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Oriana Majoli – Lvmen Obscvra
22 opere dedicate al turbamento del vivere interiore e sociale.
Un lavoro estremamente complesso nato come il desiderio di dare concretezza a visioni e cresciuto a divenire un progetto caratterizzato per linguaggio estetico e simbologia ma, soprattutto, come metodo di analisi interiore.
Comunicato stampa
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LVMEN OBSCVRA esplora e racconta sfumature di buio. Con l’eclissi della ragione, l’indole, l’inconscio e le umane debolezze tornano ad alimentarsi di oscurità. Il buio è angoscia e attrazione, disperazione e morboso riparo.
LVMEN OBSCVRA scandaglia l’animo umano ed alcuni dei coni d’ombra più segreti e laceranti.
Lvmen Obscvra è composto da 22 opere dedicate al turbamento del vivere interiore ed a quello del vivere sociale. Ogni argomento sviluppa in una scena nella quale, come nella mente, spazio e moto e tempo sono assenti o trasfigurati in sospensione.
Quello di Oriana Majoli è un lavoro estremamente complesso quanto meticoloso che nasce come il semplice desiderio (o bisogno) di dare concretezza a visioni, per lo più notturne, per poi crescere fino a divenire un progetto caratterizzato per linguaggio estetico, simbologia e citazioni ma, soprattutto, come metodo di analisi interiore.
Ogni scena, per la quale l’artista non risparmia la propria ricerca (sono chiaramente riconoscibili due tipologie di scene: soggetti su sfondi piatti, per riequilibrare l’essenzialità della scena compromessa dall’uso di elementi simbolici prevalenti; e soggetti su sfondi drappeggiati, come protagonisti davanti ad un sipario), vuole essere contemporaneamente uno specchio, una finestra o un gorgo per l’osservatore. E, per non distrarre lo spettatore dal tema degli scatti, anche la nudità è rivista da Oriana al fine di conservare la bellezza plastica di un corpo, ma senza aprire ad interpretazioni fuorvianti.
La scelta stessa del formato e delle dimensioni non è casuale, bensì frutto di una riflessione, ed è volta a ridurre l’eventuale componente aggressivamente emotiva delle immagini a favore del valore simbolico ed estetico.
Lvmen Obscvra è un progetto che necessita, nel contempo, di lettura sensibile e di distacco critico per essere coinvolti quanto basta per poterne apprezzare gli estremi dal punto di vista tecnico quanto emotivo. Per esserne coinvolti senza esserne travolti.
Non è un lavoro di facile fruizione ma, sull’onda del crescendo della proposta fotografica/artistica che da due anni a questa parte arricchisce questo spazio, siamo certi potrà incuriosire ed entusiasmare ed arricchire.
“Che sia un lavoro fotografico, è l’unica certezza che ho. Credo che l’aggettivo artistico, dizionario a parte, subentri solo quando avviene la magia dell’emozione in chi osserva.”
O.M.
Oriana Majoli alla Torrefazione Vittoria, a Cremona, dal 3 maggio al 21 giugno.
Bio:
Oriana Majoli (classe 1979) si dedica, da autodidatta, al disegno ed alla pittura fino agli anni dell’università, con un particolare interesse per la ritrattistica e il nudo, che ha rappresentato e rappresenta una costante nella sua ricerca fotografica.
Affianca la fotografia digitale a quella analogica, prediligendo quest’ultima anche per merito di uno studio di posa e sviluppo personali. La camera oscura la porta a dare vita ai primi progetti su pellicole di medio formato bn e a colori e si fa veicolo di una passione capace di condizionare la vita stessa dell’artista. Il pensiero, così come il campo visivo, diventa metastaticamente fotografico e si alimenta di una insaziabile curiosità, soprattutto artistica: dalla pittura alla musica, passando per la etteratura, il cinema e le Harley-Davidson di annata.
Dopo diversi brevi “racconti” in digitale, si conclude nel 2017, a tre anni dal primo scatto della serie, il progetto LVMEN OSCVRA (in mostra), seguito dall’ultimo lavoro intitolato “De Profundis”.
Negli ultimi due anni, ha esposto nella mostra collettiva “heART” (giugno 2017), nella personale LVMEN OBSCVRA (dicembre 2017) e nella personale “De Profundis” presso il Museo MOA - Museum of Operation Avalanche (marzo 2019).
Il suo riferimento principale è Diane Arbus ma senza tralasciare, per citarne qualcuno: Sally Mann, Peter Lindbergh, Richard Avedon, David Bailey, Mona Kuhn.
LVMEN OBSCVRA scandaglia l’animo umano ed alcuni dei coni d’ombra più segreti e laceranti.
Lvmen Obscvra è composto da 22 opere dedicate al turbamento del vivere interiore ed a quello del vivere sociale. Ogni argomento sviluppa in una scena nella quale, come nella mente, spazio e moto e tempo sono assenti o trasfigurati in sospensione.
Quello di Oriana Majoli è un lavoro estremamente complesso quanto meticoloso che nasce come il semplice desiderio (o bisogno) di dare concretezza a visioni, per lo più notturne, per poi crescere fino a divenire un progetto caratterizzato per linguaggio estetico, simbologia e citazioni ma, soprattutto, come metodo di analisi interiore.
Ogni scena, per la quale l’artista non risparmia la propria ricerca (sono chiaramente riconoscibili due tipologie di scene: soggetti su sfondi piatti, per riequilibrare l’essenzialità della scena compromessa dall’uso di elementi simbolici prevalenti; e soggetti su sfondi drappeggiati, come protagonisti davanti ad un sipario), vuole essere contemporaneamente uno specchio, una finestra o un gorgo per l’osservatore. E, per non distrarre lo spettatore dal tema degli scatti, anche la nudità è rivista da Oriana al fine di conservare la bellezza plastica di un corpo, ma senza aprire ad interpretazioni fuorvianti.
La scelta stessa del formato e delle dimensioni non è casuale, bensì frutto di una riflessione, ed è volta a ridurre l’eventuale componente aggressivamente emotiva delle immagini a favore del valore simbolico ed estetico.
Lvmen Obscvra è un progetto che necessita, nel contempo, di lettura sensibile e di distacco critico per essere coinvolti quanto basta per poterne apprezzare gli estremi dal punto di vista tecnico quanto emotivo. Per esserne coinvolti senza esserne travolti.
Non è un lavoro di facile fruizione ma, sull’onda del crescendo della proposta fotografica/artistica che da due anni a questa parte arricchisce questo spazio, siamo certi potrà incuriosire ed entusiasmare ed arricchire.
“Che sia un lavoro fotografico, è l’unica certezza che ho. Credo che l’aggettivo artistico, dizionario a parte, subentri solo quando avviene la magia dell’emozione in chi osserva.”
O.M.
Oriana Majoli alla Torrefazione Vittoria, a Cremona, dal 3 maggio al 21 giugno.
Bio:
Oriana Majoli (classe 1979) si dedica, da autodidatta, al disegno ed alla pittura fino agli anni dell’università, con un particolare interesse per la ritrattistica e il nudo, che ha rappresentato e rappresenta una costante nella sua ricerca fotografica.
Affianca la fotografia digitale a quella analogica, prediligendo quest’ultima anche per merito di uno studio di posa e sviluppo personali. La camera oscura la porta a dare vita ai primi progetti su pellicole di medio formato bn e a colori e si fa veicolo di una passione capace di condizionare la vita stessa dell’artista. Il pensiero, così come il campo visivo, diventa metastaticamente fotografico e si alimenta di una insaziabile curiosità, soprattutto artistica: dalla pittura alla musica, passando per la etteratura, il cinema e le Harley-Davidson di annata.
Dopo diversi brevi “racconti” in digitale, si conclude nel 2017, a tre anni dal primo scatto della serie, il progetto LVMEN OSCVRA (in mostra), seguito dall’ultimo lavoro intitolato “De Profundis”.
Negli ultimi due anni, ha esposto nella mostra collettiva “heART” (giugno 2017), nella personale LVMEN OBSCVRA (dicembre 2017) e nella personale “De Profundis” presso il Museo MOA - Museum of Operation Avalanche (marzo 2019).
Il suo riferimento principale è Diane Arbus ma senza tralasciare, per citarne qualcuno: Sally Mann, Peter Lindbergh, Richard Avedon, David Bailey, Mona Kuhn.
03
maggio 2019
Oriana Majoli – Lvmen Obscvra
Dal 03 maggio al 21 giugno 2019
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
TORREFAZIONE VITTORIA
Cremona, Via Ferrabò, 4, (Cremona)
Cremona, Via Ferrabò, 4, (Cremona)
Orario di apertura
lun-sab 7.30-15 e 18-22
Vernissage
3 Maggio 2019, h 19
Autore
Curatore