Green Diamond, Blue Diamond ed infine Black Diamond) investiga il rapporto tra uomo e natura attraverso un uso speculativo del medium fotografico e dell’indagine scientifica. Il ciclo di lavori si compone di tre archivi che ricostruiscono meticolosamente la vita di Gao Yue, attraverso documenti aziendali, carteggi e riprese fotografiche e video. La narrazione ha inizio nella Cina degli anni ’90, quando la protagonista, figura tanto verosimile quanto alter Ego dell’artista, dalla personalità volutamente frammentata e complessa, viene assunta dall’azienda Green Diamond per testare nuove tecnologie attraverso il proprio corpo.
Le opere in mostra, una serie di fotografie di diversi formati, ritraggono i luoghi di lavoro di Gao Yue e dei suoi colleghi: interni, uffici, sale d’attesa, spazi chiusi e sotterranei che diventano luoghi dell’onirico. Ambienti senza presenze umane, in cui le uniche coordinate spazio temporali sono date dalla presenza di oggetti come scrivanie, pavimenti con cavi di computer e strumenti tecnologici di tutti i giorni. Le fotografie, tutte scattate in analogico e dominate da una luce al flash, propongono un percorso trasversale della pratica dell’artista, caratterizzata dall'utilizzo di sagome colorate e spaesanti. I cut-outs bidimensionali di Maistrello sono spesso immagini di poco valore tratte dal web, che, una volta stampate su cartone e inserite fisicamente nello spazio, attivano dei cortocircuiti visivi e semantici. Tracce fantastiche che, nella loro matericità e attraverso la grana della pellicola, trasformano spazi anonimi e ordinari in luoghi del sogno.
Al piano terra, nei lavori inediti tratti da "Black Diamond" (2024-2025) che costeggiano la navata centrale della galleria, Maistrello indaga la dimensione geologica delle profondità intesa come dimensione dell’inconscio.
Il corpus di opere fa parte di una ricerca più ampia sul trauma e su come esso si ripercuota non solo a livello comportamentale e familiare, ma anche biologico, creando una ferita profonda. Nella sala retrostante viene presentato per la prima volta il video "Darklines": la voce di Fen Lin, una collega di Gao Yue, racconta il proprio coinvolgimento nel protocollo segreto Black Diamond, che prevedeva uno studio sui traumi intergenerazionali.
Al piano superiore, sono esposte opere tratte dal primo capitolo della saga, "Green Diamond" (2018-2021, prodotto grazie al Museo Inside Out di Beijing, vincitore del premio Graziadei e presentato in Cina, Svizzera, Francia, Germania): il libro d’artista Gao Yue 高跃 raccoglie tutti i testi autografi, mentre una selezione di opere fotografiche rivelano il volto di Gao Yue in azienda e dettagli della fabbrica e dei suoi luoghi di lavoro.
Allo stesso livello, una linea di immagini fotografiche conduce a "Blue Diamond", recentemente esposto al PAC di Milano e al MAXXI di Roma, secondo capitolo della saga, volto ad indagare la necessità di trascendenza attraverso esperienze totalizzanti e sinestetiche. Chiave di lettura del ciclo è il video "The Hidden Shapes" (2021), vincitore del bando Essenziale/Nctm, del premio Lydiae del premio Art4future/Unicredit. “Il lavoro indaga la dimensione acquea e si interroga su cosa esiste nel nulla, cosa avviene nella totale assenza di sensorialità. Ci chiede: come sarebbe il mondo se avessimo sensi completamente nuovi per esperirlo?” In mostra, oltre al video, sono presenti opere fotografiche di grande formato.
In stretto dialogo con gli elementi strutturali e architettonici di Artopia, la mostra "Ordinary Wounds 平凡的伤痕" raccoglie le principali linee della ricerca di Rachele Maistrello. Nell’ibridazione di pratiche come il video, l’installazione e la fotografia, l’artista sonda il rapporto tra verità e finzione, gli effetti del fraintendimento, le potenzialità celate nell’incompiuto, il rapporto tra evidenza fotografica e spazio subliminale.
solo show
Ordinary Wounds 平凡的伤痕
testo per la mostra di Elena Forin
Dal 28 novembre 2024 al 31 gennaio 2025
Artopia è lieta di presentare, giovedì 28 novembre 2024 la mostra "Ordinary Wounds 平凡的伤痕", prima personale in galleria dell’artista italiana Rachele Maistrello (Vittorio Veneto, 1986).
Il progetto, concepito per i due piani dello spazio, ripercorre, attraverso un’accurata selezione di lavori, il ciclo denominato Diamonds che vede impegnata l’artista a partire dal 2018. La saga, divisa in tre primi capitoli narrativi (Green Diamond, Blue Diamond ed infine Black Diamond) investiga il rapporto tra uomo e natura attraverso un uso speculativo del medium fotografico e dell’indagine scientifica. Il ciclo di lavori si compone di tre archivi che ricostruiscono meticolosamente la vita di Gao Yue, attraverso documenti aziendali, carteggi e riprese fotografiche e video. La narrazione ha inizio nella Cina degli anni ’90, quando la protagonista, figura tanto verosimile quanto alter Ego dell’artista, dalla personalità volutamente frammentata e complessa, viene assunta dall’azienda Green Diamond per testare nuove tecnologie attraverso il proprio corpo.
Le opere in mostra, una serie di fotografie di diversi formati, ritraggono i luoghi di lavoro di Gao Yue e dei suoi colleghi: interni, uffici, sale d’attesa, spazi chiusi e sotterranei che diventano luoghi dell’onirico. Ambienti senza presenze umane, in cui le uniche coordinate spazio temporali sono date dalla presenza di oggetti come scrivanie, pavimenti con cavi di computer e strumenti tecnologici di tutti i giorni. Le fotografie, tutte scattate in analogico e dominate da una luce al flash, propongono un percorso trasversale della pratica dell’artista, caratterizzata dall'utilizzo di sagome colorate e spaesanti. I cut-outs bidimensionali di Maistrello sono spesso immagini di poco valore tratte dal web, che, una volta stampate su cartone e inserite fisicamente nello spazio, attivano dei cortocircuiti visivi e semantici. Tracce fantastiche che, nella loro matericità e attraverso la grana della pellicola, trasformano spazi anonimi e ordinari in luoghi del sogno.
Al piano terra, nei lavori inediti tratti da "Black Diamond" (2024-2025) che costeggiano la navata centrale della galleria, Maistrello indaga la dimensione geologica delle profondità intesa come dimensione dell’inconscio.
Il corpus di opere fa parte di una ricerca più ampia sul trauma e su come esso si ripercuota non solo a livello comportamentale e familiare, ma anche biologico, creando una ferita profonda. Nella sala retrostante viene presentato per la prima volta il video "Darklines": la voce di Fen Lin, una collega di Gao Yue, racconta il proprio coinvolgimento nel protocollo segreto Black Diamond, che prevedeva uno studio sui traumi intergenerazionali.
Al piano superiore, sono esposte opere tratte dal primo capitolo della saga, "Green Diamond" (2018-2021, prodotto grazie al Museo Inside Out di Beijing, vincitore del premio Graziadei e presentato in Cina, Svizzera, Francia, Germania): il libro d’artista Gao Yue 高跃 raccoglie tutti i testi autografi, mentre una selezione di opere fotografiche rivelano il volto di Gao Yue in azienda e dettagli della fabbrica e dei suoi luoghi di lavoro.
Allo stesso livello, una linea di immagini fotografiche conduce a "Blue Diamond", recentemente esposto al PAC di Milano e al MAXXI di Roma, secondo capitolo della saga, volto ad indagare la necessità di trascendenza attraverso esperienze totalizzanti e sinestetiche. Chiave di lettura del ciclo è il video "The Hidden Shapes" (2021), vincitore del bando Essenziale/Nctm, del premio Lydiae del premio Art4future/Unicredit. “Il lavoro indaga la dimensione acquea e si interroga su cosa esiste nel nulla, cosa avviene nella totale assenza di sensorialità. Ci chiede: come sarebbe il mondo se avessimo sensi completamente nuovi per esperirlo?” In mostra, oltre al video, sono presenti opere fotografiche di grande formato.
In stretto dialogo con gli elementi strutturali e architettonici di Artopia, la mostra "Ordinary Wounds 平凡的伤痕" raccoglie le principali linee della ricerca di Rachele Maistrello. Nell’ibridazione di pratiche come il video, l’installazione e la fotografia, l’artista sonda il rapporto tra verità e finzione, gli effetti del fraintendimento, le potenzialità celate nell’incompiuto, il rapporto tra evidenza fotografica e spazio subliminale.
28
novembre 2024
Ordinary Wounds 平凡的伤痕
Dal 28 novembre 2024 al 31 gennaio 2025
arte contemporanea
Location
ARTOPIA GALLERY
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Milano, Via Lazzaro Papi, 2, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 11-13 e 15-19
Vernissage
28 Novembre 2024, 18-21
Autore
Autore testo critico