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Oriri
venerdì 19 aprile, ore 19
Oriri, di Francesco Bellina e Sereno, di Fulvia Bernacca,
pubblicati da Forward edizioni.
Francesco Bellina e Fulvia Bernacca in dialogo con Diego Emanuele (Creative Director di Studio Forward) e Chiara Capodici
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La presentazione di ORIRI e Sereno rappresenta un’opportunità di dialogo e confronto fra l3 due autor3 che permette di approfondire similitudini e differenze tra i rispettivi libri, e un’occasione per parlare di due diversi approcci alla fotografia.
I volumi si inseriscono nell’ambito di un processo più ampio di valorizzazione della cultura dell’arte e del progetto di cui Studio Forward si fa portavoce attraverso la genesi di Forward Edizioni, una casa editrice “d’autore”, che attraverso edizioni limitate, progetti grafici specifici e un comitato editoriale di volta in volta competente sul tema specifico delle pubblicazioni, ha lo scopo di rivalutare l’importanza centrale dell’oggetto libro nell’epoca del digitale.
Francesco Bellina racconta in ORIRI il legame religioso e rituale tra le donne vittime di schiavitù sessuale e gli sfruttatori, che spesso ricorrono a sacerdoti di culti locali, descritti generalmente come vudù, per creare e rafforzare il vincolo di assoggettamento.
ORIRI (che nella lingua Bini significa “spiriti, incubi”) è un viaggio a ritroso attraverso l’esperienza di migliaia di donne obbligate a condurre una vita di sfruttamento, legate per sempre ai loro sfruttatori attraverso il rito iniziatico e religioso, elemento chiave di questo fenomeno. Il viaggio documentaristico si sviluppa attraverso i Paesi dove si celebrano questi riti iniziatici: dalla Repubblica del Benin, unico paese dove il vudù è religione ufficiale e si reclama un ruolo positivo dei rituali, al Ghana, tappa fondamentale per il traffico internazionale di migranti, dove si incrociano i riti tradizionali con le regole delle chiese pentecostali, passando per la Nigeria, dove i legami delle attività criminali e del traffico di esseri umani sono connessi alle tradizioni rituali e religiose. Il Niger e in particolare la città di Agadez è invece uno snodo fondamentale per il traffico di esseri umani, che dalla regione del Tenerè attraversano il deserto verso la Libia. Una storia dove le reti criminali si fondono ai culti religiosi, per arrivare in Sicilia dove si trova terreno fertile a causa della mafia locale. Il lavoro di Bellina intende anche valorizzare le pratiche di solidarietà diffusa, volte ad arginare il fenomeno delle vittime di tratta, messe in atto da tante suore e tanti preti che lavorano a stretto contatto con queste realtà, fornendo aiuti concreti alle schiave sessuali.
Sereno, di Fulvia Bernacca, è un viaggio tra le nuvole e nel tempo, un racconto visivo e poetico sulla figura del colonnello del meteo Edmondo Bernacca. Per gli italiani Bernacca era un’istituzione, tanto da essere diventato oggi un modo di dire. È stato un meteorologo, generale dell’Aeronautica Militare e giornalista. Ha avuto la fortuna di essere stato il primo meteorologo apparso in televisione in Italia nel 1955. Dagli anni ‘60 agli anni ‘80 tutte le sere, migliaia di famiglie di italiani attendevano le sue previsioni, per sapere che tempo avrebbe fatto l’indomani. Per Fulvia Bernacca è sempre stato Nonno Mondo: non solo un nonno, ma una sorta di mago, un indovino, un uomo misterioso con le orecchie grandissime e la testa piena di nuvole. Il progetto è iniziato quando, immergendosi nell’archivio del nonno, ha trovato la sua lettera di commiato, in cui ripercorre l’ultimo viaggio dagli studi della Rai a casa, e insieme le tappe fondamentali della sua vita privata e professionale. Le sue parole così, sono diventate la traccia del progetto. Un viaggio, attraverso leggere e intime visioni, nella storia della sua famiglia e in qualche modo di tutte le famiglie italiane che per anni hanno accolto il Colonnello Bernacca come uno di casa.
I volumi si inseriscono nell’ambito di un processo più ampio di valorizzazione della cultura dell’arte e del progetto di cui Studio Forward si fa portavoce attraverso la genesi di Forward Edizioni, una casa editrice “d’autore”, che attraverso edizioni limitate, progetti grafici specifici e un comitato editoriale di volta in volta competente sul tema specifico delle pubblicazioni, ha lo scopo di rivalutare l’importanza centrale dell’oggetto libro nell’epoca del digitale.
Francesco Bellina racconta in ORIRI il legame religioso e rituale tra le donne vittime di schiavitù sessuale e gli sfruttatori, che spesso ricorrono a sacerdoti di culti locali, descritti generalmente come vudù, per creare e rafforzare il vincolo di assoggettamento.
ORIRI (che nella lingua Bini significa “spiriti, incubi”) è un viaggio a ritroso attraverso l’esperienza di migliaia di donne obbligate a condurre una vita di sfruttamento, legate per sempre ai loro sfruttatori attraverso il rito iniziatico e religioso, elemento chiave di questo fenomeno. Il viaggio documentaristico si sviluppa attraverso i Paesi dove si celebrano questi riti iniziatici: dalla Repubblica del Benin, unico paese dove il vudù è religione ufficiale e si reclama un ruolo positivo dei rituali, al Ghana, tappa fondamentale per il traffico internazionale di migranti, dove si incrociano i riti tradizionali con le regole delle chiese pentecostali, passando per la Nigeria, dove i legami delle attività criminali e del traffico di esseri umani sono connessi alle tradizioni rituali e religiose. Il Niger e in particolare la città di Agadez è invece uno snodo fondamentale per il traffico di esseri umani, che dalla regione del Tenerè attraversano il deserto verso la Libia. Una storia dove le reti criminali si fondono ai culti religiosi, per arrivare in Sicilia dove si trova terreno fertile a causa della mafia locale. Il lavoro di Bellina intende anche valorizzare le pratiche di solidarietà diffusa, volte ad arginare il fenomeno delle vittime di tratta, messe in atto da tante suore e tanti preti che lavorano a stretto contatto con queste realtà, fornendo aiuti concreti alle schiave sessuali.
Sereno, di Fulvia Bernacca, è un viaggio tra le nuvole e nel tempo, un racconto visivo e poetico sulla figura del colonnello del meteo Edmondo Bernacca. Per gli italiani Bernacca era un’istituzione, tanto da essere diventato oggi un modo di dire. È stato un meteorologo, generale dell’Aeronautica Militare e giornalista. Ha avuto la fortuna di essere stato il primo meteorologo apparso in televisione in Italia nel 1955. Dagli anni ‘60 agli anni ‘80 tutte le sere, migliaia di famiglie di italiani attendevano le sue previsioni, per sapere che tempo avrebbe fatto l’indomani. Per Fulvia Bernacca è sempre stato Nonno Mondo: non solo un nonno, ma una sorta di mago, un indovino, un uomo misterioso con le orecchie grandissime e la testa piena di nuvole. Il progetto è iniziato quando, immergendosi nell’archivio del nonno, ha trovato la sua lettera di commiato, in cui ripercorre l’ultimo viaggio dagli studi della Rai a casa, e insieme le tappe fondamentali della sua vita privata e professionale. Le sue parole così, sono diventate la traccia del progetto. Un viaggio, attraverso leggere e intime visioni, nella storia della sua famiglia e in qualche modo di tutte le famiglie italiane che per anni hanno accolto il Colonnello Bernacca come uno di casa.
19
aprile 2024
Oriri
19 aprile 2024
fotografia
incontri e conferenze
libri ed editoria
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libri ed editoria
Location
LEPORELLO
Roma, via del Pigneto, 162/e, (Roma)
Roma, via del Pigneto, 162/e, (Roma)
Orario di apertura
venerdì 19 aprile, ore 19
Sito web
Editore
Forward edizioni
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