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Origini
La mostra è imperniata su forti ricerche operate dai tre espositori sui temi degli elementi primari del linguaggio artistico ed umano.
L’esposizione inizia con le opere scultoree, mattonelle e piatti in ceramica “etnica” realizzate in ceramica da Oriano Zampieri, in cui l’autore inserisce frammenti di rami d’olivo, di pietra leccese, di rocce o sassi trovati sulle rive dei mari del Sud Italia o decorati con segni grafici provenienti dalla cultura fenicia. E’ attraverso l’utilizzo di queste materie e segni che l’artista si collega con il linguaggio legato alle origini dell’uomo.
Successivamente si possono vedere le opere pittoriche di Saro Puma, il quale ci immerge in una dimensione astratta fatta di segni geometrici, materie dense e pastose, colori che dominano la scena dello spazio circostante. Puma trasmette con le sue tele una sensazione di mondo rurale, arcaico, antropomorfo, che richiama i nostri sensi a rivivere qualcosa di remoto che è dentro di noi, seppellito nell’inconscio collettivo dell’umanità.
Trabucco elabora la tridimensionalità dell’opera attraverso un geometrismo che potremmo definire “disordinato”, con il quale non si “mette a posto” la visione dello spettatore, ma la si trascina verso percorsi di astrazione anche prospettica. Ritroviamo anche in Trabucco la citazione dell’arcaico, il collegamento alle radici della cultura dell’uomo. E’ attraverso questo collegarsi con l’anima irrazionale dell’esistenza umana, che Trabucco riesce a rielaborare lo spazialismo rendendolo dirompente e creando momenti di dialogo con il fruitore dell’opera che non passano per il cervello, ma per l’istintualità.
Origini
Roma, Via Di Monserrato, 100, (Roma)