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Orfeo In contemporanea
La mostra riunisce le opere di sei artisti italiani che traggono spunto in maniera più o meno diretta dalla favola mitologica di Orfeo Euridice, cui è dedicato il melodramma omonimo del compositore tedesco Cristoph Wilibald Gluck (1714-1787), che apre la 35a edizione del Festival della Valle d’Itria, prestigiosa manifestazione musicale nota in tutto il mondo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 15 luglio 2009 alle ore 19 nel Palazzo Ducale di Martina Franca si inaugurerà la mostra Orfeo In contemporanea, promossa dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia e dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia, con un finanziamento erogato dalla Regione Puglia- Assessorato al Mediterraneo, alla Pace e alle Attività culturali nell'ambito del PO FESR 2007/2013 Asse IV. 3.
Alla manifestazione hanno dato la propria collaborazione il Comune e il Centro artistico musicale Paolo Grassi di Martina Franca (TA), Banca Popolare di Bari, Casillo di Corato e Barsanti per l'arte.
La mostra, nata da un'idea di Fabrizio Vona e curata da Lia De Venere, riunisce le opere di sei artisti italiani - Carlo Bernardini, Bianco-Valente, Nicola Bolla, Adriano Persiani, Marialuisa Tadei, Giuseppe Teofilo - che traggono spunto in maniera più o meno diretta dalla favola mitologica di Orfeo Euridice, cui è dedicato il melodramma omonimo del compositore tedesco Cristoph Wilibald Gluck (1714-1787), che apre la 35a edizione del Festival della Valle d'Itria, prestigiosa manifestazione musicale nota in tutto il mondo.
La mostra è allestita nelle sale del primo piano del palazzo, ornate da dipinti a tempera realizzati dal pittore martinese Domenico Carella nel 1776 e oggi restaurate. Nella prima sala, sulle cui pareti sono i ritratti dei duchi, si potrà ammirare un'elegante portantina di legno ricoperta di carta chirurgica, in cui il tema della bellezza è posto in dialettica relazione con il dolore (Adriano Persiani), nella sala seguente il video di Bianco-Valente traspone la vicenda del mitico poeta e musico nel mondo contemporaneo in una sorta di sogno contrappuntato da una rivisitazione della musica di Gluck; nella cappella Carlo Bernardini ha costruito con fili luminosi di fibre ottiche la costellazione della Lira, nata quando Zeus scagliò nel cielo la testa di Orfeo, ucciso dalle Menadi. Nella cosiddetta Sala del Mito Marialuisa Tadei ha raccolto le lacrime di Orfeo in coppe di vetro soffiato imprigionate in piramidi di tondino di ferro, mentre nella Sala dell'Arcadia trovano posto i preziosi microfoni di cristalli Swaroski di Nicola Bolla, che alludono ai tanti Orfei moderni, uomini di spettacolo dal grande potere mediatico, e la grande tromba di un fonografo di Giuseppe Teofilo, il cui suono si interrompe appena ci si avvicina, poetico rimando alla drammatica conclusione della vicenda di Orfeo e dell'amata Euridice, cui invece il libretto di Ranieri de' Calzabigi, musicato da Gluck, diede un finale positivo.
Alla manifestazione hanno dato la propria collaborazione il Comune e il Centro artistico musicale Paolo Grassi di Martina Franca (TA), Banca Popolare di Bari, Casillo di Corato e Barsanti per l'arte.
La mostra, nata da un'idea di Fabrizio Vona e curata da Lia De Venere, riunisce le opere di sei artisti italiani - Carlo Bernardini, Bianco-Valente, Nicola Bolla, Adriano Persiani, Marialuisa Tadei, Giuseppe Teofilo - che traggono spunto in maniera più o meno diretta dalla favola mitologica di Orfeo Euridice, cui è dedicato il melodramma omonimo del compositore tedesco Cristoph Wilibald Gluck (1714-1787), che apre la 35a edizione del Festival della Valle d'Itria, prestigiosa manifestazione musicale nota in tutto il mondo.
La mostra è allestita nelle sale del primo piano del palazzo, ornate da dipinti a tempera realizzati dal pittore martinese Domenico Carella nel 1776 e oggi restaurate. Nella prima sala, sulle cui pareti sono i ritratti dei duchi, si potrà ammirare un'elegante portantina di legno ricoperta di carta chirurgica, in cui il tema della bellezza è posto in dialettica relazione con il dolore (Adriano Persiani), nella sala seguente il video di Bianco-Valente traspone la vicenda del mitico poeta e musico nel mondo contemporaneo in una sorta di sogno contrappuntato da una rivisitazione della musica di Gluck; nella cappella Carlo Bernardini ha costruito con fili luminosi di fibre ottiche la costellazione della Lira, nata quando Zeus scagliò nel cielo la testa di Orfeo, ucciso dalle Menadi. Nella cosiddetta Sala del Mito Marialuisa Tadei ha raccolto le lacrime di Orfeo in coppe di vetro soffiato imprigionate in piramidi di tondino di ferro, mentre nella Sala dell'Arcadia trovano posto i preziosi microfoni di cristalli Swaroski di Nicola Bolla, che alludono ai tanti Orfei moderni, uomini di spettacolo dal grande potere mediatico, e la grande tromba di un fonografo di Giuseppe Teofilo, il cui suono si interrompe appena ci si avvicina, poetico rimando alla drammatica conclusione della vicenda di Orfeo e dell'amata Euridice, cui invece il libretto di Ranieri de' Calzabigi, musicato da Gluck, diede un finale positivo.
15
luglio 2009
Orfeo In contemporanea
Dal 15 luglio al 18 agosto 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Martina Franca, Piazza Roma, (Taranto)
Martina Franca, Piazza Roma, (Taranto)
Orario di apertura
16:00 alle 21:00; nei giorni 16,18,19,21,26 luglio, 1°, 3 agosto, 16:00-19:00
Vernissage
15 Luglio 2009, ore 19
Sito web
www.festivaldellavalleditria.it
Autore
Curatore