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Ori Gersht – The Floating World
seconda mostra personale in galleria dell’artista Ori Gersht: The Floating World.
Comunicato stampa
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In mostra la nuova serie fotografica - Floating World - iniziata dall’artista nel novembre del 2015 a seguito di una visita a un giardino Zen situato nei pressi di Kyoto in Giappone. Questi giardini sono dei micro mondi creati dall’uomo per rifletere l’essenza della natura ed aiutare la meditazione. Sono spazi reali e metafisici sospesi nel tempo.
Ori Gersht ha deciso di concentrarsi sulle aree dei giardini dove l’acqua rifletteva la natura circostante. Durante il processo di post-produzione ha invertito le sue fotografie cercando di creare nuovi spazi che si collocano tra la realtà materiale e quella virtuale. Il risultato dipende fondamentalmente da qualcosa che effettivamente esiste nel mondo grazie al reale ed al suo riflesso. Per tale motivo, questa serie di lavori, non è una rappresentazione letterale del mondo-giardino.
In questo senso ritroviamo l’interesse costante nel lavoro di Ori Gersht per lo stratificarsi del tempo e delle esperienze e lo studio di cosa la macchina fotografica può rivelare.
"(...) le fotografie non rappresentano nessun luogo (nonostante siano state scattate in un posto reale) perché non potremo mai tornare indietro sino a ritrovare quel posto proprio come lo abbiamo immortalato attraverso la macchina fotografica. L’unico luogo e tempo dove essi esistono sono nella fotografia..."
Ori Gersht
(1967, Tel-Aviv, Israele) vive e lavora a Londra.
Gersht ha conseguito il suo Master in fotografia presso il Royal College of Art di Londra nel 1995.
Tra le mostre personali recenti: Reflecting History, Govert Flinck & Ori Gerstht, Museum Kurhaus Kleve (Kleve, DE; 2015); Survey exhibition, Museum Sinclair-Haus (Bad Homburg, DE; 2015); Slivers, Tel Aviv Museum of Contemporary Art (Tel Aviv, IL; 2014); Ori Gersht: Still Life, Columbus Museum of Art (Columbus, OH; 2014); Ori Gersht: Portraits, Pizzuti Collection (Columbus, OH; 2014); History Repeating, Museum of Fine Arts (Boston, MA; 2012); Ori Gersht: This Storm Is What We Call Progress, Imperial War Museum (London, UK; 2012); Evaders and Falling Bird, Tel Aviv Museum of Art (Tel Aviv, IL; 2011); Ori Gersht: Lost in Time, Santa Barbara Museum (Santa Barbara, CA; 2011); Lost in Time, 21c Museum (Louisville, KY; 2011); Black Box, Hirshhorn Museum and sculpture Garden (Washington, DC; 2009); Folding Time, Noga Gallery (Tel Aviv, IL; 2008) and Pomegranate, The Jewish Museum (New York, NY; 2008).
Tra le mostre collettive recenti: Disorder: Finalist’s Exhibition Prix Pictet, Kunstverein (Hamburg, DE; 2016); Baroque Nur Schoner Schein, The Reiss Engelhorn Museen (Mannhein, DE; 2016); Past/Present/Future, Grand Rapids Art Museum (Gran Rapids, MI; 2016); Dining with the Artist, The Van Gogh Museum (Amsterdam, NL; 2016); Alchemy of Words, Tel Aviv Museum of Arts (Tel Aviv, IL; 2016); But a Storm Is Blowing from Paradise: Contemporary Art of the Middle East and North Africa, Solomon R. Guggenhiem Museum (New York, NY; 2016); Disorder: Finalist’s Exhibition Pric Pictet, MAXXI Museum (Rome, IT; 2016); Disorder: Finalist’s Exhibition Prix Pictet, Musée d’Arte Moderne de la Ville de Paris (Paris, FR; 2015); Still Life: Capturing the Moment, Palm Springs Art Museum (Palm Springs, CA; 2015); Food For Thought, Weatherspoon Art Museum, University North Carolina (Greensboro, NC; 2014); Vanitas, Bass Museum of Art (Miami Beach, FL; 2014); Still Life in Motion, The Art Museum of Northern Norway (Tromso, NO; 2014); Seduced by Art: Photography Past and Present, National Gallery (London, UK; 2012); In Focus: Still Life, The J.Paul Getty Museum (Los Angeles, CA; 2010) and Haunted: Contemporary Photography/Video/Performance, Solomon R.Guggenheim Museum (New York, NY; 2010).
Ori Gersht ha deciso di concentrarsi sulle aree dei giardini dove l’acqua rifletteva la natura circostante. Durante il processo di post-produzione ha invertito le sue fotografie cercando di creare nuovi spazi che si collocano tra la realtà materiale e quella virtuale. Il risultato dipende fondamentalmente da qualcosa che effettivamente esiste nel mondo grazie al reale ed al suo riflesso. Per tale motivo, questa serie di lavori, non è una rappresentazione letterale del mondo-giardino.
In questo senso ritroviamo l’interesse costante nel lavoro di Ori Gersht per lo stratificarsi del tempo e delle esperienze e lo studio di cosa la macchina fotografica può rivelare.
"(...) le fotografie non rappresentano nessun luogo (nonostante siano state scattate in un posto reale) perché non potremo mai tornare indietro sino a ritrovare quel posto proprio come lo abbiamo immortalato attraverso la macchina fotografica. L’unico luogo e tempo dove essi esistono sono nella fotografia..."
Ori Gersht
(1967, Tel-Aviv, Israele) vive e lavora a Londra.
Gersht ha conseguito il suo Master in fotografia presso il Royal College of Art di Londra nel 1995.
Tra le mostre personali recenti: Reflecting History, Govert Flinck & Ori Gerstht, Museum Kurhaus Kleve (Kleve, DE; 2015); Survey exhibition, Museum Sinclair-Haus (Bad Homburg, DE; 2015); Slivers, Tel Aviv Museum of Contemporary Art (Tel Aviv, IL; 2014); Ori Gersht: Still Life, Columbus Museum of Art (Columbus, OH; 2014); Ori Gersht: Portraits, Pizzuti Collection (Columbus, OH; 2014); History Repeating, Museum of Fine Arts (Boston, MA; 2012); Ori Gersht: This Storm Is What We Call Progress, Imperial War Museum (London, UK; 2012); Evaders and Falling Bird, Tel Aviv Museum of Art (Tel Aviv, IL; 2011); Ori Gersht: Lost in Time, Santa Barbara Museum (Santa Barbara, CA; 2011); Lost in Time, 21c Museum (Louisville, KY; 2011); Black Box, Hirshhorn Museum and sculpture Garden (Washington, DC; 2009); Folding Time, Noga Gallery (Tel Aviv, IL; 2008) and Pomegranate, The Jewish Museum (New York, NY; 2008).
Tra le mostre collettive recenti: Disorder: Finalist’s Exhibition Prix Pictet, Kunstverein (Hamburg, DE; 2016); Baroque Nur Schoner Schein, The Reiss Engelhorn Museen (Mannhein, DE; 2016); Past/Present/Future, Grand Rapids Art Museum (Gran Rapids, MI; 2016); Dining with the Artist, The Van Gogh Museum (Amsterdam, NL; 2016); Alchemy of Words, Tel Aviv Museum of Arts (Tel Aviv, IL; 2016); But a Storm Is Blowing from Paradise: Contemporary Art of the Middle East and North Africa, Solomon R. Guggenhiem Museum (New York, NY; 2016); Disorder: Finalist’s Exhibition Pric Pictet, MAXXI Museum (Rome, IT; 2016); Disorder: Finalist’s Exhibition Prix Pictet, Musée d’Arte Moderne de la Ville de Paris (Paris, FR; 2015); Still Life: Capturing the Moment, Palm Springs Art Museum (Palm Springs, CA; 2015); Food For Thought, Weatherspoon Art Museum, University North Carolina (Greensboro, NC; 2014); Vanitas, Bass Museum of Art (Miami Beach, FL; 2014); Still Life in Motion, The Art Museum of Northern Norway (Tromso, NO; 2014); Seduced by Art: Photography Past and Present, National Gallery (London, UK; 2012); In Focus: Still Life, The J.Paul Getty Museum (Los Angeles, CA; 2010) and Haunted: Contemporary Photography/Video/Performance, Solomon R.Guggenheim Museum (New York, NY; 2010).
24
gennaio 2017
Ori Gersht – The Floating World
Dal 24 gennaio al 09 marzo 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
BRAND NEW GALLERY
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 32, (Milano)
Orario di apertura
martedì a sabato ore 11-13 e 14:30-19
Vernissage
24 Gennaio 2017, h 19-21
Autore