Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Oreste Zevola – Refulgenzia
La mostra raccoglie molti degli esempi più significativi del lavoro di Zevola degli ultimi anni: dalle bianche sculture di Saturno ai disegni per il film Del Resto di niente sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, passando dalle grandi figure intagliate nel cartoncino nero di Eden.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da domenica 12 ottobre, Tricromia ospita nei suoi spazi una nuova mostra: Refulgenzia di Oreste Zevola.
Il termine che titola l’esposizione descrive la luminescenza improvvisa prodotta da un essere soprannaturale, nella fattispecie un angelo, che apparve al cavaliere Daniello nella predica di frate Girolamo da Pisa in un lontano sabato del 1303. Ampliando il senso della parola, refulgenzia è anche lo stato di grazia che il maestro napoletano da sempre infonde alle proprie opere, da lui intese come universi di segni e di colori che, improvvisamente ordinati secondo una giusta disposizione, cambiano natura.
Prendendo avvio da questo istinto concettuale, la mostra raccoglie molti degli esempi più significativi del suo lavoro degli ultimi anni e stabilisce un legame tra le bianche sculture di Saturno e i disegni per il film Del Resto di niente sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, passando dalle grandi figure intagliate nel cartoncino nero di Eden.
Il prodotto finale di questo processo è un libro d’artista di nove pagine, che racchiude i falsi angeli, i prodigi e “le fiammelle che si accendono per un attimo prima di scomparire nel nulla”, e che sarà presentato in anteprima in occasione della mostra.
Sempre di più nel lavoro di Oreste Zevola, che si è messo a confronto con diverse materie e diversi campi anzi dimensioni, la precisione dell'immagine contrasta con la ricchezza dei riferimenti, dell'invenzione. Tutto è semplice e chiaro in apparenza, è netto e perfino tangibile, concreto: materia semplice in cui però si aggrumano tensioni complesse. E si dipartono messaggi ora solari e ora notturni, associazioni ora rassicuranti ora un poco inquietanti, anche se mai tese a spaventarci. Ogni immagine (e ogni "cosa") da lui prodotta è fatta di più elementi che trovano nelle sue mani un equilibrio sicuro, contorni chiari dentro i quali si muovono pensieri reconditi, echi d'antichi riti e di antiche muse.
E' quello che Zevola chiama "refulgenzia", un'illuminazione che viene da lontano e si allarga improvvisa a rivelarci qualcosa che bensì dobbiamo interpretare, anche se è li, nitida, davanti ai nostri sensi, e solo per un attimo ne restiamo turbati. Qualcosa come lo shining di Kubrick, ma che non ha a che fare con gli stregoni moderni o con i troll e le fate delle fiabe e che non annuncia il pericolo ma una sorta di serenità estatica nella comprensione dei misteri che sono il nucleo della nostra esistenza, che misteri sono e resteranno.
Angeli e demoni (i demoni di una volta, quelli non biblici, quelli greci e romani) si scambiano le parti dentro un fondo che è unico e che suscita e chiede la contemplazione e la meraviglia. Che ci spinge a guardare oltre, verso una magia infine rasserenante.
Goffredo Fofi
BIOGRAFIA
Oreste Zevola è nato a Napoli nel 1954, vive e lavora a Napoli e Parigi.
Da tempo affianca all’attività espositiva quella di illustratore e di designer.
Ha realizzato l’immagine di importanti eventi culturali e di comunicazione in Italia e all’estero. Negli Stati Uniti suoi disegni sono stati pubblicati dal New Yorker, dal Washington Post e da numerose riviste delle Edizioni Times, Forbes e Bloomberg.
Più volte suoi lavori sono stati selezionati dalla Society of Illustrators di New York e inseriti nella prestigiosa pubblicazione annuale.
Il termine che titola l’esposizione descrive la luminescenza improvvisa prodotta da un essere soprannaturale, nella fattispecie un angelo, che apparve al cavaliere Daniello nella predica di frate Girolamo da Pisa in un lontano sabato del 1303. Ampliando il senso della parola, refulgenzia è anche lo stato di grazia che il maestro napoletano da sempre infonde alle proprie opere, da lui intese come universi di segni e di colori che, improvvisamente ordinati secondo una giusta disposizione, cambiano natura.
Prendendo avvio da questo istinto concettuale, la mostra raccoglie molti degli esempi più significativi del suo lavoro degli ultimi anni e stabilisce un legame tra le bianche sculture di Saturno e i disegni per il film Del Resto di niente sulla Rivoluzione Napoletana del 1799, passando dalle grandi figure intagliate nel cartoncino nero di Eden.
Il prodotto finale di questo processo è un libro d’artista di nove pagine, che racchiude i falsi angeli, i prodigi e “le fiammelle che si accendono per un attimo prima di scomparire nel nulla”, e che sarà presentato in anteprima in occasione della mostra.
Sempre di più nel lavoro di Oreste Zevola, che si è messo a confronto con diverse materie e diversi campi anzi dimensioni, la precisione dell'immagine contrasta con la ricchezza dei riferimenti, dell'invenzione. Tutto è semplice e chiaro in apparenza, è netto e perfino tangibile, concreto: materia semplice in cui però si aggrumano tensioni complesse. E si dipartono messaggi ora solari e ora notturni, associazioni ora rassicuranti ora un poco inquietanti, anche se mai tese a spaventarci. Ogni immagine (e ogni "cosa") da lui prodotta è fatta di più elementi che trovano nelle sue mani un equilibrio sicuro, contorni chiari dentro i quali si muovono pensieri reconditi, echi d'antichi riti e di antiche muse.
E' quello che Zevola chiama "refulgenzia", un'illuminazione che viene da lontano e si allarga improvvisa a rivelarci qualcosa che bensì dobbiamo interpretare, anche se è li, nitida, davanti ai nostri sensi, e solo per un attimo ne restiamo turbati. Qualcosa come lo shining di Kubrick, ma che non ha a che fare con gli stregoni moderni o con i troll e le fate delle fiabe e che non annuncia il pericolo ma una sorta di serenità estatica nella comprensione dei misteri che sono il nucleo della nostra esistenza, che misteri sono e resteranno.
Angeli e demoni (i demoni di una volta, quelli non biblici, quelli greci e romani) si scambiano le parti dentro un fondo che è unico e che suscita e chiede la contemplazione e la meraviglia. Che ci spinge a guardare oltre, verso una magia infine rasserenante.
Goffredo Fofi
BIOGRAFIA
Oreste Zevola è nato a Napoli nel 1954, vive e lavora a Napoli e Parigi.
Da tempo affianca all’attività espositiva quella di illustratore e di designer.
Ha realizzato l’immagine di importanti eventi culturali e di comunicazione in Italia e all’estero. Negli Stati Uniti suoi disegni sono stati pubblicati dal New Yorker, dal Washington Post e da numerose riviste delle Edizioni Times, Forbes e Bloomberg.
Più volte suoi lavori sono stati selezionati dalla Society of Illustrators di New York e inseriti nella prestigiosa pubblicazione annuale.
12
ottobre 2014
Oreste Zevola – Refulgenzia
Dal 12 ottobre al 09 novembre 2014
disegno e grafica
Location
GALLERIA TRICROMIA
Roma, Via Roma Libera, (Roma)
Roma, Via Roma Libera, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al giovedì 15.00 - 19.00 | venerdì/sabato 10.00 - 21.00
Vernissage
12 Ottobre 2014, ore 11.00
Autore